venerdì 20 aprile 2018

ISTITUZIONALE? DI GRANDI INTESE? MAH...BASTA CHE SIA MACRON-COMPATIBILE

Siamo tutti Macron: la nuova linea dei politici italiani
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2017/05/04/news/siamo-tutti-macron-la-nuova-linea-dei-politici-italiani-1.300887


1. Brevemente, diamo delle tracce.
La prima risale a questo recente post e riguarda la flessibilità di bilancio che verrebbe concessa al futuro governo che dovesse formarsi. Una flessibilità che viene prospettata come inversamente proporzionale al crisma di populista e euroscettico che gli dovesse essere affibbiato dai media nazionali e dall'establishment €urista, ove cioè, come dice Monti, un tale governo non sia Macron-compatibile:
"...Ma supponiamo che la Commissione si accontenti per quest'anno di una correzione di 0,3 o, più esattamente, di 0.4 punti. Sempre secondo i calcoli aritmetici puri che caratterizzano la visione €uropea e che scommettono sulla sostanziale ininfluenza della riduzione del deficit fiscale sulla crescita del PIL - e sempre fingendo che questo non vari sostanzialmente rispetto alle previsioni per via di fattori esogeni-, ciò implicherebbe che, concessa la (per ora denegata) maxi-flessibilità di 0,6 punti per il 2019, la prossima legge di stabilità dovrebbe comunque comportare un volume di consolidamento fiscale di almeno 0.4 punti di PIL, risultante da una minore correzione per il 2018, con deficit a fine anno di circa 1,9  (2,3 attuali meno la correzione 2018 di 0,3-0.4) e obiettivo flessibilizzato di 1,5 per il 2019. 
Supponiamo, invece, e più in linea con le regole €uropee, una flessibilità più ridotta, e aderente ai precedenti finora registrati: dai quali emerge chiaramente che i precedenti "titoli" di flessibilità sono one-shot, cioè praticamente esauriti e non nuovamente riconoscibili. Ne emerge, per necessaria conseguenza, che la Commissione Ue, in base a non si sa bene quale benevolente "creatività", potrebbe concedere una flessibilità in deroga alquanto limitata, ma non estesa alla ipotizzata misura di 0,6 punti di PIL. Il che rende il volume della correzione imputabile alla legge di stabilità per il 2019, maggiore di un mero 0,4 e presumibilmente più prossimo a 0,7-0,8 punti di PIL. Una prospettiva che porterebbe con sè una drammatica impopolarità per qualunque governo..."



2. Questa prospettiva trova conferma nel sottostante tweet di un commentatore tra i più lucidi e "sostanzialisti":

3. Stando così le cose, - ed è molto difficile poter pensare che non prendano la direzione austera/fate presto!, ovvero Macron-compatibile, sopra indicata-, ci sovviene un articolo di Repubblica che vedremo più sotto e che (non unico nel suo tenore nel panorama dei giornaloni super-€uropeisti), ci consente di capire la connessione tra vincolo €sterno e trattative di formazione del governo attualmente in corso, sintetizzata da quest'altro tweet:
La chiave di lettura euro-fiscale, austera e fateprestista, traspare nella sostanza, da questo articolo di Repubblica, come la spiegazione più prevedibile di certi risvolti.


4. Altri retroscena, in questo scenario, assumono perciò una coerenza che fa capire il ripetersi circolare di "equivoci & incomprensioni", quali epifenomeni di una spinta ad accordarsi  tra le forze dichiaratamente €uro-ortodosse e messa in preventivo da prima delle elezioni.
Un tracciato Citigroup che, aggirando il (molto teorico) indirizzo che si presumeva uscito dalle elezioni, si adatta abilmente alle nuove circostanze, sfruttando ognuna delle numerose "leve" ancora a disposizione.  
Lega furiosa per l’esploratrice accusata di interferenze. Il Cavaliere tratta: “Ma io dentro o niente, di Matteo non mi fido più”. Letta e Confalonieri contro l’appoggio esterno: pazzia dare carta bianca a Carroccio e grillini
ROMA. Esce da Palazzo Giustiniani quasi barcollando, Luigi Di Maio. Chiama Matteo Salvini. "Non avevi detto che Berlusconi avrebbe fatto un passo di lato, se noi avessimo accettato l'appoggio esterno? E invece sai cosa ci ha detto la Casellati? Ci ha chiesto che senso ha lasciare fuori dal tavolo Berlusconi e in che modo è possibile approvare una flat tax incostituzionale o un reddito di cittadinanza che di fatto è irrealizzabile. Ci ha pure proposto di pensare a ..." 

5. Che, poi, a cosa conduca tutto questo non è, ancora una volta, spiegabile se non nella prospettiva di un governo purchessia di tecnici & personalità affidabili
Ma non necessariamente di grandi intese in senso proprio e neppure, a rigore, istituzionale. Tutt'altro:

O altrimenti espresso:

26 commenti:

  1. Be oddio,non è che che gli italiani abbiano votato male.Hanno votato contro i desiderata suoi perché tutto sommato hanno bocciato la gross-colazion che lui aveva preannunciato o Nazareno che dir si voglia.Ma a mio modesto avviso non vale tanto il mollare gli ormeggi del cdx da parte della Lega per andare ad un governo coi 5S quanto il che dire e che fare una volta andati al Governo.Se da parte della Legga traspare una certa consapevolezza di fondo riguardo ai grossi problemi che ci sono,di ogni ordine e grado,lo stesso non si può dire del M5S a meno che non siano stati tanto accorti,fini strateghi,dissimulatori di professione da predicare una politica per farne un'altra e a questo punto altrettanto consapevoli al pari della Lega.A meno che non c'ho capito niente e ci stanno a prendere in giro entrambi,sicuramente più i %s che la Lega.

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    1. Questo è un altro e grave problema: ma, nella situazione attuale di "crisi pilotata", ciò che conta, a ben vedere, non è tanto la "consapevolezza" del M5S, (di cui nessuno potrà mai avere la prova, in un senso o nell'altro, finché non siano impegnati a proporre leggi economico-fiscali), quanto il timore che, almeno secondo l'€stablishment, il movimento sia affetto dalla sindrome di Zelig.

      Insomma: poiché hanno prodotto una "visione" e delle priorità tendenzialmente irrilevanti (se non dannose) rispetto ai problemi socio-economici italiani, gli si attribuisce una direzione euro-critica se andassero con la Lega, e una "sana" direzione anti-interesse nazionale e cosmopolita se, invece, si alleassero col PD.

      Questa curiosa "neutralità-indifferenza" programmatica, paradossalmente, - e per il momento- è vantaggiosa, poiché lascia loro una cruciale decisione su "which side are you on" che, altrimenti, non avrebbero mai preso spontaneamente...

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    2. Questa neutralità è ben accetta, secondo me, perchè un governo M5S+Pd o M5s+Lega darebbero comunque lo stesso risultato in termini di vincolo esterno; anzi, meglio la seconda opzione, così si riporta la Lega al 3% e si ammazza ogni velleità di “vero” cambiamento, dato che nel cambiamento castacriccacorruzionebrutta ad personam sbandierato in questa fase da M5S non c’è nulla di nuovo. Se si fa di tutto per spaccare il cdx vuol dire che cdx unito è buono per gli oppressi e meno buono per Essi, ormai abbiamo imparato. Diverso sarebbe il discorso se la LePen avesse vinto in Francia, ma c’è Macron... vorrei anche farvi notare come questa “crisi” somigli alle elezioni del Parlamento Catalano, in cui la “coalizione” dei partiti indipendentisti ha ottenuto la maggioranza in parlamento ma Rajoy ha deciso che aveva vinto il primo “nuovo” partito e che solo con questo avrebbe trattato...

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  2. Ergo,nell'ipotesi di un Governo Lega-M5S l'essere appiattiti sul lato dell'€stablishment da parte di quest'ultimo lo porterà ad una sicura collisione con quanto sin qui predicato dalla prima.Peraltro ritengo che la frenesia dei 5S di cimentarsi al Governo ad ogni costo è notevole.Dovesse nascere questa collaborazione ci vorranno dei veri e propri addendum corposi,specifici e condivisi che segnino il perimetro dell'azione di Governo sperando che l'obiettivo primario e indiscutibile per entrambi sia quello di perseguire comunque,aldilà del gioco delle parti,l'interesse nazionale più volte invocato,declamato,anelato,richiesto e dovuto a questo popolo così mortificato a loro insaputa,ma non più come 2/3 anni fa.

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    1. E qua mi vai nell'insondabile campo della parapsicologia: laddove la percezione (molto) soggettiva gioca un ruolo talmente importante, che nessuno è in grado di dire se una finalità enunciata sia SCONNESSA dagli strumenti indicati per perseguirla, a causa di errore in buona fede o a causa di parac...onoscenza

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    2. Ahimé io sono convinta che un governo Lega-M5S potrebbe fare ben poco a favore degli italiani, anzi praticamente nulla, proprio perchè sarebbero travolti dal vincolo esterno; col Berlusca, invece... infatti ci cade proprio a fagiuolo questa condanna di dell'Utri per portar acqua alla "narrazione" 5S che intanto, in modo piuttosto irrispettoso ed impertinente, fanno di tutto per far saltare i nervi ad un uomo molto avanti con l'età, che non sa più bene di chi fidarsi. (Devo dire che non mi aspettavo tutta questa resistenza 5s sentito Bannon e vista la convocazione da Eisemberg, si vede che Trump è stato davvero normalizzato...) Ottimismo della volontà ne abbiamo sempre a bizzaffe, ma il pessimismo della ragione...

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  3. IDRAULICA
    (otc)

    Scienza ingegneristica per veicolare “liquidi” e, pricipalmente, la funzionalità vitale dell'ACQUA.

    Basi tecniche millenarie per condurre un liquido veicolato “in pressione” quanto quello per suo smatimento: bocche e luci “a pelo libero” e per “foronomia” idrodinamica che, inceve, prevede la “calcolazione” del effluvio dal contenitore.

    “Battenti”, “stramazzi” e .. “vena conctracta” e magari, domani o lunedì, con gli “ingegneri” della “democrazia” ne parliamo al “bardello sport” ..

    ps: in fase “zen” vien da usar poesia, metafore, scienza e .. non solo
    ps1: '48, scusami per le ingerenze .. un abbraccio

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  4. Di Maio ha ragione: il cdx è nato unicamente grazie al rosatellum per il suo premio di maggioranza mascherato insito nel meccanismo dei collegi uninominali, nonostante sia stato buttato giù un programma comune prima delle elezioni. Berlusconi e Salvini hanno interessi e modo di pensare diversi, entrambi però avevano l’interesse a prendere più seggi possibile. Non ce l’hanno fatta a prendere la maggioranza e nello stallo attuale avanza sempre più inesorabile la soluzione Citigroup: FI e il PD ci sguazzerebbero, e infatti si stanno muovendo entrambi in questa direzione a mio parere. Oggi il mito della governabilità offerta dai media come valore supremo impedisce di capire che la maggioranza parlamentare, quella con cui potrebbero passare le leggi che il paese vuole, c’è già. Ed è Lega m5s, se quest’ultimo effettivamente scisso in due anime, una pro interesse democratico nazionale e un’altra pro interesse europeo/globale dei mercati, sia attivabile in un senso o nell’altro dal partito che scelga di allearvisi. In questo caso dalla Lega per l’interesse nazionale. Adesso Salvini (che a questo punto deve mollare FI subito per non rischiare gli effetti della soluzione citigroup o un appello del PDR alla “responsabilità” che attiverebbe un governo pilota automatico m5s Pd leu) e soprattutto di Maio devono capire che la priorità è togliere Gentiloni e Padoan dal governo, il prima possibile e ad ogni costo politico personale...perché il bene del paese deve venire prima e questo sta anche nella riaffermazione della superiorità del parlamento rispetto al governo, che secondo me potrà aversi soltanto quando si capirà che il consiglio dei ministri non deve essere espresso in maggioranza dal partito più grande della coalizione di governo ma da quello minore, cosicché possa ricevere il più ampio controllo parlamentare, e rischiare davvero di cadere se prenda decisioni contrarie alla volontà della maggioranza del parlamento. Penso che questo possa essere un buon compromesso anche nell’ottica di assicurare i dovuti contrappesi e tutelare effettivamente le minoranze. Bisognerebbe liberarsi dall’idea per cui in democrazia il voto serva a delineare un vincitore che deve comandare (magari comprendendo che oggi neanche questo è vero dato che l’indirizzo politico è predefinito dall’€uropa), se la democrazia è rappresentanza e governo delle parti e non di una parte soltanto. Salvini sta effettivamente dimostrando di essere il più vicino alla comprensione di ciò per il modo in cui si sta ponendo, mediatore e disponibile a fare delle rinunce ove serva. Ma in realtà lo sta dimostrando già da molto tempo grazie alla sua umiltà che gli ha consentito di riflettere e di capire che la Lega avrebbe dovuto declinarsi a livello nazionale e che l’euro e l’ue fossero i veri problemi dell’italia. A questo punto non resta che aspettare e vedere che succede.

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  5. Ma secondo voi perché non si arriva ad atti di violenza contro i potenti? Siamo spenti da televisione, droga, smartphone? In altri tempi sarebbero stati ghigliottinati.

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    1. Manca la condizione necessaria (ma non sufficiente): i finanziamenti.

      Le rivoluzioni (ed il terrorismo) costano molto e nel contesto odierno l'autofinanziamento dei 'working poors' non può certo bastare.

      Ci sarà stata pure qualche eccezione a questa regola (forse fece eccezione la rivoluzione di Fidel a cui miracolosamente bastò l'autofinanziamento) ma non me ne vengono in mente.

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  6. Il veto su mr.B è un modo astuto da parte del M5s ,per eludere la possibilità d' un governo,sulla carta "euroscettico",impedendo alla Lega di avere il tempo per svuotare F.I.,presupposto indispensabile alla Lega per rendere presentabile al proprio elettorato un governo con M5s.Io che ho sostenuto M5s ,in questi anni ,lo considero ormai come un taxi che ha perso la strada e non mi può portare a destinazione.Quindi posso solo far accostare e scendere ,con il rammarico d' aver pagato in anticipo la corsa ,con l' impegno profuso in questi anni

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  7. “Che, poi, a cosa conduca tutto questo non è, ancora una volta, spiegabile se non nella prospettiva di un governo purchessia di tecnici & personalità affidabili.”

    Ecco…aprendo il link, leggo anche il nome di Cassese:

    "Al mainstream giuridico, ovviamente (da quello che ho potuto leggere), fa orrore l’affermazione dei controlimiti da parte delle corti costituzionali dei Paesi europei.
    Segnalo per tutti quest’articolo di Cassese (http://irpa-c02.kxcdn.com/wp-content/uploads/2011/06/25_LUnione-Europea-e-il-guinzaglio-tedesco.pdf) pubblicato dopo la sentenza Lissabon Urteil ove, in modo profetico, l’Autore infatti paventava:
    “… Si può immaginare che cosa può accadere se, per la forza diffusiva dei principi in sede europea, tutte le corti nazionali vorranno fare un analogo controllo (NdF: di identità). Applicando l’uniforme principio del controllo di identità, ciascuna vorrà affermare il modo proprio di riconoscere l’identità, perché un Paese si riconosce nella sua scuola, un altro NEL SUO SISTEMA DI SICUREZZA SOCIALE, un altro nella circolazione stradale, e così via. Vi saranno non solo identità diverse, ma anche modi diversi di individuare la propria identità. Insomma, una cacofonia di voci…
    … la Corte tedesca porta a livello superiore una visione domestica della democrazia, assumendo erroneamente che il popolo determini la legislazione, mentre può scegliere solo i legislatori; … L’errore principale sta nell’aver dimenticato che la democrazia consiste in un sistema di limiti: se L’UNIONE EUROPEA AGGIUNGE UN ULTERIORE LIMITE, che serve a tenere sotto controllo gli Stati, contribuisce alla loro democrazia, non la diminuisce…”.

    https://orizzonte48.blogspot.com/2018/01/rassicuratevi-la-democrazia-e-un.html

    e come si diceva…..(sempre grazie a Francesco)…..non ci sino più i giuristi di una volta:

    https://orizzonte48.blogspot.com/2018/01/rassicuratevi-la-democrazia-e-un.html?showComment=1517094082542#c3959514101278607115

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    1. “la democrazia consiste in un sistema di limiti: se L’UNIONE EUROPEA AGGIUNGE UN ULTERIORE LIMITE, che serve a tenere sotto controllo gli Stati, contribuisce alla loro democrazia, non la diminuisce…”.
      È Ideologia trilateranense nella sua accezione più tradizionale.

      Certo, la realtà è un “oggetto” ma la sua visione da parte dell’uomo è poliedrica.

      La filosofia del Dalai Lama suggerisce di vedere il bicchiere mezzo pieno.

      Per cui, se siamo in galera, nella nostra realtà, lo dobbiamo leggere nella formula:
      “Non siamo noi ad essere chiusi qui dentro, sono tutti gli altri ad essere segregati là fuori.”

      Il paradosso ormai è stato acquisito nella sfera della normalità.

      In verità sono soltanto sfacciataggine ed arroganza allo stato puro.

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  8. C’è da dire che le intenzioni di Di Maio apparivano chiare già in campagna elettorale, quando parlava di “70 miliardi di coperture annue a regime derivanti da tagli agli sprechi”. E’ chiaro che per lui vale l’equazione spesa pubblica=spreco, ma il problema è che grazie ad anni di sistematico bombardamento mediatico, vale anche per la maggioranza degli italiani. In questo senso i 5stelle sono il perfetto strumento in mano alle elite per proseguire il massacro sociale del paese, con ulteriori e deleteri tagli agli investimenti pubblici, alla sanità e al welfare. Ovvio che su questa linea il PD è pienamente convergente, e lo sarebbe anche Forza Italia, se non fosse per il veto dei 5 stelle. Alla fine, su pressione del Quirinale e de Leuropa, si arriverà a una soluzione che faccia fuori la Lega, unico ostacolo al programma di definitivo smantellamento dell’economia nazionale e di appropriazione dei redidti degli italiani.

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  9. Mi sembra che non sia stata descritta compiutamente la componente estera in relazione alla formazione del nuovo Governo. Non c’è su piazza solo il “deep state” rappresentato da Merkel/Macron. C’è anche la componente per così dire Trumpiana, il cui interesse è palesemente contrario alla persistenza dell’eurozona, visto che è l’unico mezzo per risolvere il problema dell’imponente avanzo commerciale tedesco.

    Il fatto che Trump abbia messo da parte l’Europa non significa che non se ne occuperà più. Credo che avesse cose più urgenti da risolvere. Ora che le accuse sui suoi legami con la Russia stanno rivelandosi inconsistenti (ed inoltre continua ad essere molto popolare), ora che anche il Medio Oriente sta trovando seppur obtorto collo una sua soluzione (il finto bombardamento in Siria è stato fatto probabilmente per tacitare il fronte interno: http://theduran.com/oops-two-unexploded-cruise-missiles-delivered-to-russia-from-syria/), ora che anche il problema con la Corea del Nord (Giappone, Sud Corea) sembra avviato a soluzione, non gli resta che occuparsi dell’Europa, le cui problematiche sono rimaste indietro.

    Ovvero dell’euro, dei troppo stretti legami russo-tedeschi (con sullo sfondo la via della seta da ostacolare in tutti i modi, ma anche l’imminente crisi finanziaria mondiale da fronteggiare in un qualche modo) … ecco, facendo largamente ricorso all’ottimismo della volontà, direi che qualcosa in direzione di un Governo M5S-Lega/FdI, intrinsecamente euroscettico, possa ragionevolmente muoversi. Poi chissà (so bene che devo morire, però mi sento ancora abbastanza bene!).

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    1. Cioè per fare un Governo 5s-Lega-FdI dobbiamo chiedere permesso a Trump?

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    2. Merkel-Macron sono rappresentanti del "vincolo esterno" - il "deep state" nostrano è rappresentato dal PUO, dal PUD€.

      Il vero vincolo esterno non è geopolitico, non lo è mai stato: è economico.

      Senza supporto esterno è ben difficile liberarsi dal vincolo europeista.

      La globalizzazione stessa è un vincolo esterno all'economia planetaria.

      L'entourage intorno a Trump ha espresso linee di indirizzo economico di indirizzo opposto a quella di quei Banana Joe che possiedono i media.

      Se questa "élite" estera riesce ad opporsi efficacemente ai Joe Banana che prima di investire fanno un salto in BC o bevono un caffè col PM di un Paese, la "linea sovranista" internazionale appoggerebbe le istanze sovraniste nazionali. Queste sono appoggiate per ovvi motivi dall'Eurasia.

      Per questo la sinistra atlantista va rasa al suolo e ridicolizzati i suoi esponenti appartenenti il mondo della cultura.

      L'internazionale democratica e socialista passa da quella sovraniste.

      I fascioglobalisti di destra e sinistra sono le squadracce assoldate per le psyops.

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  10. Ripenso ai due documenti più interessanti, forse i soli realmente utili, di questi ultimi anni: il rapporto JPMorgan e quello Citigroup. Entrambi diffusi, va dato atto, dal Fatto quotidiano, molto tempo prima che divenissero di stretta attualità. Se nel primo caso gli elettori, davanti a una minaccia diretta alla Costituzione hanno ancora saputo esprimere senza infingimenti un rifiuto netto (e questa persistenza di un legame con la Costituzione, per quanto incompleta e imprecisa sia la consapevolezza collettiva della carta, va messa tra i fenomeni consolanti, nello stato in cui siamo), per il secondo caso questo non si è verificato. Va detto che la campagna elettorale non ha affatto ripreso Citigroup quanto avrebbe potuto e dovuto, come invece è stato fatto con JPMorgan nella campagna referendaria (della sostanziale e altrettanto voluta assenza del tema del lavoro si è purtroppo già parlato). Ciò lascia supporre che tutto sommato non convenisse a nessuno dei partiti in lizza farlo, che ciò significasse una sostanziale acquiescenza al contenuto Citirgoup in uno scenario che comunque avrebbe visto aumentare il numero dei propri eletti, o una convinta adesione, anche a scapito dello stesso numero degli eletti, evidentemente remunerato per altre vie. Il lavoro egregio che questo blog ha svolto e svolge in materia, qui e fuori, da solo non avrebbe potuto bastare, ovviamente.

    (Il ruolo svolto al referendum da 5S, paragonabile all'opposizione del PD negli anni passati, perché volevano essere loro i prescelti per gestire la restaurazione liberista via UE, o almeno una fase di essa, è nell'insieme dettaglio secondario.)

    Inutili i polveroni grondanti paroloni sincretisti solo apparentemente criptici che non arrivano mai a nascondere né la loro sostanziale povertà, né la loro vera natura.

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    1. E che sorpresa, si fa per dire, ritrovare le due banche nel post successivo!

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  11. Egr. orizzonte48
    Gradirei sapere se questa frase di Gramsci è autentica oppure no:
    "Il fascismo ha trasformato il nostro popolo, gli ha dato una tempra più robusta, una moralità più sana, una resistenza al male che prima era ignorata, una profondità di sentimenti che non era mai esistita"
    1924; citato in Giuseppe Berta, La cooperazione impossibile: la Fiat, Torino e il biennio rosso, in AA.VV., Fiat 1899-1930. Storia e documenti, Fabbri, Milano, 1991, pp. 223-224.
    https://it.wikiquote.org/wiki/Antonio_Gramsci

    E' vero che, come alcuni studiosi sostengono, che Gramsci sottovalutò clamorosamente il fascismo? Cioè lo vide solo come una necessaria "evoluzione" (e non una involuzione) nell'espressione di potere delle classi dirigenti capitaliste, anche portatrice di moralità nuova, addirittura di "una profondità di sentimenti che non era mai esistita", in contrapposizione agli istinti animaleschi che avevano agitato i vari strati del popolo italiano fino ad allora?
    E' vero, quindi, che il fascismo per Gramsci, visto come continuità se non come evoluzione della forma di potere capitalista in Italia, avrebbe alla fine portato come necessaria conseguenza la rivoluzione proletaria come necessità storica evolutiva delle masse?

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    1. Seriamente: a parte l'estemporenaità del tema rispetto a quello del post...Si fa delle domande, su delle fonti, cui un'accurata ricerca può dare risposta. Poi, però, si dà delle risposte comunque, ponendole in forma di domanda. Dovrebbe scrivere a Gervano o alla "lettere al direttore" di qualche quotidiano; là sicuramente troverà corda "benepensante" nel dare per scontati gli "istinti animaleschi" del popolo italiano...

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    2. Evidentemente non ha afferrato il senso della mia risposta:
      1) non dubito che lei estrapolando dalle fonti e da deduzioni su fatti storici, voglia criticare Gramsci;
      2) il tema è OT. Tecnicamente, anche data l'insistenza, in rete, questa operazione si chiama flaming: alimentare polemiche muovendo da un'attribuzione all'interlocutore di una posizione che questi vorrà difendere in quanto colpito emozionalmente e, come tale, disturbato dalla provocazione;
      3) il fatto che sia OT è assorbente e A CASA MIA entra solo chi rispetta le regole sulla pertinenza e continenza dei commenti.

      4) ma c'è di più: anche nei post in cui compaiono (ben più significative e organiche) citazioni del pensiero di Gramsci, post a commento dei quali sarebbe stato pertinente intervenire (cioè NON QUI), non troverà nulla che esprima una posizione e una valutazione della sua figura che possa rendere pertinenti commenti come i suoi, in presunta contrapposizione dialettica. Cioè di valutazioni e deduzioni sulla figura storica di Gramsci opposte alle sue personali non ci siamo proprio occupati.

      La sua polemica è basata semplicemete sul nulla.
      E sull'OT.
      E non a caso non ha colto l'invito di scrivere alla posta di qualche quotidiano, dove le sue valutazioni di fatti e fonti susciterebbero sicuro interesse per darsi ragione a vicenda su una ben nota serie di interpretazioni storiche che non sono rilevanti in questa sede.

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    3. Ma voglio dire….

      ameno leggere qualche post tipo questo no?

      Ma ce ne sono tanti…. che ormai ho perso il conto :(

      Il dirigente comunista era dell'opinione che ci sarebbe voluta un'azione in profondità per sgretolare le basi sociali e di consenso del regime mussoliniano che erano ancora larghe.
      Ed espose, in modo oggettivo e con tono distaccato, queste sue analisi e posizioni demolitorie di quelle del Komintern, almeno per quel che riguardava la situazione italiana, ai compagni del collettivo comunista di Turi che, invece, pensavano che indicazioni e direttive dell'Internazionale fossero sacrosante.
      A nutrire le loro certezze, forse, era anche l'inconscia speranza di ritrovare la libertà in breve tempo. Come riferisce il comunista Athos Lisa, nel suo rapporto al centro del partito nel 1933, redatto dopo la sua uscita dal carcere di Turi per amnistia, per Gramsci la classe operaia doveva ancora conquistare i contadini e altri strati sociali piccolo borghesi:
      "La lotta per la conquista diretta del potere è un passo al quale questi strati sociali potranno solo accedere per gradi in quanto la tattica del partito li conduca passo a passo a constatare la giustezza del proprio programma e la falsità di quello degli altri partiti politici".
      Perciò "Deve fare sua prima degli altri partiti in lotta contro il fascismo la parola d'ordine della 'Costituente' " non come fine ma come mezzo senza tema di apparire poco rivoluzionari. "La Costituente - riferisce sempre Lisa le parole di Gramsci - rappresenta la forma d'organizzazione nel seno della quale possono essere poste le rivendicazioni più sentite della classe operaia lavoratrice...dimostrando alla classe lavoratrice italiana come la sola soluzione possibile in Italia risieda nella rivoluzione proletaria".

      https://orizzonte48.blogspot.com/2017/11/luxemburg-gramsci-basso-e-caffe-la-via.html

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    4. Ma scherzi? :-)
      Ha "le fonti", quelle vere e definitive, e secondo lui dicono tutto quello che c'è da dire (su un argomento OT).
      Ma non alimenterei: sta insistendo con ulteriori commenti in cui, puntualmente, ignora quanto gli è stato cortesemente detto in risposta.

      Chi parte in una direzione di propria scelta e vuole sostenere in rete una tesi, o una interpretazione storico-politica, dovrebbe aprirsi un blog.

      Non si comprende perché improvvisamente abbia scelto questo blog per le sue estemporanee (rispetto al post) e personali considerazioni.
      Sicuramente avrà le sue ragioni...

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    5. ok Presidente

      dico solo.... roba da matti

      tra i suoi post + i commenti dei vari Arturo, Francesco, Bazaar etc etc... se uno/a vuole trova tutte le risposte con vere fonti

      mah...

      ha ragione lei... è meglio lasciare perdere :)

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