lunedì 26 maggio 2014

IL GRAN COLPO DELL'ORDOLIBERISMO MEDIATICO : IL PENSIERO UNICO E L'OPPOSIZIONE INDISTINGUIBILE

Vi era citato un passaggio tratto, a sua volta, da riflessioni svolte dopo le elezioni di inizio 2013:
"...non possiamo dire che il PUDE sia in minoranza (adde: abbiamo visto poi in effetti come sia andata). E sapete perchè? Perchè non potremmo dirlo finchè non avremo la certezza che la formula: "debitopubblicocastacorruzionespesapubblicaimproduttivabrutto" 
sia essa stessa in minoranza: nel paese, nella consapevolezza della gente della strada..".

Nel commentare l'attuale esito della consultazione per il parlamento europeo, potremmo fermarci qui.
In fondo, basterebbe, per "approfondire", aggiungere che l'ordoliberismo, che riafferma il superamento del modello costituzionale di società democratica pluriclasse tramite il "vincolo esterno" €uropeista-internazionalista, ha delle tendenza irrefrenabili, ormai automatizzate.
Infatti, essendo l'ordoliberismo concepito (a tavolino) con l'idea della coessenzialità del controllo mediatico, esso, più si sente minacciato, più utilizza questo controllo mediatico, fino a livelli che solo l'assuefazione al condizionamento non fa scorgere come ridicoli alla maggioranza degli italiani.

Se poi l'ordoliberismo ha potuto anche magistralmente sfruttare il metodo del controllo sia dell'informazione che ("in modi indiretti e spesso occultati...") della controinformazione, cioè l'esistenza di una falsa opposizione (anche ciò evidenziato da oltre un anno), il gioco si rivela in tutta la sua rudimentale efficacia: nel gioco mediatico ben orchestrato, l'opposizione non è in pratica distinguibile dal potere ordoliberista-internazionalista sul messaggio essenziale (il caposaldo "debito-pubblico-casta-corruzione...") e risulta differenziata solo come  stravaganza delle soluzioni di austerity, in pareggio di bilancio, che variamente propone.

In pratica se la controinformazione-opposizione si riduce a una versione semplicemente più "eccentrica", (nemmeno più "radicale") dello stesso messaggio dato dalla "maggioranza" nelle sue strategie di "rinnovamento" cosmetico, la gente cerca la sicurezza e affluisce sulla posizione più conformista. Inevitabilmente.
Se terrorizzo milioni di pensionati, demonizzo milioni di pubblici dipendenti,  prometto il taglio di 200 miliardi della spesa pubblica, e lascio passare una posizione che sull'€uro è tra l'agnostico e il favorevole ("non è il vero problema"), la gente sceglie il male minore, non il "bizzarro" urlato.
Questa opposizione, insomma, avrà in definitiva svolto il ruolo di rendere accettabili - come compromessi limitativi del danno -, a masse mediaticamente condizionate da "debito-pubblico-castacorruzione-spesapubblica-improduttiva-brutto", soluzioni di:
- ulteriore spending review pro-ciclica
- deflazione salariale reale, in primis nel pubblico impiego, - persino tagli di tale personale, connessi alla destrutturazione indifferenziata di funzioni pubbliche e organizzazione, (sostenuta senza la minima contezza giuridico-economica delle conseguenze sulla qualità di vita dei cittadini): la famosa "burocrazia" causa principale della recessione, id est, del mancato investitore estero...;
- riduzione ulteriore di un sistema pensionistico che in realtà è finanziariamente un "attivo" per il bilancio dello Stato ed uno dei più sostenibili in Europa;
- accettazione, implicita ma necessaria, della irreversibilità del PAREGGIO DI BILANCIO, accreditando l'idea che ogni "grande riforma", tipo l'hayekiano reddito di cittadinanza, debba essere finanziata con pari tagli e tasse, aggiuntivi alla situazione di un'Italia stremata da una crisi valutario-commerciale e (come conseguenza) fiscale, che hanno prima compresso e poi distrutto la domanda interna

La potenza, condizionante e attrattiva di consenso, dello slogan-perno suddetto ("debitopubblico..brutto"), impostoci mediaticamente come pensiero unico "edificante" (e addirittura coraggiosamente "impegnato"), ha determinato dunque un connubio-competizione "al rialzo" (su tale stesso perno) tra maggior partito di governo e maggior partito di opposizione.
Ma, simultaneamente, ha altresì schiacciato un'intera forza politica, di ex-maggioranza relativa, che si è trovata nella intensificata ostentazione pubblica di scandali "corruzione-casta" proprio mentre l'ordoliberismo, sentendosi appunto minacciato, aveva accelerato lo spin mediatico totalitario su questi temi.
Diciamo che ci sono state vittime di fuoco se non amico (la facciata di contrapposizione tra principale partito liberista e partito-azienda era durata 20 anni) almeno involontario: o meglio, "senza rancore, stavolta dovevamo farlo, anche se sei stato parte essenziale del nostro sistema di contrapposizione apparente".

Il risultato è che l'ordoliberismo del vincolo esterno si è rafforzato, la potenza del condizionamento mediatico totalitario è stata clamorosamente confermata, e si sta passando verso una nuova forma di falsa opposizione che sia più aggiornata sullo slogan-pensiero unico imperante, e meglio controllabile, in quanto versione "improbabile" dello stesso messaggio governativo.

Rimane una cosa che risulta vieppiù bizzarra: la (quantomeno "residua") potenza di fuoco mediatica dell'ex partito di maggioranza relativa è stata utilizzata, in sostanza per sopire e troncare la denunzia, pur non cerfo difficile, dei macroscopici punti deboli dell'ordoliberismo a "vincolo esterno". 
Ora il risultato si rivela in pratica per un essersi sparati addosso: vogliono lasciare tutto come sta e continuare a cannoneggiare a salve e di tanto in tanto, sparare una granata nel proprio accampamento?  

72 commenti:

  1. Considerazioni a caldo.
    Non posso non concordare, per un'analisi "a caldo" di queste elezioni, con quanto già rilevato oggi da Bagnai, che dice: "La maggioranza relativa degli italiani ha obbedito alla maggioranza assoluta dei media, che l'ha tartassata di messaggi populisti (sovranità uguale frontiere uguale guerra uguale morti annegati nei barconi) e terroristi (i risparmiucci che si liquefanno) [...]".
    L'ordoliberismo è ancora saldamente al potere. E l'alba sulla notte italiana è ancora lungi dal sorgere. E' una conclusione amara ma -purtroppo- suffragata dai numeri.

    Del resto, la non-opposizione del M5S ha mostrato tutti i suoi limiti. O forse, a voler essere maligni, la sua autentica "raison d'etre": screditare alla radice il concetto stesso di opposizione al pensiero ordoliberista incarnato dal PD. Mission accoplished.

    Un'altra delle conclusioni di Bagnai mi fa riflettere, ed è questa: "La maggiore insidia per la democrazia di questo paese, la vittoria del pinochettiano Casaleggio, che si è accreditato come brand leader della critica all'Europa pur essendo favorevole all'euro e al modello sociale tedesco, è stata sventata. Come ampiamente anticipato in questo blog, la pesca a strascico funziona la prima volta: la seconda no. Se giochi alla Democrazia Cristiana, vince chi è più democristiano di te: Matteo Lauro, che prima delle elezioni ti regala la scarpa destra degli 80 euro, e dopo ti sfilerà la sinistra con una manovra che se va bene sarà da 5 miliardi. [...] Come quella di Casaleggio, anche quella di Renzi è una vittoria di Pirro, re del tapiro (o era l'Epiro?). Il populismo ha le gambe corte. ".

    Vero. E proprio per questo, credo che potrebbero esserci nuove elezioni politiche all'orizzonte. Neutralizzato Grillo, bastonato Berlusconi, ha senso, mi domando, andare avanti con questo Parlamento? Razionalità vuole che la pesca a strascico venga fatta fino in fondo, puntando ad un governo monocolore che avrebbe ben pochi ostacoli davanti a sè. Aspettare la riforma monocamerale, fa infatti correre il rischio che, nelle more dell'approvazione, le necessarie manovre correttive disilludano l'elettore......... Che senso ha continuare a dipendere dai voti di un moribondo NCD e di una scelta civica praticamente "vanished"?

    Per quanto riguarda un contesto più ampio, non so quanto questa vittoria concretizzi un'Italia "filotedesca". Forse, sotto questo aspetto, il populusta di Firenze potrebbe addirittura sperare che il fronte "Farage-Le pen" allenti i vincoli europei (per poi spacciarlo in Italia come un "suo" risultato...), e sotto questo aspetto, potrebbe anche dirgli bene. Dopo una tornata elettorale così, Hollande dovrà prendere delle decisioni. E la Francia non è (ancora) l'Italia......

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    1. Tutto in linea di massima ragionevole: forse, mi pare, al popolo italiano del "sovranità=stato nazionale guerrafondaio", (tranne che a fasce elitarie), non importa granchè.
      L'idea è che l'UE, in un nuovo corso, sganci per umanitarismo cosmetico e sottostante spinta alla creazione dell'esercito industriale di riserva degli immigrati-precari-disoccupati, fondi che facciano arricchire cooperative e affidatari dei centri e organismi vari di gestione dell'immigrazione stessa.
      In questo voto ci vedo fattori molto pratici di auto-proiezione di massa: la possibilità di una costellazione di società miste o solo private, ma legate alla politica, di premiare con l'occupazione e le cariche sociali una crescente pletora di "fedeli", sfruttando ampliati fondi europei.
      Chi l'ha capito prima ha più chance; gli altri si fottano.
      In sinergia, perfettamente complementare a questa prima parte, la affrettata idea grande-confindustriale, che dobbiamo avere il tempo per completare deflazione del lavoro e delocalizzazioni e alleggerire la posizione netta sull'estero delle maggiori imprese. Cosa che si potrebbe fare, a loro vedere, solo legandosi mani e piedi all'euro. E, anche qui, gli altri, le PMI, si fottano.
      Insomma il PUDE, sempre più monopartito, (gli altri per le ragioni dette nel post, NON AVREBERO ORMAI QUASI PIU' SENSO), è riuscito definitivamente a IMPORRE UN NUOVO0 MODELLO PUBBLICO-PRIVATO DI ORGANIZZAZIONE SOCIALE. Insomma, l'ordoliberismo...
      Solo la crisi economica che la sua stessa azione porterà a conseguenze estreme può ormai scalzarlo...
      The hard way, per chi è collettivamente CIECO E SORDO

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    2. Sempre con immensa stima vorrei proporre questa riflessione
      L'€ è in definitiva il sintomo del malessere della Signora Democrazia , la causa eziologica è il virus ordoliberista
      Propongo quindi di smettere di utilizzare pud€ ed iniziare ad usare puo (partito unico ordoliberista) , se non altro per non incappare nel facile tranello di scambiare sintomatologia con eziologia

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  2. Ciao Quarantotto, per quanto concerne l'Italia chi avrebbe immaginato il PD sopra al 40%? Sono percentuali da DC di DeGaspari anni 50. Qui nel Veneto il centro sinistra è sempre stato storicamente minoranza, oggi sono maggioranza anche qui, con il voto determinante della piccola, media impresa, quella che deve essere sacrificata sull'altare dell'Europa e dell'efficenza. Di norma durante una crisi economica i governi vengono puniti, qui il governo è stato portato in trionfo. Siamo dinnanzi al ventennio Renziano? Comunque secondo me la possiamo girare come la vogliamo, ma qui in Italia per le forze antieuro questa non è stata nemmeno una Caporetto ( poi c'è stato Vittorio Veneto) ma una vera e propria Waterloo. L'Italia, il paese che più è stato penalizzato da questa Unione, premia con le sue forze produttive il partito più filo europeo, filo tedesco ed anti Italiano. La delusione è immensa.
    Per quanto concerne le forze della rete se siamo un numero di prefisso telefonico e quindi non aveva senso fare un partito, che senso aveva sponsorizzare due nostri candidati Borghi e Donato? Il rischio era solo quello di esporli a una cocente delusione, cosa che poi nella realtà è avvenuto.
    Scusa per lo sfogo ma la rabbia è tanta.

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    1. E le PMI del nord-est si accorgeranno presto dove andranno contratti di solidarietà, fondi UE e nuovo welfare in calo strutturale della domanda interna

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    2. xmaurogosmin

      la politica e la cultura ANTIEURISTA in Italia non ha quella visibilità (a parte tutti i nobili blog..) che solo un'organizzazione, perchè no, PARTITICA, può dare, vedi il successone della Le Pen. aivoglia ad infiltrarti alla maniera di Bagnai (e di LBC?), nelle formazioni politiche date, non c'è rottura, non c'è quella novità in grado di orientare diversamente i cittadini.
      e perchè orizzonte48 le pmi non dovrebbero CONTINUARE ad avallare, in una sorta di cupio dissolvi lo scambio euro-bassisalari? il modus operandi imprenditoriale è scoordinato e limitato per natura, la deflazione mi conviene, la domanda aggregata non so cos'è
      Renzi secondo me dorme sonni tranquilli, siamo ancora lontanissimi dalla Grecia dove nonstante il crollo di salari e occupazione la società civile tiene..

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    3. avvicendamento Letta - Renzi decisivo per far dimenticare i salassi degli ultimi anni, tutti sostenuti dal PD.. abbiamo una memoria a brevissimo termine!

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    4. @Salvatore: togli pure il punto interrogativo, non ho infiltrato proprio nulla e nè ho mai operato in tal senso. Sulla miopia di PMI che credono di poter fare a meno per sempre della domanda interna, siamo all'assurdo. Ma sono anch'esse vittime del gap culturale e del totalitarismo mediatico...

      @sì, elettori italiani si comportano come cuccioli di cane di 3 mesi. E certo avere un'opposizione che avalla che la cura sia ulteriori dosi dello stesso veleno non aiuta...

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    5. orizzonte48 mi perdonerà spero, era una provocazione, però è avvilente guardare che l'elemento VOLONTARISTICO e se permetti: NOBILE della politica è rappresentata in Italia da una macchietta che recita SFOTTENDO gli Italiani: mi passi il malox?

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  3. concordo sul fatto che Renzi realizzando dal GOVERNO la politica dimagrante anti-castacorruzionedebito.., abbia svelato il bluff del partito di plastica di casaleggio.un'opposizione senza efficacia quella del blog&spot m5s, destinata a soccombere del tutto se solo nascesse in Italia un PARTITO autenticamente patriottico e antieurista.

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    1. Secondo me, un'eventuale formazione politica non deve solamente essere patriottica ed anti-euristica, ma definirsi in positivo per colmare un grave vuoto di rappresentanza politica lasciato proprio dal PD.

      Deve essere un partito autenticamente "di sinistra", con al primo posto il valori della piena occupazione, dell'eguaglianza sostanziale e del recupero della tutela della popolazione salariata, intesa in un senso più ampio rispetto alle tradizionali "tute blu" e volto ad intercettare buona parte del ceto salariato medio, pubblico e privato.
      Deve essere un partito che pone al primo punto l'intervento dello Stato, anche nella politica economica, proprio al fine di impedire che diversi -ancorché legittimi- rapporti di forza economica compromettano il libero sviluppo della persona umana, come vorrebbe, invece, il darwinismo sociale alla Von hayek.

      Insomma, questo eventuale partito, deve affermare ideali "forti" e "autenticamente di sinistra", che, in sostanza, coincidono con la nostra costituzione materiale (ormai completamente disattesa, se non rinnegata). Ovvio che l'europa e l'euro così come concepiti dalla vulgata ordoliberista non possono essere accettati. Sono uno strumento di diseguaglianza, di ritorno all'800 ed alla prima rivoluzione industriale, che cozza contro il progresso sociale registratosi nei secoli a venire.

      Opinione personale, per carità.

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  4. Al trionfo piddino-ordoliberista in Italia, si contrappone la pesante sconfitta dei socialisti francesi, a tutto vantaggio del partito anti euro di Le Pen, e il successo di Farage in UK. A questo punto, sembra confermato che, complice il ferreo controllo mediatico esercitato dal partito unico dell'euro, la grande maggioranza degli italiani sembra davvero indifferente al richiamo della sovranità costituzionale, prima ancora che monetaria. Ora comunque per Renzi inizia il difficile, perchè se non capitalizza subito con elezioni anticipate il consenso attuale, dovrà poi passare per le manovre correttive puttosto pesanti che i suoi amici tedeschi ed europei gli chiederanno, con effetti certamente negastivi sulla sua immagine di uomo della provvidenza. Anche perchè gli sarà difficile addossare tutto il peso delle manovre agli odiatissimi dipendenti pubblici, e sarà presumibilmente costretto a colpire anche il restante ceto medio, salvando solo ovviamente i super ricchi, fra i quali del resto conta molti fraterni amici.

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    1. Ineccepibile, si vede che frequenti questo blog :-)

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    2. E' quello che penso anche io. Dice "governo fino al 2018", ma le elezioni anticipate sono invece la soluzione più logica. Quando arriveranno le "manovre correttive" che cancelleranno di colpo la favoletta degli 80 euro ed alla fine dell'anno i dati sulla crescita saranno sostanzialmente pari a zero, non sarà facile mantenere questo genere di consenso.
      Ed in questo parlamento, i numeri non sono tutti dalla sua parte (presenza di piddini dissidenti che "mandano sotto" il Governo, etc).
      Il "nascitur novus ordo", non può che passare per elezioni anticipate che consacrino una nuova maggioranza parlamentare, con le opposizioni (se così le volgiamo chiamare), ai margini e la dissidenza interna al PD completamente stroncata.

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    3. Concordo, ma soprattutto condivido e temo ciò che ha detto 48 del PD: "Solo la crisi economica che la sua stessa azione porterà a conseguenze estreme può ormai scalzarlo": ma quando e a che prezzo?

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  5. MILLE BOLLE BLU

    Ci sono da ascoltare nel pomeriggio le dichiarazioni "portoghesi" da M Draghi, uno che di "piloti automatici" se ne intende .. :-)

    :-)

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  6. Frattalicamente parlando siamo al 1936/39 (asse Roma Berlino)?
    Una Grecia ormai piegata, Italia e Germania unite in patto europeo e dall'altra parte Francia e Inghilterra (ma anche Polonia e Ungheria vicine e desiderate dai tedeschi)?
    Se si ci fa un aggiornamento.

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    1. Se leggi questo post di Francesco Lenzi, USA già in action e siamo nel 1943 (piccole sfasature di mesi).
      http://orizzonte48.blogspot.it/2014/05/usa-germania-e-il-surplus-il-bivio.html

      Ma è chiaro che anche l'ipotesi 1939 è formulabile: solo che FRA è già pronta a defenestrare Vichy. E maggioranze al Parlamento UE riflettono forza occupanti e opportunismi in attesa di azione BCE

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  7. Lettura del risultato italiano: monta la marea dei livorosi. Più Jobs Act per tutti.

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  8. avete ragione.

    epperò non potete valutare il risultato di queste elezioni come se avesse votato la stragrande maggioranza degli italiani.

    L'affluenza si è fermata al 58% se non sbaglio. stiamo parlando di un 42% di sfiduciati, disinteressati, disillusi che sono solo in cerca dell'offerta politica giusta.
    qui sì che c'è una crisi da offerta :-D

    se questi non hanno votato Renzi adesso....con i media compatti h24....non lo fanno neanche dopo.

    la situazione è cmq tragica, ma sarebbe compromessa anche nel medio termine solo se questi risultati arrivassero da elezioni politiche con affluenze vicine all'80%....come di solito un elezione politica è qui in italia.

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    1. Dai livorosi di regime ci arriva questa conferma http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/26/elezioni-europee-e-comunali-risultati-vince-renzi-pd-a-valanga-con-oltre-il-41-dei-voti/999277/
      Il problema è che l'astensione pare concentrata sugli ex pdl, oltre alla sua crescita consueta.
      Cioè italian spaghetti tea-party, arrivano comunque la metti ad un'affermazione clamorosa: senza l'astensionismo avrebbe potuto essere maggiore: cioè il segnale è si cresce tagliando la spesa pubblica per sgravare le tasse (e nemmeno lo farebbero: gli basta il "meno Stato" purchè salve le Hartz all'italiana,cioè l'impresa sussidiata coi contratti di solidarietà e la CIG straordinaria).
      Dalla forza di fuoco mediatica di B., non puoi aspettarti alcun revirement nè su questo, nè sull'euro...

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    2. e però se la metti così allora cosa aspettavamo? quale risultato dovevamo avere?

      cioè se un partito sovranista non esiste non è che poteva prendere voti. cioè se noi guardiamo al punto di vista della costituzione non so cosa avremmo potuto sperare di diverso....forse un'astensione maggiore? l'ARS aveva ragione a questo punto?

      cioè un'affermazione maggiore (che so, il 10%) dell'unico partito che ha parlato contro l'euro senza se e senza ma, la lega, ovviamente non si sarebbe potuta considerare una vittoria da questo punto di vista.

      non esistono le forze politiche. che differenza fa a questo punto se vince renzi o berlusconi?





      mentre se la vedi dal punto di vista dell'eurismo (che è limitante lo so) e del potere concentrato su renzi....secondo me le cose non stanno così male come pensi. da quel punto di vista lì....con l'offerta politica la domanda arriva.
      sui temi costituzionali no. ma sui pro-anti-UE secondo me sì.

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    3. Questo approccio diamolo per scontato: ma il problema è ripristinare la democrazia costituzionale. Da questo punto di vista il lavoro di sensibilizzazione è forse meno difficile, data la concentrazione potenziale anche della dura disillusione che attende l'elettorato

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    4. eh sì è vero ripristinare la democrazia costituzionale è dura.

      però è una cosa che si può raggiungere nel medio-lungo termine.

      dobbiamo però avere a mente che è una cosa che dovremo guadagnarci giorno dopo giorno seminando per raccoglierne i frutti poi un giorno. è ingenuo esser ottimisti a tal punto da aspettarsi eventi positivi decisi in tal senso a breve. almeno all'interno dei confini italiani direi.

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    5. almeno all'interno dei confini italiani...
      V.parte finale commento di Valerio Donato

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  9. Avete scritto(Lorenzo Carnimeo) di elezioni subito per capitalizzare al massimo. Ma con quale legge elettorale? Gli e' andato tutto bene, B. non poteva ne' parlare ne' muoversi , ma soprattutto e' restato nel ppe (e' evidente che subisce la dittatura nwo , questo sconcerta il suo elettorato) . M5s si e' imbavagliato da solo, ed in ogni caso credo sia positivo che si sia sgonfiato, erano palesemente arroganti e senza idee. Gli ex comunisti del pd sono sicuramente fuori gioco? Il patrimonio enorme delle coop e degli immobili del partito pd che fine fanno? Indubbiamente B. sembra una palla al piede per costruire una alternativa, Renzi occupa centro, sinistra e destra, un po' troppo per durare, non trovate?

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    1. Interrogativi tutti all'interno di diverse sfumature di "disastro" economico-industriale italiano.
      Ti rivio alla risposta a Luca Tonelli

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    2. La legge elettorale -anche se "ridisegnata" dalla sentenza della Corte costituzionale, ci sarebbe. Il ricorrere o meno alle elezioni anticipate è questione di opportunità politica: io lo ritengo possibile, a meno che non si voglia tenere questo parlamento -frutto di diverse elezioni in diverso contesto- come una specie di "parvenza di democraticità", di "concessione" del trionfatore, contando sul disorientamento e l'inibizione delle opposizioni derivante da una sconfitta elettorale piena ed incontrovertibile.

      C'è anche un altro problema: l'ultimo che occupava centro, destra e sinistra si chiamava Benito Mussolini ed è durato 20 anni, lasciando -al termine della sua avventura- un Paese in macerie (e qui si ritorna all'ipotesi delle "sfumature" di disastro italiano): davvero, a quasi un secolo di distanza, ci ritroviamo allo stesso punto, con la soluzione del problema semplicemente affidata alle dinamiche della storia, come se non si fosse imparato nulla? L'Italia è quindi prigioniera del motto di Santayana (chi si dimentica il passato, è condannato a riviverlo di nuovo)?

      Io spero sempre di sbagliarmi, ma la mia ipotesi "frattalica" 1922-25 continua -purtroppo- a convincermi. Dal novembre del 2011 a ieri si è esaurita la "fase pseudo-parlamentare" assimilabile al periodo 1922-24. Queste elezioni europee hanno veramente quasi il sapore di quelle del 1924 (che consacrarono il "listone" fascista). A quando quelle che potremo definire le "leggi ordoliberissime"? Probabilmente a breve, a meno che gli eventi non seguano una piega davvero inaspettata.....

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    3. Siamo sempre a queste alternative: ma entro poche settimane lo capiremo (in gran parte). Dipende da come si svilupperà l'interazione BCE-USA-GER

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  10. Caro Quarantotto, dico la mia per la prima volta su questo blog che seguo da un po' con interesse in occasione del post europee. E' triste ma prevedibile e per un certo verso libreratorio guardare le esultanze di chi non trova lavoro o è esodato o ha un parente cassintegrato proprio mentre il grande capitale transatlantico ha certamente messo un' altra pietra per la costruzione della sua cattedrale dove celebrare i riti della sua Soluzione Finale. Abbiamo che chi sarà presto messo sull'altare è convinto di aver contribuito invece a segnare la propria liberazione catartica. In sostanza l'elettore medio di centro sinistra è intrappolato in un'ipnosi dalla quale difficilmente io credo potrà destrarsi per questo io non vedo molto un paragone frattalico con il 43-44. Vedo molto di più, ahi noi, un paragone con scenari orwelliani. Un solo pensiero e una speranza forse illusoria e forse ingenua mi attanaglia: Il Mag(gi)o Fiorentino ha appena fatto uscire dal suo cappello la parola Keynes (sapeva che esistesse un'alternativa ad von Hayek dunque)... che sia forse che con la forza del 40% possa fare valere una linea più morbida davvero in Europa? paradossalmente il pude così com'è messo è meno ricattabile dall'esterno perchè vanta una base maggiore di consensi e quindi forse potrà se non altro dilazionare le richieste della troika, ammorbidirle...

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    1. Se avessi visto Piazza pulita questa sera, con gli interventi di Mieli e Lutwak, capiresti perchè ora, al massimo del controllo sociale e mediatico, non hanno nessuna ragione al mondo per ammorbidire la presa e non finire il lavoro.

      IN ITALIA, questo è il momento che attendevano dal '48 PER PASSARE ALL'INCASSO: altrimenti il P.U.O. sarebbe distrutto dalle stesse forze finanziarie-mediatiche che gli HANNO GARANTITO IL SUCCESSO. Non si scappa...
      SALVO AGGIUSTAMENTI COSMETICI su cui, prevedo, spingeranno molto. MA COSMETICI (v.GLOSSARIO)

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    2. E la serracchiani faceva la scolaretta indisciplinata, non certo quella che ha trionfato alle elezioni.
      Lutwak le ha ricordato che il Friuli ha troppi impiegati (ce l'aveva proprio con la classe media) e Mieli, Santanche e il resto dello studio l'han caxxiata per benino perché il Friuli possiede un appartamento a Roma.
      Sovranità popolare sei solo un ricordo...
      Vediamo se Francia e GB ci verranno a salvare (e cosa vorranno in cambio).

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    3. Dimenticavo la chicca finale:
      L - se non avete intenzione di rispettare il fiscal compact - facendo capire che è impossibile fare altrimenti - notificatelo subito.
      S - riferirò.
      Ma a chi?

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    4. Naturalmente il "grande conduttore all'assalto" si è sfatto sfuggire la ghiotta occasione di approfondire :-)

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    5. Di certo formigli non è un'aquila. Va sempre alla ricerca di conferme per attenuare le sue paure ansiogene.
      Anche se, credo, non capisce un beneamato c...o.

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  11. IF

    Potrebbe essere un SE – l’ipotetico dubitativo o il terzo riflessivo personale, ma l’appunto aprirebbe una disfida che trita le gonadi ricolme di quelli che, senza leggere, già sanno.

    Forse il “dubitativo” del dimissionato presidente ascoltando in commissione Affari Costituzionali che le democrazie “mature” possono essere governate da un “partito unico”, il PUD€ (l’uno il Cuperlo, l’altra la Boschi cedui).

    Oppure la “riflessiva” spiegazione a rete unificate della serracchiana sottosegretaria in quota “rosa-rosae-rosam” sulla equa redistribuzione del reddito fatta con la tassazione della rendita accumulata dai grandi capitali sui “conti correnti”, quell sofferenti dei sotto-occupati, disoccupati, inoccupabili, “ciusi”, “bamboccioni” o “sfiga(t)ti”, tutte genetiche categorie di, noi, under-menschen che abbiamo da darcene ragione.

    Più simile al distopica “el amor es mas fuerte!” scandito in Cile nel 1987 dal legionario di Maciel – il nunzio A Sodano – prima della benedizione apostolica offerta al generale Pinochet, quella declamata dai messia “sconfitti” che, con evangelico ringraziamento, spianano i terreni per nuovi blitzrieg contro le costituzioni democratiche.

    Se ci fosse voglia di considerare i movimeni della libera circolazione di merci e capitali, sarebbe più semplice capire quello che è successo, il perché è successo e cosa non è stato fatto – o meglio cosa politicamente s’è “scelto” e si continua a fare – per limitare i danni sociali del progetto folle e demenziale del liberalismo globale.
    A volte qualche semplici immagini chiariscono dubbi e portano a riflessioni sulle lisergiche mille bolle blu che ancora vagano ancora senza che ragionevolmente si sia abozzata qualche proposta di gestione di quel “qualcosa” che è sfuggito di mano.
    Un tempo, neppure troppo lontano, solo qualche pazzo demente avrebbe brindato l’euforia della “borsa” dopo la vittoria elettorale di un partito (nel senso “ito”) che si dichiara a favore delle maggioranze sociali meno favorite.
    Tra dubbi e riflessioni, un dato è certo: ora chi se la sente di raccontare agli Italiani che sono stati ingannati e manipolati?
    Che T.I.N.A. (there is no alternative) non sia interessata a saperlo.

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  12. Ciao a tutti.
    Mamma mia, che botta e che delusione. Mi sento come se mi avesse colpito un TIR. :(
    Vi offro comunque le mie riflessioni sul voto e sui suoi perché.

    http://mattiacorsini.blogspot.it/2014/05/faccio-davvero-fatica.html

    Non vedo l'ora di poter discutere con voi sul da farsi. La sconfitta é sicuramente imputabile anche a mancanze nostre, nella misura in cui é stato premiato con maggioranza bulgara il pragmatismo e la leadership renziana, a fronte di lontane chimere, rivoluzioni urlate e affini.

    La concretezza leghista ha pagato (un pochino). La divulgazione, anche se di livello scientifico adeguato, evidentemente no. Occorre organizzarsi meglio e curare la comunicazione e la semplicità a livelli maniacali, se non vogliamo che la critica all'euro in italia diventi argomento esclusivamente leghista.

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    1. Io non credo che la divulgazione non abbia pagato. Certo, non potevamo aspettarci lo stesso effetto della propaganda che operava dalla parte avversa. La divulgazione, in sè, non ha l'obiettivo di polarizzare il consenso, bensì di favorirne la formazione nell'ambito di una linea critica che soppesi le opinioni ed i fatti. E' opposta alla propaganda (che invece -come ogni apparato di marketing- tende a esaltare fattori emotivi), ma non meno efficace. Anche perché nessuna propaganda può cancellare la realtà, quando arriverà. Continuare, senza abbattersi, nell'opera che si sta facendo è cosa che ritengo può e deve essere fatta.

      Attenzione anche a un'altra cosa. Il pragmatismo renziano, secondo me, è più apparente che reale. Molti aspetti della sua campagna elettorale si basano su scommesse (crescita del PIL allo 0,8%, "aperture" europee a sforamenti del deficit), che sono lungi dall'essere verificate. Se a dicembre gli 80 euro se li riprendono con una legge di stabilità da 10 miliardi, se la crescita dello 0,8% diventa un -0,2, e se la disoccupazione rimane inchiodata strutturalmente al 13%, davvero questa percentuale degasperiana del PD terrà? A chi verrà data la colpa? Allo stato residuo? Al Senato che nonostante tutto rimane in essere? Ai Gufi???? Perché uno che parla di "Gufi" (come ha fatto Renzi), quando gli dicono che il PIL non cresce e che accusa i tecnici parlamentari di "dargli addosso" se non concordano con i suoi provvedimenti non mi pare così pragmatico.......
      ...Prova ne è il fatto che, a leggere le ANSA, vedo le stesse, identiche dichiarazioni di prima del voto: sempre a tutta birra sul monocameralismo e sempre lo stesso concetto del fare le riforme per acquistare la "credibilità" necessaria a non rispettare le regole che ci impongono quelle riforme.

      Secondo me, il premio non va al "pragmatismo". Renzi ed i suoi media, hanno giocato -e vinto- sulla paura (come ogni regime, del resto.....). E' la paura più che il pragmatismo, secondo me, che ha polarizza il consenso. Un'opposizione non all'altezza, ha senz'altro favorito la cosa.

      Sotto questo aspetto, mi permetto di sottoporre questa analisi di scenari economici, che mi sembra abbastanza plausibile (o quanto meno utile per le considerazioni del caso): http://scenarieconomici.it/ragioni-trionfo-renzi-mentre-nel-resto-deuropa-ce-sisma-politico/

      Questa la mia analisi personalissima.

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    2. Unita alla analisi dei "flussi" e delle motivazioni di voto svolta più sotto da Leonardo Vitale, mi pare che ci siamo.
      Faccio mia la tua risposta a Mattia:
      "Io non credo che la divulgazione non abbia pagato. Certo, non potevamo aspettarci lo stesso effetto della propaganda che operava dalla parte avversa. La divulgazione, in sè, non ha l'obiettivo di polarizzare il consenso, bensì di favorirne la formazione nell'ambito di una linea critica che soppesi le opinioni ed i fatti. E' opposta alla propaganda (che invece -come ogni apparato di marketing- tende a esaltare fattori emotivi), ma non meno efficace. Anche perché nessuna propaganda può cancellare la realtà, quando arriverà. Continuare, senza abbattersi, nell'opera che si sta facendo è cosa che ritengo può e deve essere fatta".

      Considerati i mezzi mediatici a disposizione, cioè il web (a livello scientifico per di più), mi pare che le cose stiano così; oltretutto, non è pensabile di accedere sistematicamente allo stesso spazio mediatico di massa (TV e giornaloni) di cui godono gli ordoliberisti per definizione programmatica.
      Se così fosse, il sistema sarebbe portato all'autodissoluzione per cedimento sui suoi punti di forza.
      Il lavoro fatto darà frutti concreti; ma non si può perdere una competizione a cui non si è partecipato.
      Il caso Borghi, semmai, dimostra che partecipare alle attuali condizioni significa portare acqua al mulino del "preesistente", senza neppure ricevere una particolare riconoscenza (almeno nelle dichiarazioni mediatiche viste nel post-elezioni).

      Chi crede alla rapida conquista del consenso di massa partendo dal "basso" pecca di ingenuità; non è accaduto in passato, in questi tempi, e non può a fortiori accadere ora. Farage e Le Pen stessi vengono da un lavoro ultradecennale, che partiva in cocenti sconfitte se rapportate ai tempi immediati della visibilità e forza elettorali. La misura del "consenso" va tarata sulle occasioni che si creeranno raggiunta una certa massa critica, dal cui livello si presentano opportunità "negoziali" diverse dalla mera fagocitazione nell'"esistente".

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    3. La paura é stata sicuramente una componente.
      Ma non credo sia la ragione principale della vittoria piddina. come dici tu, le dichiarazioni renziane non sono mutate. sempre la stessa fuffa pop, che però é moderata e consolante per l'elettore. e in fase di crisi l'elettore cerca sicurezza e consolazione. alla fine però il colpo da maestro son stati gli 80 euro, la simpatia coltivata ad arte presso i media e la capacità di consolare e governare, laddove il messaggio noeuro-noliberismo era decisamente più radicale, foriero di dubbi, divisioni, accostato a messaggi impresentabili, preoccupante diciamo così.

      troppo, per un paese democristiano come l'italia, ma non per un paese rivoluzionario come la francia o tradizionalmente euroscettico come UK.

      non concordo poi sul fatto che i nodi debbano necessariamente venire al pettine per l'ora onnipotente onnidemente Pd. qui a torino abbiamo avuto un'amministrazione pd da 20 anni, ci ha indebitato come non mai e messo sull'orlo del commissariamento. eppure hanno avuto il 49%. questo perché il torinese, dietro politiche criminose e folli, ha visto SOLO la punta dell'iceberg, ovvero la metropolitana nuova e la riqualificazione cittadina. i no tav son visti invece come sgalletatti, l'inquinamento dell'inceneritore non lo percepisci in modo tangibile. in epoca di crisi specialmente, una singola priomessa concreta mantenuta può fare un'enorme differenza, anche se si poggia su un substrato MARCIO.

      e temo che lo stesso avvenga in futuro. specie se il cioccolatino di turno avrà la copertura mediatica che hanno avuto gli 80 euro.

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    4. Ma sicuramente, non dico che non serva a nulla. Ha la sua valenza indubbia e occorre continuare, anche se ho purtroppo la sensazione che oltre una certa massa di persone non potremo andare. Chi ha senso civico o semplice curiosità ci ha già ascoltato, chi non ce l'ha semplicemente ignora sistematicamente ogni evento che organizziamo. e quindi c'é una fortissima dualità fra il microcosmo informato che abbiamo creato e la maggioranza invisibile e però determinante per spostare gli equilibri elettorali (che sono poi l'unica cosa che interessa ai partiti quando si tratta di appoggiare un'idea nuova).

      Possiamo sicuramente continuare a divulgare ed inoculare, ma se non riusciamo a fare diventare mainstream la critica all'euro e all'ordoliberismo, e contemporaneamente a tranquillizzare la gente vittima del terrorismo dei media, la vedo dura.

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    5. Non ci sei Mattia: nessun aspirazione politica e nessuna ricerca di visibilità nell'attuale competizione elettorale ha avuto "la critica all'euro e all'ordoliberismo" qui svolta.
      I personaggi "pubblici" sono stati ben altri, esposti per quello che potevano, oltretutto, suvvia!
      E poi "la paura" è argomento che nè io nè Lorenzo abbiamo qui messo in evidenza.
      Diverso è che c'è stato "terrorismo", come messaggio complementare rafforzativo per i livorosi.
      NON SO TU, MA PERSONALMENTE NON SENTO NESSUNA "COLPA" PERCHE' QUI NON CI SI E' SCHIERATI IN NESSUN MODO. E non c'è mai stata alcuna intenzione di influire su alcunchè, TANT'E' CHE IL DISCORSO E' PROSEGUITO SULLO STESSO SOLCO DI SEMPRE.

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    6. Mi agganciavo alla replica di lorenzo che diceva che renzi e la sua campagna han puntato sulla paura, verso la metà del suo ultimo post.

      forse non mi sono spiegato ma non attribuisco responsabilità alcuna a questo blog per l'accaduto. :-)

      Detto ciò penso che almeno per quanto concerne il no euro tour di borghi, sia stato discusso anche il liberismo, almeno nella misura in cui il prof ha spesso evidenziato che i nostri prodotti e asset strategici vadan protetti dal mercato :-)

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    7. E a proposito di Terrorismo, rimanendo sul terra terra: uno che oscilla dal modello tedesco al referendum sull'euro, condendo la cosa con lupare bianche e "processi web", alla propaganda di regime non gli ha fatto solo un assist..... la ha messa direttamente lui dentro la porta!

      Ovvio che di fronte a questo, l'uomo medio cosa è "naturalmente portato" a pensare? Il "processo web", richiama -e per davvero, va detto- il "sano sentimento popolare" alla base del diritto penale del III reich..... A quel punto, andando ancora più terra terra, drogato dai vari ballarò, ha scelto l'ordoliberista che pareva più razionale (e che, come correttamente indicato da scenari economici, aveva gioco facile, di fronte a questo, a vestire il ruolo del "paladino della normalità"), oppure è rimasto a casa......
      Forse ha ragione anche Mattia, probabilmente mi sono anche spiegato male. "Paura" sì, ma quale indotta dal terrorismo mediatico (che quello scopo aveva). La campagna di Renzi ha puntato sulla paura (secondo la mia opinione, ovviamente), nel senso che questa era necessaria a consacrarne il ruolo di "normalizzatore", di fronte ad alternative sguaiate, livorose e senza una linea politica precisa.
      Paradossalmente, vedo la campagna elettorale di Grillo come complementare alla vulgata mediatica. Il tutto volto a creare nell'elettore medio un senso di incertezza tale da portarlo nelle braccia nel "normalizzatore"....

      Con questo non voglio dire di non sentire la mancanza di un'alternativa politica "vera".... Capisco anche Mattia, e accidenti se non la sento. Una forza che non deve dire solo "sono contro l'euro", ma esplicitamente "sono per la tutela dei salariati e della quota salari sul PIL, e quindi contro l'euro in quanto -de facto- usato come strumento per comprimerla a favore del capitale. La mancanza di una forza "di sinistra", non che si dice tale, ma che lo è!

      Ma cosa può far nascere questa forza?.Certo, la divulgazione è condizione non sufficiente. Ma comunque necessaria ;-) Non è molto quello che abbiamo, ma dobbiamo aggrapparci ad esso: anche sotto il fascismo, gli antifascisti che "divulgavano" non si vedevano molto, ma c'erano......

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    8. Concordo in pieno con Lorenzo, e il tema "paura" l'avevo tirato fuori nei commenti allo scorso post.
      Sono partito da una considerazione banale: nessun governo può ottenere un solido consenso *per il proprio operato* in una situazione di crisi, mentre questo risultato elettorale supera abbondantemente le distinzioni tradizionali - che mi pare tengano ancora - tra elettorati "progressisti" e "moderati". Dunque qualcosa aveva messo assieme due bacini elettorali contrapposti, e cosa poteva essere?
      Dobbiamo ricordare il martellante terrorismo mediatico sulle catastrofi in caso di uscita dall'euro.
      Se abbiamo stabilito qualcosa di chiaro su questo blog - che mi pare assomigli sempre più a un gruppo di studio - è che la manipolazione mediatica è stata lo strumento fondamentale di persuasione per condurci dove siamo, molto più importante dei discorsi fatti dai politici, quindi non sarebbe corretto fare un'analisi del voto dimenticando questa componente fondamentale nella formazione dell'opinione pubblica.
      La paura è stata sparsa a piene mani con strumenti di collaudata efficacia ed ha prevalso sul livore: altrimenti il più livoroso di tutti sarebbe stato premiato e non punito.

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  13. Fantapolitica. le elezioni europee con la vittoria e la tenuta DAPPERTUTTO dei partiti di governo euristi ( la francia, vabbè..) nonostante la macelleria sociale cui vengono sottoposti i popoli europei tranquillizzano fortemente la governance eurista.certo, sarebbe molto meglio se le politiche di deflazione salariale e abbattimento del welfare potessero essere applicate serenamente , senza il rovello del riscontro periodico delle ..elezioni.e perchè allora non utilizzare a tutto campo la "democrazia elettronica" o meglio il VOTO elettronico opportunamente manipolato nel caso di esiti sfavorevoli? andando al sodo, io credo che Renzi farà proprio il "core business" del partito-spot di casaleggio, cioè lo spostamento del voto sul web.se poi tutti i paesi euro-dannati facessero altrettanto, beh, verrebbero eliminati alla RADICE tutti i rischi di rottura dell'ordine euro-liberista tramite elezioni.io vedo (è fantapolitica, lo so..)questo parallelo:
    dalle formazioni politiche "antisistema" (i fascismi, attenzione: i fascismi presero il potere col voto..) del secolo scorso partì l'esperimento dell'intervento statale nell'economia, che poi , ripeto: che POI, venne realizzato dai partiti (e dai governi)democratici dopo la guerra.
    adesso dal governo democratico di Renzi, partirà l'esperimento di realizzare il programma politico "antisistema" di casaleggio di manipolazione e controllo della volontà popolare tramite il web.per come la vedo io ci aspettano decenni di ordoliberismo più o meno sfrenato

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  14. Seguo questo blog da un anno e mezzo ma è la prima volta che commento. I risultati di queste elezioni sono clamorosi nei numeri ma non inaspettati nei vincitori e nei vinti. E' interessante chiedersi da chi Renzi abbia drenato i 14 punti percentuali in più ottenuti rispetto alle politiche di un anno e mezzo fa. Difficile sostenere la tesi di un Renzi che ha sottratto voti ai cinque stelle che hanno perso "solo" il 4% dei voti. E il restante 10%? Forza Italia è calata a 16 ma se aggiungiamo il 4,3% di NCD/UDC raggiungiamo il 20-21%. Più o meno la stessa quota raggiunta dal Pdl alle politiche. Non si può neanche pensare che gli assenteisti del 2013 si siano recati alle urne a votare Renzi e il PD. L'affluenza per le politiche era stata del 75%, alle europee del 56%. Ergo da dove sono giunti i voti in più per il PD? La risposta che mi sono dato è Scelta Civica. Il crollo totale del partito di Monti dal 8% allo 0,7(tra l'altro in lista con altri due partiti) indica che i neo-liberisti ultranzisti, gli amanti più o meno consapevoli dello "spaghetti-tea party" hanno trovato un leader più utile e legittimato per difendere i loro principi economici di smantellamento dell'intervento statale in economia e di lotta al welfare, all'"assistenzialismo", alla "spesa pubblica improduttiva", alla "castacorruzione" etc.... Quel 10% di elettori che nel 2013 aveva votato per Scelta Civica e Fare oggi è ridotto allo 0,7%. Possibile che molti di loro non si siano recati alle urne? Difficile crederlo. PD a parte, quale fazione politica è più europeista di questi due gruppi? I loro elettori dubito che pensino che il parlamento europeo sia inutile. Non fu forse Mauro a dichiarare in diretta tv che "chi non sostiene l'Europa è un coglione(ipse dixit)? Allora mi viene da pensare che gli europeisti convinti di Monti&Boldrin, quelli che parlano di ritorno alle frontiere e di pericolo Argentina in caso di uscita dall'euro, abbiano voltato le spalle a leader ormai politicamente finiti e si siano affidati all'uomo forte del momento. Un anno fa c'era Bersani, che per quanto si sia speso instancabilmente per distruggere ciò che restava della nostra Costituzione e per sottomerci sempre più al volere dei tecnocrati di Bruxelles, era considerato da molti come un post-comunista di cui fino in fondo non ci si poteva fidare. Un sostenitore delle idee liberiste non avrebbe mai votato per un ex-comunista. Ora però con l'arrivo dell'ex sindaco di Firenze e del suo entourage qualcosa è cambiato anche per chi legge "Repubblica" o "Il Corriere". Del resto la politica economica di Renzi, opportunamente supportata da Gutgeld (ex McKinsey) e da Filippo Tadde (nel 2012-13 ha ricevuto la Lamfalussy Fellowship dalla Banca Centrale Europea), basata su lotta alle pensioni ed alla spesa improduttiva, al precariato esteso a tutti i lavoratori e alla riforma della giustizia per evitare spiacevoli inconvenienti alle grandi imprese, al sogno degli Stati Uniti d'Europa e alla riforma della Costituzione per adattarla alle richieste di JP Morgan and company recupera e persino "estremizza" ulteriormente tutti i principi cardine e fondanti di Scelta e Fare. Se sognassi uno stato di impronta Hayekiana non voterei per due partiti ormai divisi e allo sbando ma per una fazione capace d'intercettare oltre il 40% dei consensi.

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    1. Hai esordito con un ottimo commento, che mi trova convergente nell'analisi :-)

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    2. i numeri però non tornano . il m5s ha perso 3 mln di voti , e non mi sembra fosse il bacino elettorale dei nipotini di hayek
      è molto più probabile che molti voti persi dal m5s siano la causa della inflazione piddina

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    3. ora che ci penso però in effetti è molto più probabile che chi voto m5s nel 2013 , rimasto deluso dalla "performance deludente" dei "rivoluzionari" abbiano deciso in gran numero di stare a casa a questo giro , e che in definitiva i 2.8mln di voti "montiani" siano confluiti nei pronipoti di hayek piddini

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    4. In parte è passaggio da M5s a piddì; in parte è attrattiva sui "motivati" ex SC. M5S attuale è ordoliberista-nipotino di von Hayek: non se ne rendono conto, ma questo è ciò che sostiene il post. Il "castacriccacorruzionedebitopubblicospesapubblicaimproduttivabrutto" è esattamente la vulgata pop von Hayek che accomuna Renzi e Grillo e i rispettivi elettorati in evidente sovrapposizione. Solo che la gente sceglie ciò che pare più rassicurante e "promosso" e quindi più veritiero-efficace in termini di realizzabilità di questa aspirazione passivamente interiorizzata dai media.
      Cioè si è nipotini anche senza conoscere vH. Tale è il format FMI trasposto nel più europa dal "folle laboratorio dell'ordoliberismo pop".
      Non rifacciamo tutta l'analisi che da mesi qui è evidenziata (anche senza parlare di elezioni!)

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    5. sì chiedo scusa , devo essere più preciso nella terminologia quando commento
      scusate

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    6. No scusa tu Stefano se ti ho dato l'impressione di un rimprovero: è solo che mi lascio prendere dalla fatica e dalla stanchezza...nel cercare di tenere la rotta di un discorso validato dai fatti (almeno finora purtroppo)

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    7. Mannaggia, Leonardo... sto per pubblicare un commento dove arrivo alle tue stesse conclusioni e mi sembrava di aver scoperto chissà cosa... :) In realtà, passato lo shock iniziale, ci stiamo rendendo conto tutti di quello che è davvero successo...

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    8. Scelta civica / europea non ha più voti perché ha esaurito la sua funzione: aggravare (rectius) creare la crisi per giustificare le riforme (stamattina in tele non si parlava d'altro: riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme in tutte le salse ma comunque sempre e solo riforme).
      M5S ha perso voti e perché paga il non aver accettato il governo con Bersani e perché non ha un'idea che non sia castacriccacorruzione (per non parlare delle scie chimiche con le quali non vinci certo le elezioni) e perché in fondo propone le stesse idee di Renzi che è più bravo a comunicarle (che per chi non lo avesse capito sono riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme ecc.).
      E Renzi è forse proprio l'uomo giusto al momento giusto. Anzi si sbrigasse a fare le riforme (che poi sono nient'altro che lo scempio della Costituzione - che si sa è stata scritta quando non c'era la Cina) così almeno finirà sta iattura della moneta unica e del vincolo esterno. Vivremo si in un'Italia peggiore (senza più welfare e servizi pubblici privatizzati in toto - giustizia e difesa comprese) ma almeno potremmo ricominciare a lavorare (e pazienza per le classi inferiori che saranno sfruttate al massimo - in fondo Renzi l'han votato anche loro).
      In fondo avremo sempre le opposizioni SEL / Rifondazione / Verdi / sinistra radicale in genere (che con i loro posti al sole potranno continuare a pontificare sui diritti dei lavoratori - tanto la maggioranza capirà che ora c'è la Cina e certi diritti non ce li possiamo più permettere) e Lega e FDI (radical chic di destra) a salvare il piatto del pluralismo.
      FI e NCD? Rinascerà il centro destra con idee identiche al Renzismo perché la cosmesi democratica impone l'alternanza - anche se solo di facciata.

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    9. Scelta civica / europea non ha più voti perché ha esaurito la sua funzione: aggravare (rectius) creare la crisi per giustificare le riforme (stamattina in tele non si parlava d'altro: riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme in tutte le salse ma comunque sempre e solo riforme).
      M5S ha perso voti e perché paga il non aver accettato il governo con Bersani e perché non ha un'idea che non sia castacriccacorruzione (per non parlare delle scie chimiche con le quali non vinci certo le elezioni) e perché in fondo propone le stesse idee di Renzi che è più bravo a comunicarle (che per chi non lo avesse capito sono riforme riforme riforme riforme riforme riforme riforme ecc.).
      E Renzi è forse proprio l'uomo giusto al momento giusto. Anzi si sbrigasse a fare le riforme (che poi sono nient'altro che lo scempio della Costituzione - che si sa è stata scritta quando non c'era la Cina) così almeno finirà sta iattura della moneta unica e del vincolo esterno. Vivremo si in un'Italia peggiore (senza più welfare e servizi pubblici privatizzati in toto - giustizia e difesa comprese) ma almeno potremmo ricominciare a lavorare (e pazienza per le classi inferiori che saranno sfruttate al massimo - in fondo Renzi l'han votato anche loro).
      In fondo avremo sempre le opposizioni SEL / Rifondazione / Verdi / sinistra radicale in genere (che con i loro posti al sole potranno continuare a pontificare sui diritti dei lavoratori - tanto la maggioranza capirà che ora c'è la Cina e certi diritti non ce li possiamo più permettere) e Lega e FDI (radical chic di destra) a salvare il piatto del pluralismo.
      FI e NCD? Rinascerà il centro destra con idee identiche al Renzismo perché la cosmesi democratica impone l'alternanza - anche se solo di facciata.

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  15. e intanto proseguono le svendite
    http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/blackstone-mangia-italia-il-fondo-che-ha-comprato-la-sede-del-corriere-ora-punta-77928.htm

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    1. Leggendo il Financial Times questi investimenti paiono essenzialmente legati alla forte aspettativa di riforme deflattive del lavoro (assoluta licenziabilità ad nutum) e alla deregulation che smantella il perseguimento dell'interesse pubblico nel settore dei servizi.
      La logica è di intensificare l'appetibilità degli investimenti esteri in Europa, dando luogo alla gigantesca colonizzazione a favore di chi dispone della liquidità "tirata fuori" dai BRICS a seguito del tapering....

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  16. In realtà il successo del PD non c'è stato, ha avuto meno voti del 2008 e non è vero che ha superato il PCI del'84. Semplicemente gli elettori del PD, grazie alle cosiddette regioni rosse (ormai "pdizzate") non si sono astenuti come invece hanno fatto quelli di forza Italia e dei cinque stelle:

    Qui i particolari:
    http://nuovalira.blogspot.it/2014/05/vince-il-pd.html

    La propaganda c'è anche in Francia, in Olanda, in Spagna eppure in tutti questi i paesi si è vista un'affermazione di partiti euroscettici (conservatori, anche se meno dell'"establishment", nei primi due paesi, della sinistra di PODEMOS nella penisola iberica).
    Sono d'accordo invece che la ragione di questa differenza tra Italia e altri paesi stia nell'assenza di un partito realmente "anti-sistema". Ma gli italiani il loro segnale lo hanno dato, con i pochi strumenti che avevano, però bisogna saper leggerlo. Il 41% di astensione e quasi il 10% per gli unici 2 partiti che sono contro l'euro lo dimostra.

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  17. Come chiosa finale, penso che anche qualcuno moderatamente euroscettico abbia votato Renzi; in realta' in questi 3 mesi di presenza ininterrotta in tv, ha detto tutto ed il contrario di tutto. E continua...oggi ha fatto proclami keynesiani...bisogna riconoscere che con la bocca e' imbattibile...la cosa e' irripetibile, non avendo questa volta avuto avversari....B. che resta nel ppe; Grillini (per me)senza idee, demagogici ed impresentabili nell'aspetto ( opinione personale: quando sono in gruppo sembrano i bandidos messicani dei film western)...la novita' positiva sul quale dovremmo fare sicuro affidamento per me e' stato indubbiamente Salvini: tranquillo, mai sopra le righe, ha avuto poco tempo e scarso spazio per farsi conoscere. Comunque, cercando di vedere aspetti positivi: era forse peggio se i 3 partiti big prendevano il 25% ciascuno; sarebbe continuato il saccheggio ed il pd avrebbe avuto alibi data la scarsa governabilita', ora almeno se cio' avverra', si capira' molto meglio chi e come.

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    1. Proclami keynesiani? Davvero?
      Di sicuro "3 mesi di presenza ininterrotta in tv".
      Alcuni "grillini" peraltro sono più che presentabili: gente in obiettiva buona fede e anche doati di capacità comunicative. Peraltro, come dici, destinate a infrangersi, sulle "idee", intese come misure da addottare; non basta dotarsi del savoir faire della dichiarazione politica, laddove un'onesto impegno prevale sulla opacità menzognera degli ordoliberisti "ortodossi" (e oggi trionfanti). Occorre pure capire l'economia il la sostanza dei valori e del modello socio-economico costituzionale. Prendere la democrazia come puro "metodo e agganciarsi a soluzioni inconsapevolmente hayekiane è il vero flaw

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    2. Scrivevo appunto che dice di tutto, ha parlato di riforma keynesiana, che bisogna spendere per la crescita 150 miliardi in 5 anni, a porta a porta. Mi ricordo il film "anni difficili" di Luigi Zampa, dove gli americani arrivano nel 1943 in un paesino della sicilia, ed il loro comandante esclama "pensavo che gli italiani erano tutti fascisti"...non ne trova uno, la stessa persona che faceva il podesta' , era nel frattempo diventato sindaco e cosi' tutti gli altri, occupano lo stesso ruolo di prima..... dulcis in fundo, l'unico impiegato che era originariamente antifascista perde il posto.

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    3. riguardo i 3 mesi di onnipresenza televisiva....nelle ultime 2 settimane ho visto più lui dei miei familiari. e io la tv tendo a non guardarla.

      ho sentito dire a persone cmq intellegenti e acculturate che "il risultato di Renzi è importante perchè ha avuto un consenso ampio come Berlusconi senza avere dalla sua tutte le televisioni":

      stavo per svenire. ho pensato all'immagine qui sopra al post. c'è un caz da fare....chi ci è cascato non riesce a uscirne. è una cosa oramai chiusa.

      cioè affermare dopo gli ultimi mesi che Renzi non ha le televisioni dietro come berlusconi è roba da record dei record eh? io mi son guardato l'inizio della nottata elettorale e su OGNI CANALE a tutti i commentatori rideva anche il culo quando vennero fuori i primissimi risultati.

      a momenti si mettevano a cantare e ballare in studio.

      e la gente dice che Renzi non ha le televisioni dietro come aveva Berlusconi. roba da matti. belrusconi ha quantomeno sempre avuto rai3 e la7 parzialmente contro. qui è stato il tripudio del servilismo su tutta la linea.
      davvero scenario da minculpop in piena regola.

      chi c'è cascato non ne esce più. forse solo se gli pignorano la casa. e anche lì non è detto. bisogna che si lavori su chi ancora non ha il cervello condizionato a questi livelli....e per fortuna nonostante tutto sono ancora la maggioranza.

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  18. La cifra dipende, banalmente, dal fatto che il pd ha cambiato pelle. Marginalizzati e resi innocui i trinariciuti rossi, l'elettore berlusconiano ora si rispecchia nel ragazzotto di belle speranze.

    Il risultato va dimensionato in rapporto alla partecipazione al voto. Credo che se si fosse trattato delle politiche, l'esito sarebbe stato "lievemente" differente.

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  19. CRONCHE DAL FRONTE

    BERLINO (Reuters), 27/5/2014 - Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha detto che i tempi straordinari che sta vivendo la politica monetaria in Europa dovrebbero terminare a breve sottolineando che al momento siamo di fronte a grandi rischi.
    "Questi sono tempi straordinari per la politica monetaria in Europa", ha detto il ministro tedesco in un intervento a Berlino. "Dovrebbero restare tempi straordinari e dovrebbero terminare a breve".
    "Temo che al momento ci siano grandi rischi", ha aggiunto senza fornire altri dettagli.

    Queste le dichiarazioni tedesche che seguono quelle "portoghesi" di M Draghi e sono il lapidario monito per gli annunci che il 5/6/2014 dovrà fare la BCE in tema i tassi e uso del bazoka QE.

    Dal fronte portoghese, il reporter P Krugman riporta e commenta come i "generali" UE/UEM dispongono le truppe sul campo.
    (su Vocidallestero
    http://krugman.blogs.nytimes.com/2014/05/26/european-green-lanterns/?module=BlogPost-Title&version=Blog%20Main&contentCollection=Opinion&action=Click&pgtype=Blogs&region=Body)

    E' agghiacciante, la Germania dichiara che non arretrerà di un millimetro dalle posizioni, BuBa non s'è ancora espressa ma cominciano ad armare le canne.

    Ma i renzi-boys lo sanno?
    Chi avrà il coraggio di raccontarlo alla T.I.N.A. italiota che è stata ingannata e ora dovrà andare al fronte?

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    Risposte
    1. Se rammenti il post di Francesco Lenzi, i crukken-nein-lokomotive (di questo si tratta), a loro modo non avrebbero neanche tutti i torti: perchè divenire un paese normale e perdere un'egemonia di modello che gli conferisce la posizione di forza negoziale attuale? Le incognite sono tante. Dietro ci sono gli USA, anche loro con certe buone ragioni, che, però, non riescono a modificare radicalmente il proprio di modello.
      Uno dei 2 deve cambiare e, probabilmente, prima di quanto non pensi.
      http://orizzonte48.blogspot.it/2014/01/2014-le-luci-della-verita-fra-le-ombre.html
      Era il 1° gennaio...

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    2. Se la Storia insegna qualcosa è che fino al momento in cui parte il "first strike" i due contendenti possono trovare un temporaneo accordo sulla pelle dei terzi. Vedi anche il commento di Sofia.

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  20. Deprimenti (in tutti i sensi) ..sti renziboys...

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  21. Lo so che consola poco.
    Ma guardando qua e la vedo, anche nel panorama mediatico ordinario, che qualche (tradiva, ed ininfluente per carità), presa di coscienza si vede. Ad esempio:

    http://www.fanpage.it/perche-il-trionfo-di-renzi-mi-fa-paura/

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  22. Gli ITALIANI DANNEGGIATI DALLA DISINFORMAZIONE MALGRADO PAGHINO IL CANONE.
    Grazie all' asservimento degli informatori, nel 2014 scendiamo al 73esimo posto,e ci poniamo tra la Moldavia ed il Nicaragua.
    Privi della dignità professionale che dovrebbero aver acquisito dalla loro deontologia, gli informatori nostrani sono sempre pronti a pubblicizzare come ponderate e rigorose le edulcorate promesse a vuoto degli imbonitori di
    turno imposti dalla TROIKA, e non le smascherano mai neppure dinanzi ai numeri che declinano e quantificano il disastroso aggravarsi della nostra economia.
    ***Come possono difendersi gli Italiani da questa immane sciagura che pende sulla loro esistenza, se non vengono adeguatamente informati e messi in condizione di capire, giudicare e conseguentemente reagire?
    SENZA ALCUN RISPETTO per gli italiani vittime dell' attacco degli stampatori della moneta-debito e della disinformazione imposta, mentre il PAESE registra quotidianamente la chiusura di importanti e strategiche aziende e vede gettare sul lastrico migliaia di lavoratori, sono enfatizzate dagli informatori asserviti le prese in giro dei componenti del governo giovanilista, che nessuno ha eletto, mentre si prodigano ad illustrare scenari di ripresa, ben consapevoli che non vi è alcuna copertura finanziaria.

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