1. Partiamo da una conclusione precedente e cerchiamo di vederne la vistosa conferma nello sviluppo degli eventi.
Si tratta di quanto detto nel post
Il punto finale, per raccordarsi alla realtà piuttosto che al wishful thinking (a ciò che ci piacerebbe che fosse, per trovare sollievo alla intollerabilità psicologica della situazione effettiva), era questo:
"...per rimanere all'Italia (il luogo di più puro zelo di autolesionismo ordoliberista filoestero, ndr.), secondo le previsioni, realizzato
il mercato del lavoro flessibilissimo, riportata in auge la
derogabilità aziendale dei contratti collettivi nazionali e preparandosi
a prodigarsi di licenziamenti nel pubblico impiego (vedrete i decreti delegati della riforma della pubblica amministrazione), si inizia inevitabilmente a parlare di "reddito di cittadinanza"
e simili strumenti; per ora a integrazione dei redditi della famiglie
sotto la soglia della povertà e in possibile ausilio dei disoccupati
ultracinquantacinquenni, cioè dei non più "ricollocabili" tagliati fuori
per 10-12 anni dalle prestazioni pensionistiche.
La mossa è geniale: il solo parlarne (d'estate) raggiunge vari scopi politico-fiscali in "illusione finanziaria" da manuale:
a) si dà l'idea si curarsi dell'impoverimento generale;
b) si rafforza il consenso sociale, facilmente alimentato dal battage mediatico-orwelliano;
c)
si tacitano le opposizioni - che difficilmente potrebbero rifiutarsi di
votare una finanziaria che contenesse una misura, anche solo in parte,
aderente alla loro principale richiesta;
d) e, specialmente, si ottiene un forte clima di favore alla copertura di questa "salvifica" spesa aggiuntiva. Cioè per
l'ulteriore riforma, preferibilmente retroattiva, del sistema
pensionistico in senso contributivo, e l'accelerazione della revisione
delle rendite catastali. Per dirne qualcuna, tra le più ambite, che
mettono d'accordo tutte le forze principali presenti in parlamento (con
qualche distinguo e qualche resistenza formale di facciata).
...Ma in tutto questo quadro semi-allucinogeno, è evidente che ESSI, e i
loro margravi nazionali, hanno perso il senso della realtà: nulla dei loro congegnini e calcolucci potrà reggere alla prova dei fatti.
Il Moloch neo-liberista-globalizzato è alle corde e vacilla.
L'unico
problema è che non ha avversari, sul ring, che gli possano infliggere
il colpo del KO: infatti, alla fine dei conti, come dicono a Roma, "s'è imbriagato da solo".
Speriamo solo che non faccia troppo male cadendo addosso a noi (in Italia, intendo, il posto più tragicomico del mondo)."
2. Aggiungiamo (ora), come primo dato di conferma di quanto appena ripetuto: meglio ancora se si parla (come fa Padoan) di un sussidio di disoccupazione €uropeo,
un meccanismo "con risorse comuni" contro la disoccupazione che
colpirebbe per uno "shock" che investirebbe "l'Unione monetaria":
quindi un meccanismo che, tra l'altro, agirebbe sulle "variazioni" dei
precedenti livelli di occupazione, cioè sull'aggravamento della situazione occupazionale precedente assunta come dato strutturale e da ratificare: non sulla correzione dei valori
assoluti nel frattempo affermatisi nel corso della sciagurata vita della moneta unica e che implicano la altissima
disoccupazione strutturale dei paesi divenuti debitori per via della
rigidità del cambio!
Come se lo shock più prevedibile dell'area euro possa essere solo "esterno" e non fosse dovuto al suo esogeno e intenzionale funzionamento, che "deve" programmaticamente spingere per la mobilità della forza lavoro e per la furiosa correzione mediante deflazione salariale.
Siamo alle solite: tale meccanismo di sussidio €-unico" sarebbe un rapido pretesto per unificare i livelli salariali verso il basso, specialmente scontando che le "risorse comuni" dovrebbero accoppiarsi alla permanenza irrinunciabile del pareggio di bilancio nelle finanze dei singoli Stati UEM...
3. Ma non è finita.
Siamo sempre più implacabilmente nel quadro della promozione del mercato del lavoro-merce globalizzato (in UE), mediante l'arruolamento dell'esercito kalergiano di riserva degli immigrati, quelli che la Germania già ritiene di poter far lavorare a 1 euro l'ora, ridimensionando qualsiasi futura pretesa del mercato del lavoro fondato sui mini-job e i midi-job: e naturalmente, questo, si rivela "un modello per Renzi e Hollande", che non avrebbe nulla a che fare, secondo i media filo-europeisti, coi metodi tedeschi di produzione filoesportativa, cioè alla base dei potenziali "shock" endogenissimi alla moneta unica, che nessuno vuole dunque prevenire ma, anzi, accentuare tramite una bella guerra mercantilistica €uro-generalizzata. Con aggiunta di "scapicollo" dei livelli salariali, grazie alla immigrazione, e al rafforzamento del mercato dualistico delle città globali (dove la solidarietà nella "accoglienza", prepara a lavorare appunto a 1 euro l'ora, trasmettendosi sul calmierare le retribuzione - e le pensioni!- di tutti gli altri che devono...accogliere: se no sono nazionalisti, populisti e guerrafondai).
4. E infatti, predicando questi modelli di "sostituzione demografica" da immigrazione no-limits, come accelerazione della svalutazione del lavoro, e più mercantilismo aggressivo come sostanza "eticamente" occultata del "più europa", Hollande e Merkel, davanti al Parlamento UE festante, si prendono una standing ovation stigmatizzando "populismo, sovranismo e nazionalismo" come mali guerrafondai. Naturalmente col plauso aggiuntivo (appena linkato) del FQ.
http://orizzonte48.blogspot.it/2014/11/la-caduta-del-muro-di-berlino-e-della.html
Insomma, 'sto nazionalismo-sovranista, sarebbe proprio brutto: peccato che l'UE, appena appena dopo-Maastricht, unita agli USA, nella logica di allargamento dei mercati (industriali e bancari), di Francia e Germania, mica di "tutti", avesse super-promosso i nazionalismi-sovranisti nei balcani in funzione anti-unione jugoslava (che siccome non era liberoscambista, non schiudeva ai "popoli", - nazionalisticamente legittimati! - il paradiso della colonizzazione commerciale con indebitamento estero e deflazione salariale, da cui adesso stentano a uscire in continua difficoltà economica).
5. E insomma, se la pace €uropea poi si beccava il Nobel, sta di fatto che le guerre fratricide in €uropa ricompaiono quando viene a esistere, chissà com'è, l'Unione Europea: potenza dei mercati, all'occorrenza filo-nazionalisti per "liberalizzare" i capitali e le merci, ma federalisti per stroncare il lavoro mediante la super-disoccupazione "sussidiata" verso la deflazione salariale unica e inevitabile.
E infatti, qualcosina, in parlamento europeo,- i due ineffabili sostenitori della pace mercantilista, guidata dal principio, mercantilista, della concentrazione di potere finanziario e industriale in due Paesi che governano per tutti, illuminati dalla volontà di spegnere le varie Costituzioni democratiche (è un ossimoro ma non se ne accorge nessuno, come potete vedere dalle fonti elogiative linkate) - se lo sono sentiti dire.
Anzitutto:
"il deputato polacco Ryszard Legutko, che è stato ministro dell’Istruzione nel 2007, appartenente al partito fondato dai fratelli Kaczynski. “Uno o due paesi decidono per tutti altri noi. 2 non è 28. Mi sembra, signora Merkel, che lei dimentichi la differenza fra il ‘dirigere’ e il ‘dominare’. Molti di noi qui si preoccupano sulla loro libertà di dire la loro visione, perché questa è ignorata, insultata da una retorica federalista lontana mille miglia dalla realtà. Altri parlano forse meno forte, ma hanno anche loro la loro parola da dire. Perché ha giocato al gatto e al topo con Schengen? Perché invitare i migranti e poi annullare l’invito? Avete deciso di aprire e poi richiudere le frontiere tedesche senza ascoltare nessuno. Se questo non è dominio, che cosa è? Le chiedo, cancelliera, di tener conto della realtà e smettere di auto-adorarvi” (probabile allusione alle voci che vogliono la Merkel aspirante al Nobel per la Pace…).
6. Ma, ancor prima, la Le Pen (che solo per questo, per essere "lei", ha suscitato la standing ovation che tanto ha eccitato i media italiani), aveva detto:
“Grazie Sig.ra Merkel di essere arrivata qua oggi con il suo vice cancelliere, amministratore della provincia Francia. Signor Vice cancelliere avrei voluto chiamarLa Presidente ma come il suo predecessore non adempie a questa funzione.
Un presidente della repubblica non potrebbe dire come ha appena fatto che il sovranismo è il declinismo perché è garante della costituzione francese il cui ‘TITOLO 1 è quello della Sovranità.
Un presidente della repubblica non puo ignorare costantemente gli interessi della Francia che non sono di sottomettersi ciecamente a una politica decisa a Berlino, Bruxelles o Washington, il suo dovere è di difendere la sovranità.
L’interesse della Francia non è di dare questo spettacolo pietoso di un paese al traino della Germania sulla questione migratoria : quando in modo irresponsabile la Merkel dice di volere accogliere 800000 migranti lei applaude, poi quando sospende shengen e vuole controllare le frontiere lei applaude ancora dando della Francia l’immagine di un paese alla deriva titubante su una questione cosi essenziale per la sicurezza la prosperità e la difesa dell’identità della Francia
Il suo interesse è di non abdicare davanti a Schauble quando la sua politica economica è disoccupazione, precarietà e crollo del nostro sistema sociale anzi è quello di resistere e di impedire a tutti i paesi del sud europa di impelagarsi in una spirale di austerity senza fine il cui scopo è unicamente di salvare l’euro e il modello economico tedesco dei bassi salari.
Oggi voi venite ai corsi di ricupero perché la vostra UE sta sprofondando aggravando gli assalti migratori e gli assalti economici, costretta a tenersi in piedi con la minaccia, il ricatto e l’intimidazione. Il vostro modello è quello della vassallizzazione agli usa, l’austerity, la concorrenza sleale, la sorveglianza dei cittadini, il dumping sociale, la migrazione di massa, il mio è quello dell’indipendenza delle nazioni, del protezionismo intelligente in un mondo multipolare, delle libertà individuali, della difesa della nostra sicurezza e delle nostre identità con l’arresto totale delle migrazioni di massa
Alcuni diranno che sono l’antimerkel, ne accetto volontieri l’augurio. Non le riconosco il diritto, Signora ! , di disporre di noi nel tentativo tedesco di dominare tutti i popoli d’Europa, io sono la voce dei cittadini liberi, dei popoli sovrani che si distolgono da voi perché hanno sete di nazione, sono la rappresentante della voce del popolo francese che si distoglie oggi da voi come si distolse ieri da Sarkozy perché ha sete di Francia”.
(Traduzione Nicoletta Forcheri).
7. Sarebbe poi difficile riassumere gli altri eventi significativi che ci dicono del Moloch neo-liberista alle corde:
a) Praet che farfuglia che l'euro non è andato bene, ma che bisogna "fare le riforme" per strutturare l'offerta sul modello...USA (cioè la fisiologia degli investimenti produttivi va adeguata proprio sul paese più finanziarizzato e in più accentuata "trappola di liquidità" sul rinnovo del capitale/investimenti netti non residential, cioè non edilizi!) Quindi si allude a riforme del mercato del lavoro e a limitazioni dell'intervento statale, essendo i sussidi, e le altre misure nazionali fiscali, di ostacolo alla corretta entrata-uscita delle imprese dal mercato, il che ci pare una bel tirare la volata al TTIP che butterà giù tante belle barriere "non tariffarie";
b) Obama che sulla questione Siria- ora anche Irak -ISIL non sa più bene che fare per salvare l'unilateralità della violazione del divieto di ingerenza, su cui si basa il nuovo ordine internazionale del caos (dei mercati);
c) i mercati finanziari "reagiscono bene" alle cattive notizie sull'economia USA (chi non ha capito che siano cattive e perchè, è inutile che legga questo post), perchè le prospettive della crescita mondiale vanno male e la Fed non può (forse, non si sa...) aumentare i tassi e la festa può andare avanti contro ogni logica, fino alla sua inevitabile conclusione, prossima ventura;
d) la guerra "preparatoria" - del TTIP- sugli standards ambientali relativi ai prodotti industriali, fa, frettolosamente e con ampie folgorazioni improvvise, cambiare idea sulla sacralizzazione del modello industriale tedesco (e infatti la Germania si rifugia nella già vista cosmesi dell'accoglienza, subito rimangiata...ma non importa).
8. Intanto, le difficoltà del paradigma si riflettono così nella ridefinita Germania (non plus) felix:
Come se lo shock più prevedibile dell'area euro possa essere solo "esterno" e non fosse dovuto al suo esogeno e intenzionale funzionamento, che "deve" programmaticamente spingere per la mobilità della forza lavoro e per la furiosa correzione mediante deflazione salariale.
Siamo alle solite: tale meccanismo di sussidio €-unico" sarebbe un rapido pretesto per unificare i livelli salariali verso il basso, specialmente scontando che le "risorse comuni" dovrebbero accoppiarsi alla permanenza irrinunciabile del pareggio di bilancio nelle finanze dei singoli Stati UEM...
3. Ma non è finita.
Siamo sempre più implacabilmente nel quadro della promozione del mercato del lavoro-merce globalizzato (in UE), mediante l'arruolamento dell'esercito kalergiano di riserva degli immigrati, quelli che la Germania già ritiene di poter far lavorare a 1 euro l'ora, ridimensionando qualsiasi futura pretesa del mercato del lavoro fondato sui mini-job e i midi-job: e naturalmente, questo, si rivela "un modello per Renzi e Hollande", che non avrebbe nulla a che fare, secondo i media filo-europeisti, coi metodi tedeschi di produzione filoesportativa, cioè alla base dei potenziali "shock" endogenissimi alla moneta unica, che nessuno vuole dunque prevenire ma, anzi, accentuare tramite una bella guerra mercantilistica €uro-generalizzata. Con aggiunta di "scapicollo" dei livelli salariali, grazie alla immigrazione, e al rafforzamento del mercato dualistico delle città globali (dove la solidarietà nella "accoglienza", prepara a lavorare appunto a 1 euro l'ora, trasmettendosi sul calmierare le retribuzione - e le pensioni!- di tutti gli altri che devono...accogliere: se no sono nazionalisti, populisti e guerrafondai).
4. E infatti, predicando questi modelli di "sostituzione demografica" da immigrazione no-limits, come accelerazione della svalutazione del lavoro, e più mercantilismo aggressivo come sostanza "eticamente" occultata del "più europa", Hollande e Merkel, davanti al Parlamento UE festante, si prendono una standing ovation stigmatizzando "populismo, sovranismo e nazionalismo" come mali guerrafondai. Naturalmente col plauso aggiuntivo (appena linkato) del FQ.
http://orizzonte48.blogspot.it/2014/11/la-caduta-del-muro-di-berlino-e-della.html
Insomma, 'sto nazionalismo-sovranista, sarebbe proprio brutto: peccato che l'UE, appena appena dopo-Maastricht, unita agli USA, nella logica di allargamento dei mercati (industriali e bancari), di Francia e Germania, mica di "tutti", avesse super-promosso i nazionalismi-sovranisti nei balcani in funzione anti-unione jugoslava (che siccome non era liberoscambista, non schiudeva ai "popoli", - nazionalisticamente legittimati! - il paradiso della colonizzazione commerciale con indebitamento estero e deflazione salariale, da cui adesso stentano a uscire in continua difficoltà economica).
5. E insomma, se la pace €uropea poi si beccava il Nobel, sta di fatto che le guerre fratricide in €uropa ricompaiono quando viene a esistere, chissà com'è, l'Unione Europea: potenza dei mercati, all'occorrenza filo-nazionalisti per "liberalizzare" i capitali e le merci, ma federalisti per stroncare il lavoro mediante la super-disoccupazione "sussidiata" verso la deflazione salariale unica e inevitabile.
E infatti, qualcosina, in parlamento europeo,- i due ineffabili sostenitori della pace mercantilista, guidata dal principio, mercantilista, della concentrazione di potere finanziario e industriale in due Paesi che governano per tutti, illuminati dalla volontà di spegnere le varie Costituzioni democratiche (è un ossimoro ma non se ne accorge nessuno, come potete vedere dalle fonti elogiative linkate) - se lo sono sentiti dire.
Anzitutto:
"il deputato polacco Ryszard Legutko, che è stato ministro dell’Istruzione nel 2007, appartenente al partito fondato dai fratelli Kaczynski. “Uno o due paesi decidono per tutti altri noi. 2 non è 28. Mi sembra, signora Merkel, che lei dimentichi la differenza fra il ‘dirigere’ e il ‘dominare’. Molti di noi qui si preoccupano sulla loro libertà di dire la loro visione, perché questa è ignorata, insultata da una retorica federalista lontana mille miglia dalla realtà. Altri parlano forse meno forte, ma hanno anche loro la loro parola da dire. Perché ha giocato al gatto e al topo con Schengen? Perché invitare i migranti e poi annullare l’invito? Avete deciso di aprire e poi richiudere le frontiere tedesche senza ascoltare nessuno. Se questo non è dominio, che cosa è? Le chiedo, cancelliera, di tener conto della realtà e smettere di auto-adorarvi” (probabile allusione alle voci che vogliono la Merkel aspirante al Nobel per la Pace…).
6. Ma, ancor prima, la Le Pen (che solo per questo, per essere "lei", ha suscitato la standing ovation che tanto ha eccitato i media italiani), aveva detto:
“Grazie Sig.ra Merkel di essere arrivata qua oggi con il suo vice cancelliere, amministratore della provincia Francia. Signor Vice cancelliere avrei voluto chiamarLa Presidente ma come il suo predecessore non adempie a questa funzione.
Un presidente della repubblica non potrebbe dire come ha appena fatto che il sovranismo è il declinismo perché è garante della costituzione francese il cui ‘TITOLO 1 è quello della Sovranità.
Un presidente della repubblica non puo ignorare costantemente gli interessi della Francia che non sono di sottomettersi ciecamente a una politica decisa a Berlino, Bruxelles o Washington, il suo dovere è di difendere la sovranità.
L’interesse della Francia non è di dare questo spettacolo pietoso di un paese al traino della Germania sulla questione migratoria : quando in modo irresponsabile la Merkel dice di volere accogliere 800000 migranti lei applaude, poi quando sospende shengen e vuole controllare le frontiere lei applaude ancora dando della Francia l’immagine di un paese alla deriva titubante su una questione cosi essenziale per la sicurezza la prosperità e la difesa dell’identità della Francia
Il suo interesse è di non abdicare davanti a Schauble quando la sua politica economica è disoccupazione, precarietà e crollo del nostro sistema sociale anzi è quello di resistere e di impedire a tutti i paesi del sud europa di impelagarsi in una spirale di austerity senza fine il cui scopo è unicamente di salvare l’euro e il modello economico tedesco dei bassi salari.
Oggi voi venite ai corsi di ricupero perché la vostra UE sta sprofondando aggravando gli assalti migratori e gli assalti economici, costretta a tenersi in piedi con la minaccia, il ricatto e l’intimidazione. Il vostro modello è quello della vassallizzazione agli usa, l’austerity, la concorrenza sleale, la sorveglianza dei cittadini, il dumping sociale, la migrazione di massa, il mio è quello dell’indipendenza delle nazioni, del protezionismo intelligente in un mondo multipolare, delle libertà individuali, della difesa della nostra sicurezza e delle nostre identità con l’arresto totale delle migrazioni di massa
Alcuni diranno che sono l’antimerkel, ne accetto volontieri l’augurio. Non le riconosco il diritto, Signora ! , di disporre di noi nel tentativo tedesco di dominare tutti i popoli d’Europa, io sono la voce dei cittadini liberi, dei popoli sovrani che si distolgono da voi perché hanno sete di nazione, sono la rappresentante della voce del popolo francese che si distoglie oggi da voi come si distolse ieri da Sarkozy perché ha sete di Francia”.
(Traduzione Nicoletta Forcheri).
7. Sarebbe poi difficile riassumere gli altri eventi significativi che ci dicono del Moloch neo-liberista alle corde:
a) Praet che farfuglia che l'euro non è andato bene, ma che bisogna "fare le riforme" per strutturare l'offerta sul modello...USA (cioè la fisiologia degli investimenti produttivi va adeguata proprio sul paese più finanziarizzato e in più accentuata "trappola di liquidità" sul rinnovo del capitale/investimenti netti non residential, cioè non edilizi!) Quindi si allude a riforme del mercato del lavoro e a limitazioni dell'intervento statale, essendo i sussidi, e le altre misure nazionali fiscali, di ostacolo alla corretta entrata-uscita delle imprese dal mercato, il che ci pare una bel tirare la volata al TTIP che butterà giù tante belle barriere "non tariffarie";
b) Obama che sulla questione Siria- ora anche Irak -ISIL non sa più bene che fare per salvare l'unilateralità della violazione del divieto di ingerenza, su cui si basa il nuovo ordine internazionale del caos (dei mercati);
c) i mercati finanziari "reagiscono bene" alle cattive notizie sull'economia USA (chi non ha capito che siano cattive e perchè, è inutile che legga questo post), perchè le prospettive della crescita mondiale vanno male e la Fed non può (forse, non si sa...) aumentare i tassi e la festa può andare avanti contro ogni logica, fino alla sua inevitabile conclusione, prossima ventura;
d) la guerra "preparatoria" - del TTIP- sugli standards ambientali relativi ai prodotti industriali, fa, frettolosamente e con ampie folgorazioni improvvise, cambiare idea sulla sacralizzazione del modello industriale tedesco (e infatti la Germania si rifugia nella già vista cosmesi dell'accoglienza, subito rimangiata...ma non importa).
8. Intanto, le difficoltà del paradigma si riflettono così nella ridefinita Germania (non plus) felix:
Senza contare che (per chi vuole il discorso "serio")...
ANCHE I CRUCCHI PIANGONO: DEUTSCHE CRACK - LA BANCA PIÙ GRANDE DI GERMANIA ANNUNCIA PERDITE PER 6,2 MILIARDI IN UN TRIMESTRE. A RISCHIO IL DIVIDENDO, SMENTITO UN NUOVO AUMENTO DI CAPITALE. MA SI PARLA DI 23MILA ESUBERI SU 100MILA DIPENDENTI
Ma, aspettate: in fondo vincere la guerra preparatoria del TTIP può essere relativamente agevole, considerate le debolezze politiche che sono state strutturalmente instillate nei partners €uropei, proprio promuovendo la reciproca diffidenza competitiva tra loro tramite l'euro.
Il problema per il Moloch è vincere a casa propria, avendo questo bel mercato del lavoro che vogliono finire di esportare (Praet gioisce!) in €uropa e la solita questione della debt-deflation in una società di debitori sub-prime:
Pare che non ci sia nessuna volontà di risollevare l'economia; anzi.
RispondiEliminaLa determinazione con cui si persegue deflazione e deindustrializzazione pare sia volta a purgare demograficamente il pianeta per fame. Per un nuovo mondo purificato - la corruzione! - e sostenibile. Ordo ab chao.
La storia moderna, col nazismo, dimostra come il potere moderno non abbia alcun limite all'appagamento immediato delle sue voluttà: quando questi "godimenti" sono una serie di milestone di un progetto parte di una pianificazione a grandissimo respiro, qualsiasi mezzo giustifica il fine: dall'antrace in su, no limits.
D'altronde la divinità è tale se, e solo se, di questi limiti non ne ha: la Legge è il suo ethos, e il suo ethos è la Legge.
Penso a quello scrittore piddino che ha insultato Alberto e penso alle torture e al genocidio a cui è sottoposta la Grecia in cui il regime orwelliano fiscale ti impone "lRAP e imposte sul reddito futuro presunto" dedotto dal patrimonio in base a misteriosi algoritmi: l'Occidente di fronte ad un american psycho in giacca e cravatta con gli occhi vitrei e l'accetta elevata e pronta al fendente... che farfuglia livoroso di "nazionalismi" e piddinate varie, come se nulla stesse accadendo. Non lo può accettare.
Potevano scegliere tra la vergogna storica o la testa mozzata: avranno la testa mozzata e la vergognosa inanità umana e intellettuale sarà stampata sui libri di storia per il dileggio delle classi dominanti e per il livore degli schiavi non ancora ridotti a batterie umane.
Siamo nelle mani delle "sovranità orientali"... in Occidente, dopo quasi 8 anni di crisi, un potere organizzato che abbia un minimo di intellettualità o anche di umanità tipica anche del più feroce dei condottieri, non è pervenuto.
I Signori Grigi han fatto un ottimo lavoro, direi quasi ingegneristico più che contabile.
Sono ingegneri socio-biologici anzitutto, assolutamente correct.
EliminaL'aspetto contabile è solo un epifenomeno applicativo, possibile in presenza della realizzazione di rigorose condizioni propagandistiche (progettual-ingegneristiche).
Probabilmente ci stiamo sorpredendo di una normalità storico-politica: la resistibilissima ascesa di Einaudi, a suo tempo, ne è la prova più (relativamente) recente.
A fortiori, dunque, questo blog, se pure ne rimarrà traccia futura, è pura testimonianza a futura memoria (ogni tanto di apre una finestra di razionalità, ma sempre per ragioni di corrente livorosa di segno opposto a quella precedente, appena uscita da qualche ecatombe...)
"a futura memoria"..."sarà stampata sui libri di storia..."dove vi viene tutto questo ottimismo? ;-)
RispondiEliminaSe ecatombe,,,scenario: mad max ,guerra di bande
Se tttp (per prendere tempo) Grande fratello riuscirà a controllare rete in maniera seria.
In polita ed in Storia (come ci sta dimostrando questo blog e i suoi maestri commentatori )
se mancheranno gli interpreti non si capirebbe nulla di quello scritto e scoperte che so della costituzione italiana da parte di qualche Indiana jones finiranno in "Altrove".
P.S come discepolo-commentatore ,-) spero di avere torto e che mi sia sfuggito da dove viene l'ottimismo<1
"Filosofia, giurisprudenza, medicina e purtroppo anche teologia ho ormai studiato a fondo, ahimè! con faticoso ardore; ed ora eccomi qui, povero stolto, che ne so quanto prima.
RispondiEliminaMi chiamano dottore, anzi professore, e sono già quasi dieci anni che di su, di giù, per diritto e per traverso io meno i miei scolari per il naso; e vedo che proprio nulla ci è dato di sapere! Per poco non ne avrò consunto il cuore!
È vero che ho più senno di tutti gli scipiti dottori, professori, scrivani e preti: io non son tormentato da scrupoli e da dubbi, non ho paura del diavolo e dell'inferno. Ma in cambio mi è tolta anche ogni gioia; io non m'illudo di sapere qualcosa di vero, io non m'illudo di poter insegnare qualcosa, per migliorare e convertire gli uomini; io non ho poi né beni, né denaro, né onori, né pompa mondana. Nemmeno un cane potrebbe vivere più a lungo così! Perciò mi son dato alla magia: chissà che per forza e per bocca di uno spirito qualche segreto non mi possa essere svelato, e ch'io non debba più parlare con sudata fatica di quello che non so, e conosca alfine ciò che nell'intimo tiene insieme il mondo, e veda ogni forza creatrice ed ogni seme, e non cavilli più sulle parole."
Johann Wolfgang von Goethe (Urfaust , trad. C. Baseggio, UTET, 1955)
@piperinik: ecatombe non è necessariamente scenario madmax. ESSI odiano il sangue sotto casa. Ma non escludono di "far" premere bottoni a distanza...Per oliare un meccanismo largamente avviato.
EliminaCi vuole tempo per percepire il loro "gioco" sulla propria pelle: ma è come una pressa meccanica avviata. O la bollitura della rana se vuoi...
@Poggio: i posseduti già parlano per bocca di uno spirito. ESSI dunque non sanno: agiscono convinti di sapere ormai cose che non sanno...
ma non è che sul ring ci è salito il sovranismo francese? La filippica al parlamento europeo di quel gaglioffo di Hollande potrebbe essere un segno, magari piccolo....
RispondiEliminaCesco