giovedì 29 novembre 2012

COLPO DI SCENA! - ORIZZONTE48: SIGNIFICATI INFINITI!

Sì, il colpo di scena è questo splendido commento di Sil-viar.
Ora non è solo bello come conclude (da lei e da voi me lo posso aspettare) ma come comincia, cioè come ci dice che un senso dell'Orizzonte48 si associa allo zenith equinoziale, utile per la navigazione.
Non potevo chiedere di più. What an omen!
Faremo grandi cose. Insieme. E vedrete il post di domani.
Questo è il commento di Sil-viar (che diviene il primo post della "base": cioè è "vostro" fatevi avanti!):

"48° SULL'ORIZZONTE

Prendendo spunto dall'elemento "fuoco" e dalla parola astrofisica  suggeriti da Quarantotto, ho pensato al sole. Collegando sole e orizzonte, 48 potrebbero essere i gradi dell'altezza del sole sopra l'orizzonte. Poiché Roma è circa a 42° latitudine, il sole di Roma è a 48° sull'orizzonte a mezzogiorno negli equinozi.

L'equinozio di primavera e quello di autunno hanno avuto ed hanno un ruolo importante in tante culture e religioni diverse in tutto il mondo. Quello di primavera è il primo giorno dell'anno o un giorno di festa in molti paesi, legato alla rinascita e alla vita, alla assunzione di potere, a volte al femminile.
Anche in Italia le feste popolari della primavera nascono da feste al sole, persino la Pasqua cristiana, pur legata alla luna, non può aver luogo prima dell'equinozio di primavera.
Quello d'autunno è festeggiato in quanto legato al raccolto, o alle messi che permettono la vita nell'inverno nei paesi più freddi, quando il sole dona meno energia.
La prima repubblica francese vede la luce nell'equinozio d'autunno, il 22 settembre.

La caratteristica delle feste legate agli equinozi è di essere feste popolari e collettive, legate al sole che vivifica il mondo e quindi tutte le genti, che nutre e porta la vita, che distribuisce alla comunità i frutti che ha contribuito a far crescere.

Come questo blog, che cerca di illuminare e vivificare la democrazia,  nutrendola con gli strumenti necessari alla partecipazione consapevole dei cittadini. Attraverso il confronto e l'analisi collettiva, avendo presente l'orizzonte giuridico ed economico, i cittadini informati, risvegliati e attivi diventano “cellule”di Resistenza della comunità che si riconosce protetta dal patto fondante, e riconoscono il dovere di proteggere il patto fondante stesso della comunità: la Costituzione, il sole “civico” a cui dobbiamo accendere il nostro impegno e le nostre energie.

Siamo qui infatti a cercare conoscenza utile per contrastare l'opera di forte ridimensionamento del potere e delle regole dello Stato, cioè di tutti noi cittadini, della comunità, secondo il disegno messo a punto per i paesi “ricchi” dai tempi di Reagan e della Tatcher dalle oligarchie e che apparentemente incontrastato stringe i tempi e utilizza la rabbia per mettere i cittadini stessi contro lo Stato e gli uni contro gli altri.
E non solo a cercare conoscenza, ma a confrontarci su proposte per dopo perché l'inverno non dura per sempre, e perché ciò che è scritto nella Costituzione sia pienamente attuato, democrazia significhi il potere dei cittadini e il popolo eserciti  la sovranità, la partecipazione sia effettiva, il lavoro sia un diritto e tutti possano concorrere al progresso materiale e spirituale della società.
La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato

In conclusione: bonus pizza per 1) Oscar; 2) Flavio; 3) Sil-viar (oh!...m'è annata bbene!)

3 commenti:

  1. Grazie 48!
    Stai allenando una squadra.
    La squadra di cittadini che navigano alla ricerca della conoscenza nelle acque tempestose del presente, ma con occhio alla bussola e la rotta tracciata verso il futuro.

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  2. La passione spiritualgnostico castanediana l'ho vissuta e superata da piccola (non persevero mai a lungo) però accolgo con entusiasmo qualsiasi opportunità di togliermi dall'ignoranza...perció anche io abile e arruolata!!

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    1. Contessa te vojo bbbene, (il "non perseverare" è uno degli effetti della "mente" che Castaneda inicava di combattere come priorità), però:
      1. Rimane il valore culturale immenso dell'opera di Castaneda (globalmente considerata è una costruzione di Intento intellettuale senza pari nella storia della letteratura...se la si è letta "tutta", senza fermarsi alle mode psichedeliche iniziali e al new age, con cui non c'entrava nulla, per sua stessa dichiarazione che ho sentito con queste orecchie :-));
      2. Castaneda NON E' solo i libri, ma un movimento culturale-pratico molto più vasto ormai diffuso in tutto il mondo e conseguente essenzialmente ai workshops iniziati da lui personalmente negli anni '90. Cerca, se vuoi, "Cleargreen.org" su google, se non lo conosci già e spulciati un pò questa evoluzione, in Italia spesso poco nota)
      3. Ciò che Castaneda spiegò con infaticabile impegno personale (sia a parole che mediante l'insegnamento di tecniche, prima la Tensegrità, v.sopra) è quanto di più profondo e sorprendente mi sia capitato di testimoniare nell'ambito della cultura contemporanea. E ovviamente non tutto è rinvenibile nei libri :-)

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