mercoledì 22 gennaio 2014

L'ANTIDIPLOMATICO: L'INTERVISTA




Solo per dirvi di non perdere l'intervista fatta con "L'antidiplomatico" (domani la seconda puntata). Data la capacità stimolante dell'interlocutore, ben consapevole degli snodi, di diritto, economia, e politica internazionale, che venivano via via emergendo, devo dire che finora è stata la migliore che mi è capitato di rilasciare.
Grazie ad Alessandro Bianchi con cui intendiamo proseguire una proficua collaborazione.



11 commenti:

  1. L'ho appena letta e concordo che è un intervista e un'analisi davvero ottima (chapeau). Sicuramente verrà tacciata (dai pappagalli di regime), di "complottismo". Chi è in grado di "unire i puntini", invece, sa bene che i complotti riusciti si chiamano "storia".

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    1. Bah, l'attribuzione di complottismo è la versione "pop" dell'accusa di eresia.
      Nel caso specifico, però, siamo al di fuori delle esposizioni tipicamente complottiste: i vari passaggi del ragionamento dell'intervista rinviano a capitolo del libro e studi pubblicati che li dimostrano sul piano scientifico sia giuridico che economico.
      Ovviamente "essi" saranno in disaccordo anche su questo.
      Ma mi pare veramente il meno...
      Il problema vero è diffondere l'analisi e le sue premesse al più ampio numero di cittadini sconcertati sulle sorte della propria democrazia.

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  2. Siamo sicuramente fuori dalle esposizioni tipicamente complottiste, questa è un'analisi complessa, accurata che si capisce essere frutto di studio e meditazione. Il fatto che sia il risultato di un ragionamento "complesso" e di premesse che lo sono altrettanto, la rende un po' ostica per le masse, ma capisco bene che non si possa usare troppo il rasoio di Ockham. Comunque l'ho già "rimbalzata" sul blog di Bagnai.
    Io personalmente, pur essendo consapevole dei meccanismi dell'"ordoliberismo", sono sconcertato per la rapidità del processo. Conosco bene diversi paesi dell'Africa orientale e, francamente, non pensavo che ci si potesse "africanizzare" (ovvero essere spogliati de facto della sovranità) così in fretta
    Complimenti ancora

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  3. POCO COMPLESSO E MOLTO COMPLESSIVO
    Sono di quella massa di “fuori dal corso” della “democrazia” alla quale si vuole FARE imparare l’analisi matematica, quella delle derivate e degli integrali, a memoria come fosse la tabellina del UNO.
    Vabbè, sarà che la matematica o l’ami o la odi ma necessaria a rappresentare un fenomeno (le tasche vuote e i salvadanai rubati) e a modellare una prospettiva (qui la cosa è più grama della scelta di quale e per chi), ma le immagini struggenti di MORTI ANNUNCIATE per amori impossibili sullo sfondo di TRADIMENTI per interesse fanno molto riflettere sull’uso e abuso di funzioni inverse (o forse no) nella rappresentazione di un fenomeno da mostrare con “rigore” scientifico a quelli che la “tabellina” è tempo perduto a causa delle avversità della vita (la loro).
    Sarà che la creduloneria sia simpatica all’ottimismo, sarà che gli “eroi della sesta (giornata)” sono molto abili e scaltri nell’inoculare “gnocche&fighetti della settima (strada)”, sarà il “pop” del sarà quel che sarà, è utile qualche riflessione sul rientro “in corso” della democrazia che esiste perchè c’è una maggioranza.
    (digressione: sarebbero intriganti le considerazioni sul “premio” richiesto da chi la maggioranza non l’ha e sulla dialettica democratica sacrificata dal paradosso della STABILITA’ (di chi e de’ che?), vabbè).
    Per quanto conti “una testa, un voto” di un mononeuronico, io di un me socratico, si va a gettare semi autoctoni in platea raccontando i paradossi della STABILITA’ contrapposto all’EQUILIBRIO e anche che domani sarà loro proibito l’uso e la coltivazione da un nuovo regolamento CE dell’Unione Europea per “migliorare” il mercato degli OMG, siano essi vegetali o animali.
    Che Natura matrigna, mi viene da dire, fortuna che sappiamo con chi e con quali malvagità abbiamo a che FARE.

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  4. Mi unisco allo chapeau per la sinteticità ed efficacia del messaggio nell'intervista.
    Tra l'altro quello che 48 cerca di dirci qui, lo dice in altre forme anche teorici rispettatissimi del diritto internazionale contemporaneo come M. Koskenniemi. C'è un suo libro che si intitola "Il gentile civilizzatore delle genti", il quale argomenta (con un analisi storico-giuridica impeccabile) che dietro la facciata di un'idea Kantiana di comunitarismo internazionale, il vero progetto dell'internazionalismo è stato ed è uno di impero (dell'ordolibersmo) e soggiogazione. Un progetto attuato con una trasformazione del linguaggio giurico.

    Quest'intervista ha il pregio di dire a TUTTI cosa questo vuol dire per la costituzioni nazionali.

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    1. Grazie del riferimento bibliografico. Cercherò di trovarlo da qualche parte

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    2. Pare che sia "Il MITE...civilizzatore ecc". Peccato che arrivi fino al 1960 nella sua analisi di aggiornamento...

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  5. Vero 48, il fatto è che quelle cose che ho scritto sopra le dice in via incidentale. Lo stesso autore le ha poi sviluppate nel suo capolavoro "From Apology to Utopia", che però non tratta specificamente del 'progretto internazionalista', ma della intrinseca indeterminatezza normativo-logica del dir. internazionale. Invece sempre da Koskenniemi posso consigliarti "Constitutionalism as Mindset": se traduci la parola 'managerial' con ordoliberista, ci siamo :) http://www.helsinki.fi/eci/Publications/Koskenniemi/MKTel%20Aviv_uusi_05a[1].pdf Se vuoi la versione pubblicata quindi peer-reviewed, basta che batti un colpo :)

    Un caveat: lì si parla di teoria normativa e correnti contemporanee sul c.d. costituzionalismo postnazionale. Sempre in termini teorici la cosa si collega con la tua visione nel senso che quello che vediamo oggi, cioè la progressiva costitutionalizzazione della governance globale, corrisponde ad una 'scostituzionalizzazione' del nazionale.

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    1. Allora, se riesci a "sincretizzare" le due analisi (anche con quanto detto in "Euro e/o democrazia costituzionale", capitolo 1 e capitolo sull'internazionalismo), supportandole con le relative fonti, perchè non dai il tuo contributo alla causa e non fai un bel post (file word.doc e links per esteso accanto al riferimento del discorso)?

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    2. Grazie per l'offerta che colgo al volo. Ne sarei felicissimo. Per fare un bel postarello mi devo comprare il libro -cosa che avrei fatto cmq- ma che vivendo in Scozia non ho avuto modo di acquistare. Domani, però, sono a Roma: vediamo se riesco a fare il tutto per la fine del weekend.

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