Questa è la mia "dissertazione" su Trattati e paradigmi europei (a partire dal rapporto Werner, per finire all'euro di Maastricht), tenuta al Teatro della Fortuna di Fano nella serata di ieri. L'organizzatrice Elisa Bartoli l'ha rapidamente inserita su Youtube dove potete trovare anche quanto, poco prima, detto da Antonio Maria Rinaldi.
Peccato che manchino (spero solo per il momento) le risposte alle domande successivamente poste dal pubblico: alcuni spunti sono risultati molto interessanti e hanno consentito di fare dei chiarimenti "netti" su questioni come il reddito di cittadinanza e la "moneta complementare".
Su questi chiarimenti il pubblico ha mostrato in maggioranza di aver compreso come dei "palliativi", che tendono a farci sopravvivere in una situazione che ha dell'assurdo, siano null'altro che un modo di accettare, arrendendosi, questo stesso "assurdo"; un modo che finisce soltanto per rafforzarlo "parlando d'altro", conferendogli quella gradualità di "effetti" che ne agevola la strutturazione, fino a renderlo irreversibile.
Si rinuncia così, per sempre, al modello costituzionale e al livello di tutela del lavoro e dei diritti fondamentali che esso, prima della prevaricazione €uropea, riconosceva a noi tutti.
Inutile dire che andare e tornare da Fano è stata un'autentica avventura, una traversata di paesaggi drammatici che restituivano tragicamente la tangibile immagine di un'Italia, appunto, strutturalmente al collasso.
Su questo ci riportiamo a quanto detto in precedenza, sottolineando che il mero fatto che piova, in modo stagionalmente del tutto prevedibile e fisiologico, porta e porterà sempre più l'Italia a spettacoli allucinati e a tragedie del territorio di questo tipo:
"Abbiamo menzionato il fattore "imprevisti e probabilità", in
questo ridicolo "Monopoli" che è diventata la gestione della Repubblica
italiana, PER NON PARLARE DEL GIGANTESCO, E PERFETTAMENTE PREVEDIBILE,
PROBLEMA AMBIENTALE-TERRITORIALE ITALIANO, qui più volte segnalato.
Il problema è divenuto tale a seguito di 20 anni di manovre di "convergenza" e di rientro nei parametri del deficit: oggi discutono della tragedia consumatasi in Sardegna e pensano al "dissesto idrogeologico" come a un problema nazionale.
Ma finiscono per proporre come soluzione la solita maxi-patrimoniale "una tantum" ammazza-risparmio privato, pagabile solo intaccando i redditi e drenando altra liquidità che rischierebbe di non essere poi rimessa in circolo, per il problema - considerato da questo governi ben più impellente- di dover "ridurre il debito pubblico" e pagare i creditori stranieri.
E non solo: la super-patrimoniale darebbe anche la spallata definitiva al mercato immobiliare, ormai in sovraofferta e devalorizzazione accelerata, senza colpire affatto i grandi patrimoni, ormai fuggiti all'estero da un bel pezzo.
Ma un paese sovrano, con una sua moneta e CON una banca centrale che funzioni da tesoriere e non da piazzista passiva per gli idolatrati "mercati", non ha bisogno di far dilagare la recessione per provvedere alla incolumità ed alla ordinata convivenza dei suoi cittadini.
Non gli possono "mancare le risorse" per investire sul proprio territorio, - un elemento costitutivo della sua stessa sovranità!- e non può fare default.
E non può augurarsi che "non piova troppo" per sperare di non dover fronteggiare il caos antropico: che non è dovuto ai "rivolgimenti climatici", come ridicolmente cercano di farci credere, ma al sistematico abbandono delle funzioni fondamentali dello Stato, trasformatosi in percettore di contributi da condoni e urbanizzazioni selvagge per "fare cassa".
Uno Stato che non può ridursi a contare sulla "fortuna" meteorologica, per agganciare la crescita (!!!) da qui alla fine del 2014.
Anche perchè subito dopo, subentrerebbe l'obbligo di pareggio di bilancio e la conseguente €uro-obbligazione a ridurre il deficit con una manovra di oltre 2 punti di PIL sempre a fine 2014. E pure quella di ridurre di oltre 3 punti di PIL il debito pubblico. Ed allora l'abbandono della gestione territoriale ed infrastrutturale emergerebbe come uno "Tsunami": la tassa "lo vuole l'Europa" a carico di un paese in cui alla disoccupazione dilagante si aggiungerà la "pioggia a catinelle" allagante..."
Il problema è divenuto tale a seguito di 20 anni di manovre di "convergenza" e di rientro nei parametri del deficit: oggi discutono della tragedia consumatasi in Sardegna e pensano al "dissesto idrogeologico" come a un problema nazionale.
Ma finiscono per proporre come soluzione la solita maxi-patrimoniale "una tantum" ammazza-risparmio privato, pagabile solo intaccando i redditi e drenando altra liquidità che rischierebbe di non essere poi rimessa in circolo, per il problema - considerato da questo governi ben più impellente- di dover "ridurre il debito pubblico" e pagare i creditori stranieri.
E non solo: la super-patrimoniale darebbe anche la spallata definitiva al mercato immobiliare, ormai in sovraofferta e devalorizzazione accelerata, senza colpire affatto i grandi patrimoni, ormai fuggiti all'estero da un bel pezzo.
Ma un paese sovrano, con una sua moneta e CON una banca centrale che funzioni da tesoriere e non da piazzista passiva per gli idolatrati "mercati", non ha bisogno di far dilagare la recessione per provvedere alla incolumità ed alla ordinata convivenza dei suoi cittadini.
Non gli possono "mancare le risorse" per investire sul proprio territorio, - un elemento costitutivo della sua stessa sovranità!- e non può fare default.
E non può augurarsi che "non piova troppo" per sperare di non dover fronteggiare il caos antropico: che non è dovuto ai "rivolgimenti climatici", come ridicolmente cercano di farci credere, ma al sistematico abbandono delle funzioni fondamentali dello Stato, trasformatosi in percettore di contributi da condoni e urbanizzazioni selvagge per "fare cassa".
Uno Stato che non può ridursi a contare sulla "fortuna" meteorologica, per agganciare la crescita (!!!) da qui alla fine del 2014.
Anche perchè subito dopo, subentrerebbe l'obbligo di pareggio di bilancio e la conseguente €uro-obbligazione a ridurre il deficit con una manovra di oltre 2 punti di PIL sempre a fine 2014. E pure quella di ridurre di oltre 3 punti di PIL il debito pubblico. Ed allora l'abbandono della gestione territoriale ed infrastrutturale emergerebbe come uno "Tsunami": la tassa "lo vuole l'Europa" a carico di un paese in cui alla disoccupazione dilagante si aggiungerà la "pioggia a catinelle" allagante..."
...se si arriva ad un Trattato sta a significare che vengono cristallizzati i rapporti di forza….e l’ € ne è il sigillo in sostituzione della ceralacca della quale ha mantenuto il colore rosso sangue.:-)(.
RispondiEliminaDi intere porzioni di popoli stremati,straziati e piegati della cui causa i più ne sono ignari e all’oscuro,mai immaginando che una moneta possa provocare tante e tali sciagure.
Essi!La Massa critica,quale soggetto di appartenenza ad etnie europee e con il complemento sia in quantità che come atteggiamento,non se lo spiega e non ha il tempo x indottrinarsi (limite culturale).
Bene,x dire,da quello che sta succedendo in questi ultimissimi mesi pare ci sia una accelerata notevole nella spoliazione di questa appendice geografica.
Ci sono però due questioni ,che per certi versi hanno attirato l’attenzione dei più.
La 1a è questa: http://orizzonte48.blogspot.it/2014/01/le-contromosse-3-la-via-italiana-alle.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/01/caso-electrolux-il-vero-cuneo-e-quello-delleuro/865728/
e la 2a è questa : http://orizzonte48.blogspot.it/2013/12/loro-ditalia.html
http://www.altalex.com/index.php?idnot=65523 .
La questione Electrolux non bisogna mollarla in quanto è la prova sul campo che fa toccare con mano,ai limiti culturali,il prosieguo di questa pazzia e quando gli si dice che in mancanza della battitura del conio (sovranità monetaria) ,e/o del marciapiede:-),altro modo per far circolare moneta e produrre ricchezza non ve n’ è,si spalancano gli occhi con le orbite già concave a buon punto e partono le invettive indistinte.
Per ciò che attiene la rivalutazione delle quote di Bankitalia -a parte un 93enne dal barbiere e lo stesso mio papà di 91 che confermano la fede d’argento al dito dei loro genitori per aver quelle d’oro donate alla Patria x la guerra di Libia (sa io con questa ggente ci discuto volentieri,mi da la giusta motivazione x affrontare le ipocrisie quotidiane in quell’appparakit regionale intriso di politicanti) - e delle relative riserve auree,quand’anche la questione viene trattata dagli addetti ai lavori con interpretazioni varie ed a volte avventate o volontariamente fuorvianti, dal diritto pubblico alla SpA implicita ecc si manifesta alla Massa critica come un esproprio ed una spoliazione dello Stato e del Popolo,ignaro quest’ultimo delle quote detenute dai privati ex Casse di Risparmio,ex Banche di diritto Pubblico etc..
Al punto.Ritengo che “maneggiare con cura” ma ricorrentemente le tematiche innanzi citate abbia filato irreparabilmente la bottiglia mass-mediatica contenente il (peddì) Transatlantico PUDE-Arco Incostituzionale identificabile e ben visibile,destinatario unidirezionale delle “anarchiche” invettive che si ridisciplinano e si ricompongono dignitosamente sotto il fardello dei difficili momenti che la ggente vive.
Spingendo su queste due questioni e le altre che si potranno presentare,rinvenienti dalle non inattese conseguenze che il vincolo ha imposto,la Massa critica lascia indenne da colpe gli ultimi arrivati in quel Transatlantico,non li vede li a bordo ed è ricettiva e pronta a chiedere e pretendere adeguate e pertinenti spiegazioni sul dove si andrà a parare e se questa è la fine che “rotolando” spetterà a tutti noi.
Ciò che manca x mia colpa mia grandissima colpa è …vabbè e dopo che succede praticamente?
Sulla qual cosa mi avventuro sul sol certo,…quanto vale la tua casa/e oggi?Niente,dovessi venderla non la compra nessuno.Diverso e complicato è il discorso sulle rendite cash,e li ci vado piano,ma vogliono sapere se domani sarà peggio di oggi.Intanto il peggio dell’oggi lo riconoscono anche se sappiamo che non lo hanno/abbiamo visto del tutto dispiegato nella sua magnificenza bipolare…”Buffalo Bill uccide le donne e le scuoia per poter indossare la loro pelle”da Il Silenzio degli Innocenti,è il dopo come dispiegherà qualora l'imprevisto ed improbabile evento dovesse accadere?Non escluso che convintamente lo si possa sostenere con cognizione del dopo.
Cordialmente.
Lo scorso mese gli occupati sono diminuiti di 25000 unità (credo 10 volte gli occupati Electrolux a rischio), e ora il d.l. bankitalia è stato convertito, con tanto di ricatto IMU e tagliola senza precedenti all'opposizione.
EliminaLa massa critica non pare tanto critica, se i principali azionisti del PUDE progettano il futuro istituzionale d'amore e d'accordo e senza più parlare di euro e di vincoli europei, ma solo di come ridurre la spesa pubblica.
Se ci fosse anche una vaga prospettiva, la base sociale, avrebbe non solo sete di comprensione critica ma anche di reazione pratica, producendo, nella parte sopravissuta del suo ceto produttivo, l'organizzazione di risorse e strumenti di rappresentanza idonei a sfruttare il lavoro dell'informazione rinvenibile sul web. Vedi qualcosa che vagamente gli assomigli all'orizzonte?
UN CASO INTRIGANTE (I)
EliminaUn poco OT, ma neppure molto, forse un poco utile a quelli che hanno deciso di fare divulgazione attiva, per tutti gli altri, boh .. fatevene quello che vi interessa.
Nella dialettica democratica di Atene, Platone riportava, tra socratici e sofisti, due tipi di discorsi: l’uno, rispettoso dell’autonomia e libertà dell’interlocutore, teso alla CONOSCENZA e alla COMUNICAZIONE AUTENTICA, l’altro, scaltro e furbo, alla PERSUASIONE che attraverso lo scambio di idee tende a modificare l’atteggiamento e i comportamenti degli interlocutori.
L’abilità del persuasore è l’uso delle parole e del corpo che devono accompagnare l’interlocutore in uno lo stato d’animo benevolo al convincimento, magari, a volte ma non sempre, usando con “disinvoltura” la manipolazione, la mistificazione e l’inganno, un po' come la “pubblicità”.
Con in/solita svogliatezza, m’ è caduto il bulbo su PROPAGANDA di Edward L Bernays, 1928 e, memore delle “veline” del minculpop e delle “lapidi” del ministero della propaganda di Goebbels, sono andato a aprire gli “armadi” di Bernays: pile inesauribili di “piste cifrate” per una bertuccia.
Una rapida biografia (1981-1995) lo disegna come personalità USA tra le più influenti del XX secolo, nipote di S Freud, amico e collega di W Lippman, consulente della prima operazione di propaganda mediatica globale lanciata nel 1917 dall’amministrazione USA, “Committee on Public Information” (Creel Committee, 1917), dove Bernays partecipa come consulente a fianco di Lippman e alle maggiori personalità USA, per mobilitare l’opinione pubblica americana, fortemente contraria, all’entrata in guerra nel 1° conflitto mondiale, partecipa alla negoziazione di di pace a Versailles del 1919 come membro dell’American Peace Commission e ritorna negli USA per applicare, da dietro le quinte, le tecniche vincenti della propaganda sperimentata nel settore commerciale (mitiche le sue campagne “eggs and bacon” che introduce la colazione all'americana o quella delle fumatrici femministe per American Tobacco Co) e alla società civile lanciando una “manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle idee delle masse come aspetto importante del funzionamento di una società democratica” (Propaganda, 1928 – E J Bernays).
Per una crescita ordinata del liberismo, un sano darwinismo sociale e la diffusione di principi di libertà e democrazia sono richiesti un “gregge che deve essere guidato” (a sua insaputa) prima che “meddlesome outsiders”, da tenere solo come spettatori ai margini delle rappresentazioni, producano caos sociale, instabilità e conflitti del sistema (Public opinion, W Lippman - 1922) e deve essere consolidato il consenso diffuso (Crystallizing Public Opinion, WL Bernays - 1923 )
UN CASO INTRIGANTE (II)
EliminaIl prolisso prolasso eccedeva ....
Sorge spontaneo: come mai nessuno, o pochi addetti, conosce il fanfarone “psicoanalista delle industrie” che ha creato la “fabbrica del consenso”?
Elementare Watson: è il primo “spin doctor”, anzi è il creatore degli “spin doctors”, quelli che da dietro le quinte tirano le fila, articolano e dosano sapientemente le entrate in scena degli “opinion leaders”.
Sempre più spontaneo: quali le tecniche di “produzione” adottate nella “fabbrica del consenso”?
Qui l’indagine diventa complessa ma non meno intrigante e qualche indizio arriva dal lettino dello “zio del nipote” (Psicologia delle masse e analisi del Io, S Freud – 1921).
Qui in “nipote dello zio” acquisisce (in/solita mutualità de una Natura matrigna) le tecniche di analisi psicologica e della psicoanalisi freudiana – quelle che svelano al paziente le debolezze segrete, le vergogne nascoste, le pulsioni inconsce che originano la patologia psichiatrica e, con un percorso di consapevolezza, la proposta terapeutica.
E come tutti i “nipoti degli zii”, è scaltro e abile ad usare le stesse tecniche non tanto per risolvere i “casi” popolari di isteriche “Dore” e di pubici “umini dei ratti” ma come strumento “inverso” per inoculare nel “gregge da guidare” (a sua insaputa) pulsioni emotive e conseguenti reazioni dell’”anima di massa” in funzione delle “destinazioni” desiderate e/o richieste.
Il periodo storico (1920) era ideale, e lo “zio del nipote”, applicando le tecniche della psicoanalisi alla sociologia, riscontrava analogie del comportamento dell’ ”anima delle masse” - occasionali, transitorie, non organizzate o organizzate per durare nel tempo - con quelli delle patologie dei suoi noti casi di clinica psichiatrica.
Annotava le profonde modifiche delle attività psichiche degli individui prodotte dalle relazioni tra loro come l’esaltazione delle affettività, la riduzione della capacità intellettuali, la perdita di autonomia e equilibrio, l’aumento della sensazione di forza prodotta dalla protezione garantita dal gruppo, gli umori mutevoli, il progressivo accantonamento del Super Io individuale, la scomparsa delle inibizioni e dello spirito critico, le irrazionalità emotive, le pulsioni elementari, il progressivo trasferimento dell’Io individuale verso l’Io del leader, colui che rappresenta il gruppo, che lo dirige, che diventa l'Io ideale collettivo, che rimuove le diversità nel gruppo e consolida la nuova identità con relazioni amorose – l’Eros motivazionale di Freud - con il “capo” che contraccambia con i “fedeli” mascherando aggressività, odio e rivalità che sono invece proiettati sull’avversario, sugli oppositori e violentemente anche verso i "suoi meno fedeli” che minacciano l’identità dell’intero gruppo (a me "mi" sembra un film già visto).
E i “nostri” moderni “spin doctors”, profondi conoscitori delle nuove tecniche di comunicazione e sottili strateghi, hanno acquisito magistralmente la tecnica “inversa” scientemente usata nelle innumerevoli applicazioni della cronaca quotidiana.
"Grandi simulatori e dissumulatori” del Principe di Machiavelli e si sa che “gli uomini sono tanto ingenui, e talmente legati alle circostanze presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascia ingannare”.
Però “se li conosci li eviti” ma se conosci i loro strumenti e attrezzature, magari, un “consenso” ragionato è ancora possibile.
PS:
sempre più OT, da quegli “armadi” escono “piste cifrate” che screditato scientificamente le teorie evoluzionistiche di Darwin e del darwinismo sociale, mostrando invece che lo sviluppo della Natura e della società (ma questo lo sappiamo) è il prodotto di interazioni, cooperazione e mutualità tra diversi organismi e non da competizione e atti di combattimento – vedi L Margulis e D Sagan.
Ottimo spunto, Poggio.
EliminaMa per focalizzare il caso "Italia", non credo che gli spin doctors nostrani siano "abili conoscitori" di meccanismi e teniche: sono solo pedissequi, zelanti e ambiziosi esecutori delle tecniche escogitate altrove (la cui applicazione dà loro il lasciapassare per la salvezza individuale e neo-feudale).
Cioè collaborazionisti "ascari" il cui livello morale è direttamente proporzionale al moralismo d'accatto che sbandierano.
E' un fenomeno super-pop ma neo-coloniale (nessuna forma di colonizzazione è possibile senza la cooperazione delle elites locali...).
Ho notato con interesse che Philippe Daverio, non so bene riferendosi a che cosa, parla di un fenomeno culturale che chiama TRASH definendolo esattamente nello stesso modo con il quale qui si definisce il "pop" (le due cose sono connesse in derivazione: il "pop", preso l'abbrivio della radicazione di massa, diventa inevitabilmente "trash").
E Philippe Daverio, ripeto senza che mi sia chiaro dove vada a parare, definisce trash lo stesso modo di parlare dell'economia: si riduce il discorso alla sua estrema semplificazione, quella oltre la quale non è possibile andare, (un "riduzionismo" a-cognitivo), fino a che il linguaggio condiviso non consolidi una versione del tutto fuorviante e manipolatoria della stessa realtà...
Ci siamo in pieno: gli esiti ultimi delle tecniche di manipolazione di massa, divengono il motore della stessa indifferenza, sempre di massa, verso qualunque coartazione della loro dignità, producendo l'anestesia ipnotica che consente di operare indisturbati a loro stesso danno...
Tant'è che persino la reazione è mal diretta, per contrapposizione paralogica ad affermazioni contestate che già hanno preventivamente scardinato la descrizione dei meccanismi causali (la colpa è del debito pubblico e degli sprechi dello Stato)...
E lì siamo fermi (come popolo), impantanati sotto la pioggia battente, ma abbaiando alla Luna...
La vedo si,eccome se la vedo,aldilà dell'italico congenito adattamento ai contesti che mutano la Massa Critica,che dai sondaggi veri non divulgati,pari al 40/42% che non si esprime (indeciso o che non si esprime) altro non aspetta dopo aver accettato e condiviso (quand'anche non attivamente partecipante) la Protesta che ci sia la Proposta credibile e cognitiva.In passato abbiamo assistito in Italia ad un duetto a distanza tra quella dei Valori e quella Pentastellata mancando alla prima proprio la Proposta.Il contesto imposto dal sistema elettorale "in se" non lo contemplava e non poteva concretarlo,ma oggi la situazione è mutata.
EliminaVelleitaria ogni presunzione che da soli si arrivi al secondo e definitivo step,ma una Proposta organizzata meno "protestante e gridata" in affianco è d'obbligo per il mutato contesto di nuova normazione non considerare tale ipotesi duale ed in tandem equivale ad una rinuncia.Il 22/25 maggio ognuno va per se,la Protesta assolve al suo ruolo di parlare alla pancia e la Proposta segue una tabella di marcia cognitiva e argomentata.
Quel 40/42% non chiede che questo con l'aggravante inversa che stavolta ad essere sovrastimato nei sondaggi che vogliono far opinione è proprio l'Ei Fù.E' inchiodato tra il 18 e 19%.Una breve sul Daverio leghista in quel di Milano eclettico e insulare,poesse bello e originale da seguire ma tal rimane.Penzo sia parte di quell'armamentario da mostrare di quì alle rose 'e maggio a cui ci dovremo abituare.Così come ad osservatore attento non può suscitar dubbi (mai fugati) la recentemente affacciata ipotesi di moneta complementare lombarda all'€ ...a che gioco giochiamo?Inoculazione docet.
Un tentativo di organizzarsi e coordinarsi c'è ma senza un parterre Cognitivo di tutto rispetto sarebbe cosa vana.Come anche un'inoculazione al Sud Circoscritto sul Fronte Italico è possibile.Le manderò un email.
Buona Domenica
"...producendo, nella parte sopravissuta del suo ceto produttivo, l'organizzazione di risorse e strumenti di rappresentanza"
EliminaErgo:
1) la parte rimanente del ceto produttivo (maggior stakeholder della prospettiva di salvezza): si tratta di qualche milione di elettori ben connessi ai rispettivi contesti, perchè tante sono le PMI e, coalizzate, automaticamente rovescerebbero il tavolo (altro che primarie!);
2) organizzazione di risorse finaziarie: ADEGUATE ALLA DIMENSIONE DELL'OBIETTIVO DI FRONTEGGIARE PROPAGANDA A RETI UNIFICATE H-24;
3) strumenti di rappresentanza: sul lato "cognitivo" come lo chiami tu, aggregare qualcosa di efficace ed efficiente traendolo da quanto si è manifestato sul web, non sarebbe difficilissimo MA SE AVVERATE LE CONDIZIONI 1 E 2.
Ma in concreto, scrivimi alla mail, te l'avrei suggerito io stesso...
Come insegnava il Giulio, dipartito con la scatola nera nella gobba, a "pensar male" ci si azzecca (garbugli) sempre, come sulla presunta ncompetenza degli "spin doctors" nostrani nutro dubbi più che ragionevole dubbio avendone conosciuti e dialogato con alcuni in epoche "sempre" sospette.
RispondiEliminaIl mio intervento, invece io che di Natura sono matrigna, voleva evidenziare, e render noti, meccanismi dell' "inconscio" conosciuto dalla PROPAGANDA e la lettura "combinata" degli ultimi accadimenti della cronaca "parlamentare" italiana.
Un nuovo intrigo quello di P Daverio che solletica la mia bertuccia che con la Luna diventa licantropo .. :-)
Guardando, da gonadista sornione, il Fano's report m'è molto piaciuto il messaggio cardio-empatico di A M Rinaldi, quanto la termodinamica di Chianciano e i faggi di A Bagnai .
RispondiEliminaC'è tanta scienza e conoscenza da divulgare con le stesse armi di chi poco conosce oltre l'interesse della proprie avide tasche.
Ottimo intervento! Grazie!
RispondiEliminala dichiarazione di Guido Carli non la conoscevo:
“se in questo momento (siamo all’inizio degli anni ‘70) la lotta all’inflazione appare l’obiettivo prioritario, l’Unione Monetaria Europea non può essere imperniata su un meccanismo che tenda a relegare verso il fondo della scala degli obiettivi lo sviluppo e la piena occupazione, cioè a invertire le scelte accettate dalla generalità dei popoli e dei governi in questo dopoguerra”
E' perchè non segui il dibattito su questo blog e in particolare le ricerche di alta filologia di Arturo...
EliminaAltrimenti lo avresti saputo già prima