1. Allora: l'immigrazione di popoli di tutto il mondo converge in Italia - e proprio in Italia, chissà perchè- ed appare riversare - e chissà perchè- proprio ora e in simultanea, gli effetti delle sue guerre locali, carestie e crisi etniche di cui sappiamo che esistono, con raggelante frequenza, ma non sappiamo, anzi non "sanno", perchè si verifichino (...???). Ora, proprio ora, in forma di milioni di persone che, da tutte le aree conflittuali del mondo si riversano - chissà perchè- in Libia e devono arrivare in Italia.
Sono stato reiterativo?
Sì, perchè il mistero è davanti agli occhi di tutti eppure non se ne parla nemmeno: deve rimanere inesplicabile e sullo sfondo. In Italia.
2. Misteri intrecciati, di incongruenza nell'ignorare un'evidente stranezza dell'assalto alle coste italiane, e di una informazione che procede per resecazione degli antefatti e dei meccanismi causali del caos, stranezze che però portano a sostenere una strana cosa: bisogna cedere la sovranità.
Anche se questo, a quanto pare evidente, dovrebbe riguardare solo l'Italia, che si trova ora con navi militari di altri paesi che riversano dentro i nostri confini questa ondata inarrestabile di migrazione, cosa che fa dubitare della permanenza della stessa sovranità territoriale - e scusate se è poco- , già offuscata dal fatto che le nostre navi militari vanno a prendere i migranti fuori dalle nostre acque territoriali per portarceli...dentro.
Poi si vede che gli altri Stati UE non sono d'accordo nel gestire pro-quota questo flusso che si riversa in Italia, da tutto il mondo, attraverso la Libia (o le navi sono egiziane?), di coloro che fuggono dalle crisi, proprio ora e chissà perchè.
3. Gli altri Stati non sono d'accordo, ma noi non cambiamo la nostra politica di prelievo fuori dalle acque territoriali e di apertura dei confini a ondate umane in quantità tali che non si sa nemmeno a quali condizioni (organizzative, di spesa pubblica relativa, di tempi e di permanenza anche solo strettamente funzionale all'identificazione e all'istruttoria) sarebbe realistico riuscire ad accertare lo status legittimo di "rifugiato", secondo le convenzioni internazionali; e sempre e solo in Italia e, chissà perchè, in Italia e proprio ora.
A tutto questo si aggiunge: c'è la crisi della Grecia che si incancrenisce e minaccia sconquassi (o forse no: dipende dai punti di vista mutevoli...)? C'è la crisi economica e occupazionale, interminabile e irrisolvibile, dell'area euro, anche senza chiamare in causa la Grecia? La risposta è sempre quella: cedere la sovranità. Italiana.
Per l'unione bancaria, incompleta e forse inutilmente dannosa (in una crisi economica continentale da domanda che la rende, tale unione, un sistema di assicurazione del settore creditizio garantito dai...depositanti!)? Ci vuole la cessione di sovranità.
4. Per l'immigrazione? Cessione di sovranità.
Per fare cosa poi (secondo la viva coce del'€uropeismo, eroico e indomabile)?
"Superare il Regolamento Dublino III, senza dubbio il
tassello del sistema comune di asilo più criticato sia per la scarsa
efficienza che per le conseguenze negative sulla vita dei richiedenti,
documentate da numerose inchieste giornalistiche, mettendo in comune non
solo la guardia dei confini ma anche l’accoglienza degli immigranti e
il loro ricollocamento. Per il reinsediamento di quelli ancora fuori
dall’Unione sarebbe bello costruire un sistema calibrato secondo la
capacità di assorbimento del mercato del lavoro di ogni Stato Membro,
fissando anche qui delle quote. Questi provvedimenti segnerebbero un
ulteriore grande passo nel processo d’integrazione europea. Tutto ciò avrebbe un prezzo: la cessione di sovranità
non solo per quanto riguarda l’asilo ma anche per l’acquisizione della
cittadinanza. Ovviamente dovrebbero essere d’accordo tutti i 28,
certamente il passaggio più difficile."
5. Ora la cessione di sovranità è invocata anche per le riforme strutturali (un vero pallino di Draghi): quindi siccome queste riguardano essenzialmente il mercato del lavoro, è in questo, debitamente e strutturalmente riformato, che dovrebbero collocarsi ovviamente i migranti e proprio sulla base dei bisogni del mercato del lavoro! Ma oops!, cedendo la sovranità (o anche: nonostante la cessione di sovranità), il criterio dovrebbe essere, secondo gli stessi accesi eurofili, proprio quello dell'accoglimento in base NON ai bisogni di chi deve essere soccorso ma a quelli economico-sociali dei paesi riceventi. Da intendere: previa ricognizione della struttura del mercato del lavoro e, quindi, della stessa offerta (struttura industriale) del paese considerato, che verrebbe così ciclicamente sospinta all'accentuazione della sua attuale deriva...deindustrializzante, creata dall'euro e dal modello export-led che distrugge il mercato interno.
6. Ma se questo è il criterio a cui si dovrebbe accedere superando la sovranità, perchè i singoli Stati non dovrebbero già ora essere in grado di valutare da soli tali bisogni del mercato del lavoro? Non vi pare molto strana questa contraddizione?
Ciò che oggi è già chiaro ai governi dei vari Stati UE, che infatti sono (senza alcuna sorpresa, da parte loro, viste le politiche deflattive deliberatamente perseguite per decenni) perfettamente in grado di dire che i migranti non sono assorbibili dal rispettivo mercato del lavoro, ben stressato dall'alta disoccupazione strutturale, diverrebbe forse più chiaro e sostanzialmente diverso se affidato al giudizio della Commissione europea?
E che farebbe questa se scoprisse quello che l'Eurostat sa già, cioè che la disoccupazione è stranamente molto più alta di quella strutturale attesa, visto che stanno miseramente fallendo tutte le teorie neo-classiche sulla austerità espansiva e, dunque, sempre e comunque questa immigrazione non sarebbe assorbibile dal complessivo mercato del lavoro €uropeo?
Un mercato del lavoro che già in sè, visto come funziona la moneta unica, induce alla immigrazione di portoghesi, greci, spagnoli, e magari polacchi, rumeni, italiani, verso i paesi UEM in surplus, i quali invece, come fa la Germania, esigono di poter selezionare i profili professionali e i contigenti di forza lavoro estera secondo i propri bisogni effettivi e il loro, proprio loro, modello di sviluppo?
7. Insomma che farebbe la Commissione europea, preso atto che questa è la situazione, determinata dalle riforme strutturali invocate da Draghi in termini di ulteriore accelerazione?
Imporrebbe ai tedeschi e ai francesi di fare quello che ora non vogliono chiaramente fare (come dimostra l'attuale chiusura delle frontiere)? O piuttosto dovrebbe constatare che in Spagna, o in Italia, o in Portogallo, aggiungere migranti ai disoccupati non farebbe altro che incancrenire il problema della disoccupazione che la Commissione stessa non sa, anzi non vuole, risolvere, accanendosi sui parametri del fiscal compact, commisurati (soltanto) a salvare l'euro?
E preso atto di questo non dovrebbe, la Commissione, neo-titolare di tutta questa (pseudo)sovranità, prendere le navi militari (di quali paesi e ponendo la spesa a carico di chi?) e difendere i confini "comuni" per preservare la situazione socio-economica dell'intera Unione?
8. Davanti a una così grande e inspiegabile incongruenza - rilevabile dalle stesse dichiarazioni salvifiche di chi invoca "più €uropa" e l'accentramento della sovranità-, la Commissione, o l'istituzione da essa dipendente che dovrebbe provvedere a questa operazione centralizzata, potrebbe benissimo già ora dire, in termini geografici e quantitativi, cosa le parrebbe corretto e opportuno fare.
Almeno chiarirebbe, subito e senza equivoci, in un bel "piano" da proporre ai tutti gli Stati membri: a) cosa significhi la solidarietà esterna - verso il resto del mondo "globalizzato"- dell'Unione europea, nobel per la pace; b) quale sia la solidarietà interna (alla UE) conforme ai trattati e su quali basi e precedenti volontà negoziali dei paesi aderenti (e decidenti la cessione di sovranità...) dovrebbe instaurarsi nelle varie aree europee.
Sì perchè, anche se invoca l'accentramento di sovranità, l'UE non ci dice come e con quali fonti di finanziamento intenderebbe nutrire, dare un'abitazione, i servizi pubblici essenziali, persino un'attività lavorativa (naturalmente competitiva), sia ai migranti che ai disoccupati cittadini europei. Cioè dovrebbe risolvere quei problemi che questi brutti Stati, così gelosi della deprecabile sovranità (tutti tranne l'Italia di lotta e di governo...), si trovano ORA, comunque a DOVER risolvere.
E dire che la Commissione dispone di tutti i dati per farlo: cioè per dirci cosa farebbe e mostrarci gli enormi vantaggi della cessione di sovranità. Subito, ora. Ma non lo fa. Chissà perchè...
Ho un quesito: e se volessero, ESSI, oltre che svalutare il lavoro sia dall'alto, per così dire, con l'euro e dal basso con gli immigrati, svalutare anche gli asset turistici così da poterli poi far acquisire a investitori esteri a prezzo di saldo? Voglio dire, piazzare immigrati ovunque, anche in aree turistiche, fa sì che i turisti diminuiscano e con loro il giro d'affari quindi il valore di mercato degli asset di quelle aree. Può esserci dietro anche una ratio di questo tipo, oltre al cercare di convincere tutti che solo cedendo sovranità si possono risolvere problemi che da nazione sovrana probabilmente non avremmo o che avremmo molto meno?
RispondiEliminaCi sta anche questo, sì...
EliminaSicuramente qualcuno ci avrà già pensato, giacchè non mi illudo di avere il dono dell'originalità. Ma non sarà che questa ondata di migranti è funzionale a creare una massa di iloti (che se fanno i bravi potrebbero un domani magari diventare meteci), ossia schiavi da far lavorare gratuitamente? Del resto il nostro attuale Ministro dell'Interno (che non si sa tenere un cecio in bocca) ha affermato espressamente che a fronte dell'accoglienza questi dovrebbero lavorare gratis (pulire le strade, raccogliere le foglie ecc.). Ad esempio i conti dell'AMA (privattizata e dopo la cacciata dei dipendenti) rifiorirebbero e il servizio in ipotesi potrebbe pure costare di meno. Col plusvalore che avanza un bel reddito di cittadinanza per i cittadini nullafacenti per mettere insieme ogni giorno il mclunch con il mcdinner.
RispondiEliminaEsattissima diagnosi.
EliminaIl problema è chi svolgerà il ruolo degli spartani. A quanto pare, gli italiani sono destinati a rifluire e a fondersi negli iloti. Insomma, Kalergy...
Gli Spartani saranno ovviamente i belli, buoni e biondi mitteleuropei.
EliminaMi aspetto un bel remake di Mediterraneo (tanto in Italia ormai non si fa un un film originale da almeno trentanni) il cui motto sia: Italiani e Affricani, mia faza mia razza.
Negli Emirati Arabi Uniti ho intravisto il possibile modello futuro: chi comanda, in quel caso i pochi arabi, poi sotto i tecnici, che devono far funzionare la baracca, infine i moltissimi, dal tassista al garzone, una sterminata quantita' di carne senza diritti a svolgere i lavori piu' semplici, perennemente in sovrannumero rispetto alla necessita'. Nota bene che anche i tecnici stanno maluccio, perche' sono comandati a bacchetta, sai quanti ingegneri vengono sfornati da India e Cina?
EliminaCome non essere d'accordo? Non lo fa perché la parola chiave è "sostituzione". "Soylent Green is made out of people."
RispondiEliminaSto raccogliendo alcuni ottimi articoli usciti in questi giorni sull'argomento. Vi invito a leggerli nel mio prossimo post.
Con piacere. E tieni conto che sei stata già "incorporata" in precedente post
Eliminahttp://orizzonte48.blogspot.it/2015/04/la-tenaglia-immigrazione-e.html (linkato in questo stesso)
Aaah...grazie davvero. E' parecchio che batto su questo tasto.
RispondiEliminaGià al tempo delle primavere arabe dissi che non esisteva alcuna primavera araba e che bisognava aspettare per capire cosa sarebbe successo.
Ora il quadro inizia a delinearsi, ma è ancora difficile coglierne il senso d'insieme. Potrebbe anche essere che il quadro d'insieme non sia poi così insieme.
Intanto in real politic fare una mossa che metta in difficoltà uno stato o un insieme di stati che hanno all'incirca le tue capacità commerciali è un'ottima mossa.
Per alcune visioni medioevali che albergano in alcune oligarchie europee potrà sembrare un'ottima cosa avere manodopera a bassissimo costo, che a sua volta abbasserà il livello delle retribuzioni nei lavori poco specializzati e poco professionali, e conseguentemente in tutti, ma potrebbe essere un peso in un'economia che crescesse di uno scalino in tecnologia e specializzazioni. Staremo a vedere.
Intanto al nord aspettano contenti (buon viso a cattivo gioco) i nostri operai specializzati, mentre noi ci terremo i disperati, che per quanto bravi siano non credo che eleveranno in meglio la nostra cultura generale (e non dimentichiamoci che cultura è sinonimo di stile di vita, ma qui và senza dirlo :-).
Quello che non capisco è come faranno a far convivere gli alti standard normativi europei con gli inevitabili pessimi standard di vita che verranno a crearsi un po ovunque.
Forse verranno considerati "diversi" come già lo sono rom sinti e i nord africani che sopravvivono nei campi di raccolta degli ortaggi nella Nuova Borbonia attuale? (non che in Padania si stia molto meglio eh)
Non so perché, ma mi viene in mente una parola: Kampuchea (democratica eh).
Perchè democratica? L'UE teorizza in ogni possibile occasione (in cui si aprono alla di ESSI visione del futuro) che i parlamenti vanno esautorati da ogni potere decisionale. Il che porta che quando parlano di cessione di sovranità intendono end of democracy.
EliminaAlti standard normativi? Riguardano solo le imprese; ed essenzialmente per favorire, selettivamente, il loro accentramento in grandi gruppi oligopolistici (giammai controllati da proprietari italiani).
I "cittadini UE" saranno regolati dal TTIP o peggio (per ESSI è una sorta di concessione benevola, transitoria, perchè presuppone una massa di consumatori a debito che conservi il mercato di sbocco europeo; forse non mediterraneo, alla lunga, ma in qualche modo europeo).
L'ondata livorosa anti-Stato, anticorruzione, anti-spesa pubblica, lavorerà solerte per autoconsegnarsi a questo assetto senza aver capito nulla fino al momento dell'irreversibile schiavizzazione kalergica.
Il Nord Europa, diciamo apertamente l'area Germania, ha già un programma di lungo periodo, che oltrepassa persino l'attuale tentativo USA di esportare la sua crisi trascinandovi gli europei. Una bella area "marco" (denominato come lo si vuole), di 200 miliioni di persone chiusa progressivamente in se stessa e capace di negoziare con le altre aree industrial-commerciali mondiali da una posizione di forza, appunto, tecnologico-produttiva.
Gli altri che scivolino pure in un'indifferenziata Africa di utili mercenari dell'esercito di riserva sottoqualificato nel mercato dualistico del lavoro nelle prossime città globali-fortilizio.
E dire che i nostri governanti, finora, hanno cooperato superattivamente in questo senso, laddove le oligarchie nostrane che lo hanno capito sono ormai radicate all'estero, è persino scontato.
Ci annetteranno come si fece noi col meridione d'Italia oltre un secolo fa. Dopo di che non risolveranno nessuna questione italiana, proprio come si fece noi con le questioni meridionali in oltre un secolo di storia italiana. Fine della storia.
RispondiEliminaGià, chissà come mai tantissime cose hanno come fulcro l’Italia.
RispondiEliminaMi da l’impressione che siamo i beta-tester per le nuove release delle future apps da usare in campo socio-shock-economico.
Con un tocco di orgoglio nazionale verrebbe da pensare che il gioco sta nello schiantarci, in quanto siamo i più resistenti o i meno manipolabili; come si dice: spezzarne uno per domarne tanti.
Leggendo il tuo illuminante post, mi è ritornata in mente la solita domanda: ma chi paga per tutto questo?
Parliamo di migranti: sono decine di migliaia con tendenza all’aumento. I nostri media, ogni tanto ci ricordano che per fare la traversata, il costo è di parecchie centinaia di euro, se non addirittura migliaia. Quindi ci sono i traghettatori e le relative organizzazioni che li gestiscono che si arricchiscono in modo abnorme etc. etc., quindi si esecra, si denuncia e ci si indigna. Ma il punto continua ad essere: chi li paga i traghettatori?
Non certamente i traghettati.
Poniamoci nei loro panni (come vorrebbe la Boldrini): provengono da paesi in guerra, da paesi poveri, probabilmente fuggono dai loro paesi perché non hanno lavoro, mille e un motivo.
Come è possibile che persone che vivono in paesi con un reddito annuo di poche centinaia di euro, siano in grado di pagarne migliaia (nel caso di una famiglia) per emigrare.
Certo si può dire; basta che si siano venduti la casa! Ma se la casa e il lavoro non ce?
Sarebbe come a dire che a me Italiano che da anni sono precario, o peggio disoccupato, vivo a casa dei miei, mi venissero chiesti trentamila euro per fare il viaggio della speranza per trovare lavoro in Egitto.
Certamente i traghettatori non sono organizzazioni filantropiche che ti concedono pagamenti in comode rate, e neanche trasportano ragazze da innestare nel mercato della prostituzione, le quali una volta sul posto, sono in grado di rifondere con gli interessi fino all’ultimo euro.
Loro, i traghettatori, i soldi li ricevono tutti e subito alla partenza, anche perché purtroppo a volte l’arrivo non è certo.
La situazione ha lo spiacevole olezzo di tutte quelle varie “rivoluzioni arancioni” dove come per incanto tutti i manifestanti erano “spontaneamente” abbigliati con le medesime magliette perfettamente identiche, oppure le bellissime femen che compaiono come funghi nei momenti strategici, stranamente le ragazze bruttine non sono abilitate a farne parte.
Ho la spiacevole impressione che il pagatore di ultima istanza sia il medesimo.
Per reclami rivolgersi dall’altro lato dell’Atlantico?
Decisamente è il momento della cessione di sovranità, niente niente potrebbe passare in testa superando "le riforme". Almeno per qualche giorno, per quanto durerà questo "ésprit du temps" (vulgo ordini di scuderia).
RispondiEliminaLo twitta la Boldrini, lo invoca Bini Smaghi... è il must del momento.
Merita invece leggere cosa scrive sulla sovranità Sapir nel suo ultimo articolo.
Quando il Bene è il mercato, il resto è Male.
RispondiEliminaOgni cosa divergente è un pericolo, anzi Il Pericolo, cioè una delle forme della infiltrazione diabolica: i partiti, lo stato, la democrazia, la libertà, la razionalità, la coscienza (messi nell'odine successivo come in una sbarra di ferro, con cadenza logica, e tutti da abbattere nella giusta sequenza). Già è accaduto, e nello stesso ordine.
Calogero riportava più o meno questa riflessione (vado a memoria) in relazione alla sorte della Biblioteca di Alessandria: “Se in questi libri ci sono scritte cose diverse dal Corano, sono blasfemi e vanno distrutti, se invece ci sono scritte le stesse cose, sono superflui e possono essere distrutti. E grazie a questa logica dilemmatica, i bagni pubblici poterono essere illuminati per mesi.”
Permesso? Entro in punta di piedi, vi faccio i complimenti (leggo questo blog e quello di Bagnai e da qualche giorno non riesco a staccarmi dai vostri post perché sono tutto ciò che cerco da anni e finalmente vi ho trovato e non mi smuoverò da qui finché non avrò cogitato bene e rimembrato tutti i santi scritti di economia chiusi nel mio vecchio frigo che fa da biblioteca).
RispondiEliminaOra, solo per darvi un piccolo esempio da prendere come spunto per dire "Ah ve l'avevo detto io!"...che è la magra soddisfazione di chi sa le cose e profeta fu, ecco un articolo in perfetto stile propaganda pude...cioè persino ai commercianti dei banchi del mercato di Pistoia e a Firenze suonano la grancassa...io li conosco...mmm secondo me la propaganda avrà un rimbalzone...ma domani ci farò un salto per vedere "che aria tira"...buona lettura
http://www.lavocedipistoia.com/a31770-la-gioventu-federalista-europea-si-attiva-a-firenze-ed-a-pistoia-per-la-giornata-mondiale-del-rifugiato.html
Avrai letto i precedenti post in cui mostriamo come la soluzione al problema dell'immigrazione non possa cambiare per il solo fatto (di dubbia legittimità europea!) dell'accentramento presso la Commissione. A parte il fatto che giammai, per nessuna emergenza, esistono sufficienti risorse finanziarie di livello europeo (ne sanno qualcosa i terremotati; e pensa, significativamente, la stessa cosa dice, sulla indisponibilità di risorse, persino l'organismo ONU che si occupa dei rifugiati). Ed è poi noto che nessuno Stato membro, tra quelli più ricchi, competitivi e in surplus, intende promuovere una UE con un bilancio federale di ammontare adeguato.
EliminaInsomma, questi tizi vanno in giro a seminare propaganda senza alcun fondamento nella realtà...Il problema è di chi non ha ancora axquisito i mezzi cognitivi per respingere le loro fanfaluche
Gli Immigrati che in Italia sono Oltre 20.000.000 con 4.500.000 di Contratti di lavoro e 2.000.000 in Nero
RispondiEliminaTOLGONO 3.000.000 di Posti di Lavoro e mandano quasi Tutti i Soldi nei loro Paesi.
7.000.000.000 di e all anno !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! + 4.000.000.000 di e
di Interessi da pagare come DP su tutto quello che e' srato inviato in oltre 20 anni.(circa 130 M)
In Piu' hanno SUSSIDI, PENSIONI Sociali e di INVALIDITA?, CASE POPOLARI , NON Pagano la SANITA?. le Multe ecc ecc ecc.
Quindi ricapitolando il Costo/DANNO x noi e' di circa 100.000.000 di euro annui !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Dovreste vergognarvi nel far passare per progresso la cessione di sovranità all'Europa, una cupola di tecnocrati nazisti a trazione germanica che nessuno ha votato. Adesso qualcuno mi dirà che anche noi in Italia votiamo per la Commissione Europea, ma nessuno ci dirà che gli eletti non hanno nessuno potere decisionale nel nocciolo duro in cui si prendono le decisioni. Il potere al vertice della Commissione Europea è nelle mani di Jean-Claude Juncker, un alcolizzato che mette in atto tutto quello che gli dice la Merkel (DE), Draghi (BCE), Christine Lagarde (FMI), la cosiddetta Troika. Fortunatamente l'Italia ha svoltato e con il governo del cambiamento ritorneremo ad avere un ruolo in Europa, troppo a lungo mortificato da rappresentanti Italiani fantoccio, compiacenti allo smembramento e annessione alla Germania dell'Italia.
RispondiEliminaPensatela come volete, ma voi non siete degni di essere considerati Italiani, siete nemici dell'Italia.
#Rispetto #OrgoglioItaliano #LaPacchiaÉFinita