giovedì 23 gennaio 2014

L'ANTIDIPLOMATICO: SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA (e suggerimento di un percorso di ri-lettura)


Per i ragguagli più dettagliati delle soluzioni tecniche suggerite nella seconda parte medesima, si veda questo post:

Per la parte relativa alle dinamiche politico-internazionali, facciamo riferimento a questo ulteriore post:

Per le problematiche generali affrontate nel corso dell'intera intervista, rivolgendosi specialmente a coloro che, recentemente accostatisi al blog, mi chiedono un percorso di lettura, segnalo questi altri post, contenenti riferimenti e links utili alla identificazione complessiva di uno dei filoni principali del discorso qui svolto:
Utile anche questo ulteriore post (dove si fa cenno, con link a precedenti, alla vexata quaestio della "Confederazione" più razionalmente percorribile): 

Mi accorgo dunque che, partita dai contenuti del libro, l'intervista si è naturalmente allargata ad "acquisizioni" successive alla sua pubblicazione
Da un lato, ciò ci conforta perchè implica uno sviluppo delle analisi in modo da rendere sempre meno "oscuro" il quadro giuridico-istituzionale in cui potrebbe collocarsi una linea di salvezza essenziale dell'interesse democratico nazionale; dall'altro, ciò forse imporrebbe una trattazione monografica ulteriore, che presenterebbe la difficoltà di un crescente tecnicismo e che sarebbe rivolta a chi avesse già assimilato quanto detto nel primo libro.
Ciò sarebbe senz'altro affrontabile dai più fedeli lettori del blog, ma risulterebbe forse troppo ostico per un lettore che non possedesse questo back-ground.
Ci sto riflettendo (forse perchè in questo periodo il febbrone mi porta a pensieri errabondi e surreali...). Tra l'altro, uno dei problemi pratici da affrontare è che buona parte delle analisi e riflessioni più rilevanti, emergono dai commenti e dal dibattito che gli stessi lettori, sempre più co-autori del blog, hanno generosamente animato (magari Sergio Govoni, o altri "contribuenti "netti", hanno delle idee pratiche :-)...)

7 commenti:

  1. Caro 48, se serve una mano per scrivere o buttare giu roba posso certamente fare qualcosa.

    Nel frattempo, le tue riflessioni del libro e successive finiranno dritte dritte in un mio documento per il direttivo di ARS :)

    Ma magari non servirà, qualcuno al parlamento europeo ha proposto di abolire la troika...ahahahah!
    http://euobserver.com/economic/122738

    C'é vita su marte!

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    1. Caro Mattia, mi sa che di tempo ne manca anche a te...sai, poi, se si deve fare un lavoro di intrinseco taglio scientifico, per quanto divulgativo, la neutralità della fonte è un bene da preservare in partenza: ma ne riparleremo...

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    2. Purtoppo hai ragione. Il tempo manca anche a me. Ma proprio per questo quel poco è tassativo investirlo in ciò che può fare davvero la differenza ;-)
      Non buttarti giu Luciano. Tu sei diventato oltre che un amico un simbolo della lotta a questo sistema. Lotta che, era fuori di dubbio, ci porterà a contrastare logiche di semplice potenza. La razionalità politico economica c'entra poco o nulla nei criteri ordoliberisti. E come se fossi in italia avessimo messo al governo confindustria, euro o no. E non è semplice togliere l'osso di bocca ad una commissione che porta avanti le istanze di tutte le confindustrie del mondo. Finiranno i soldi? Cambieranno criterio di conteggio. Il sistema ha i suoi potenti anticorpi. Non molliamo 48. È solo l'opera che stiamo portando avanti che forse potrà dare un esito positivo e democratico alla crisi. Anche stalin redivivo non avrebbe vita facile in ogni caso con le lobby mondiali che glu reman contro all'unisono e senza consenso popolare.

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  2. Ci stai dicendo che il tuo libro (ma anche Il Tramonto dell'euro, in fondo) sarebbero da aggiornare perché c'è stato uno sviluppo del pensiero e c'è una semplificazione dell'esposizione.

    Questa è una splendida notizia che si accompagna a quella, che pure ci stai dando, dell'interesse crescente per questi argomenti. Questo interesse ci conferma che l'attività di divulgazione/formazione è importantissima.

    Mi chiedi che cosa ne penso. Faccio qui alcune considerazioni che ti ho già esposto per email. Vedrei bene un "quaderno" in pdf (con hyperlink cliccabili, quindi consultabile a video oltre che stampabile), scaricabile dal tuo sito, con una raccolta dei post fondamentali, rivisti ed aggiornati per l'occasione.

    Questo pdf potrebbe riportare la tua intervista all'Antidiplomatico, arricchita di note e riferimenti, assieme ai post che hai elencato sopra, aggiornandoli ed integrando le discussioni che si sono sviluppate attraverso i commenti, in modo da dare risalto ai contributi che sono stati offerti.

    Se la cosa può servire, posso fare una prova io e mettere insieme il materiale.

    Ovviamente questo quaderno non risolverebbe completamente il problema di come raccordarsi al tuo libro in termini sia di percorso di lettura preliminare sia di aggiornamento.

    Inoltre prima o poi maturerà l'opportunità di una seconda edizione del tuo libro, con ampliamenti e semplificazioni, oppure, come rilevi, di un nuovo libro a parte, che però dovrebbe rinviare spesso ad Euro e (o?) democrazia costituzionale e in qualche modo correre parallelo. Questo libro potrebbe avere un taglio diverso.

    Bella comunque la linea della "salvezza della democrazia". Da parte mia, continuo a pensare ad un libro che si situi idealmente al giorno dopo l'uscita dall'euro e tratti tutti i problemi aperti allora, in termini di ritorno alla democrazia e ripresa dell'economia. Sarebbe l'ideale continuazione de Il Tramonto dell'euro e di Euro e (o?) democrazia costituzionale. Dovreste scriverlo tu, Pozzi e Bagnai. Sarebbe il libro sulla ricostruzione.

    Con tutto questo spero di non averti fatto alzare la febbre però!

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    1. Il tuo entusiasmo mi risolleva dalla tristezza incipiente...
      Ad avercene di persone fattive come te :-)

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  3. Congratulazioni!
    Ti hanno promosso presidente del CdS (immagine in fondo):
    http://www.ilnord.it/index.php?id_articolo=2331

    La nomina di "salvatore della patria" invece non mi sembra invidiabile, ma tant'è...

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