1. Una breve focalizzazione riassuntiva.
Al fondo dell'entusiasmo che aveva circondato l'idea grossolanamente errata - e altamente irresponsabile (come dimostrano i fatti attuali)- che l'austerità fosse separabile dall'euro, c'è un grosso equivoco politico, determinato da ignoranza economica e alimentato dalla propaganda mediatica (in ultima analisi la più, solo apparentemente, "incomprensibile").
L'equivoco è che l'austerità faccia "stare male" le classi più deboli (una sorta di "dato" a priori, avulso dal fuzionamento dell'UEM) quale strumento di risoluzione della crisi e di ritorno alla crescita: da ciò, l'idea altrettanto cialtronica, che la recessione esista di per sè, indipendentemente dall'euro e dalle sue politiche di correzione.
2. Sintesi dialettica: troviamo un altro modo per uscire da recessione e disoccupazione provocate dalla "finanza cattiva" che - e questo è il massimo livello "pikettiano" di sofisticazione dell'analisi- semmai (semplicemente) aggrava la crisi determinando (attenzione: dopo che comunque la recessione sia insorta a causa della finanza cattiva), una cattiva distribuzione del reddito e della ricchezza.
Ma l'accrescimento sistematico del novero delle classi deboli è un obiettivo preciso, semmai un segnale di successo, della costruzione €uropea, ossessionata dalla restaurazione del capitalismo anteriore alla crisi del '29, in omaggio alla ideologia strategica di Kalergy, e poi Hayek (comunque convinto sostenitore, come Roepke, della teoria quantitativa della moneta) e dell'allievo Friedman (continuatore di Hayek, al vertice del think tank "Mont Pelerin", dove ogni idea sulla costruzione europea ha trovato la sua attuale formulazione).
3. Una cosa deve essere chiara, invece: la recessione e la disoccupazione sono proprio la conseguenza dell'euro e delle politiche di correzione, neo-liberiste, degli squilibri che esso determina. Esattamente come accade ai tempi di Hoover, e del double-dip perseguito da Bruning, Laval e Mc Donald.
Ne abbiamo parlato tante volte, ma la "caduta dal pero" della indignazione un tanto al chilo di questi giorni rende utile ribadirlo.
Gli indignati attuali "prevalenti" (gli spaghetti tea-party che drenano le già scarse risorse culturali italiane per uscire mai dalla crisi), di tutte le salse e posizioni politiche, tendono addirittura ad attribuire a Tsipras la chiusura delle banche, come pure l'aggiuntiva recessione, che sarebbe stata provocata (!) dalla imprudenza di Tsipras nel voler mitigare tagli alla spesa pubblica e riforme deflazioniste del lavoro!...
Una recessione dilagante che, al contrario, verrà, come ha dimostrato agevolmente Krugman, dalle misure di austerità attualmente re-imposte e che, nelle forme del precedente memorandum, Tsipras non aveva voluto implementare, volendo però preservare l'adesione incondizionata all'euro. Dimenticando che, per Schauble, in una paradossale legittima posizione, derivante dalla rivendicazione monca di Tsipras sul piano costituzionale nazionale, quelle misure erano sempre valide, proprio perchè "giuridicamente" indifferenti all'arrivo di un nuovo governo regolamente eletto.
4. Il clou logico di questo diffuso atteggiamento, equivale a dire che la Resistenza dei popoli all'occupazione nazista sia stata essa responsabile, a titolo di colpa, della brutalità degli stessi occupanti, negando ogni legittimità alla "sovranità" democratica nazionale ed assolvendo gli occupanti in quanto legittimi creditori (non importa "come" lo siano divenuti), sempre da tutelare e a favore dei quali autorizzare a ogni forma ritenuta conveniente (per loro), di realizzazione del loro credito.
Questo perverso ribaltamento dei principi fondamentali condivisi dalle Nazioni civili, lo jus cogens che dovrebbe limitare gli eccessi brutali del diritto internazionale (dall'imperialismo e dal colonialismo, strettamente connessi nel '900), è divenuto il nuovo patrimonio comune della cultura €uropea.
Da ieri se ne stanno accorgendo anche i...sassi, ma tale ribaltamento era predisposto come un congegno inesorabile nelle mire dei costruttori dell'€uropa...
5. Diviene così fonte suprema di diritto (della forza) e di dominio legittimo, al posto della debellatio armata, il "credito" (predatorio) nascente, ieri, dalla forza incontestabile della "vittoria" con le armi, e oggi dalla vittoria nella competizione mercantilistica, autorizzata a tavolino dai trattati asimmetrici dell'€uropa della finanza.
Parrebbe incredibile che oggi, dopo fiumi di retorica, (sempre più strumentale e svuotata dall'incedere del sogno €uropeo), sulla reazione democratica al nazifascimo negli anni '40, si sia capaci di questa idea diffusa e mediaticamente dominante: la colpa delle aggressioni ostili, in forma di debellatio, ad interi popoli un tempo "sovrani", sarebbe delle vittime. Opporsi alla logica perversa del creditore, che si autoafferma irresponsabile (al moral hazard), grazie al funzionamento inevitabile di un trattato free-trade - come tale destinato a imporre e ad amplificare rapporti di forza ineguali -, diviene il metro della nuova colpa "collettiva" di popolo, in una reminiscenza che dovrebbe ritenersi agghiacciante, se non fosse convidisa dalla cultura politico-mediatica dominante.
6. Perfettamente su questa linea, abbiamo le parole di Giuliano Ferrara: si condanna chi resiste alla privazione della democrazia di fronte ai creditori stravincitori, e come tali incontestabili a prescindere dalla liceità degli strumenti di guerra utilizzati, mentre si elogia chi, come governo tecnico instaurato nell'interesse degli "occupanti", fa acquiescenza e si presta con zelo ad assecondarne ogni possibile pretesa; meglio se lo faccia dissolvendo, in Italia come in Grecia, il concetto stesso di legittimità costituzionale dell'interesse nazionale.
Parole esemplificative di un paradigma supercondiviso in Italia, solo appena più eloquenti e crude di quelle utilizzate da altri, sotto egide morali addirittura "di sinistra" che si richiamano alla priorità irrinunciabile di un valore come la "pace" (!) che sarebbe garantita dalla preservazione ad ogni costo della costruzione €uropea.
Una versione ideal-moralistica destinata, - in questa versione wishful thinking, e non si sa quanto frutto di incompetenza o di inconfessabile volontà di compiacere i potenti che legittimano dall'estero i governi in €uropa,- a correggere il rullo compressore delle pretese dei creditori, incontestabilmente legittimate dai trattati, si dice, attraverso l'approdo negli Stati Uniti d'€uropa: cioè, pensate un po', attraverso il cedimento di ulteriore sovranità a chi se ne è già appropriato, distruggendola in un buco nero. Cioè, in termini che sarebbe ormai irresponsabile negare, ai paesi inevitabilmente prevalenti nel gioco della specializzazione intrinseco a un trattato free-trade.
7. Sia chiaro, la responsabilità dell'attuale governo greco, come subito anticipammo, sta proprio nel non aver mai voluto contestare la "liceità", alla stregua dei canoni costituzionali nazionali inderogabili che deponevano manifestamente a suo favore, non solo dei mezzi "consentiti" dai trattati per vincere la guerra mercantilista in cui si è risolta l'unione monetaria di Maastricht, ma anche delle conseguenze inevitabili di questa stessa UEM.
Ma rimane il fatto che, per Syriza, come per coloro che in Italia gli sono andati dietro, non è ancora chiaro come disoccupazione e recessione (o al più stagnazione perenne, nel migliore dei casi) sono solo e sempre la conseguenza della moneta unica e non dell'austerità "avulsa", che ne è solo uno strumento di riequilibrio annunziato come "unico programmaticamente disponibile" fin dagli anni '70.
8. Rimane infine da segnalare un aspetto: l'accordo attuale è altamente instabile e questa instabilità dilagherà in tutte le forme possibili nei prossimi giorni, settimane e mesi.
Pikketty, persino lui, parla di "nazionalismo" tedesco ignorante della Storia, cercando pateticamente di ricondurre agli schemi consueti dell'internazionalismo neo-liberista della "pace" la presunta deviazione dell'€uropa dagli schemi alla Ventotene.
Preferisco Monti, che con maggior sincerità ribadisce che la Grecia è il maggior successo dell'euro, e che la crisi ha almeno dimostrato "l'amore dei greci per questa moneta".
Ma questo successo, tale solo in una rigida e raggelante visione del funzionamento inesorabile dello schema neo-liberista a cui si riduce l'€uropa, ha già portato agli inizi di una confusa e violenta ribellione in Grecia.
E dilagherà ovunque, alimentata da accuse verso i tedeschi, tanto più risibili quanto più, da parte di chi tardivamente le muove, li si è lasciati fare, assecondandoli con un trattato "su misura" ordoliberista: per "tenerli dentro l'€uropa"...e per poi accusarli di essere nazionalisti!
La incapacità di vedere la realtà, cioè di criticare l'evidenza che l'euro e i trattati - non l'austerità!- nella loro lettera e sistematica normativa, sono solo questo gigantesco tentativo di restaurazione neo-liberista in odio alla democrazia, porterà a conseguenze traumatiche per l'€uropa: i pompieri attuali appaiono così intossicati da non saper individuare l'epicentro del focolaio e non faranno in tempo ad evitare il dilagare dell'incendio.
Sarà un periodo turbolento e traumatico, reso tale da ritardi incolmabili nella difesa della democrazia sostanziale e nello scorgere le vere direzioni dell'attacco a cui è sottoposta: l'unico aspetto positivo è che, i neo-liberisti perderanno il controllo sociale proprio al culmine della loro apparente ascesa.
Ma, si sa, quando ciò accade, poi sono capaci di tutto...
C'è da preferire Monti perché, quanto meno, le cose ha il coraggio di dirle. Le ha dette, infatti, a Gian Antonio Stella, sul "Corriere", il 15 febbraio di quest'anno (http://www.corriere.it/politica/15_febbraio_15/monti-miei-errori-scelta-civica-deluso-politici-tanti-neofiti-9bbf7d46-b4eb-11e4-b826-6676214d98fd.shtml):
RispondiEliminaGAS: L’ha pagata cara, l’identificazione con l’Europa .
M.M. «Fu una scelta. Piuttosto che prendesse certe decisioni la troika con la brutalità che si è vista in Grecia era meglio le prendessimo noi. Con tutti i rischi di impopolarità. Parliamoci chiaro: la troika è una forma di neocolonialismo... L’astio contro la Ue sarebbe stato incontenibile. Mi dicevo: “Tu passi, l’Europa resta”».
Tradotto:Sì, lo ho fatto perché, occupati per occupati, è meno doloroso che l'occupazione la gestisca un Quisling nazionale piuttosto che -direttamente- l'occupante invasore.
In fondo, è la stessa scusa dei Repubblichini dopo l'8 settembre. Non sostengono, loro, che Salò fu creata per salvare il salvabile dell'Italia distrutta dal "tradimento" del Re?
Per quanto riguarda "ESSI". Si hanno presenti le immagini degli "slums" londinesi di fine '800 ritratti da Gustavo Dorè? Ecco: quello, nei loro obiettivi, è il futuro dei nostri figli e nipoti.
Quelli che "un altro euro è possibile", quelli che "l'Europa è la casa della socialdemocrazia", e compagnia cantante vogliono questo per i nostri figli e se ne assumono oggi, nel presente, la responsabilità storica. Forse il nostro ruolo, più che di prevenire il disastro imminente è quello di lasciare una voce che non consenta, a questi camaleonti, di dire "non potevo sapere".
No, signori della sinistra inutile ed ipocrita: voi sapevate. E avete scelto "questa europa", sapendo.
Resta l'altra scusa: "eseguivo solo degli ordini": una frase molto ricorrente al processo di Norimberga.....
Detto questo, "pasolinianamente" parlando, spero di vivere abbastanza per vedere certe persone (o i loro eredi politici), alla sbarra, in un processo che ne denunci l'operato.
Processo? Pare che gli USA non lo permetterebbero (per antica inclinazione filo-germanica strumentale)
Eliminahttp://feedproxy.google.com/~r/blogspot/LNHt/~3/2u16aTNxtEw/leuropa-germanica-hitler-e-oltre.html
Certo, possono sempre esagerare e deludere gli americani abusando di bombe atomiche e...ISIS vari. Ma sempre perchè sono giocatoroni entusiati (secondo la visione USA).
Peccato che Mario Monti sia venuto a portare l'Italia in definitiva recessione PROPRIO affinché finisse nelle mani della Troika.
EliminaIl gesuitismo di costoro è vomitevole: almeno in Draghi splende un barlume di intelligenza, di consapevolezza. È un "vile affarista", stando con Cossiga, e "sa quello che fa".
Monti ha lo stesso sguardo di Pietro Pacciani, parla in televisione (tra l'altro come Amato o Prodi...) come se stesse parlando ad una massa di rincoglioniti: caro Monti, non ci sarà pietà.
Con l'uso della TV stanno provando a fare ciò che le élite non possono più fare da due secoli in Occidente: salvo finire nella fogna della Storia come nel 15-18 o nel 39-45.
Monti, è inutile: sei troppo stupido per non passare alla storia come Eichmann.
Non si vuole una Norimberga, si vuole trascinare col carro in Trionfo TUTTI i consigli di amministrazione che l'hanno passata liscia a Norimberga.
".. la colpa delle aggressioni ostili, in forma di debellatio, ad interi popoli un tempo "sovrani", sarebbe delle vittime... "
RispondiEliminaIn effetti... In effetti i traditori della Patria andrebbero sterminati in culla. Beninteso senza usare la violenza.
Ciao Quarantotto, per confermare il punto 8 " l'accordo attuale è altamente instabile e questa instabilità dilagherà in tutte le forme possibili nei prossimi giorni, settimane e mesi." ti segnalo questa notizia da WSI:
RispondiElimina"NEW YORK (WSI) - Il Fondo Monetario Internazionale non può fornire prestiti a un paese il cui debito ritiene sia insostenibile.
Lo ha detto chiaramente lo stesso istituto in un report top secret, in cui precisa di essere pronto a collaborare con le autorità greche e in cui di fatto dichiara guerra alla Germania, che continua a opporsi a una svalutazione del passivo statale ellenico.
A meno che l'Europa non finisca per accettare la realtà e ridurre il debito da 320 miliardi di euro, che secondo l'Fmi è insostenibile, da Washington non ci sarà nessun aiuto finanziario."
Per Lorenzo: complimenti condivido ogni parola che hai scritto.
Laìavevo visto. Ma a questo punto possiamo attenderci e dobbiamo esigere ben altro...Certo, è forse un inizio del grande riposizionamento.
EliminaForse anche perchè sanno, gli USA, che loro stessi tra non molto potrebbero incontrare problemi di instabilità finanziaria e sociale esplosivi...
Sì anche il Sole riporta la presa di posizione del FMI
Eliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-07-15/se-fondo-perde-pazienza-070128.shtml?uuid=ACiXyoR
Ringrazio io Mauro. Non merito tanto! :-)
Curiosità: da quanto leggo in rete, sembra che Dorè fu duramente contestato per le sue immagini che descrivevano la povertà della Londra capitalista del XIX secolo. L'Art Journal scrisse, all'epoca, che l'autore "aveva inventato e non riprodotto". Mi verrebbe quasi da dire che questi liberisti hanno proprio la coda di paglia: allora come oggi, sbattigli in faccia la verità e subito si inalberano......