mercoledì 9 novembre 2016

LISTE DI FINANZIATORI: CHI HA VINTO E CHI HA PERSO. E CON CHI SCHULZ (NON) HA "DIFFICOLTA' A LAVORARE"


http://s.newsweek.com/sites/www.newsweek.com/files/2016/03/07/0307jbpritzker01.jpg
1. Tanto per capire alcuni aspetti di fondo del "come" si arriva all'elezione di Trump.
Dal sito ufficiale federale della "Election Commission", si evince che la Clinton ha avuto più del doppio dei contributi finanziari, per la campagna presidenziale, ricevuti da Trump
Sul "chi" siano poi questi ben maggiori contribuenti, in comparazione con quelli del "cattivo-xenofobo-populista" Trump, potete andare a verificare i vari links ipertestuali su tale sito.
Intanto, da questi dati ufficiali, si evincono due cose:
a) La Clinton aveva dalla sua parte, evidentemente e oggettivamente, la parte più ricca del paese, quella, appunto, con maggior "capacità contributiva". Il dato sarebbe altrimenti inspiegabile;
b) uno Stato democratico che non consenta (più) il finanziamento pubblico dell'attività politico-elettorale (e nel link trovate pure i precedenti di Obama e altre importanti informazioni), deve garantire un'assoluta e trasparenza e anche un'accessibilità immediata ai dati sul finanziamento, compiuto dai privati a favore di chi concorre per le cariche più importanti delle istituzioni democratiche.

Federal Election Commission, United States of America (logo). Link to FEC Home Page
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2016 Presidential Campaign Finance

Election Cycle: 

Compare Candidates
Candidates
(millions of dollars)
All Candidates 1.300,8
Democrats 733,5
Republicans 551,6
Clinton (D) 497,8
Trump (R) 247,5
Sanders (D) 228,2
Cruz (R) 89,5
Carson (R) 63,3
Rubio (R) 41,9
Bush (R) 34,1
Kasich (R) 18,9
Paul (R) 12,1
Fiorina (R) 12,0
Johnson (L) 11,2
Walker (R) 8,5
Christie (R) 8,4
Graham (R) 5,7
O'Malley (D) 5,7
Huckabee (R) 4,3
Stein (G) 3,5
Santorum (R) 1,8
Jindal (R) 1,4
Perry (R) 1,3
Lessig (D) 1,0
McMullin (I) 1,0
Webb (D) 0,8
Pataki (R) 0,5
Gilmore (R) 0,4
Contributions to Clinton, Hillary Rodham Through 10/19/2016

Search Contributors to Candidates

for Clinton, Hillary Rodham Go
What's Included Here?

Summary
Contributions
Individual Icon Individual $353.415.655
PAC Icon PAC $1.678.137
Party Icon Party $13.961
Candidate Icon Candidate $1.350.632
Federal Funds $0
Transfers-In $141.290.000
Disbursements $435.370.201
Cash On Hand $62.440.979

Size of Contributions
$200 and Under $265.624.539
$200.01 - $499 $38.126.338
$500 - $999 $31.449.764
$1000 - $1999 $52.115.613
$2000 and Over $168.469.414

Export Contributor Data


Clinton, Hillary Rodham 's
Current FEC Disclosure Reports
Presidential Campaign Finance Summaries:
Current and Historical

17 commenti:

  1. Da quello che leggo, nella "Grossdetuschland" €uropea hanno preso il risultato con un certo disappunto. Secondo quanto riportato dall'ANSA (http://www.ansa.it/usa_2016/notizie/2016/11/09/usa-2016-le-reazioni-nel-mondo-alla-vittoria-di-trump_f97404de-f2e4-4332-a4e4-5d24bb3ec6f4.html) Tusk ha evocato "l'incertezza delle relazioni transatlantiche". Hollande anche è stato critico.
    La Germania, avrebbe chiesto un incontro UE a livello di ministri degli esteri (http://www.eunews.it/2016/11/09/trump-presidente-riunione-dei-ministri-degli-esteri-ue-sui-rapporti-con-gli-usa/71557), e il ministro degli esteri tedesco ha prefigurato "rapporti difficili". Non so fino a che punto la Germania possa alzare la voce: Trump non è Tsipras, e forse queste reazioni servono a coprire una sostanziale debolezza. Sicuramente, venendo meno la sinergia ordoliberista con gli USA, la situazione tedesca potrebbe complicarsi.
    Eventuali riflessi di "frizioni" transatlantiche avranno riverberi anche in ambito NATO, dove, qualora la politica dell'azionista di maggioranza (gli USA), sterzi verso un appianamento dei rapporti con la russia la poltrona di uno come Stoltemberg, ad esempio, potrebbe scricchiolare (assieme a tutto il partito che voleva alzare il tiro contro la russia).
    La situazione penso sia molto complessa (Trump ha vinto, per certi versi, contro il suo stesso partito, e non escludo, a priori, possibili schieramenti trasversali tra democratici e repubblicani ortodossi in Parlamento). L'Italia potrebbe comunque avere delle opportunità. Dalla normalizzazione dei rapporti con la russia, dalla pacificazione del mediterraneo e dalla perdita di peso politico della Germania, noi, abbiamo solo da guadagnarci, a mio avviso. Certo, con un Governo come quello di Renzi, con un ministro degli esteri come Gentiloni e con il PD filo-€europeo al potere, eventuali opportunità sarebbero mancate in partenza. Come ai tempi del Duce, ci ritroveremmo a fianco di un alleato sbagliatissimo.
    Si apre sicuramente uno scenario nuovo, da seguire con attenzione.

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    1. Rammento che, guarda il caso della Storia, "L'8 NOVEMBRE 1942 ebbe inizio l'operazione Torch, lo sbarco in Algeria e Marocco".
      Poi:
      "Alla fine del 1942 Churchill e Roosevelt decisero di incontrarsi nuovamente, stavolta a Casablanca, con l'obiettivo di pianificare la strategia globale nei mesi a venire[12]. Fin da subito si palesarono le divergenze di opinioni tra i due stati maggiori americano e britannico...
      ...Il generale Marshall non poté non riconoscere che un attacco in Sicilia - assai meglio che in Sardegna - avrebbe comportato due evidenti vantaggi: impegnare a fondo per la difesa dell'isola le numerose forze dell'Asse e, conquistandola, rendere più navigabile il Mediterraneo velocizzando le comunicazioni navali tra il Pacifico e l'Atlantico. Il 22 gennaio 1943, nella riunione conclusiva, si decise che a partire dal mese di giugno era autorizzata l'invasione anfibia della Sicilia".
      Attuata poi, com'è noto, il successivo 10 luglio 1943.

      Nel frattempo, mentre si aggrediva il nord-Africa, anche la battaglia di Stalingrado volgeva verso un ribaltamento contrario agli invasori tedeschi: fino alla resa della 6a armata tedesca il 2 febbraio 1943.

      Notare che anche Roosevelt, prima che iniziasse l'operazione del "secondo fronte" in nell'Europa in mano tedesca, aveva difficoltà in questa direzione a causa delle resistenze dei propri comandi militari, che privilegiavano il fronte asiatico:

      "Solo durante una seconda conferenza nel giugno 1942 (mese del referendum Brexit...), dopo la visita in occidente del ministro degli esteri sovietico Vjačeslav Michajlovič Molotov, i massimi vertici politico-militari alleati decisero di affrontare la questione del "secondo fronte"[9]. La delegazione britannica si scontrò subito con quella statunitense, che aveva nel suo capo di stato maggiore, generale George Marshall, un convinto assertore della teoria che l'attacco all'Europa occupata dovesse passare dalla via più breve e diretta: uno sbarco sulle coste settentrionali francesi. La discussione fu subito aspra e alla fine prevalsero i britannici che convinsero Marshall e Roosevelt a organizzare un'offensiva contro le forze collaborazioniste francesi in Algeria e Marocco e, quindi, chiudere in una morsa (con l'8ª Armata del generale Bernard Law Montgomery proveniente da est) tutte le forze dell'Asse schierate in Nordafrica, compreso il famoso Deutsches Afrikakorps del feldmaresciallo Erwin Rommel".

      Ma a parte queste giocose similitudini, (frattaliche), è chiaro che Trump non sarà in una immediata posizione di realizzare il suo programma (ammesso che abbia le idee chiare), senza "trattative" con l'establishment bipartisan

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  2. Guardando queste liste mi chiedo come un paese, ma direi un mondo, che pone come motto fondamentale "no free lunches" (si può rendere bene con il nostro "nessuno dà niente per niente"), accetti poi la finzione che questi "donatori" siano animati solo da purissima simpatia e sincero amore per la causa...

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    1. Ma perché l'anima più profonda del neo e vetero-liberismo è indefettibilmente sostenitrice del fatto, più volte qui evidenziato, che la "morale" si applichi solo ai "dominati" e non riguardi i "dominatori" e i loro mandatari...

      Questa è un'applicazione dell'etica della "doppia verità", fulcro della metafisica del mercato

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    2. Come dire: io il culo al caldo ce l'ho, metticelo anche tu e siamo a posto. E se non riesci a metterlo, vuol dire che sei un lavativo.

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  3. Faccio parlare Lattanzio per me...

    (Notare tra chi mette Dugin: spiegando molto dei suoi esoterici balletti ideologici...)

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Non si comprende il liberismo fintanto che non si capisce fino in fondo che i peggio odiatori dell'umanità sono filantropi.

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    1. "Amano" talmente l'umanità da volerla cambiare "in meglio" con la coercizione, secondo lo schema che fu proprio anche a Robespierre: "Imporre la virtù anche con la forza".
      Oppure assicurano alla medesima il raggiungimento della felicità e della realizzazione secondo il lasciar fare, entro uno spazio comunque ontologicamente angusto che già hanno provveduto a tracciare antecedentemente.
      In ambo i casi, senza dover essere teologi, è sufficiente la poesia di Baudelaire per avvertire l'aroma dello zolfo.

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  6. Non avevo letto il precedente post, ma ieri sono andato a letto lo stesso di buon ora (perché avevo da lavorare questa mattina) e al risveglio ho trovato la bella notizia della vittoria di Trump (ho anche fatto a tempo a vederla consolidare da semplice proiezione a esito finale).
    Tuttavia, in questa giornata per me surreale (in passato non avevo mai provato simpatia per gli USA come oggi e solo negli ultimi anni, grazie anche all'ipotesi frattalica e all'aver compreso che i nemici storici dell'Italia sono e restano Francia, Germania e Gran Bretagna, ho rivalutato la questione - establishment "democratico" a parte), passo dall'euforia all'incertezza più assoluta.
    Con Clinton probabilmente l'affaire Putin avrebbe rischiato seriamente di esplodere a breve ma con Trump non esploderà forse la questione europea?
    Mi spiego: le giuste mosse protezionistiche (svalutazione del dollaro e repressione delle rendite finanziarie) che il nuovo comando americano va a intraprendere creeranno danni economici in Francia, Italia e, sopratutto, in Germania (che è quella che in percentuale e in termini assoluti perderà di più).
    Il risultato sarà che in Francia stravincerà la Le Pen, in Germania si affermeranno prima o poi le forze euro scettiche e in Italia il primo che saprà parlare al popolo con le parole di Trump (ovvero con quelle che avrebbe dovuto usare la sinistra storica che ancora oggi, tradendo i lavoratori e se stessa, si definisce "europea") avrà la nazione ai suoi piedi.
    Ecco quindi ricrearsi la situazione esplosiva degli anni '30 con forti guerre commerciali tra stati e popoli pronti a buttarsi nel fuoco per il leader carismatico di turno (e l'idea di vedere tanti intellettuali prezzolati di oggi confinati in qualche eremo sperduta mi farebbe anche sorridere).
    Purtroppo non vi è proprio cultura storica (in Italia ma nemmeno nel resto del mondo) e temo che saremo condannati a rivere, magari farsescamente, gli orrori del passato.
    Segnalo comunque questo video di alcuni giorni fa dove si parla apertamente di golpe morbido negli apparati americani contro Obama / Clinton e a favore di Trump:
    https://www.youtube.com/watch?v=CJ_CYS-KMjM&feature=youtu.be&a

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  7. Ricordo solo che Schulz dichiarò che se per un surreal motivo l'attuale Unione avesse voluto far domanda per entrare all'interno dell'UE, tale richiesta sarebbe stata cassata per "evidente mancanza di democrazia"... fate vobis che tipo di personaggio è questo... :) Intanto su siti Ansa e Sole24Ore si dà risalto alle proteste contro Trump presidente...

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    1. Ma è tutto sommato coerente: Schulz fa coincidere la democrazia con il paradigma della competitività monetarista e ordoliberista dello Stato minimo.
      E, come abbiamo evidenziato tante volte, gli USA sono bravi a predicare le "riforme strutturali" e i pareggi di bilancio agli altri, ma non li applicano molto bene a se stessi...

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  8. Per Valerio: Ciao io non sarei proprio così sicuro che il dollaro si svaluterà. Se osservo il grafico euro/dollaro, l'euro dopo una discesa che lo ha portato da 1.4 a 1.05 sta consolidando nella fascia 1,05/ 1,17 da venti mesi. Ora bisogna interpretare se questa lateralità è una fase di riaccumulo di posizioni rialziste sull'euro, ovvero è in atto un ulteriore movimento distributivo che una volta rotto quota 1.05 lo proietterebbe verso i minimi del 2000 a quota 0.85.
    Se devo essere sincero a me sembra molto più una fase distributiva che accumulativa, tale ipotesi verrebbe smentita solo con il solido recupero di quota 1,2. Cmq sul breve la vittoria di Trump sta rafforzando il dollaro, i mercati salgono, tutto il contrario di quello che doveva accadere secondo i media main stream.
    Forse l'elezioni americane dovrebbero aprire una seria discussione sul ruolo dei media in una Democrazia. A me sembra che Democrazia e media in questo momento siano inconciliabili, in quanto questi ultimi hanno abbandonato completamente il loro ruolo originale, che sarebbe stato quello d'informare correttamente i cittadini di come si comporta il Potere Costituito, in modo che essi potessero formarsi una opinione autonoma. Al contrario si sono trasformati in una macchina infernale al servizio delle Oligarchie per manipolare l'opinione pubblica, con lo scopo:
    a) di far passare per normalità l'assurdo e il ridicolo
    b) abituare la massa a portare la propria attenzione sugli aspetti marginali e mai sul nocciolo del problema
    C) Far coincidere gli interessi delle Elites con quelli del Popolo
    D) far credere alle masse che il mondo non si muove in relazione alla prassi umana, ma bensì per volontà propria secondo delle leggi naturali imperscrutabili alle grandi masse ed interpretabili solo ed esclusivamente dall'Accademia asservita al Potere.

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    1. Ottima sintesi che individua il punto nevralgico dell'attuale regime antidemocratico dei mercati

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  9. Scusate , mi inserisco in punta di piedi nel discorso di Mauro Gosmin , confermandolo nella sua analisi: L'esempio ci è venuto ieri da un Furio Colombo assolutamente livoroso , che sventolava l'Huffington Post , sottolineando come il giornale smascherasse le terpitudine fatte da The Donald alla Clinton , 3 pagine 3 sventolava . Io ho provato un sincero moto di compassione per un uomo che vuol far credere che la stampa sia ancora "informazione ( dopo aver sbagliato ogni singola analisi, a proposito leggete Servegnini oggi robe de matt ) , purtroppo la SStoria non lo raggiungerà (credo per limiti di età ) ma spero che rincorra i suoi figli e nipoti !

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