domenica 13 gennaio 2013

HOLLANDE E LO SCUDO INFRANTO DEI DIRITTI COSMETICI

Lo dico subito e poi passiamo al "succo" di questo post.
Il "fiscal compact" è lo strumento necessitato e complementare dell'euro.
Ciò nel senso che, essendo l'euro concepito in funzione deflazionistica e svalutativa del lavoro, e intenzionalmente idoneo a provocare, tra i paesi coinvolti, squilibri e crisi conseguenziali, l'euro esige, una volta verificatasi la crisi, strumenti pro-ciclici che la accentuino, in modo da attivare questa sequenza:
a) impedire il sostegno della domanda da parte dello Stato;
b) acuire la disoccupazione, 
c) "strutturare" - a livello di regole giuridiche prevalenti persino sulle Costituzioni- la redistribuzione della ricchezza verso il settore finanziario, preservandone il costante livello di profitti 
d) consentire alla finanza privata, il controllo delle istituzioni, sovranazionali e nazionali, cosa di cui l'ESM è la espressione di punta.
Questo è ciò che incombe sugli europei dell'area-euro.
E non sarà "parlando d'altro" che le relative classi politiche eviteranno che i cittadini stessi se ne accorgano. Presto, molto presto (magari in Italia un pò più lentamente)...

Allora: nel post "Gordon Flashes Cameron. Verso il 25 luglio", avevo detto, nel "finale", che Hollande non era "pervenuto" ma ci avrebbe presto dato "soddisfazioni". E "anfatti"...
Mentre l'Europa si "accende" (non dico ancora si "infiamma") di improvvisi lampi...di pentimento (confessioni di Juncker), segno che la muraglia dell'imperialismo germanico-finanziario (con  l'originaria convergenza dei banchieri francesi...e delle "elites", bancarie e illuminate, italiane, come pure ci ha raccontato il grande Poggio Poggiolini), inizia a sgretolarsi, la notizia francese non è proprio quella che mi aspettavo.
Cioè l'inizio di una rivendicazione anti-euro. sociale ed economica, sempre più chiara e netta non solo degli economisti e di "Le Monde". Ma quello che ci viene ora in primo piano ha una portata ancora maggiore.
La "novità" francese ha invece una sintesi abbastanza semplice: l'era dei diritti "cosmetici", delle grandi facciate di "bla bla bla", che servono a oscurare la disattivazione dei diritti fondamentali delle Costituzioni democratiche e sociali (cioè fondate sul "merito" costituito dal lavoro, e non dal creare soldi attraverso i soldi e legittimarsi come l'unico soggetto avente diritto a...tutto), sta tramontando. Almeno in Francia.
In Italia, grazie al fatto che B. calamita, per antitesi automatica, ogni possibile dibattito politico, "ancora" non si sa.
In Francia, dunque, nell'interpretazione di Dagospia, "PRIMA GLI SCHEI, POI I GAY - SE IL PORTAFOGLIO È VUOTO ANCHE I TEMI ETICI, NELLA LAICISSIMA FRANCIA FINISCONO NEL CESSO - LA CROCIATA DI HOLLANDE PER TRASFORMARE IN LEGGE IL MATRIMONIO E L´ADOZIONE DA PARTE DI COPPIE OMOSESSUALI E LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA NON HA ATTIZZATO NESSUNO: I MILITANTI DE’ SINISTRA NICCHIANO, GLI INTELLETTUALI TACCIONO E ANCHE GLI STESSI PAPA-BOYS SONO DIVISI…".
L'articolo commentato-citato è di Repubblica: perciò non possiamo pretendere che "si renda conto" della portata effettiva della notizia, tanto che il "prima gli schei" è essenzialmente "Dagospiesco".
Ora, ovviamente non ho nulla in contrario al "merito" della rivendicazione (la perplessità può sussistere sulla "adozione": ma gli argomenti pro e contro sono vari e quasi irrisolvibili alla luce dell'evoluzione sociale, "post"-morale borghese della famiglia. Quest'ultima era cioè intesa come "unità produttiva" di base, destinata alla ottimizzazione e riproduzione della forza lavoro e, in alternativa, all'apice della piramide, alla perpetuazione del capitale accumulato. Ora nel capitalismo finanziario questa radice "funzionale-morale" ha perso di senso. E comunque mi rifiuto di entrare in questioni di etica e "bioetica", in cui primeggiano personaggi completamente indifferenti alle sofferenze umane..."altrui". Mentre personalmente la sofferenza dei popoli e degli individui mi ferisce e mi riempie di sdegno).

E "digiamolo", senza dover aggiungere ogni volta le lunghe dimostrazioni di flussi, stock e differenziali di inflazione, che "loro" e i "loro giornali", tanto, non ascoltano: il fatto saliente è che, di fronte alla "mattanza" del benessere dei cittadini, a MATRICE EURO E NON SEMPLICEMENTE FISCAL COMPACT (che i francesi, e non solo, ancora non hanno recepito nel loro ordinamento...), la favoletta dei "nuovi diritti", non funziona più tanto bene, e meno che mai nella "prestigiosa cornice del sogno europeo".  
E presto si rivelerà per quella manovra di distrazione di massa "erogata" dagli "intellettuali di sinistra" per narcotizzare i lavoratori, gli utenti della sanità, i fruitori dei servizi pubblici, i pensionati e pensionandi, e fargli dimenticare di essere, tutti quanti, gay e etero, di qualsivoglia confessione e "pratica" sessuale lecita, prima di tutto cittadini.
Cioè vittime predestinate non tanto e non solo dell'oscurantismo ecclesiastico, quanto dell'IMPOVERIMENTO PER TUTELARE I CREDITORI, I DETENTORI DEL NUOVO POTERE LEGITTIMISTA E TEOCRATICO: LA SACRA FINANZA UNITA (come ci racconta Flavio con dovizia di particolari).
Ma a che serve, in pratica, essere omosessuali sposati e con tanto di "filiazione", se comunque precarizzati, disoccupati, senza accesso all'abitazione, senza effettive sanità e istruzione pubbliche e senza prospettive previdenziali-pensionistiche?

Magari, i popoli, liberati dalle bubbole dei diritti "cosmetici", CHE SERVONO A DISTRARRE O, ANCOR PIU', A INTRODURRE GUERRE TRA IMPOVERITI, (che è poi uno strumento indiretto, ma particolarmente efficace, di "distrazione" che attizza i "livorosi" di tutte le aree politiche), inizieranno a "scuotersi". Magari anche, un pò (più di ora) gli italiani (che tristezza questi attori comici!)
E non è che i costituzionalisti (non quelli ossessionati dal sostenere che l'art.41 Cost. è "stalinista", non sapendo neppure indicare perchè) non l'avessero "avvertito".
Delia La Rocca, nell'interessante saggio collettivo, dal significativo titolo "Il Costituzionalismo asimmetrico dell'Unione europea", (Giappichelli 2010) ci dice, nel suo contributo "Dalla lotta per i diritti alla lotta tra i diritti": "Fuori dalle aule universitarie, della convegnistica accademica o delle sedi giurisdizionali, i comuni cittadini cominciano a chiedersi [eravamo nel 2010 ndr.], sempre più spesso se, tra i diritti di cui tanto parliamo, ce ne sia qualcuno che può risolvere il loro problema. Mentre i cultori di discipline non giuridiche si chiedono se i nostri "tecnicismi" siano all'altezza delle sfide poste dal nuovo...scenario. Insomma se tutti questi diritti servano davvero a qualcosa.
Dinanzi alla difficoltà sempre più diffusa nel senso comune di avere piena consapevolezza dei propri diritti "effettivi" e "ragionevole" certezza nel farli valere, potrebbe risultare non del tutto ingiustificata la preoccupazione ormai crescente che dall'Unione europea, piuttosto che un innalzamento delle tutele, promani una loro riduzione, una loro compressione o, addirittura, un loro sovvertimento".

E di "sovvertimento" e "riduzione" ASSOLUTA dei diritti, oggi, a distanza di poco più di 2 anni, abbiamo la certezza, grazie alla "wunderbar" decisione della Corte europea di giustizia in seduta plenaria commentata nel post "Aux armes citoyens...", laddove si nega, senza alcuna spiegazione, che la certezza del diritto possa essere posta in pericolo dalla pletora di regole incomprensibili, e pesanti come catene, che gettano tutti noi nelle "segrete" del sogno europeo...ponendoci collettivamente nella condizione di Josef K., nel "processo" di Kafka.

A proposito, per "Poggio", del Parlamento europeo e della sua essenza ossimorica, dedita al più a "risoluzioni" sui nuovi diritti "cosmetici", ma incapace di "rappresentare" i popoli e legiferare sui loro interessi, parleremo... 

18 commenti:

  1. La svendita del nostro paese prosegue a spron battuto...
    http://vocidallestero.blogspot.it/2013/01/per-il-sole-24-ore-il-distretto-di.html#more

    di quali diritti parliamo? di cosa vogliono farci parlare? Ho conosciuto uno che lavora per la Marazzi. In effetti lui e la moglie sono preoccupati per le quote rose nei cda...

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    1. Infatti cara Silvia questa è schizofrenia, mentre tutti viviamo in un mondo problematico e complesso dove la crisi si manifesta concretamente e spietatamente, questi mentecatti vengono a raccontarci che è appena passato il salvatore, e con le loro boiate colossali riesumano pure il signore del Burlesque.

      Vorrebbero che tornassimo a parlare degli scandali di B. delle sue collezioni di auto tedesche (cioè io dovrei preoccuparmi di quattro figlie di Ilio?) o delle famiglie omo mentre il paese viene colonizzato, il welfare distrutto, il tessuto industriale saccheggiato? Io dovrei preoccuparmi delle alcove del banana e dei fogni di Vendola?
      No mi rifiuto, a questo diluvio di stronzate risponderei con un semplice, conciso , sonoro : Vaffanculo.

      P.s. mi scuso per l'estrma sintesi ma sinonimi in grado di esprimere con precisione il mio particolare stato d'animo non ne ho trovati.

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  2. Da noi l'asse clerical finanziario è solidissimo e tiene bene, quindi siamo al riparo da ogni diritto cosmetico. Che fortunelli!
    Dobbiamo tenere duro con cocciutaggine, guardare all'analisi storica ed economica evitando di pensare alle PERSONE, nomi e cognomi, di cui ci siamo fidati, di cui ci è nota la storia, che pensavamo di conoscere. Stare a chiederci "come" e "perché" siano arrivati dove li troviamo oggi serve solo a sentirci soli, depressi e smarriti.
    Sento dire: "capisco come debbano essersi sentiti gli antifascisti sotto il regime". Nessuna polizia è fuori della nostra porta e nessun confino ci aspetta, possiamo discutere e incontrarci liberamente e farci coraggio, comunque è vero che ci avviamo ad un'emergenza democratica e sociale.
    In questi casi è bene tenere gli occhi aperti, la mente lucida e le emozioni a briglia corta. Avere una chiave di lettura che spiega tante cose in un momento così confuso sarà molto utile nei giorni che ci aspettano.

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    1. La questione dei diritti "moltiplicati" e desostanziati, in nome di enunciazioni enfatiche (le varie roboanti e inutili "Carte", prive di organi esecutivi e legislativi obbligati a dargli programmaticamente tutela e attuazione), si riassume nel "politically correct":
      il metodo è già sperimentato negli USA e, guarda caso, proprio negli anni della finanziarizzazione e dell'abrogazione del Glass-Steagall Act. Quindi:
      - non occorre che a ciascun diritto corrisponda una legge di attuazione e tutela. Basta animare il dibattito e tenere l'attenzione su questo (sottraendola dai problemi seri);
      - anche se si fa una legge inutile o liberticida, si usa un linguaggio adatto a far ritrovare l'eco di quel dibattito e si da' l'illusione del progresso...consentito dal nuovo linguaggio , meglio se a matrice europea (il fogno).
      Ciò è accaduto pure in Italia, (Chiesa più o meno interessata e complice,) nell'una
      o nell'altra forma (es; eutanasia, quote rosa, linguaggio in tema di immigrati e etnie varie, "diversamente abili" ecc)...e si continua a farlo sfruttando, il fenomeno livorosi" cioè il "conflitto tra diritti", facendo prevalere qualche slogan (la corruzzzione e giù con assurde regolazioni della privacy su aspetti innifluenti quale la trasparenza delle persone private e non degli atti funzionali, sui quali i cittadini potrebbero veramente misurare gli svantaggi di tagli e privatizzazioni).

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    2. E già. Chiaro, una volta che te lo dicono, e spiega tante piccole cose ammucchiate nella memoria.
      Sia sempre benedetto chi mi dà un punto di vista! Mi tira su alla fine della giornata.

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  3. PRAGMATISMO SCROTALE

    E' sicuramente il caso di rimembrare (ndr, riprendere membra, il ricordo serve ma qualcosa di sostanziale oggi è piu utile oltre che necessario) la discussione in occasione del secondo passaggio in Senato della modifica costituzionale dell'art. 81 ("pareggio in bilancio") propedeutico al vincolo e condizionalità del "fiscal compact".

    Alcuni passaggi:

    L'EVIDENZA:
    " ... la discussione su questa modifica costituzionale è stata sciatta, frettolosa e poco interessata, e anche oggi è diventata, schiacciata dall'evidenza di una contingenza politica momentanea, una mera formalità."

    LA SOSTANZA:
    «Questo articolo 81, con la sua storia di interpretazione parlamentare e giurisprudenziale, ha bisogno di ricevere forza. Occorre che la nostra esperienza triste e i nostri fallimenti ci suggeriscano quelle modifiche, perché l'intenzione di Einaudi e di Vanoni nel presentare l'articolo 81 alla Costituente possa essere realizzata in un testo che superi gli aggiramenti che la pratica ha creato in questi trent'anni» (cit. di B Abdreatta, 1984).
    " ... una prima risposta di tipo pragmatico ... l'approvazione a maggioranza di due terzi consente l'entrata in vigore immediata, mentre l'approvazione a maggioranza assoluta con un eventuale referendum si trascinerebbe ancora per dieci mesi. Non so quale credibilità avrebbe nel contesto europeo, di fronte ai nostri interlocutori, un Parlamento che inizia una revisione costituzionale, l'approva in prima lettura senza voti contrari e poi si arresta di fronte alla paura di approvarla a maggioranza dei due terzi, mettendo una riforma costituzionale in un limbo per dieci mesi. Questo però è un argomento pragmatico che, a mio avviso, sarebbe già sufficiente per affermare che occorre votare la riforma a maggioranza di due terzi, ma non risponde al quesito posto dal collega Pardi, il quale mette in campo il principio democratico, di fronte al quale gli argomenti pragmatici hanno minore valore."

    Qualcuno ricorda l'esito della "votazione" rimandato di una settimana?

    Tribunale dell'Aja, nessuno escluso, o è necessario qualcosa d'altro?

    That's all, folks!

    ps: qualche anima caritatevole che a me "imparasse" l'attivare link della mia "lettera28" ...??
    Ammetto che lo sapevo ma l'ho "smembrato" quanto le gonadi che m' "esplodono" come "bolle".

    http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=00657384&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddlcn3047bpdbncc-intervento_ceccantipd&parse=no

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    1. Poggio: tutto questo commento pare virare verso il vero e proprio...post!
      Di indagini storiche o, solo indagini, su questi fatti ce ne sarebbe bisogno!

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  4. La mia impressione personale è di essere in presenza di una "involuzione sostanziale" dei diritti accompagnata, anzi, compensata, da una esasperata radicalizzazione (quasi schizofrenica), di alcune questioni politiche "simbolo" delle moderne democrazie (omosessualità, femminismo, animalismo). Come a dire "siamo tutti più poveri, ma abbiamo le quote rosa e le nozze gay, quindi rimaniamo "democratici".

    Ecco quindi che avremo giovani madri che, colpite dalla flessibilità in uscita, potranno però "compiacersi" di vedere l'ex marito mangiare alla caritas a seguito della sentenza di separazione.
    Oppure grideremo alla giustizia delle "quote rosa" nei consigli di amministrazione ed in politica (ossia per le figlie dei benestanti), mentre la cassiera di un supermercato che si scopre incinta non avrà nessuna tutela e dovrà, probabilmente, scegliere tra la gravidanza ed il (comunque precario), lavoro.
    Oppure ancora rimarremo sempre più indifferenti ai suicidi per motivi economici ed alle ragioni politiche che ne sono alla base (peggio per loro.... magari erano evasori, dipendenti pubblici del castacorruzionebrutto, e comunque sono sempre delle pensioni in meno da pagare, no?), ma ci commuoveremo di fronte alla foto del gattino batuffoloso sul social network (accompagnato dalla dicitura "la sua lettiera non inquina, i tuoi rifiuti si!!!!").

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    1. Ecco: hai descritto questa operazione posticcia e di faccita...LA COSMESI

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    2. Azzardo delle definizioni.

      COSMESI: moltiplicazione del novero dei diritti accompagnata, però, dalla riduzione degli stessi in "norme programmatiche" (la cui effettività dipende dall'azione effettiva del pubblico potere).

      Il processo di COSMESI giuridica, è accompagnato e si avvale, a livello metodologico, di un approccio "mimetico", che si estrinseca attraverso delle direttrici:

      a) giuridiche - come, ad esempio, l'uso del diritto internazionale e dei trattati per "paralizzare" l'effettività della tutela dei diritti fondamentali e dei principi contenuti nelle singole costituzioni statuali (che rimangono, però, formalmente enunciati e garantiti!).

      b) politiche - attraverso la mistificazione neo-liberista che presenta come scienza economica ciò che invece è solo che un'opinabile scelta ideologica. Il connotato "pseudo-scientifico" è però funzionale all'imposizione di determinate politiche come "scelte necessitate".

      c) sociali - il problema della tutela dei diritti viene deformato, agli occhi dell'uomo della strada, dal riduzionismo operato dai mezzi di informazione. Essi focalizzano le masse solo su elementi accidentali delle problematiche in modo da non consentirne una lucida visione d'insieme. Da notare, al riguardo, che il tanto temuto "populismo" pare, invece, perfettamente tollerato dai sedicenti "europeisti" quando si tratta di delegittimare le istituzioni nazionali in favore dell' "assorbimento" europeo (vedi, ad esempio, l'antiparlamentarismo -davvero di mussoliniana memoria- montato dalla stampa nostrana a partire da singoli -e, per carità deprecabili- casi di corruzione: il criminale non è più, agli occhi dell'opinione pubblica, la singola persona ma diventano le istituzioni stesse, le celeberrime "aule sorde e grige").

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    3. Bravo Lorenzo...a parte, nella definizione di COSMESI, che le norme non sono neppure "programmatiche", a rigore, (perchè mancano proprio organi-legislativi ed esecutivi- competenti, in base alla stessa "fonte"e a una procedura da essa prevista, ad attuare il programma/diritto stesso), sei pronto per fare un post.:-)
      Elaborando questa materia sui punti a) b) e c), può venirne fuori un "focus" interessante. Per farmelo avere, nel caso, sai come fare (Sil-viar@virgilio.it)

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  5. Ho ben inteso il senso del post (distrarre l'attenzione mediatica da problemi più pressanti) ma, perdonatemi, da omosessuale un certo fastidio l'ho provato nel considerare l'ampliamento dei nostri diritti quasi come un fatto banale o secondario. Concordo pienamente sul fatto che del matrimonio - a cui pure aspirerei - non me ne faccio nulla se perdo il lavoro, però siccome non siamo una piccola minoranza non parliamo di estendere diritti (o difendere privilegi) di 10 o 100 persone, come troppe volte accaduto senza che nessuno levasse lai di protesta.
    Credo, inoltre, che le armi di distrazione di massa siano ben altre!

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    1. Il senso del post, non implica alcuna "deminutio" delle rivendicazioni degli omosessuali.
      Piuttosto, se inteso correttamente e senza pregiudizi "semplificatori", evidenzia che:
      - la "moltiplicazione dei diritti", ponendone in agenda una quantità pletorica, con definizioni artificiose, mira alla cosmesi e non a fare qualcosa che "serva" davvero alla soluzione del problema, SCATENANDO UN CONFLITTO TRA DIRITTI CHE CONSENTE DI SVUOTARLI TUTTI INSIEME PROGRESSIVAMENTE;
      - in Francia la cosa ha iniziato a "mostrare la corda": notizia importante per noi, perchè la liberazione possibile dell'Europa riguarda tutti noi, TUTTI;
      - TUTTE le minoranze, anche numerose, non solo gli omosessuali, hanno subito la "cosmesi" e quindi hanno ricavato pseudotutele prive di effettività ma caratterizzate da, e spesso limitate a, "parole d'ordine-suggestive-politically correct".

      Dove stia la banalizzazione e secondarizzazione delle rivendicazioni degli omosessuali, non si sa.

      Ma troppo spesso, proprio chi cade nelle suddette trappole, non vede l'ora di incartarsi, appunto, in conflitti che, anche ove vinti, non sposterebbero di un millimetro la propria condizione: infatti la tendenza è costruire una occhiuta CENSURA politically correct verso altri- non certo appartenenti al "potere decidente"- e non vedere le responsabilità del potere che, anzi, incoraggia la censura e la guerra tra impoveriti.
      Nel post è detto tutto questo

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    2. Non va accettata la logica dello scambio: concessione libertà individuali contro ritiro dei diritti collettivi.
      Semplicemente perché facciamo tutti (la generalità dei cittadini) parte del secondo aggregato.
      Posto questo, ben vengano maggiori spazi di affermazione per le istanze delle minoranze.
      Solo questo (credo) si voleva significare.
      Un benvenuto anche a Saverio.

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    3. @ Quarantotto
      Sono assolutamente d'accordo sul fatto che una nostra "vittoria" sul matrimonio non sposterebbe di un millimetro la nostra condizione materiale, che ha evidentemente ben altre basi, in primo luogo il lavoro ed i diritti sociali. Come spesso mi capita di sostenere anche nelle associazioni gay (troppo attardate su battaglie secondarie) forse dovremmo focalizzare la nostra attenzione proprio sui diritti sociali, poichè solo su (e da) essi possono discendere quelli civili. Oltre non vado perchè altrimenti andrei fuori tema.
      @ Balduin
      Grazie per il benvenuto! Faccio mia la sua bella frase: "non va accettata la logica dello scambio: concessione libertà individuali contro ritiro dei diritti collettivi" poichè mi sembra perfetta!

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    4. Saverio,l'importante è che ci si comprenda evitando equivoci su cose che, qui, non troverai mai affrontate nè secondo il luogocomunismo politically correct, nè secondo quello catto-perbenista.
      Chi possiede la "sete di verità" non si ferma alle apparenze e preferisce cooperare con i pochi che si prendono la briga di andare nella stessa direzione :-)

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  6. SENZA PAROLE ..

    http://www.ft.com/intl/cms/s/0/65175e70-5d87-11e2-a54d-00144feab49a.html#axzz2HwP2rZj2

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    1. Ha detto che Monti è bravo e un ottimo alleato, che il fiscal compact va bene così e che la "politica anticiclica" si "farebbe" col bilancio UE...che non c'è.
      E non ha chiara la distinzione tra il fare unilateralmente "nuove spese" e il "non fare" ulteriori tagli e tasse che, col suo amato fiscal compact, sono aritmeticamente inevitabili.

      Tutto in linea con l'ipotesi frattalica: il 25 luglio non arrivò perchè il "partito del fascio" ci "ripensò" per un suo autonomo processo di maturazione. Furono sbarco in Sicilia e il bombardamento su Roma...

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