Focus mercati/ Il caos politico riaccende lo spread. Tonfo di Piazza Affari. WSJ: "Colpa del Cav e di Mps'
Ora non è importante neppure dove sia data la notizia (c'è il link e chi ha capacità critica, come voialtri, se ne rende conto a prima vista). E neppure è importante che il WSJ abbia detto "esattamente" così. Qualcosa che ci assomiglia deve peraltro averlo detto.
Questo è il sintomo di una "idea", INCOSTITUZIONALE, che non muore e che continua la sua opera devastatrice della democrazia e anche dell'economia dei paesi che ci si ritrovano "in mezzo".
L'idea, che va ben oltre il PUDE, (anche se viene da esso immediatamente riportata per l'enorme convenienza ad alimentarla), che lo spread, cioè il costo del debito, dipenda dalla "morale" di un paese.
Ma proprio gli USA di WSJ vengono a dire una cosa del genere?
Loro che non hanno mai avuto problemi di spread, neppure al momento degli abomini Lehman&Brothers (eh, sì che di malcostume e di reati economici colossali se ne sono visti), quanto, piuttosto, il mitico "quantitative easing" al tempo della crisi ed anche ora, in replica, e a sostegno della politica "espansiva" di Obama.
Non ci interessa neppure dire che l'idea si regge tutta sul fatto che c'è la BCE e non c'è, in Italia come in Spagna, una banca centrale "nazionale". Sarebbe fuorviante.
Il punto vero è che le banche centrali, senza il mito dell'indipendenza, sarebbero semplici "risolutori" tecnici dei problemi di finanziamento del fabbisogno e non si potrebbe neanche porre la questione degli spread. E del crollo delle borse nei paesi interessati.
Ah, ma sì, dovremmo essere "fuori dall'euro"! Paura! E anche fuori da Maastricht-Lisbona. Terrore! E magari fuori dalla "liberalizzazione" del mercato dei capitali! Sorbole!
Con in più il piccolo particolare che questo significherebbe anche non avere la bilancia dei pagamenti in deficit strutturale "obbligatorio" (e lo vuole l'Europa! Diamine!).
Insomma, il cambio flessibile ci eviterebbe tutto questo ma dovrebbe accoppiarsi col recupero della funzione "normale" delle BC: quella di tesoriere del..."tesoro".
Questo solo per dire, senza analisi tecniche e complessi ragionamenti, e relative "citazioni" (in media siete ormai in grado di farle in molti), che...se semo stufati! E che rivogliamo una "normale" democrazia.
E tutto questo passa per la "dipendenza democratica" delle BC. Quella che avevamo quando eravamo un'economia che cresceva e che non è mai stata causa di "inflazione" (cfr; il "finale" sulla "good luck" antinflazionistica della teoria monetarista), mentre il debito -fino all'anno stesso della "pensata" del divorzio-, era al 58% del PIL.
E basta!
Il mostro "inflazione" non è altro che la proiezione di Cerbero agitata dagli dei mercati per impedire ai cittadini, "morti" nell'incertezza del futuro, di ritornare alla vita democratica attraverso la consapevolezza dei diritti (e doveri).
RispondiEliminaGli dei riusciranno nel loro intento fino a quando riusciranno ad indurre nella maggioranza dei mortali cittadini il convincimento a riporre la propria illusoria sicurezza nel (piccolo) gruzzolo di risparmi costituito dal "numero" indicato da un estratto conto.
Triste destino dei cittadini lavoratori illusi di essere diventati piccoli capitalisti...
Ed è un mondo dilaniato così tra la paura di "perdere" e la rabbia del gruppo sempre più esteso che vede concretizzarsi le sue paure, finendo persino "fuori" dalla droga dei numerini sul conto.
EliminaPerchè non avendo più quelli, c'è solo un mondo oscuro in cui nessuno gli tenderà una mano, meno che mai i "mostri" manovratori della "efficiente allocazione delle risorse" (che è poi "allocazione" nelle stesse tasche dei mostri)
bellissimo articolo di alberto alesina (Gulp!)sull'inutilita'
RispondiEliminainsostenibilita' dell'eurozona : corriere 1997 ! (via alberto borghi twitter) perfetto , tutti sapevano
http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/15/QUATTRO_GRANDI_BLUFF_DELL_UNIONE_co_0_97121514176.shtml
Il problema è che tutti quanti "potrebbero" ora facilmente sapere, seppure in ritardo, e non muovono un neurone nella giusta direzione. Gli piace farsi prendere in giro fino alla fine. Rimane solo da pregustarsi l'amaro divertimento della facce di palta che metteranno su quando i loro idoli avranno gettato la spugna...
Eliminanon posso crederci. non posso crederci. ma questi son proprio peggio di mussolini che nato socialista morì fascista. io davvero non ho più parole. non ho più parole. questo schifo di persona sarebbe una delle più rinomate firme del maggior quotidiano del paese. mamma mia. speriamo che tutto questo finisca presto.
Eliminavogliono farci vivere dentro matrix. solo che almeno in matrix c'era l'illusione di stare bene.
speriamo davvero tu abbia ragione nel prevedere una fine relativamente vicina a tutto questo. comunque tutto intorno mi lascia poca tranquillità per il futuro. se gli "adepti" a questo sistema marcio oramai non si contano più...dalle ceneri rinascerà qualcosa di buono...ma quanto ci metteranno i potentati a organizzarsi di nuovo? io davvero non so. cioè se sono stati capaci di questo...boh. non so.
EliminaI "potentati" si "organizzeranno" sempre: la loro esistenza è insita nella sociologia, anzi nella antropologia umana (in quella che definiamo fase storica).
EliminaOra siamo in uno di quei momenti storici in cui si vede come la loro "cultura" sia inferiore a quella di coloro che , con disprezzo, hanno ingannato e sfruttato.
Cioè mai come ora emerge che sono "unfit", irredibilmente, a reggere la società. Proprio di darwinismo periranno coloro che l'hanno invocato per legittimarsi: il fatto è che non era quello che credevano...
Condivido e apprezzo molto questo richiamo al Darwinismo, che per quanto mi riguarda ho sempre considerato nei suoi termini puramente scientifici.
EliminaGli individui con le "migliori" caratteristiche e quindi con maggiori possibilità di sopravvivenza, sono esattamente quelli che tu hai individuato: gli ingannati , gli sfruttati. Coloro che proprio in questa dura selezione naturale, stanno riscoprendo la lotta di classe (e qui mi riallaccio a Marcuse per chi volesse trovare spunti di riflessione). Una lotta di classe che a mio avviso non avverà a colpi di ghigliottina nè avrà come obiettivo la riconquista del pan brioches, ma sarà invece incentrata su di un nuovo umanesimo (con conseguente Rinascimento), fenomeno a mio parere già in atto, i cui segnali sono ben visibili a noi naviganti (senza Beagle purtroppo:) del world wide web (il nostro paradigma, le nostre Galapagos).
E bravo 48! Non se ne può più!
RispondiEliminaIl PUDE ormai dice la verità, non c'è bisogno dello spauracchio dello spread, Mario quello con i capelli tinti si rilassi, pensi al parrucchiere e si faccia meno patacca in testa, che gli sottolinea il naso lungo da Pinocchio invecchiato. Insomma, non gli dico nemmeno di pensare al MPS. Al parrucchiere.
Vedi il problema è "solo" quello di riprenderci la democrazia.
Magari potremmo avere un dibattito politico serio, con le voci autorevoli che si sono confrontate in questo spazio ad esempio, o in altri blog, e che è un piacere ascoltare, invece del solito copione che va avanti da vent'anni per rincoglionirci.
Il livello è sempre più basso, ma dobbiamo pensare a loro? Sono anni che non ci perdo il mio tempo, manco li conosco, anche se loro senza conoscerci stanno distruggendo il nostro Paese e le nostre vite. Ma nonostante questo li trovo ridicoli, sarà che non ho la tv e non mi capita di vederla, ma quando leggo qualcosa su di loro mi chiedo come sia stato possibile trovarli tutti così cretini e tutti insieme. Ma d'altra parte la mediocrità è quello che ci vuole per accettare la menzogna e il lavoro di m. che stanno facendo. Sono il vuoto, il nulla, e mi chiedo come è possibile che abbiano tutto questo potere. Sono cattivi, negativi, sembrano tutti dei mascheroni di cartapesta, le loro fisionomie sono false come la loro lingua. D'altra parte sono dei pupazzi ben pagati che stanno cercando di mantenere il posto di lavoro per sé e la loro corte.
Sono vecchi, imbalsamati e carogne. Incapaci di qualsiasi guizzo. Dead Men Walking.
Hanno perseguito il disegno delle oligarchie, sono i loro servi arricchiti con le briciole della "liberalizzazione" che gli garba tanto, della privatizzazione di quello che i nostri padri e madri e nonni hanno costruito e si sono conquistati a caro prezzo, sono i responsabili dell'impoverimento della nostra Nazione, impoverimento materiale e morale. Cosa vuoi gliene freghi della BC dipendente da Tesoro, di quanto paghiamo di interessi sul debito pubblico ai loro datori di lavoro, della democrazia e della Costituzione?
Fuori dall'€, fuori dall'€uropa e fuori dalle palle questi .... a pedate nel culo! Che siano maledetti.
E grazie a te per tutto quello che fai, ti sono e ti sarò riconoscente, e per il tuo senso di giustizia, per i tuoi valori e ideali.
il Kit per il bravo attivista del PUDE, così se vengono i trolls della ue ce bce si fanno due risate che gli fa bene alla salute.
EliminaManca il VOTA PUDE che mi ha mandato l'ottimo Giorgio DM sull'IMU:
https://twitter.com/PUDEredux/status/298497606269689858/photo/1
W l'€uro. Vota PUDE. Non hai scampo
Inizio a temere per la vita di Silvio, certo è un paradosso perchè l'ho sempre odiato ma la dittatura dello Spread sembra non avere limiti, come fanno a dire che non siamo in guerra? Stampa vergognosa di regime, resistiamo e avanti contro il Pud€
RispondiEliminaMa auguriamo a Silvio di rimanere nella migliore salute possibile.
EliminaCome diceva Conrad in "Cuore di tenebre", la crudeltà e l'efferatezza sono sempre più prerogativa di oscuri ragionieri e burocrati del profitto. E si muove per linee oblique, senza "picchi": hai fatto caso che quando si parla di azioni delle BC si dice sempre "undestatement, stile felpato" e altre terminologie del genere...abbondanti nelle righe dei giornalisti che credono così di partecipare all'upper class?
Non conviene a nessuno buttarla sul Riccardo III.
Molti liberisti credo stiano dimenticando che la discriminante che permise la vittoria sul "male" che c'era dietro la cortina di ferro non era il sistema economico adottato, ma quello politico. Era la democrazia.
RispondiEliminaLa "vittoria" (se tale la si piò chiamare), non era quella del capitalismo sul comunismo ma quella di un sistema democratico su uno che non lo era.
Ed era l'ultima di una lunga serie. Tutta la storia del '900, a ben vedere, non è altro che un trionfo della democrazia sulle sue lugubri alternative.
Ma i liberisti, questo, sembrano ignorarlo. Eppure la storia già sta parlando. L'€uropa che proclama la libertà per i profitti ed i capitali, è la stessa che:
a) si regge sull'incomprensibilità delle sue leggi;
b) si fonda sull'arroganza della sua burocrazia, che si pone ad invalicabile "diaframma" tra il cittadino e le sue istituzioni;
c) è connotata da una pericolosa (ed antidemocratica) asimmetria; tanto solerte nell'espropriare le democrazie della sovranità quanto lenta e "pasticciata" nella costruzione della democrazia sovranazionale;
d) nega a milioni di persone salariate la possibilità di essere politicamente rappresentate, e condanna come "populista" qualsiasi "tentativo politico" in tal senso;
e) dirama "veline" e prospetta "possibilità di censura" dei pensieri contrari, vulnerando oltre ogni modo la libertà di manifestazione del pensiero;
f) spaccia per progresso quella che è -a mio personale avviso- un'obbrobriosa regressione dallo "stato di diritto", allo "stato di polizia" settecentesco (con la variante che, nel caso odierno, il "sovrano" tutto è tranne che "illuminato"....).
Devo continuare? Io non credo che i firmatari dei trattati di Roma volessero tutto questo. Il primo principio ad essere tradito da questa €uropa, è...... L'Europa....
Sul punto f). Magari fosse lo Stato "di polizia", che, come ben spiega M.S. Giannini, assumeva il senso "di volto al benessere del popolo" (essendo "polizia" inteso come "regole dettate a tutela del benessere"). Quello che comunemente e impropriamente detto "stato di polizia" (identificandola con l'apparato di P.S.) è in realtà uno Stato "autoritario", law and order, che si dispiega nella sua versione "minima" liberista.
EliminaCioè lo Stato che si occupa solo di Difesa e appunto P.S., di prelevare le tasse, anche con la forza, e di redistribuire con trasferimenti "neutri" cioè al creditore e secondo l'ammontare del credito e non secondo la priorità definita dal "titolo" (diritti sociali costituzionali, ad es;).
Appunto il tipo di Stato che "vuole l'europa" ossessivamente.
Ma il fatto è che il "grande" credito verso lo Stato, che finisce per essere poi la destinazione delle tasse su lavoro e produzione, si è creato proprio per una scelta dello Stato e di Maastricht: l'indipendenza, dai valori democratici, delle BC.
Sì è vero che i firmatari del 1957 non volevano questo. Ma è solo perchè era impensabile spremere il popolo a favore del capitale finanziario mentre c'erano i carri armati sovietici ai confini.
E successivamente, si accorsero che anche il petrolio poteva mandare fuori controllo i calcoli delle imprese produttive.
Ergo, neutralizzata la minaccia d'oltre cortina (per inefficiente allocazione delle risorse, da cui la formula impropriamente applicata proprio ai cittadini degli stati che si erano rivelati "efficienti"), decisero che ogni possibile shock petrolifero e "commodities" fosse risolvibile attraverso la compressione salariale, non più impedita dall'incombente "minaccia".
Tristissimo vero?
E' chiaro che la democrazia da strumento in precedenza utile, diviene così un ostacolo superfluo da rimuovere pezzo a pezzo.
Ma non considerano che il loro sistema, esattamente come quello sovietico, è altamente inefficiente perchè non consente il prosperare dell'economia reale (eliminando il risparmio privato nella misura necessaria a sostenere gli investimenti). Questa diviene solo il "sistema di provvista" della "centrale" economia finanziaria.
A questo punto sono "loro" che non hanno alcun senso e costituiscono un ostacolo alla efficiente allocazione delle risorse. Assomigliano alla nomenklatura ai tempi di Andropov...ormai gli manca poco e dovranno sloggiare...
Però (ma c'è un però?), tornando a bomba, dato che il Cavaliere (alias Unto dal Signore), ha avuto nei tempi passati solo in parte l'appoggio dei poteri economici e finanziari, e quel poco appoggio se se l'è perso cammin facendo, è possibile che oggi questi poteri economico-finanziari (alias i "mercati"), vista la possibile rimonta berlusconiana, comincino a temere un eventuale scombussolamento (a credere alle dichiarazione di Costui, impresa ardua, lo so, ma tant'è) dello status quo europeo, e che quindi, sentendosi più protetti dal duo Bersani-Monti, tentino di stopparlo facendo il giochino dello spread? Nel caso, si tratterebbe di normali decisioni politico-economiche, non già di complotto.
RispondiEliminaCmq., ipotesi a parte, riprendiamoci democrazia e sovranità normali, che in questa situazione sarebbe già un bel passo rivoluzionario.
Ma sì è persino ovvio. Ma dove si parla qui di complotto? E poi non è tanto il timore di uno scombussolamento dello status quo europeo per l'azione di B. -molto poco verosimile alla prova dei fatti passati- quanto la netta preferenza per l'efficienza ortodossa pro-germania del "duo". C' poi l'effetto "pronta punizione" di B. per il solo uso (anche tattico) di certe argomentazioni...
EliminaLo spread è essenzialmente un "indice di sostenibilità" dell'euro per il paese "INDICIZZATO": la Spagna lo sta subndo anch'essa. Ma proprio perchè l'insostenibilità (è inutile ripetersi perchè) è nel funzionamento stesso dell'euro, per la Spagna molto più sostanziale che per noi.
Certo l'Italia è il paese più importante da "indicizzare" cioè da colonizzare. Ormai è "sotto spread" come un animale davanti alla frusta del domatore. Un paio di frustatone, un esercizio (riforme strutturali)e oplà se ne ritorni in gabbia...
D'accordissimo. No, il complotto qui non c'azzecca per niente, è stata una mia frase troppo ellettica e pleonastica. fuori del contesto
EliminaNella premessa, quarantotto, dici (e a ragione) che molti lettori hanno la capacità critica per valutare la portata e le ragioni della notizia sull’aumento dello spread così come delle altre che ci vengono propinate, a fiumi, ogni giorno. Per prima mi metto tra quelli che non sempre hanno questa capacità critica o non abbastanza, e per questo il tuo blog e il tuo lavoro sono un dono prezioso che, nel mio piccolo cerco di utilizzare, ma anche di diffondere come ossigeno vitale. E non si tratta sempre e soltanto di puro disinteresse: anche in questo caso bisogna un po’ sfatare questo luogo comune che gli italiani sono tutti ignoranti e indifferenti. Moltissimi sono quelli che vogliono sapere, che comprano il giornale ogni giorno, cambiano anche spesso testata. Ma come si vede, non basta se questo e solo questo (menzogne o non verità), su ogni testata, da parte di ogni giornalista, viene scritto. Mentre da questo sito fuoriesce aria nuova ed ossigeno, ogni giorno spargono nell’aria un mix di narcotici ed anestetici da cui è difficile ripulire i polmoni e la mente. Mi prendono per una invasata quando cerco di spiegare cose semplici come il fatto che la nenia sulla spesa pubblica è solo un imbroglio.
RispondiEliminaUno studioso statunitense ha sostenuto che per la buona democrazia non è sufficiente la cittadinanza, ma è necessaria una cittadinanza illuminata, ossia quella fatta di persone informate e consapevoli. Perché solo attraverso l’informazione, il cittadino è davvero tale, e può esercitare con cognizione di causa il suo diritto di cittadinanza. E invece, come segno dei tempi che cambiano, adesso non ci privano dell’informazione. Ma ce ne danno troppa, sbagliata, fuorviante. È come se ci dicessero: vedete che bella la democrazia in cui vi facciamo vivere? Perché subito dopo possano dirci: però la democrazia ha un costo! E invece la democrazia non è solo un costo che per questo può essere messa in discussione. È principalmente un valore, per di più indispensabile per la convivenza civile e lo sviluppo della società, è dialogo tra gli uomini, è cultura non di singoli popoli, ma dell’intero genere umano.
Grande Sofia!
EliminaLa democrazia non è un "costo" (il che è un'ovvietà strumentale) ma un "valore". Hai ragione: lo sforzo dei cittadini è vanificato dalla inaccettabile informazione mediatica. La domanda sarebbe semmai se i "giornalisti" ci fanno o ci sono.
Nella mia diretta esperienza personale constato che, in schiacciante maggioranza, ci sono (ignoranti e come tali condizionabili). Il fatto è che la società è complessa e che l'informazione viene accuratamente lasciata in mano a chi utilizza questa complessità come un "abracadabra", una formula di chiusura che (auto)assolve i giornalisti embedded da ogni responsabilità.
Salvo che poi sono i maggiori protagonisti della categoria "espertologi" sussiegosi che infesta le TV condizionando le menti sempre nella stessa direzione...
sull'ignoranza siamo assolutamente d'accordo. ma Bush, Karl Rove, diceva ai giornalisti: “voi potete solo raccontare la realtà: noi possiamo crearla. E mentre voi provate a decifrarla, e vi affannate in questo, noi ne creiamo un’altra, e un’altra ancora.”
RispondiEliminaBeh la frase è in sè indicativa di un "potere" particolarmente arrogante e poco trasparente. E forse descrive bene lo stato pietoso della cultura dei giornalisti. Le informazioni essenziali, in una democrazia, dovrebbero essere in gran parte disponibili, intendo i "fatti" da cui trarre deduzioni.
EliminaSe un governo nega la conoscenza di questi fatti essenziali- invocando su dettagli e applicazioni una invasiva "ragion di Stato"- la democrazia è bella che finita (e forse è in gran parte già così).
I giornalisti, a loro volta, e oggi più che mai, dovrebero conoscere, per dovere, le "regole di inferenza", cioè il modo in cui criticamente colloegare e collocare i fatti nel loro significato effettivo e previsionale.
Non bisogna essere geni per anticipare e smascherare la "banalità del male" della governance mondiale finanziaria: basta non avere un prezzo molto basso e curare i neuroni secondo coscienza professionale...
volevo dire un consigliere di Bush (Karl Rove), ho scritto male...
RispondiEliminaClaro lo que querias decir :-)
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