Questo aggiornamento-flash di Flavio, necessario per aggirare le linee nemiche della compatta (dis)informazione mediatica alla "famo come ce pare (e ce conviene)" vigente in Italia, ci serve per avere un quadro completo di ciò che accade nel mondo "esterno" al mattatoio Europa dei diritti sociali.
Ciò che dice Obama…
Il discorso sullo Stato dell'Unione pronunciato stanotte dal Presidente Obama di fronte alla sessione plenaria del Congresso a Washington ha toccato questi punti:
GOVERNO:
- compromesso per il taglio del deficit, confermando l'idea di tagliare le spese ma aumentare di nuovo le tasse;
- creazione di un nuovo trattato di libero scambio tra Stati Uniti ed Europa, annunciando nuovi negoziati per una “partnership transatlantica di ampio respiro nel commercio e negli investimenti”;
LAVORO:
- restituire vigore alla classe media innalzando salario minimo dai 7,5 ai 9 dollari ed agganciando nominalmente i salari all’inflazione (! il che significa abbandono esplicito della curva di Philips concepita secondo le "aspettative razionali" ndr,);
- difendere i programmi di assistenza sociale;
- rafforzare il settore manifatturiero, punto su cui Obama ha battuto molto ricordando che, sebbene rappresenti una piccola percentuale del PIL americano (9%), è uno dei settori che crea più posti di lavoro. Con Obama c'era Tim Cook, CEO Apple, che ha deciso di riportare negli USA diverse attività di produzione un tempo trasferite in Oriente;
- lancio del programma “Fix it First”', “prima di tutto aggiustare”: un'imponente piano per il recupero e la manutenzione delle maggiori infrastrutture americane: "Possiamo mettere subito al lavoro molta gente con azioni urgenti, come i circa 70mila interventi di cui hanno bisogno i ponti del Paese" dice Obama;
- piano per la creazione di network aziendali produttivi e crediti d’imposta per chi assume disoccupati di lunga durata;
SCUOLA:
- assicurare diritto universale di accesso alla scuola materna;
- programmi di potenziamento dei corsi professionali nelle scuole;
SICUREZZA:
- ritorno a casa di 34mila soldati al fronte in Afghanistan;
- progetto di legge che limiti le vendite di armi;
Uno stralcio delle sue dichiarazioni: “Nella Nazione più ricca al mondo nessun lavoratore a tempo pieno dovrebbe vivere in povertà. Questo passo potrebbe alzare gli stipendi di milioni di famiglie di lavoratori, potrebbe fare la differenza tra fare la spesa in drogheria o ricorrere alle donazioni di cibo, pagare l'affitto o essere sfrattati”. E’ nostro dovere dice Obama: “riaccendere il vero motore della crescita economica degli Stati Uniti, cioè rafforzare la classe media… nostro compito non ancora raggiunto e' ripristinare il patto di base che ha costruito questo paese: l'idea forte che se si lavora duro, in modo responsabile, si può andare avanti, non importa da dove vieni, come sei, o chi ami. La più grande Nazione sulla terra non può esercitare i propri affari passando da una crisi ad un’altra. Non possiamo chiedere agli anziani ed ai lavoratori di sobbarcarsi l’intero onere della riduzione del disavanzo, non chiedendo nulla dai più ricchi e potenti.”.
Non sarà di certo una passeggiata per il Presidente mettere in pratica tutte queste proposte viste le resistenze dei Repubblicani, ma analizzandole con la relativa lucidità non si può non notare le differenze abissali fra gli obiettivi di governo statunitensi ed europei. La vera differenza fra il politico e lo statista sta proprio qui. Il primo pensa alla prossima tornata di elezioni, e quindi all'appoggio delle corporations che di fatto controllano i media, il secondo studia come far si che le generazioni future possano vivere un’esistenza decorosa. E scusate se è poco.
Non sarà di certo una passeggiata per il Presidente mettere in pratica tutte queste proposte viste le resistenze dei Repubblicani, ma analizzandole con la relativa lucidità non si può non notare le differenze abissali fra gli obiettivi di governo statunitensi ed europei. La vera differenza fra il politico e lo statista sta proprio qui. Il primo pensa alla prossima tornata di elezioni, e quindi all'appoggio delle corporations che di fatto controllano i media, il secondo studia come far si che le generazioni future possano vivere un’esistenza decorosa. E scusate se è poco.
Obama è al suo secondo mandato presidenziale. In questa sua marcata "presa di posizione", che condivido, spero di intravedere l'inizio di un'azione concreta ed incisiva.
RispondiEliminaE mi richiama alla mente l'efficacia delle norme americane che limitano a due mandati le possibilità di ricandidatura del capo del Governo. Perchè laddove, nel primo mandato, si impone nei fatti alla Presidenza di "mediare" con gli interessi delle parti sociali e delle Lobby (al fine di vedersi garantita la rielezione), nel secondo la stessa può invece perseguire la propria politica in maniera più indipendente e genuina, stante l'impossibilità di una nuova candidatura la quale vanifica il potere ricattatorio (da un punto di vista puramente elettorale) delle lobby e delle corporazioni.
Spesso in Europa si parla di "costi" della politica e non di "qualità" della stessa, quasi a mutuare in politica quella stessa ristrettezza di pensiero imperante in campo economico (dove oltre i "tagli" e la competitività di prezzo tramite manodopera a basso costo non si riesce davvero a vedere). Qualità della politica significa anche qualità delle norme che ne regolano la vita, a garanzia dell'alternanza e della democraticità del sistema. Perché in Europa si fatica così tanto a capirlo?
P.S.
Se non ricordo male, la differenza tra politico e statista era stata invocata da Mario Monti quale principio a difesa del suo operato al governo. Ora. Quanto sia in buona fede quell'individuo, lo si vede dal suo comportamento: ha provato ad esordire da statista; adesso si ritrova a combattere per una manciata di voti, ossia a fare il politico. Più chiaro di così......
Lorenzo, condivido ciò che dici. E sono allo stesso tempo consapevole del fatto che la politica di Obama debba essere presa ad esempio per i suoi fini impliciti, ma non mitizzata. Il problema dell'UEM non è che si fa fatica a capire...è che si vuole che sia così...perchè tutti prima o poi diventano ricattabili. Comunque negli USA non sarà facile per Obama. Leggi cosa dice il presidente della Camera dei rappresentanti, il repubblicano John Boehner in merito all'aumento del salario minimo federale: "When you raise the price of employment, guess what happens? You get less of it. (Quando alzi il costo del lavoro, indovina che succede? Ottieni meno risultati). What happens when you take away the first couple of rungs on the economic ladder, you make it harder for people to get on the ladder. Our goal is to get people on the ladder, and help them climb that ladder so they can live the American dream." (Cosa succede se si tolgono i primi due gradini della scala economica, rendi più difficile per le persone salirla. Il nostro obiettivo è permettere alle persone di salire quella scala così che possano vivere il sogno americano). Cioè, per lui non è giusto aumentare il salario minimo federale da 7,25$ (€ 5,4 al cambio attuale) a 9$ (6,75€) perchè altrimenti i lavoratori "non rendono"!! E pretende di far vivere agli americani il loro sogno impedendogli di ottenere un reddito migliore dopo che loro stessi li hanno spinti nel baratro (vedi. Fig. 1 risparmio privato SP Usa qui). Obama ha inoltre giustamente affermato:"In fact, working folks shouldn't have to wait year after year for the minimum wage to go up while CEO pay has never been higher," cioè "le persone che lavorano non devono aspettare di anno in anno l'adeguamento del salario minimo mentre gli stipendi degli AD non sono mai stati così alti". Negli Usa diciamo che un barlume di "lotta al monetarismo" si intravede...in UEM invece siamo nel buio pesto...purtroppo. Su Monti, non credo ci sia altro da aggiungere...
RispondiEliminaQuando si abbandona la politica, come in Italia, dove viviamo questa strana tregua che porterà alla vittoria il PUDE, o si viene costretti a farlo, come in Grecia, governata dalla Troika, perde la Democrazia e scompare ogni dialettica nella società.
RispondiEliminaIn Grecia siamo alla dittatura. €urodittatura dell'€urofascismo. E alla crisi umanitaria.
Di cui non bisogna parlare per non turbare le elezioni e non svegliare i cittadini dal fogno del più europa. I Greci devono crepare in silenzio.
http://www.investireoggi.it/economia/the-guardian-la-grecia-sta-affrontando-una-crisi-umanitaria/
http://www.nytimes.com/2013/02/15/opinion/global/a-very-greek-depression.html
http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2013/2/13/SITUAZIONE-GRECIA-Deliolanes-ERT-una-crisi-umanitaria-censurata-per-gli-interessi-della-finanza-mondiale/363419/
http://it.euronews.com/2013/02/13/grecia-agricoltori-in-rivolta-scontri-sull-autostrada/
http://informare.over-blog.it/article-grecia-siamo-andati-a-vedere-ecco-cosa-succede-115339371.html
http://www.huffingtonpost.com/bill-frezza/how-long-until-junta_b_2542993.html
Ho messo qualche link, perché c'è chi dubita sia vero. Scusa per OT.
Ma l'esperimento greco meriterebbe più attenzione.
Nessun OT, argomento qui sempre rilevante.
EliminaE infatti ricorderai che abbiamo trattato qui l'argomento in modo pratico e possibilmente incisivo, ben al di là delle contraddittorie, ipocrite e inutili denunce meramente giornalistiche:
http://orizzonte48.blogspot.it/2013/01/essi-vivono-they-live.html.
Per avvertire come ciò si avvicini anche per l'Italia ho pubblicato ben due versioni del "FOCUS 3" (ma la gente non ci crederà finchè non si troverà con la "polizia speciale-euro" dentro casa)
@Flavio e @Lorenzo.
RispondiEliminaAggiungo una notazione sul concetto di STATISTA: lo è colui che massimizza il beneficio che lo Stato apporta a TUTTI i cittadini. Cioè chi cura in modo oggettivo l'interesse generale quale definito nella Costituzione, che è l'unico punto di riferimento univoco per specificare e oggettivare, senza renderlo materia instabile di sofismi soggettistici, il CONCETTO DI INTERESSE GENERALE.
Ora non solo MONTI HA DIMOSTRATO DI AVER FALLITO NELEL SUE "RICETTE ECONOMICHE" MA ANCHE DI NON SAPERE MINIMAMENTE QUALE SIA L'INTERESSE GENERALE OBIETTIVAMENTE DEFINITO IN COSTITUZIONE.
QUINDI ANCOR PRIMA DI FARE IL POLITICO AVEVA RADICALMENTE E GRAVEMENTE FALLITO COME STATISTA
si 48 @, è un piccolo burocrate, senza Patria. Un Fallito che ci indica la via più breve per fallire (modello Grecia).
RispondiEliminaObama non sarà Madre Teresa, ma almeno mostra lucidità.
L'endorsement dei tedeschi è spudorato, (sorvolando i commenti relativi a Berluscono che nulla ci dicono di nuovo):
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/si-berlino-sta-con-monti/2200519
Il ministro parla anche del leader del Pd, Pierluigi Bersani, con il quale si è incontrato a Berlino recentemente. «Bersani mi ha detto che lui vorrà proseguire il cammino iniziato da Monti e questo per me è l'importante».
Secondo Schäuble, grazie alle politiche di rigore e disciplina fiscale anche l'euro ha superato la fase acuta della crisi. E i mercati internazionali, continua il potente ministro di Berlino, «hanno ora ripreso fiducia nella nostra moneta».
L'euro quindi «è stabile», insiste il ministro tedesco, «e resta una forte valuta internazionale nonché una garanzia contro l'inflazione». Quello di cui in futuro in Europa abbiamo più bisogno, prevede Schäuble, «è migliorare i meccanismi decisionali all'interno della Ue».
E proprio sotto questi aspetti l'Italia e la Germania, conclude ottimista Wolfgang Schäuble nella lunga intervista, «sono una sorta di avanguardia europea nell'abbattimento degli handicap burocratici».
In attesa del D day: il delirio di onnipotenza tedesco.
Grazie Flavio per gli aggiornamenti.
Trad: vogliamo governanti italiani che ci portino l'acqua co' le recchie...ma non sia mai che allentiamo la presa sul pareggio di bilancio.
EliminaOra se uno odia il proprio paese odia il proprio paese, non è che ci sia molto da discutere.
La cosa vomitevole sono quelli che je vanno dietro festanti in nome del fogno
Io sono giunta alla stessa conclusione: si deve odiare il proprio Paese per farsi dare ordini dal tedesco. Non che sia vera l'ipotesi opposta, ma neppure si può votare per assurdo.
EliminaChe dire poi dei disinformatori per definizione, dei radical chic di Repubblica :
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/monti-ber-alles-il-super-ministro-merkiavellico-schuble-esorta-gli-italiani-a-non-votare-50976.htm
Guardate come sapientemente manipolano l'informazione per far trapelare il messaggio che quest'omucolo sia credibile. Non lo è, e non lo diventerà certo per un articolo di questi camerieri scodinzolanti.
I fogni finiscono all'alba, del 25 luglio.
Sintesi di perfetta eloquenza informata, darling
EliminaOh, tra l'altro, quell'articolo, mi avvedo, era stato già linkato in un post di imminente pubblicazione! Magda lo vedi che la cosa è reciproca?
EliminaAnzi, l'avrei già pubblicato se non avessi a cuore le esigenze di "rallentamento" dei lettori.
Solo che questo blog, anche grazie al super-reporter Flavio, di fatto può dare a tutti una cronaca "critica" in tempo reale dello sviluppo dei fatti.
Il che spiega la scelta di perseguire sia la immediatezza, sia un discorso di formazione sistematica. Insomma, chi vuole essere informato rapidamente e senza perdere tempo a leggere notiziole varie (rodendosi il fegato), può seguire il blog e, allo stesso tempo, farsi una cultura economico-costituzionale.
Mi sa che farò un post apposito per spiegare ciò...:-)
Furio darling:) seguo tutto e vedo un gran fermento, per la collezione primaverile (di cui attendo con anZiia i post annunciati su Umanesimo ecc:).
EliminaSe possibile ( cioè compatibilmente con tempi e modi di produzione :) perchè non inseritee in questa collezione un modello "Pericle" (e qui mi unisco alla cara Sil-viar) sulla "cura Greca". So che ne avete parlato, ma sarebbe carino un post dedicato, in omaggio ad un popolo che (parafrasando Guzzanti)già condannava un Socrate mentre essi ( i crucchi) andavano ancora a caccia di marmotte.