Forse qualcuno potrebbe non scorgere la connessione tra questo post, propostomi dall'ineffabile PoggioPoggiolini, e quello precedente (sull'ipotesi frattalica, legata al TTIP e alla sacrificabilità condizionata dell'euro).
Ma se non la scorgete, vuol dire che siete lettori distratti del blog. (O non ne siete affatto lettori).
ASSONNATI, AVIDI,
SPENSIERATI & LE RIFORME
1. Frequentare i
sotterranei di vecchi e nobili palazzi non è pratica salubre per via delle
umidità che nel corso del tempo hanno intriso muri vecchi di muffe mefitiche e
per la strana popolazione diventata commensale: blatte, piattole, scarafaggi,
topi, sorci, ratti, pantegane, surmolotti, zoccole, variamente denominati per la
specializzazione che hanno assunto nel tempo, dall’idioma locale e dal diverso
grado di pericolosità nella trasmissione “malarica”.
Nel mese di
novembre – quello che nonna Ambrosina avrebbe inaugurato con la recita delle poesie
dialettali di Delio Tessa[i],
certamente cominciando da “L’è il dì di mort, alegher!” per proseguire con la
satira del ventennio “Alalà al pellerossa” - si sono celebrati una nutrita
serie di forum, convegni, convivi del mondo finanziario internazionale attorno
al problema del DEBITO che - a quanto pare e non poco – sta preoccupano molti e attorno al quale, da
tempo, si snocciolano una serie di scenari proponibili, ipotesi di svolta, di
soluzioni per passare, confezionato il “pacco”, all’incasso.
Iniziando da quella
di Beijiing (Pechino per gli “zotici”) l’International Finance Forum 2014 Annual Global Conference nel corso della
quale Jaime Caruana, DG della Banca dei
Regolamenti Internazionali (BIS), rivela in un “geniale” speech[ii] che il
sistema monetario internazionale post-Bretton Woods non
sembra garantire efficacemente la stabilità monetaria
e finanziaria, né sembra avere la capacità di controllare
l'espansione della finanza con le
esigenze dell'economia reale e che l’origine e responsabilità dello “schianto”
finanziario nel 2008 - e per farlo si appoggia sulle autorevole ed efficace
sintesi di un editoriale del Financial Times:
·
Assonnate
istituzioni di regolazione (chissà come mai?)
·
Avidi
banchieri (" ")
·
Spensierati debitori
mutuatari (" ")
2. La cosa diviene “intrigante” entrando – ma c’è “bisogno di un pensare
profondo” – nell’interrogativo di quale sia il LIMITE DELLA SOSTENIBILITA’ DEL
DEBITO, riabilitando C Reinhart
e Rogoff K[iii] – della serie “Attenti a quei
due” nella puntata “L’excel tarocco”:
“ .. A livello globale, il debito
- famiglie, imprese
non finanziarie e governi –
è passato da circa il 210% del PIL alla fine del 2007 a circa il 235% del
PIL, secondo le ultime cifre disponibili nel 2014.
Questo è un aumento
di oltre 20 punti percentuali nel corso di poco più
di sei anni. L'aumento
è stato più veloce nelle economie di
mercato emergenti, pur partendo
da un livello iniziale più basso, ma il debito è anche aumentato nelle economie avanzate.”
“ .. Nelle economie avanzate, il debito pubblico è aumentato di quasi 40 punti percentuali del PIL dalla fine del 2007, arrivando ad oltre il 110% del PIL, mentre il debito del settore privato è sceso di circa 10 punti percentuali.
Nelle economie emergenti, l'immagine è invertita, con il debito privato crescente di oltre 40 punti nel corso dello stesso periodo, assommando ad oltre il 120% del PIL, mentre il debito pubblico è aumentato solo leggermente.
I livelli di debito totale nelle economie emergenti sono per lo più ancora significativamente inferiori a quelli economie avanzate.”
“ .. Nelle economie avanzate, il debito pubblico è aumentato di quasi 40 punti percentuali del PIL dalla fine del 2007, arrivando ad oltre il 110% del PIL, mentre il debito del settore privato è sceso di circa 10 punti percentuali.
Nelle economie emergenti, l'immagine è invertita, con il debito privato crescente di oltre 40 punti nel corso dello stesso periodo, assommando ad oltre il 120% del PIL, mentre il debito pubblico è aumentato solo leggermente.
I livelli di debito totale nelle economie emergenti sono per lo più ancora significativamente inferiori a quelli economie avanzate.”
3. Volteggiando, con
un carpiato alla Cagnotto, sopra l’alchemico e algebrico passaggio da debito privato a
pubblico - specialmente nelle "economie avanzate -, è in grado di rivelare (come se fosse un dato positivo...):
“ .. la leva tra le principali banche - almeno se misurata in
relazione al loro patrimonio
netto - è diminuita dal 2007.
In particolare, le
banche di tutto il mondo si sono meglio
capitalizzato, grazie a una maggiore regolamentazione e disciplina del
mercato..”
Con qualche malumore, preso sottobraccio, lo speech prosegue la sua passeggiata
spensierata, prima di rilevare il messaggio da ritrasmettere agli “zotici”:
·
L’accumulo
degli squilibri finanziari conduce a nuovi “schianti” finanziari e ad un relativo
aumento del debito mentre l’indebitamento
estero produce effetti devastanti sulle economie debitrici (qualcosa che richiama
al “ciclo di Frenkel”[iv]);
·
L’accumulo
del debito favorisce l’errata allocazione degli investimenti verso attività più
remunerative nel breve periodo compromettendo lo sviluppo produttivo a
medio-lungo termine;
·
Il facile
accesso al credito maschera carenze dell’economia reale che mostra una
diminuzione tendenziale della produttività nelle economie avanzate
4. Queste, allora, le chicche del
“frame”(cornice per gli “zotici”):
·
Rivedere il modello di crescita a debito
·
Interventi del settore pubblico per rispistinare
l’affidabilità del settore finanziario (...?)
·
politiche economiche che sostengano l’economia
reale con flessibilità e produttività (ciò pare...inevitabile, visto che il debito "estero" ha "effetti devastanti" e che il rimedio non può certo essere - ci mancherebbe!- una regolazione della circolazione dei capitali!)
La “chiusa”:
“In altre parole, è necessario un PROGRAMMA DI RIFORME più ampio, ma spefico per ogni paese”.
5. Qualcuno avrebbe da
far notare che “nulla di nuovo dal fronte occidentale” se non si avesse da annotare
il rafforzamento – con qualche “slides”
presto riprese dalle rotative del main-stream e in qualche “direttorio”
governativo – nello speech[v]
di Hervé Hannoun, general
manager del BIS, che promoziona il tema del DEBITO e il ruolo delle BANCHE
CENTRALI.
L’imputare sequenze di dati, ordinarli in grafici è “robba” che anche uno
studente normal/mente dotato sarebbe in grado di
compiere, ma la progettazione delle STRATEGIE richiede fantasia e capacità digestione della comunicazione per una semplice ed efficace trasmissione (pop).
Naturalmente viene confermata l’unanime convergenza attorno al NEW CONSENSUS, relativo TAYLOR
RULE[vi]
e il ruolo delle POLITICHE MONETARIE “INDIPENDENTI”...di “regolazione” del conflitto
sociale in atto. Con qualche piccolo inconveniente:
6. Superati questi...INSUPERABILI inconvenienti di una politica monetaria accentrata per Paesi con politiche fiscali paralizzate dal vincolo (e prive di un governo centrale di "trasferimenti", che costerebbe troppo ai paesi "Core"!), lo speech della "BRI-governance" si trova "stranamente" limitato
alla regolamentazione tra capitale solvibile e capitale insolvente.
Ergo, saltando a piè pari ogni problema sulle cause della instabilità finanziaria - cioè ignorando quelle monetarie-valutarie e connesse a problemi di domanda- si passa veloci alle RICETTE e COMPITI A CASA che i governi “democratici”
sono responsabilmente chiamati a “scegliere” per risolvere il problema del
DEBITO tra:
·
CRESCITA ECONOMICA
attraverso programmi di RIFORME STRUTTURALI e POLITICHE FISCALI;
·
RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO
o DEFAULT, inevitabile se crescita e riduzione della spesa pubblica
risultassero insufficienti o inapplicate ma conducesseero ad una inaccettabile
redistribuzione della ricchezza senza risolvere la “radice” del problema della
finanza pubblica: spesa > entrate;
·
TASSE PATRIMONIALI: una
imponente (ed immancabile) “una tantum” ridurrebbe in modo consistente il debito “pubblico”
corrente senza intaccare i titoli obbligazionari (con la controindicazione di
erodere una base imponibile per future tasse);
·
AUMENTO DELL’INFLAZIONE:
inaccettabile perché colpirebbe i creditori, eroderebbe credibilità delle
banche centrali “indipendenti” per infine diventare una “tassa sui poveri”;
·
REPRESSIONE FINANZIARIA,
cioè riduzione del tasso di interesse reale, inferiore a quello del “libero” mercato
internazionale, che però porterebbe ad una erronea allocazione delle risorse verso
gli impieghi a maggiore redditività a breve termine;
·
PRIVATIZZAZIONI, riduzione del debito (con perdita de possibili future
entrate);
·
Last but non least,
l’opzione finale per la riduzione
del debito , "(probably the best") sta nella AUSTERITA’, riprendendo la celebre serie
di Reinhart e Rogoff.
Ma il "banchiere di riferimento dei banchieri", a questo quadro così limpidamente esposto a tutela...dei banchieri, aggiunge:
“Ma forse questo
termine (austerità!) è quello sbagliato (ndr,
per la serie “il neo-linguaggio”). Nel caso del debito pubblico, questa opzione dovrebbe essere preferibilmente
chiamato "l'esecuzione di un avanzo primario". Più in generale,
per tutte le categorie di operatori economici indebitati (domestici, aziende e governi), equivarebbe a un "graduale aumento
dei tassi di risparmio mantenuto nel
tempo": abbastanza “graduale" per ridurre al minimo gli effetti negativi sul reddito complessivo degli agenti economici e
contemporaneamente aumentando i loro
risparmi; da "mantenere nel
tempo" per garantire che debito rimanga in una traiettoria discendente.
Questa opzione porta inevitabilmente a
una crescita media più lenta per qualche tempo. Ma ha il merito di essere la più ragionevole, evidenziando (reclamizzando) che
il risparmio “producibile“ trova consenso politico.
Default e inflazione (modo furtivo di
insolvenza) sono soluzioni ben
peggiori al problema eccesso di
debito."
7. Verrebbe da commentare che più che la proposta “tecnica” di un istituzione
internazionale per la regolazione della finanza, è una vera “lectio
magistralis” di “tele/comunicazione” che nulla racconta e poco spiega sui
risultati conseguiti dalle manovre di "austerità" e sui GRANDI DUBBI delle BANCHE CENTRALI
“INDIPENDENTI” in materia di:
·
RIDUZIONE DEL DEBITO
·
RISCHIO
DI SPIRALI DEFLAZIONISTICHE con il richiamo ad un nuovo neo-linguaggio “... il messaggio
appropriato è: l'inflazione è
sotto il target piuttosto che l'inflazione è troppo bassa"
“.. So the appropriate message is “inflation is
below target”rather than “inflation is too low”. It is critical to avoid
transforming “inflation targeting” into “targeting more inflation”.
·
DISTRUBUZIONE DELLA RICCHEZZA e AUMENTO DELLE
DISUGUAGLIANZE
·
INFLUENZA SULLE POLITICHE FISCALI NAZIONALI
·
DINAMICA DEI TASSI DI INTERESSE
8. Anch’io vorrei
concludere l’intervento riproponendo un commento di P.Krugman: “certe volte gli
economisti che occupano cariche pubbliche danno cattivi consigli; altre volte
danno pessimi consigli; altre ancora lavorano all’OCSE.”
Altre volte,
aggiungiamo, diventano ministri dell’economia di un governo che anziché fare
uscire il paese dalla crisi rischia di affondarlo definitivamente mentre alti
rappresentanti e funzionari di istituzioni internazionali per la
regolamentazione finanziario tentano di dare risposte credibili di una “realtà
aumentata”, la cui immagine più recente e certa si chiama GRECIA.
Grande Poggio come sempre. Sinceramente il futuro è oscuro... L'Occidente, USA e UE in testa, è malato di finanza, monetarismo, mercantilismo. Mentre i BRICS, Russia in testa, vendono Treasury per comprare oro, prendendo sue piccioni con una fava... Forse per arrivare a questo, primo tassello della nuova BW? Difficile, veramente difficile da capire...
RispondiEliminaSai, Flavio, sono solo un canarino portato dai minatori emigrati italiani nella gabbia di Marcinelle .. :-)
EliminaIl futuro, necessitato, che VOGLIAMO è sempre luminoso :-)
Difficile capire come andra', anche perche' sono i protagonisti i primi ad essere confusi. Il 2014 e' stato un anno densissimo. In sostanza gli anglo americani/occidente sono come quel pugile che sa che deve vincere per ko nei primi rounds, perche' non ha resistenza per durare fino in fondo, e' questo il senso della febbrile attivita' Usa, che li ha indotti a sferrare questo massiccio attacco, per mezzo del petrolio/oro/rublo(oro non tanto perche' non cala piu', anzi viene usato per il contrattacco, pare). Potrebbe essere una mossa disperata se la Cina sosterra' lealmente la Russia, Putin dal canto suo si e' attivato con decine di contratti, centinaia di incontri, inoltre ci sara' da vedere cosa fara' la germania , come ha gia' scritto 48 nel post precedente. Credo che si sono resi conto che la liberalizzazione dei commerci dal punto di vista occidentale e' stato un errore madornale, quindi la geopolitica ha ripreso il sopravvento sulla finanza.
EliminaTra l' altro, se non ricordo male, quella frase di Krugman era stata ispirata proprio da una sua polemica su Padoan...
RispondiEliminaNun te sai tene' un cecio.... :-)
EliminaLa citazione allusiva era implicita
E intanto, mentre la gente grida scomposta che "si sono mangiati tutto", il modello tedesco avanza......
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2014/12/20/lavoro-2014-anno-boom-per-i-mini-jobs_1b386154-d4c7-49c1-8d7c-5e0ca4621519.html
ASSONNATI, AVIDI, SPENSIERATI ver. 2.0: ASSALTO ALLA DILIGENZA
RispondiElimina(OTC, ovvio)
Verrebbe da "piaggnere" poco dopo la divinica evangelizzazione (b)enigna ma – nelle pie(a)ghe dell’animo – c'è da urlare, ululando quello che, di notte ieri l’altro, s'è compiuto contro la democrazia in questo Bel Paese e quanto poco - di verità - sia descritto alle genti attorno all’ INCASSO DELLA LEGGE DI STABILITA’ (forse .. una, due risate scorrono gentili conoscendo chi scrive e chi descrive).
SUGGESTIONI E NARRAZIONI DI REALTA’ AUMENTATE e rimane nei sotterranei delle DIGNITA’ – entomologiche, a questo punto, e con il rispetto tutto per ciascuna vita – gelosamente stipate in boschi (cedue) e madie (avide) che disconoscono la stessa loro arte della coltivazione e della conservazione della CIVILTA’ e CULTURA UMANA tra vecchi “assonnati” che prendono atto di meri o(e)rrori materiali.
S’avrebbero da rivalutare le spensierate “strisce” dei mickey mouse e dei paperoni nei tempi della chimica lisergica che non conosce neppure la SPECHIOMETRIA DELL’ACQUA.
Dopo “pasquale” viene “natale” e s’è qua – di tanto in tanto – a dar suono alle “campane”
PS: 48 .. sarà un Empireo ma resta granaio che conserva e semina, vado alla messa del eugenetico :-)