1. Ebbene sì. Ci siamo: ma non all'€uro-break, cosa credevate?
Siamo piuttosto al punto che ESSI, - e conoscendone i precedenti scritti, ci includo pure Wolf-, iniziano a capire che "il gioco non vale (più) la candela".
La monetizzazione diretta del disavanzo di cui parla Wolf sarebbe null'altro che la tanto derisa (da ESSI, almeno fino a ieri), sovranità monetaria, alienata già in base alla dottrina delle banche centrali indipendenti..
Quella che Hayek (v.par.3) considerava la più deprecabile e insensata delle sventure, seguito a ruota da Roepke (par.9) e dai seguaci ordoliberisti annidatisi come un cuculo nella democrazia costituzionale italiana.
Se il Regno Unito, - paese da cui provengono sia M.Wolf che (palesemente) Aldair Turner-, in passato, ci ha regalato l'anticipazione storica del modello deflattivo-salariale, con consumatori di massa "a debito", in flessibilità del lavoro, (ridivenuto "merce"), oggi, forse, UK è avanti nel prefigurare una nuova frontiera (di razionalità minima: nulla di rivoluzionario) e, dunque, nel ritorno al...Rapporto Beveridge.
Che è poi l'equivalente del welfare costituzionalizzato, ma non portato a livello normativo super-primario, cosa che ben potè sfruttare la Thatcher. Pur essendo meno "forte" della nostra Costituzione fondata sul lavoro e sulla eguaglianza sostanziale, il Rapporto Beveridge si convertiva, parimenti, in democrazia "necessitata" (rammentiamo che i britannici non hanno una Costituzione scritta e "rigida". E lo dico per chi non avesse letto "Euro e/o democrazia costituzionale").
2. Ma come mai, alle soglie di quella che, in termini di capacità di resistenza delle democrazie del welfare, avevamo definito LA RESA, si iniziano a vedere segni di cedimento così apparentemente contraddittori?
Il perchè, ne "La Resa", lo avevamo in sostanza anticipato.
Se ESSI smettessero di gestire il controllo mediatico e culturale totalitario per "interposti" margravi-mandatari, perchè coinvolti direttamente nella titolarità, a titolo esclusivo, delle istituzioni di governo, i costi sarebbero troppo alti:
"....come ulteriore conseguenza, praticamente inevitabile, oligarchie oggi incuranti del benessere minimo delle comunità dei governati, - venuta meno la necessità del metodo della shock economy e della "colpevolizzazione", tipico del controllo indiretto esercitato mediante una classe politica intermediaria -, dovrebbero rendere "in qualche modo" conto della efficacia rispetto agli obiettivi enunciati, e della efficienza rispetto alle capacità di gestione di cui si sarebbero investiti.
Le loro decisioni dovrebbero comunque garantire almeno la sopravvivenza (fisica) del sub-strato sociale, anche nello schema hayekiano più puro.
In alternativa, almeno, dovrebbero fronteggiare l'onere di un notevole apparato poliziesco,
per reprimere lo scontento da disperazione, nonchè gli enormi "costi di
transazione" che si incontrano nel mantenere tale apparato e
nell'assicurarsi la fedeltà dei "repressori" (che, altrimenti,
assumerebbero il pericoloso peso dei pretoriani nelle lotte politiche
dell'Impero Romano)."
3. In questo stesso senso, considerato che ESSI hanno praticamente bruciato la credibilità, in termini di consenso elettorale spendibile, di tutte le forze politiche che hanno via via utilizzato, e visto che sentono - con l'istinto degli animali, come prima di un terremoto- che il sistema mediatico incomincia a non essere più sufficiente per il mantenimento del controllo sociale, tornano a cercare uno strumentario logico-economico che gli restituisca legittimità e un ruolo di decenza nella società.
Almeno quelli (tra ESSI) di maggior buon senso, cioè gli inglesi: in Italia, infatti, segni di ravvedimento "autoconservativo" dello stesso genere, paiono ancora impensabili.
L'interesse perseguito è molto razionale e concreto: introdurre una correzione all'autoritarismo dei mercati, regnante da 30 anni, senza dover scontare la sollevazione popolare e neppure dover subire la ricerca della responsabilità, - risarcitoria ma anche penale-, per gli atti con cui hanno intenzionalmente provocato questa debt-deflation senza via d'uscita.
4. Vi ripropongo (per chi se lo fosse perso), un commento scritto, in risposta al grande Bazaar, nel post su "Il test di Orwell".
Lo integro con dei links a precedenti "pertinenti":
"Forse Orwell, al tempo in cui
scrisse 1984 (nel 1948, essendo il titolo l'inversione delle ultime due
cifre), non riusciva ad immaginare un mondo hayekiano "reale" come
prospettiva futura dell'umanità. Cioè l'idea della libertà e del
BENESSERE limitato a pochi (pochissimi) oligarchi, gli pareva a dir poco un
delirio non riproponibile.
Ma certamente, non era così per gli Einaudi, i Roepke e i fondatori internazionalisti del "sogno europeo".
Ma certamente, non era così per gli Einaudi, i Roepke e i fondatori internazionalisti del "sogno europeo".
Sapevano
il fatto loro; e lasciarono intatto il congegno per la restaurazione,
incorporandovi il perfezionamento della tradizionale propaganda
mediatica liberista, basata sulla "doppia verità", nella sua proiezione
sulla società di consumo di massa, (vista come tollerabile e
transitoria fase di riaccumulo dei profitti).
Il modello hayekiano, ha un solo limite: l'enorme apparato poliziesco che esige per mantenere la "pace" sociale, - non quella esterna, predicando infatti un Grande Fratello mondialista, discreto e anzi meta-politico, che elimina la Guerra tra gli odiati Stati.
Il sistema hayekiano di carità pelosa sussidiante la disperazione a scopo di "autoprotezione", infatti, ha il piccolo difettuccio di essere autofago nel lungo periodo (crescita della disperazione diffusa con simultanea decrescita dei bilanci "residuali" dello Stato).
Sai qual'è il momento di crisi del sistema quando è ancora "in fieri"?
Il modello hayekiano, ha un solo limite: l'enorme apparato poliziesco che esige per mantenere la "pace" sociale, - non quella esterna, predicando infatti un Grande Fratello mondialista, discreto e anzi meta-politico, che elimina la Guerra tra gli odiati Stati.
Il sistema hayekiano di carità pelosa sussidiante la disperazione a scopo di "autoprotezione", infatti, ha il piccolo difettuccio di essere autofago nel lungo periodo (crescita della disperazione diffusa con simultanea decrescita dei bilanci "residuali" dello Stato).
Sai qual'è il momento di crisi del sistema quando è ancora "in fieri"?
Quando la gente non può più permettersi di comprare il giornale e la
TV-bislinguistica perde ascolti rapidamente. E in più, gli
intelligentoni hanno persino creato un clima di depauperamento, etico e
materiale, delle forze di polizia, in quanto pubblici dipendenti.
CI RAMMENTA QUALCOSA DI MOLTO ATTUALE, NO?
L'unico esito possibile (di cui in Grecia si è già vista l'opera), è la PRIVATIZZAZIONE DELLE REPRESSIONE mediante contractors privati in operazioni di piazza.
Ma pure quelli costano parecchio, e per di più, i dipendenti dei contractors militar-polizieschi siano anch'essi lavoratori precarizzati, preconizzando "l'effetto pretoriani" di cui abbiamo parlato ne "La Resa".
Potremmo fare l'elenco dei film di sci-fi che prefigurano questo scenario, in chiave Philip K.Dick e suoi epigoni. Di recente, anzi, sono persino aumentati (persino Interstellar, se si guarda alla struttura sociale "terrestre" nello stadio pre-estinzione).
Naturalmente lo "stato di crisi" mondializzato viene attribuito a motivi di inquinamento-sovrappopolazione, cioè per non essere stati decrescisti felici in tempo, quando la colpevolizzazione era stata preannunziata (adde: in Italia si continua imperterriti a istituire il tragicomico nesso causale con la CORRUZIONE).
Insomma, il meraviglioso mondo di von Hayek, aggiornato al "pop", trascende le stesse visioni storiche di Orwell: che però ce ne offre, in forza della sua intuizione visionaria, le underlying lines, da decriptare rapportate alla odierna facciata.
Come dice Cesare Pozzi, il problema è che Hayek, al tempo (mentre sbraitava contro il New Deal che limitava la "libertà"!), non fu "rinchiuso".
Oggi mi pare troppo tardi; Orwell (episodio storico) si disgustò presto degli "europeisti internazionalisti". Ma ESSI non si sono mai disgustati di se stessi e ODIATORI DELL'UMANITA', sono fermamente decisi a portarla a qualunque livello di disastro "conveniente".
Sicuramente stanno già preparando Elysium..."
CI RAMMENTA QUALCOSA DI MOLTO ATTUALE, NO?
L'unico esito possibile (di cui in Grecia si è già vista l'opera), è la PRIVATIZZAZIONE DELLE REPRESSIONE mediante contractors privati in operazioni di piazza.
Ma pure quelli costano parecchio, e per di più, i dipendenti dei contractors militar-polizieschi siano anch'essi lavoratori precarizzati, preconizzando "l'effetto pretoriani" di cui abbiamo parlato ne "La Resa".
Potremmo fare l'elenco dei film di sci-fi che prefigurano questo scenario, in chiave Philip K.Dick e suoi epigoni. Di recente, anzi, sono persino aumentati (persino Interstellar, se si guarda alla struttura sociale "terrestre" nello stadio pre-estinzione).
Naturalmente lo "stato di crisi" mondializzato viene attribuito a motivi di inquinamento-sovrappopolazione, cioè per non essere stati decrescisti felici in tempo, quando la colpevolizzazione era stata preannunziata (adde: in Italia si continua imperterriti a istituire il tragicomico nesso causale con la CORRUZIONE).
Insomma, il meraviglioso mondo di von Hayek, aggiornato al "pop", trascende le stesse visioni storiche di Orwell: che però ce ne offre, in forza della sua intuizione visionaria, le underlying lines, da decriptare rapportate alla odierna facciata.
Come dice Cesare Pozzi, il problema è che Hayek, al tempo (mentre sbraitava contro il New Deal che limitava la "libertà"!), non fu "rinchiuso".
Oggi mi pare troppo tardi; Orwell (episodio storico) si disgustò presto degli "europeisti internazionalisti". Ma ESSI non si sono mai disgustati di se stessi e ODIATORI DELL'UMANITA', sono fermamente decisi a portarla a qualunque livello di disastro "conveniente".
Sicuramente stanno già preparando Elysium..."
5. Insomma, quelli "intelligenti" fra ESSI, già comprendono che, portate le cose a questo punto, la probabile alternativa di fronte alla quale si troverebbero è quella tra fare la concessione "Beveridge" (che in Italia sarebbe un "ritorno alla Costituzione" oggi impensabile), e il rischio de "l'effetto pretoriani", ove si impegnassero nella repressione che ESSI stanno rendendo inevitabile nel loro mondo distopico "1984". Che è poi il meraviglioso mondo di von Hayek "reale".
Non quello immaginato, tutt'ora, nelle fantasie degli ordoliberisti italiani, tetragoni ad ogni avvertimento della Storia.
Ma quelli che cominciano a mostrare buon senso potranno sperare di evitare gli inevitabili processi che seguiranno al ripristino della democrazia. (Notate bene: tutti per verosimili ipotesi di reato già previste dal nostro codice penale)
Caro professore, non pensa forse anche lei che non potrebbe mai essere vero ripristino della nostra democrazia, e dunque vero riequilibrio dei poteri dello Stato, una situazione nella quale la Magistratura "lasci correre" su una materia tanto grave come quella relativa agli attacchi alla personalità dello Stato che si sono consumati in questi ultimi 30 anni? Ergo non possiamo permettere che la facciano franca. ESSI vanno perseguiti e condannati. Il popolo italiano deve poter contare su magistrati competenti e coraggiosi che vadano fino in fondo alla questione.
RispondiEliminaLa questione è culturale. La cultura è stata resa "pop" dai media. La cultura mediatica è un bench mark che rende molto difficile accedere alle conoscenze tecnico-economiche che consentono l'interpretazione delle norme identificandone la violazione. Figuriamoci i responsabili delle violazioni. Il problema è tutto qui.
Eliminasaranno in pochi a vedere quel momento
RispondiEliminaVa detto pero' che anche Wolf e altri columnist ("illuminati" o moderati) al vertice della "piramide della propaganda" non mancano mai di -IMMANCABILMENTE- accoppiare alla richiesta di politiche monetarie e fiscali espansive (con tanto di monetizzazioni) quella delle "riforme strutturali" DEFLATTIVE per il lavoro.
RispondiEliminaAnche Draghi, che da quegli ambienti ha grande dipendenza "culturale" vuole innalzare l' inflazione TAGLIANDO (ormai non usa nemmeno perifrasi) i salari.
(Mission impossible)
Questa sorta di "keynesismo part-time" di trincea (per dirla con Lucas) a esclusivo uso e consumo della grande finanza predona e' una pretesa infantile (seppur, certo, non nuova) che questa volta e' destinata al gran botto finale.
No. Secondo me non si salveranno manco loro, al pari degli austricanti alla crucca, in caso di scoppio della furia popolare.
Non offrono una soluzione credibile (e sostenibile) neanche loro.
Non sono del tutto d'accordo.
EliminaSulla tua premessa, nulla quaestio.
Ma l'apertura alla monetizzazione è qualcosa di veramente clamoroso e implica la (auto)limitazione della governance finanziaria e l'automatico effetto reflattivo (o meglio non repressivo dell'occupazione che, nello stadio attuale, equivale a reflazionare).
Credo chei più preparati (quelli che hanno mentito per primi, sapendo di mentire) siano disperati.
Forse non temono di essere portati a giudizio, specie chi non è direttamente coinvolto in titolarità di cariche societarie o lobbysta-consulente, ma di sicuro si rendono conto che il "rischio pretoriani" è probabilmente ancora peggio.
Ed è tipico dei liberisti: preferiscono, generalmente, la violenza a distanza, sterilizzata e insonorizzata e odiano la vista del sangue che fanno versare con le conseguenze dei loro atti.
Non a caso condannarono il nazi-fascismo per l'eccesso di grand-guignol, per quanto secondariamente (primariamente perchè come "dittature" avevano ecceduto il ruolo autolimitato che gli avevano affidato, facendo concessioni agli "zotici").
Ma poi, per ora, questa è solo una traccia anticipatrice inglese.
Temo che nel resto del continente la governance e i suoi "ripetitori mediatici" non siano in grado di concepire parole del genere. E questo non è un bene...
La popolazione è allo stremo e i gatekeeper (i5s) pure.
RispondiEliminaL'anno scorso ci fu la prova generale che andò tutti sommato bene (poca partecipazione popolare ma un occhio di riguardo da parte della Pubblica Sicurezza).
Temo che le elites nostrane vogliano optare per una soluzione cilena (il che non esclude in un secondo momento il ritorno al controllo statale sull'economia - cfr Mussolini e lo stesso Pinochet prima liberisti e poi, in Italia decisamente, gradatamente statalisti).
Prepariamoci quindi allo sciopero ad oltranza dei camionisti, magari con le FFOO, lasciate volutamente senza benzina nelle volanti, impotenti davanti a bande di disperati e di provocatori.
Spero di sbagliarmi ma (chiedo scusa per la vena autorazzista) agli italiani piace il capopolo autoritario e decisionista.
L'Europa è troppo logora per un pinochettismo conclamato. E pure troppo "grassa" e imbalsamata nelle logiche del marketing: non possono permettersi di allargare a dismisura l'esercito di riserva dei disperati, escluderlo del tutto dall'accesso ai prodotti da mercato maturo e reprimerlo con metodi polizieschi.
EliminaSospetto che il processo di impoverimento abbia preso una piega che eccede le loro stesse esigenze.
L'Italia poi è un "tacchino da spennare" (Pozzi dixit), avendo di mira la sua patrimonializzazione (Il Sole ha già ricominciato la colpevolizzazione preparatoria). Ma si rendono pure conto che, oltre un certo punto, la facciata cosmetica viene meno: raddoppieranno (o più) le rendite catastali e tenteranno una tosatura dei c/c. Ma in presenza del continuo calo dei consumi, oltre le previsioni (sistematicamente errate) e di una disoccupazione spostata sui baby-boomers grazie al geniale jobs act pro-ciclico, salta ogni copertura persino per proporre l'adesione al TTIP.
Pur essendo ora il PUO ai vertici dell'arroganza, i referenti d'oltreoceano -perennemmente illusi che siamo "soltanto" un popolo pigro, godereccio e scioperante- si troveranno a prendere atto che non solo le cose stanno diversamente, ma che si sono affidati a degli incapaci al massimo livello mondiale.
E non dico questo ottimisticamente. I bimbi viziati oggi al potere come mandatari, già scricchiolano agli occhi di una governance globale che, di suo, già nutre i dubbi che abbiamo visto nell'immagine di apertura.
Per ora i bambocci non lo sospettano ancora, anche perchè sono connessi con delle terze linee, ma la loro "unfitness" credo che sia già nell'agenda dei rimedi da prendere (diciamo che devono chiarirsi realisticamente quali: Stiglitz un'idea l'ha data; Luttwak, pure, sebbene più brutale...ma considera che a casa loro, a sua volta, "non stanno tutti quanti bene").
I rimedi da prendere? Mafia capitale.
EliminaMilano Roma 1992 2014
Ma no, prima c'era stata l'inchiesta sull'Expo; l'hai già dimenticata?
EliminaPoi ne troveranno un'altra.
Il metodo 1992 serviva a spazzare una classe politica considerata obsoleta e irrevocabilmente superflua.
Queste 10,100 (e presto) 1000, "mani pulite-addirittura-contro-la-Mafia" (che è tutt'altra cosa, tanto che il 416-bis, a mio parere, non reggerà fino alla Cassazione), servono a rafforzare la classe politica "moderna". Perchè non può non essere in difficoltà, dati gli ordini che si trova ad eseguire, che metterebbero in crisi di consenso anche classi si intermediari meno, ma molto meno, "unfit" di quella attuale.
"...ESSI hanno praticamente bruciato la credibilità, in termini di consenso elettorale spendibile, di tutte le forze politiche che hanno via via utilizzato, e visto che sentono - con l'istinto degli animali, come prima di un terremoto- che il sistema mediatico incomincia a non essere più sufficiente per il mantenimento del controllo sociale, tornano a cercare uno strumentario logico-economico che gli restituisca legittimità e un ruolo di decenza nella società".
Questo trend comune a tutto l'Occidente o lo si capisce in anticipo (come in parte in UK), o QUALSIASI forza politica, anche ora "emergente", si ritroverà ad essere vulnerabile al suo turno di "emergenza corruzione!".
Anche la Lega (anzi specialmente essa) dovrebbe sempre rammentarlo. E magari chidersi il prezzo da pagare al profluvio di ospitate televisive che oggi le consentono...
Ciao Quarantotto, secondo la mia modesta opinione, le elites si sono rese conto di essersi cacciate da sole in un vicolo cieco e sono alla disperata ricerca di una soluzione. Tradotto: a chi far pagare il conto? E tutte le strade stanno portando a Essi e ai loro circoli più vicini.
RispondiEliminaPrendiamo l'Italia, se rimaniamo così nelle politiche deflattive imposte, nel giro di pochi anni saremmo costretti a fare default. Noi non siamo la Grecia ,un evento del genere destabilizzare i mercati portandoli al loro punto di rottura. La domanda è dopo un default dell'Italia ci sarebbe ancora l'Euro? Probabilmente no
L'Italia esce dall'euro, nel giro di pochi giorni saremmo seguiti dagli altri paesi del sud Europa Francia compresa. Stesso scenario deflagrazione dei mercati finanziari.
La soluzione per mantenere la situazione inalterata senza farla implodere, è una politica inflazionistica a livello mondiale. Se non sbaglio il debito aggregato mondiale è ai valori assoluti, per essere sostenibile abbiamo bisogno di una crescita nominale superiore al costo del servizio del debito, ergo avremmo bisogno di un inflazione almeno del 5/6%.
Questa cosa in Europa è possibile farla solo se la Germania lo acconsente, ma sperare in questo è come sperare che gli asini volino.
Insomma secondo me la destinazione è quella che andiamo a sbattere adosso al muro, la speranza è che non ci facciamo troppo male e che nel frattempo sia maturata ( grazie al lavoro di questo blog che ritengo impagabile) una coscienza in una parte del Paese che ci possa aiutare a ripartire.
Ho scritto di getto e mi scuso se ho detto fregnacce, l'ho sempre detto la mia partecipazione a questo nobile consesso è più con il cuore che con il raziocinio.
A ne il tuo ragionamento fila come ben raziocinante :-) Piccolo dettaglio: il costo del servizio del debito pubblico al 5,5% annuo ce lo ritroviamo solo noi italiani. Gli altri, grazie anche a spread (spagnoli e francesi su tutti) ancor più dorgati dei nostri, galleggiano sotto il 3% o giù di lì. Insomma, le esigenze "inflattive" non sono le medesime per tutti...come quelle monetarie d'altronde
EliminaSe non ricordo male, la storia italiana dell'epoca liberale già forniva degli "avvertimenti", che gli ordoliberisti attuali (tetragoni), hanno ignorato.
RispondiEliminaLo scandalo della Banca Romana, in fondo, non si colloca nell'ambito dell'irresponsabile gestione dell'emissione di moneta da parte delle banche private, evocata da Martin Wolf?
Così come l'insostenibilità di un sistema interamente basato sulla repressione poliziesca era già emersa in occasione dei moti del 1898, culminati nei (tristemente noti) fatti di Milano (Bava Beccaris fu decorato dal reazionario Umberto, ed anche nominato senatore), e seguiti dall'assassinio del Re ad opera di Gaetano Bresci.....
Bava Beccaris che tra l'altro troneggia in una statua (o bassorilievo? non ricordo) proprio sull'entrata del castello sforzesco di Milano.
Eliminaa estrema umiliazione e scherno dei Milanesi che ci lasciarano la pelle quel giorno. e degli italiani tutti credo.
per la Storia italiana sono chiamati "moti popolari".....fuori dai nostri confini sono meglio noti come "Bava beccaris massacre"
E' vero. Assistiamo ad un riposizionamento di molti che fino a ieri era "sull'altra sponda", qui un esempio , e che "sputano" nel piatto dove, fino a poco tempo fa, mangiavano alacremente. Sono tempi interessanti questi... come interessante è la "nuova" (o vecchia) trovata che potrebbe decretare un cambiamento epocale... chissà...
RispondiElimina"the trickling down of faux wealth to the working class..." As far as we are concerned.
EliminaIt can't work but they'll keep on going there...
E quando dicevo che, ridotto all'osso, il problema sono le banche centrali "indipendenti"....