giovedì 26 gennaio 2017

LA VEDO MOLTO DIFFICILE...LETTER FROM ITALIAN HELL


https://c1.staticflickr.com/6/5308/5629435526_dbbc1f5a00_b.jpg

Caro xxxx,
A- sono stati gli USA a creare il federalismo europeo, finanziandolo e infiltrando i loro uomini...(essenzialmente) hayekiani; qui un riassunto con fonti dirette e documentali:

B- ora, a quanto pare, sono sempre gli USA che paiono voler mollare l'euro e la stessa UE. Questa intervista (alla BBC!) mi pare lasci adito a pochi dubbi:
(pensa solo che sono usciti su wiki i cablogrammi dell'ambasciatore USA della fine degli anni '70, che indica chi è affidabile e invece sia da "rimuovere", fra i politici e i dirigenti italiani, in quanto favorevoli o meno allo SME e al divorzio tesoro-bankitalia; se vuoi ti linko anche questi. Insomma, i tempi stanno veramente cambiando e in fretta...).
[Esempi:



Possibile che ciò comportasse solo in Italia un problema, addirittura, di "ancoraggio alla democrazia"?

C- qui invece ti linko il libro di storia dell'economia (monetaria) dove emerge che la situazione 1919-1920 non possa, a rigore, essere assimilata a quella attuale (i problemi ci sono ma sono in buona parte diversi e in parte di diversa radice)

D- comunque sia, piaccia o no, per l'Italia sarebbe cosa saggia e prudente prepararsi: i processi decisionali, ora sul campo, non mi paiono minimamente all'altezza. Ormai sono stati superati "dagli eventi" non solo dal FMI (ad es; sugli effetti occupazionali della flessibilità del lavoro e sulla growth failure dei cambi fissi e del liberoscambismo globalizzato) ma, persino dal segretariato di Stato di una presidenza USA repubblicana.

E- Semmai, sarebbe da impostare in tempi rapidi (prima lo farebbero meglio è) un programma, serio e consapevole (della situazione effettiva delle filiere industriali residue e vitali), di investimenti pubblici in industria pubblica, nazionalizzando la gran parte del sistema bancario ancora in piedi; come comunque si rivelerà inevitabile proseguendo su questo piano inclinato generatore di NPL, nonché distruttivo dei valori patrimoniali posti a garanzia da famiglie e imprese esauste.
Ma coi tempi ristretti che hanno generato gli "stati di eccezione" creati da Unione bancaria e fiscal compact, la vedo molto difficile... 

33 commenti:

  1. Il panorama debbo dire appare molto "liquido".

    Per dirla con Onida (http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/01/25/italicumsistema-disallineato-ma-funzionante-intervista_7843d34a-d0a5-4eb0-a3ee-8dbfb9253c8c.html), la Corte Cost. ha creato un sistema "disallineato ma funzionante". Un sistema elettorale, insomma, che, volendo, potrebbe anche consentire il voto.

    Del resto, il Governo Gentiloni è -a mio avviso- un esecutivo debole. Legittimo, va bene (così i piddini non obiettano), ma politicamente debole. Espressione di un parlamento e di una maggioranza delegittimati due volte: la prima perché eletti con una legge incostituzionale, la seconda con lo "schiaffone" preso dal corpo elettorale il 4 dicembre dopo aver avuto la pretesa di investirsi di un potere costituente che la sentenza della Corte sul porcellum, a mio avviso, non gli conferiva in alcun modo.

    Di fronte agli USA che non tollerano più il surplus tedesco (e che ai sensi dell'art. XII del GATT non hanno tutti i torti), e ad una Germania che stringe il pugno di ferro sui "territori occupati", con un'economia ridotta allo stremo ed il centro italia devastato dal terremoto, può, un "governicchio" di dubbia legittimazione, come è quello Gentiloni, essere all'altezza di gestire la situazione?

    Forse andare alle urne per avere, nel bene o nel male, quanto meno un Governo ed un Parlamento che godano di legittimazione "piena" non sarebbe così sbagliato, quale che sia l'esito del voto. Se dovremo finire come una "zona economica speciale" tedesca quanto meno saranno stati gli italiani a volerlo.

    D'altro canto, dato che un "Badoglio" da sacrificare c'è già (Gentiloni), sarebbe forse meglio fargli fare il suo lavoro: ossia quello di preparare, in gran segreto, un deciso passaggio dell'Italia in orbita anglo-americana. Come fu nel 1943, del resto.

    In ogni caso, l'elite italiana non può più tergiversare. E' arrivato per loro il momento di non essere più neutrali e di prendere delle decisioni, anche perché, se non erro, a Bruxelles e a Berlino mi sa che le hanno già prese.......

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    1. Andando al sodo: vorrebbero votare a parole ma non veramente subito.

      In realtà, vorrebbero comunque votare prima di dover fare quella manovra di stabilità che, - tra correzioni deficit strutturale, piano di rientro obbligatorio dell'intervento su MPS, e clausole di salvaguardia (in attesa di una crescita che non ci sarà o sarà inferiore a ogni aspettativa)-, affosserebbe qualsiasi velleità di consenso elettorale per chi la adottasse.

      E, intanto, sperano che gli eventi nel resto d'€uropa, gli tolgano le castagne dal fuoco...perchè magari da qui a questo autunno potrebbero non essere più obbligati a fare la manovrona super-recessiva per il 2018, per "fatto" o "jus superveniens"...

      Ma non c'è modo, ormai, di evitare di pagare il conto (lo dice pure Draghi, a modo suo)...

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    2. Buonasera Luciano, in riferimento al target 2, avevo letto che uno dei ragazzi di scenari economici http://scenarieconomici.it/ancora-sul-target-2-perche-perfino-i-tedeschi-affermano-che-non-e-un-problema/
      ritiene che una buona parte dei flussi del t.2 sia dovuto a partite finanziarie (denaro che esce dalle banche italiane per andare in altre sedi ue, magari in acquisti di bund). Sarebbero questi crediti, non debiti. Anzi in tal caso si dovrebbe temere,all'euro break, una restituzione di tali somme in nuove lire,sarebbe questo il modo dei tedeschi di far pagare il conto agli italiani. Non conosco la percentuale dei flussi finanziari e delle altre partite del target 2, non saprei se ha ragione...

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    3. Bisogna SEMPRE tenere presente che T-2 è un sistema di registrazione conseguenziale alle transazioni commerciali rifluenti nelle partite correnti e alle operazioni finanziarie (in conto capitale) su estero; conseguenziale ma non coincidente con queste.

      I dare/avere legati alle transazioni (contratti con soggetti esteri di vario tipo), attengono a effettivi titoli ("cause") di credito o debito.
      Target-2, invece, ne prescinde e si apposta (solo) sulla contabilità dei rapporti interni al SEBC.

      I tedeschi, quindi, non possono accampare nessuna legittima pretesa fondata su T2 per alleviare o ridurre gli obblighi di restituzione di liquidità nascenti da tali contratti ("reali").
      Troppo comodo...

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    4. Su T-2 è stato pubblicato nel 2012 un'analisi tecnica su VOX di P De Grauwe .. tanto per comprendere il sapore delle recenti affermazioni con un "lieve" retrogusto politico.

      http://voxeu.org/article/how-germany-can-avoid-wealth-losses-if-eurozone-breaks-limit-conversion-german-residents

      http://vocidallestero.blogspot.it/2012/09/de-grauwe-quel-che-la-germania-dovrebbe.html?m=1

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    5. Lo rammentavo, grazie.
      A mio modesto parere, DG parte da una sola ipotesi: eurobreak "finale" senza permanenza della moneta unica, che si estingua in modo praticamente contestuale in tutti i paesi aderenti.

      E' da escludere che questa ipotesi di simultaneità sia probabile al di fuori di una concertazione negoziata, necessariamente preventiva. Ma un accordo potrebbe trattare e modulare ben altri ulteriori aspetti oltre a quelli indicati da DG (la cui ipotesi è quindi "sbilanciata" a solo favore dei tedeschi sotto l'aspetto degli afflussi di capitale).

      DG, peraltro, non considera lo scenario più probabile, almeno alla luce dell'attuale rigida posizione tedesca: un "inizio della fine" per unilaterale decisione altrui (non tedesca).

      E' chiaro che l'optimum sarebbe che fosse la Germania stessa ad essere il 1° uscente: per una convenienza di competitività (qualitativa) da mantenere nel medio-lungo periodo e/o per una pressione "geopolitica" cui resisti non potest.

      Comunque sia, in caso di exit unilaterale CON sopravvivenza dell'euro, e quindi del ruolo BCE di emittente (questione centrale del busillis), le cose andrebbero diversamente, e con diverse problematiche, rispetto a quanto da lui ipotizzato.

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    6. Ricordo anche questo bollettino del 2012 della Banca d'Italia (pag. 26): “L’ampliamento dei saldi netti su TARGET2 è un sintomo delle difficoltà di raccolta all’ingrosso e della segmentazione dei mercati finanziari internazionali determinate dalla crisi del debito sovrano (cfr. il par. 2.2). Esso, tuttavia, non rappresenta l’erogazione di un finanziamento diretto tra due paesi, non crea rischi specifici che non siano già contenuti nelle operazioni di rifinanziamento e non interferisce con la conduzione della politica monetaria, né con l’obiettivo del mantenimento della stabilità dei prezzi nell’area.

      Eventuali perdite di bilancio relative alle operazioni di rifinanziamento principali vengono ripartite tra tutte le BCN sulla base della quota di partecipazione al capitale della BCE, indipendentemente da quale BCN abbia erogato il finanziamento e dalla distribuzione dei saldi TARGET2 all’interno dell’Eurosistema.
      Più in generale, i saldi su TARGET2 non rappresentano un’obbligazione bilaterale tra due paesi, ma sono detenuti dalle BCN nei confronti della BCE.


      Ossia, se ho ben capito, si potrebbe porre, giuridicamente (perché economicamente mi pare non abbia senso), un problema di ricapitalizzazione della BCE. Era quello che diceva un economista francese di cui avevo letto quest’articolo tempo fa: "La BCE ne peut arrêter de financer la fuite des capitaux en stoppant toute forme d’aide à la Grèce car, dans un même geste, elle entrainerait le défaut grec, en particulier un défaut complet sur TARGET 2. Bien évidemment, si la BCE n’était pas traitée comme n’importe quelle banque avec capitaux propres exigibles, le problème du défaut ne se poserait pas puisqu’une banque centrale classique est -répétons-le- intouchable. Hélas ce n’est pas le cas dans le cadre de l’ordo-libéralisme et juridiquement, la BCE doit prendre ses pertes (la Banque centrale de Grèce ne soldera jamais son déficit TARGET) en atteignant ses propriétaires dont le principal : la banque centrale allemande qui a elle-même pour propriétaire le Trésor allemand."

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    7. Fuocherello...sapevo che avresti focalizzato subito i tratti essenziali del problema giuridico :-)

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    8. Dimenticavo: devi aggingere, per il caso più apparentemente complesso di €xit con sopravvivenza della moneta, (dalla cui sluzione discende quella di ogni altro caso), che fine fanno gli euro ritirati durante la cessione dalla BC che esce.

      Ai fini pratico-solutori del saldo, a rigore, aggiungo che non c'è motivo di differenziare, (ripeto: a tali fini), la moneta fisica da quella "elettronico-bancaria", visto che la gran parte della emissione contabilizzata dalla BCE verso il SEBC è di tale tipologia...

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Non meritano di curarsene e sono pericolosi per se stessi...Agitano regole inventate dal loro lessico liberista senza aver mai capito nulla nemmeno delle libertà (che agitano scompostamente solo per toglierle agli altri)

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    2. Solidarietà anche da parte mia, Quarantotto, e grazie per la preziosa opera di divulgazione!
      Leggo sempre, non intervenendo perchè di queste materie ho solo da imparare.

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  3. Sanno che il problema è la fottutissima mon€ta (lo hanno sempre saputo) e credo anche che sappiano che è iniziato il conto alla rovescia. Però non hanno fatto niente per evitare che l’Italia fosse umiliata e quasi interamente svenduta; perciò non faranno niente per salvare il salvabile. Inetti e traditori fino alla fine.

    Sarà una grande confusione proprio come in quell’8 settembre del 1943: gli odierni collaborazionisti fuggiranno come il re e Badoglio la mattina del 9 settembre, senza aver preparato alcun piano di emergenza e lasciando il Paese allo sbando. No hope.

    Intanto sentivamo il bisogno che Renzi aprisse un suo blog (https://blog.matteorenzi.it/) con il quale veniamo informati che “il futuro, prima o poi, torna”.

    Certo, lo avrai il futuro, ma come si costruirà a deciderlo tocca a noi:

    “Su queste strade se vorrai tornare
    ai nostri posti ci ritroverai
    morti e vivi collo stesso impegno
    popolo serrato intorno al monumento
    che si chiama
    ora e sempre RESISTENZA”
    [Piero Calamandrei]

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  4. …sembra inoltre profilarsi una collaborazione cinese alla ricostruzione infrastrutturale americana. E Monti che chiedeva ai cinesi di comprarsi il debito italiano quando l'unica vera preoccupazione di Draghi cioè di colui che prima di ogni altro quel debito avrebbe dovuto acquistare era ed é il saldo target. Credo che il sogno tedesco di vedere concretizzato il suo surplus in assets fisici sia ormai definitivamente svanito risparmiando alla Germania un futuro estremamente incerto. Ma i tedeschi sembrano volere insistere a credere nel successo dell'€uro.

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    1. In Germania è tutto un urlare di trionfalismo tedesco, di egemonia tedesca ecc. I tedeschi si sono AUTOdichiarati "nuova potenza mondiale" è vedono la Merkel come nuova condutrice del mondo libero (conduttore in tedesco vuol dire FÜHRER). Bèh la Germania un Führer l'hanno già avuto il cosidetto "GröFaZ" che vuol dire "Grösster Führer aller Zeiten" in italiano, il più grande conduttore di tutti i tempi, tutti sanno come andò a finire. Oggi hallo la GröMaZ "Grösste Mutti aller Zeiten" (la più grande Mamma di tutti i tempi) Merkel.
      No, la Germania continuerà sulla sua strada dello Status Quo, non cambierà o cederà di un millimetro è andrà a scontrarsi frontalmente con Trump è io mi preparo Chips è birra per godermi lo spettacolo del affossamento di Schäuble, Kauder è tutta l'accozzaglia della CDU/CSU, SPD è Verdi ormai fanno solamente pena.
      Il prossimo a sganciarsi imho sarà la Francia, dopo UK è USA.
      Difficile capire cosa succederà in Italia o ci sarà un cambiamento di camicie come nel 43 o continueranno a leccare i piedi ai tedeschi fino alla fine.

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    2. Il bello è che i tedeschi, almeno l'establishment politico tedesco crede veramente che la Merkel sia la nuova condutrice del mondo libero è hanno veramente intenzione di dire ad una VERA potenza mondiale cioè a Trump come si deve comportare, cioè Trump si deve comportare come piace alla Merkel, altrimenti.............:-))))
      Credono veramente che con Trump abbiano a che fare con un Tsipras o un Varoufake qualsiasi. Sono completamente fuori.
      Nei media tedeschi è un unico sparare contro Trump. Trump a messo a luce il bluff dei tedeschi, dicendo appertamente ai media tedeschi che l'UE è nient'altro che un protettorato tedesco. I politici tedeschi tutti zitti, mandano avanti i loro Kindersoldaten, i media.
      Poi ci sono voci in Germania che hanno intenzione di costruire la bomba atomica per la Germania, ci sarà da ridere.

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    3. La Francia non uscirà mai a meno che non vinca Le Pen

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  5. Liberismo e "quarto partito grandeconfindustriano" sono aborti del medesimo male: il colonialismo da una parte, e, dall'altra,la crassa ignoranza della storica borghesia mercantile unita all'algida sociopatia del clero bancario.

    Ma i Quisling liberisti nostrani, brunoleonini o piddini che siano, sono - come sempre nella storia moderna - dalla parte sbagliata dell'imperialismo finanziario.

    L'impero parla inglese, non sicuramente tedesco. Ma, soprattutto, l'inglese ha diversi dialetti.

    Comunque: dati i concetti di Stato-nazione, sovranità ed imperialismo, è storicamente, lessicalmente e filologicamente corretta l'identità EUROPEISMO == COLLABORAZIONISMO.

    Per definizione.

    In futuro non ci saranno i nomi dei resistenti sulle lapidi nelle valli e nelle città: ci saranno dei database in cui, con agilità, si potrà ricordare nomi, cognomi e storia personale dei nostri Quisling: rigorosamente da far conoscere ai nostri pronipoti.

    E così sarà.


    (Amen)

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    1. Al liberismo, al "quarto partito", al clero bancario aggiungerei anche il clero ecclesiastico con il nunzio non solo apostolico ..

      http://it.radiovaticana.va/news/2017/01/26/galantino_elezioni_non_siano_diversivo,_aiutare_famiglie/1288431

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    2. Caro Poggio, cerchi una distinzione tra clero bancario e romano-clericale, che, notoriamente, non c'è.

      Aveva ragione Disraeli a sostenere che « il cristianesimo è ebraismo per il popolo »

      E hanno manifestamente torto tradizionalisti cattolici et similia a sostenere che la Chiesa Romana sia stata mai nella Storia il Katechon.

      Un ritorno al paganesimo è obbligo morale.

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    3. ….mi sento solidale una volta tanto con un teutone (lo svevo Federico II) oltre che con Bazaar…ci salverà il Mahdi ?

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    4. Beh la Chiesa romana sta dando il meglio di sè viste le ultime notizie sull'Ordine di Malta ... è proprio vero, quasi quasi meglio il paganesimo...

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    5. Più che caro Baazar,

      ho imparato anche qui quanto fondamentale sia il ripercorrere filologica/mente i processi delle trasformazioni biunivoche e bicontinue che modificano continuamente le dimensioni.

      Altrettanto, e credo da sempliciotto, fondamentale è il riconoscimento e la memoria della genesi delle forme per comprendere l'apostasia anche cattolica e non solo.

      Non solo facce della stessa medaglia ma anche, forse, della stessa moneta ..

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  6. Tranquillo Poggio, lo sai: e' tutto normale.

    L'instrumentum regni pubblicizza orwellianamente la carita' ordoliberista. Lo Stato brutto-cattivo-corrotto non si occupa di noi? C'e' sempre l'ombrello dell'elemosina. Per il nostro bene e per il "bene comune" di stampo hayekiano.

    Non so se sia peggio Galantino o Moscovici. Stanno entrambi sulla stessa scialuppa.

    Siamo alla capitolazione

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    1. Caro Francesco,
      non credo sia solo una questione di carità hayekiana, c'è ben altro ..

      «Mi pare che sia sotto gli occhi di tutti che ci siano due leggi elettorali frutto del lavoro della magistratura. Non è normale un Paese in cui la magistratura detta tempi e modi all’amministrazione, vuol dire che la politica non ha fatto il suo mestiere»
      (Nunzio Galantino, segretario generale della Cei)

      http://www.lastampa.it/2017/01/26/italia/politica/la-commissione-rinvia-il-dibattito-sulla-legge-elettorale-7Z1f5fU3cpscanMxykOAaL/pagina.html

       

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    2. Tra un pò si metteranno a costituire nuovamente i Comitati Civici foraggiati dal Papa, proprio come quelli di Gedda in vista delle elezioni del 18 aprile 1948 . Con il solito terrorismo e un Einaudi di turno che con l’editoriale del 04.04.48 apparso sul Corriere della Sera dal titolo “ “Chi vuole la pace?” scriveva:

      “Quando noi dobbiamo distinguere gli amici dai nemici della pace, non fermiamoci perciò alle professioni di fede, tanto più clamorose quanto più mendaci. Chiediamo invece: volete voi conservare la piena sovranità dello stato nel quale vivete? Se sì, costui è nemico acerrimo della pace. Siete invece decisi a dar il vostro voto, il vostro appoggio soltanto a chi prometta di dar opera ALLA TRASMISSIONE DELLA SOVRANITÀ NAZIONALE AD UN NUOVO ORGANO DETTO DEGLI STATI UNITI D’EUROPA? Se la risposta è affermativa e se alle parole seguono i fatti, voi potrete veramente, ma allora soltanto, dirvi fautori della pace. Il resto è menzogna”.

      Nessuno che abbia detto al sacerdote di farsi una forchettata di fatti suoi.

      Aveva ragione Basso “… È antichissima esperienza che le classi dominanti usino affidare la conservazione del proprio dominio sia alla religione adoperata come instrumentum regni capace di giustificare e garantire in forme mistiche la divisione in classi, e di soffocare sotto l’ignoranza e la rassegnazione ogni volontà di emancipazione delle classi soggette

      … in tempi di pericolo, di crisi sociali, di insufficienza delle vecchie strutture, o di tramonto dei vecchi miti, quando la pressione delle classi soggette si fa sentire, è altresì vecchia esperienza dei ceti dominanti, quella di ricorrere all’aiuto di protettori stranieri o di ausiliari mercenari. E in tempi più moderni infine, soprattutto dopo che al dominio di ceti sacerdotali o militari si è venuto sostituendo il prevalere della ricchezza mobiliare e l’affermarsi di ceti mercantili e capitalistici, il denaro è assurto sempre più a strumento di dominazione, vuoi attraverso i metodi di corruzione individuale, vuoi, in forme più ampie e moderne, consentendo lo sviluppo di una politica, riformistica, di una politica cioè soffocatrice della lotta di classe in virtù di concessioni e favori…

      Così nel primo dopoguerra, la borghesia italiana p. es. mobilitò per la propria difesa la religione, sia creando essa stessa una nuova mistica nazionale e imperiale, sia alleandosi (Concordato) con la religione ufficiale…

      Tutto questo si ripete oggi in forma diversa. Anche in questo dopoguerra, anzi in questo più che mai la classe dominante italiana ha fatto ricorso alla religione come instrumentum regni, ma in una forma in un certo senso nuova. Cioè la Chiesa non ha fornito soltanto, come in altre epoche, una casta sacerdotale, che affianchi l’apparato statale e consolidi la comune difesa; essa ha fornito altresì le truppe d’assalto della lotta politica quotidiana, ha dato i suoi quadri anche all’organizzazione civile dello Stato. In altre parole cioè la classe dirigente italiana ha trovato questa volta nella Chiesa non solo l’ausilio religioso, ma altresì le truppe mercenarie, gli elementi estranei cioè fatti venire dal di fuori a puntellare un vacillante domino…” [L. BASSO, Ciclo totalitario II, in Quarto Stato, 30 giugno 1949 n. 12, 3-8].

      Ed ha di conseguenza ragione Bazaar: un ritorno al paganesimo è obbligo morale.

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    3. Bravo Francesco: ottimo reminder di sempre attualissime contrapposizioni (che il dominio mediatico liberista si occupa di offuscare da 35 anni)

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    4. Rammentiamo di sfatare anche il mito degli americani buoni e magnanimi, quelli del piano Marshall, con le loro condizionalità (ti do i verdoni, ma tu compri solo prodotti made in USA).

      Il 20 marzo 1948, inoltre, ad un mese delle elezioni, il segretario di Stato Marshall all’università di Berkeley era stato chiaro: se vincono le sinistre, vi scordate gli aiuti. Le armi dell’imperialismo a favore del quarto partito degasperiano. Furono le prime elezioni libere di un Paese futuro membro dell’irenica €uropa Unita!

      Oggi, come allora - ironia della sorte - sono gli stessi americani che potrebbero far saltare il banco. Della serie: io vi ho creato e io solo posso distruggervi.

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    5. Per te e per Arturo, guardatevi questa ordinanza della Corte costituzionale (peraltro di rimessione a CGUE) in cui la Corte rammenta che ci sono principi costituzionali indeclinabili, in materia di diritti fondamentali, che non sono cedevoli di fronte ai trattati.

      E' in materia penal-fiscale, ma contiene affermazioni che potrebbero, - se si instaurasse una logica coerenza rispetto ai diritti fondamentali sociali-, valere a fortiori rispetto alle regole sui limiti fiscali €uropei (cioè rispetto alle norme che limitano l'azione positiva dello Stato, art.3 cpv, Cost., nel doveroso perseguimento della tutela effettiva di tali diritti della persona)

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    6. Ooops, questo è il link all'ordinanza n.24 del 2017
      http://www.giurisprudenzapenale.com/wp-content/uploads/2017/01/corte-cost-24-2017.pdf

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  7. Tassi di crescita medi della prima Repubblica "corrotta e ingovernabile", confrontati con quelli della seconda Repubblica, quella che ha agganciato il fogno europeo: Dati presi dal libro di Sergio Cesaratto " Sei lezioni di economia"

    1952/56 tasso medio di crescita 6,1%
    1957/63 tasso medio di crescita 8,1%
    1964/70 tasso medio di crescita 7,2

    1971 Fine di Bretton Woods, fine del regime di cambi fissi, ma aggiustabili, ritorno ai cambi flessibili.

    1971/79 tasso medio di crescita 4,5%

    1979 adesione allo Sme
    1981 divorzio Tesoro/ banca d'Italia.

    1980/1992 tasso medio di crescita 2,6%. Il divorzio fu salato, soprattutto in termini occupazionali, mentre i media ci mostravano la Milano da bere. Sembra, a detta di qualche economista bocconiano, che il saggio di profitto delle imprese Italiane non fu mai così alto come in quel decennio. Esplosione del debito pubblico, via interessi.

    1992 finisce la prima Repubblica, aderiamo al trattato di Maastricth, inizio delle privatizzazioni delle aziende pubbliche, non prima di avere svalutato la nostra moneta del 30%, che mai si danneggi gli interessi del capitale apolide perderemmo la ns credibilità internazionale, si inizia il processo di liberalizzazioni, e di flessibilizzazione del mercato del lavoro e di rientro del debito pubblico

    1993/1998 tasso medio di crescita 1,5% alè andiamo alla grandissima


    1999 adottiamo la moneta unica come unità di conto, se non erro fu in quell'anno che le quotazioni dei titoli di borsa venivano espressi in Euro.

    1999/2007 tasso medio di crescita 1,6%, teniamo le linee di difesa sul Piave o tutti accoppati.

    2008 crisi dei mutui subprime, e successiva crisi dei debiti sovrani nell'Ume, le difese sul Piave cedono, l'esercito krukko/ francese sfonda sulle pianure Venete, mentre l'alto comando Italiano ( quelli con il curriculum lungoooo) non se ne avvede

    2008/2015 tasso medio di crescita -1,4%

    2015/16 iniziano i bombardamenti su Roma, qualche timida difesa sul fronte Generali, via Intesa.



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    1. Difesa da parte di Intesa per Generali fino ad un certo punto, purtroppo... siamo campo di battaglia, carne da macello oramai... mancano all'appello solo le aziende di Stato, poi dell'Italia "produttiva" non rimarranno che le ossa...

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