lunedì 25 febbraio 2013

IL PUDE HA DAVVERO PERSO LA MAGGIORANZA?

Che dire? Rimanere coerenti con l'idea che queste elezioni non avrebbero cambiato nulla perchè il PUDE troverà comunque il modo di serrare le fila e rinchiudersi nel bunker delle istituzioni, di cui si è impadronito da 30 anni in nome dell'Europa?
Se si mantiene il sangue freddo, e attendendo con pazienza che si posi il polverone, si vedrà che l'unica "novità" rispetto a questa ipotesi è la accelerazione "possibile" del processo di decadimento del regime dell'euro.
Nel senso che la impossibilità di proseguire nelle consuete politiche economiche che hanno caratterizzato gli ultimi anni (a loro volta mera accelerazione di quelle dettate da Maastricht e, prima ancora, dallo SME) "potrebbe" discendere non dalla crisi di rigetto popolare provocata da una "nuova dose" di riforme strutturali e di aggiustamenti fiscali "credibili" (che a spoglio non ancora concluso i montiani e il fermatori del declino invocano tutt'ora convintamente), ma direttamente dalla impossibilità numerica di formare un governo che abbia la forza di gestire queste ulteriori "dosi" (del veleno che sta uccidendo l'Italia e l'Europa mediterranea in genere).
Ma usare il condizionale e dire che la "accelerazione" è solo "possibile" è d'obbligo.
Se non altro perchè non possiamo dire che il PUDE sia in minoranza. E sapete perchè? Perchè non potremmo dirlo finchè non avremo la certezza che la formula "debitopubblicocastacorruzionespesapubblicaimproduttivabrutto" sia essa stessa in minoranza: nel paese, nella consapevolezza della gente della strada. 
Questa formula accomuna i montiani, i fermatori del declino, l'anima profonda del leghismo e specialmente, una consistente parte del PD e del PDL.
Questi ultimi due (ex) maggiori partiti, accomunati per ragioni "apparentemente" opposte: i primi per l'adesione acritica all'idea di governo dell'Euro, come (pseudo)protezione dalla Cina sotto l'ombrello tedesco (idea, a sua volta, creatasi come forma di reazione, più o meno pavloviana, di prevista dissoluzione della leadership mondiale USA); i secondi per l'insofferenza della borghesia italiana, di tutte le "grandezze", alla contribuzione fiscale (certamente una follia nella sua pressione complessiva, indotta dall'Europa, a partire cioè dallo SME e dal divorzio tesoro-Banca d'Italia).
Tutte queste componenti congiurano per un quadro che, se ne abbia consapevolezza culturale o meno, aderisce visceralmente alla "antropologia" di Von Hayek, e quindi alla filosofia di potere affermata nei trattati europei. Cioè all'idea del crowding-out, inteso come obiettivo-luogo comune che identifica nello Stato la "inefficienza nella allocazione delle risorse" e ne assume come assolutamente necessaria la riduzione della capacità di intervento e di conseguenza della sua stessa struttura.

E, tutti ci stiamo chiedendo, il M5S?
Possiamo affermare obiettivamente che fuoriesca dalla sequenza "debitopubblicocorruzioneecc..."-la spesa pubblica va ridotta-è intrinsecamente fonte di corruzione-crowding-out-smantellamento dei diritti costituzionali "attivi", i diritti che implicano l'intervento dello Stato, senza il quale non si forma il risparmio delle famiglie e non si verifica qualsiasi forma minima di sostegno alla domanda aggregata, aumentando il benessere generale e la equa distribuzione della ricchezza?
Per due vie questa automatica adesione del M5S all'ideologia "implicita" dei trattati potrebbe in concreto affermarsi:
1) perchè la "casta" è una creazione in gran parte, e non casualmente, "costruita" dai media-Von Hayek (detto così si capisce con immediatezza) ma, una volta recepita come paradigma indubbiamente aggregante del "movimento, e iniziatane la "estirpazione", non si comprende quale sia l'esatto margine estremo di tale "nemico", potendo facilmente trasformarsi in una insofferenza generalizzata per qualsiasi forma di amministrazione e gestione dell'interesse collettivo in forma pubblica. Quindi, non appare chiaro dove si dovrebbe fermare l'azione anti-Stato costituzionale, democratico e lavorista; 
2) perchè nel "movimento", per una pluriennale frequentazione di "tematiche" in forma "semplificata", non sorretta da una adeguata analisi storica ed economica, esiste anche un'anima "decrescista" che, come abbiamo visto, si presta facilmente alla funzione ausiliaria delle oligarchie (che ne sono le occulte mandanti, a ben vedere l'esito finale delle sue confuse teorizzazioni).

Insomma, che il PUDE abbia perso la maggioranza non è affatto detto. Dipende da fattori assolutamente non chiari. Quello che è certo è che, riassestandosi dopo lo shock della perdita della forza dei suoi referenti tradizionali, avrà bisogno di ripensare e ristrutturare le proprie strategie mediatiche, cioè comunicative e, all'interno dei "corridoi" istituzionali, negoziali.
L'aspetto che può renderci meno pessimisti è che è altrettanto certo che le stesse forze di ex-riferimento del PUDE saranno potenzialmente soggette a "scissione", per i più vari motivi, esattamente come avvenne nel 1943 e come ipotizziamo nella "ipotesi frattalica" (con vari dettagli).
E lo stesso vale anche per la coesistenza di plurime "anime" del M5S, una volta che sia diventato "forza politica di massa".
Tutti, di fronte al precipitare degli eventi, - crisi economica e suo più ampio scenario mondiale, in tutte le sue dinamiche attualmente in corso- dovranno scegliere da che parte stare. Come nel 1943.
E solo allora si vedrà se il PUDE non è più in maggioranza... 

56 commenti:

  1. Salve,
    non sono molto amante di Rischio Calcolato (blog), ma capitandoci per caso, mi sembra interessante dire che come II partito grillo prende il copasir (possibile? e che conseguenze può avere) e che causa spread si finisce, come giustamente sottolinei alla reazione del PUDE con una Grosse Koalition PD PDL..
    La prima è una notizia così tanto per riportarla visto che mi colpisce in qualche modo e la seconda mi sembra lo scenario più probabile a questo punto..

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    1. L'Italia si governa a Berlino, tramite Bruxelles, lasciando a Roma il catering e la organizzazione degli eventi (mediatici: democrazia non "rappresentativa" ma di "rappresentanza"). Non c' dubbio che il prossimo "grande evento" sarà il tentativo di organizzare un governone. Ma sarà sempre costretto ad applicare al "catering", ormai, ricette tedesche. Quindi sull'orlo di crisi di rigetto...con conseguente crescita dalla probabilità di scissione all'interno delle forze che appoggeranno il "governone" anche solo dall'esterno (e magari caso per caso)

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  2. Vedo il bicchiere mezzo pieno.
    Questo è il migliore scenario possibile, la necessità di formare un "governissimo" PD-PDL Monti svelerà (necessariamente, come dici tu) le carte -anche truccate, beninteso- del PUDE. Certo, i rischi derivanti dal pressochè sicuro insuccesso di questo carrozzone, sono alti e pericolosi... Ma del resto in quale altro modo potevamo sperare in una accelerazione del processo pro-europa in atto?
    Saranno giorni difficili, ma l'unica opzione che avevamo l'abbiamo sfruttata. Era davvero l'unica...
    Forse dovremo aspettare davvero gli USA, ma almeno l'orgoglio di dire "beh, un segnale gli Italiani l'avevano dato" (non importa quanto consapevole), ecco quell'orgoglio non ce lo toglierà nessuno!
    Se non sbaglio domani Napolitano volerà in visita ufficiale dalla Merkel, evidentemente non c'è altro da fare dalle parti del Quirinale... ci sarà da ridere!!

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    1. Beh, a parte i dettagli tecnicio-finanziari-macroeconomici (di cui ti ho detto), se tanto mi dà tanto, questa volta avremo il 25 luglio e l'8 settembre in versione "farsa"...e ci sarà "più" da ridere :-)

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  3. secondo me sei un pelo troppo pessimista sul M5S. un punto cardine della campagna elettorale di Grillo è sempre, dico SEMPRE, stato lo stato. l'importanza dello stato che non c'è più. ecco questo punto onestamente non vedo come possa conciliare con l'opera del PUDE.

    non voglio esser ottimista anzi, ma credo che se un nuove fronte del PUDE dovesse formarsi, questo non riuscirà a includere che una minima parte di quello che viene da Grillo.

    poi magari PD e PDL in governissimo restano su quanto basta a fare i disastri previsti, non dico (anche se spero di no).

    però secondo me i risultati di oggi aggiungono un piccolo, piccolo mattoncino in più alla causa di chi vuole questo paese libero dalle oligarchie europee. piccolo eh? però secondo me c'è. e sai com'è, in questi tempi, anche un evento quasi insignificante, purchè positivo, può dare forza.

    il punto è che da ora a Bruxelles sapranno che anche nei paesi popolosi d'europa le cose stanno precipitando. ora come dicevi tu inizia la guerra a tutti gli effetti, la bestia è all'angolo e non mollerà senza lottare.

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    1. Il problema è che spesso il livello culturale è tale che l'idea di "pubblico" coincide con l'organizzazione comunale e poi non si sa distinguere tra potere esecutivo, legislativo e giudiziario...capisci a me: bisogna aspettare e non fidarsi di segnali che nonsono affatto chiari

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  4. Ciao Quarantotto, in questo momento storico penso che sia di vitale importanza che le forze Antipude di cui mi sento parte come soldato semplice, siano più unite che mai. Per cui evito volutamente una diagnosi sul voto, in quanto si rischia di dividersi su delle inezie, e dividere è facilissimo ricomporre poi è molto più difficile. L'unica cosa che voglio sottolineare delle elezioni,è che il Movimento 5 stelle è diventato il primo partito, senza mai apparire in televisione e con tutti i media contro. Ha raggiunto questo obiettivo solo con la rete. Dico questo perchè può essere uno stimolo a tutti quelli che come te, Bagnai e tanti altri sono in rete a diffondere e distillare una conoscenza delle cose e dei fatti che in certi modi è rivoluzionaria e cambia il modo di pensare di chi la riceve.
    L'articolo 1 della Costituzione Italiana recita:

    L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

    Il concetto secondo me importante che deve passare, è quello che ogni soldo dato alla rendita, è un soldo tolto al lavoro ( Fantacci-Amato). E questo è possibile solo se si tiene AL RIPARO DAI MERCATI FINANZIARI il debito pubblico, e l'unico modo per farlo è il ritorno alla Banca Centrale dipendente dal Tesoro, oltre che al controllo, in una qualche misura, dei movimenti di capitali.
    Questo è un concetto difficile da far passare, ma questa mattina leggendo il tuo articolo mi sembra di aver scorto una scorciatoia.

    "alla contribuzione fiscale (certamente una follia nella sua pressione complessiva, indotta dall'Europa, a partire cioè dallo SME e dal divorzio tesoro-Banca d'Italia)."

    Ecco se si risce far passare al mondo produttivo, e quindi alle loro organizzazioni che il divorzio Banca d'Italia- Tesoro, è costato alle piccole medie imprese e ai lavoratori un aumento della pressione fiscale di 11 punti (CGIA di Mestre) penso che il fronte Antipude e anti Von Hayek esploderebbe

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    1. Ma sicuramente, questo è il nodo. L'indipendenza della BC riorienta tutto l'investimento e indebolisce la stessa classe imprenditoriale. QUella grande che si finanziarizza sempre di più e quella piccola che vede aumentare il costo del credito. Ma finchè la "costituzione" UE vincola a ciò e noi vi siamo assoggettati pure aderendo alla moneta unica...

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  5. Il PD ha corso un rischio troppo grande per gettare via la risicatissima "vittoria". Non può, dopo 20 anni di demonizzazione di Berlusconi, allearsi con Belzebù, con il rischio di ricompattare (con le "poltrone") il Pdl, di veder cadere il Governo dopo pochi mesi su qualche provvedimento impopolare, di suscitare reazioni poco gradite da parte della Magistratura, di dover affrontare un nuovo voto con il rischio di sparire dalla scena politica.
    Mi pare molto probabile una soluzione che preveda un'alleanza con Monti e l'appoggio esterno di M5S, sulla base di un programma "debitopubblico.......brutto" e di provvedimenti che, da un lato, favoriscano i disegni di coloro i quali vogliono acquistare a saldo aziende, immobili e risparmio italiani e consentano di consolidare ed ampliare l'impero economico che fa capo al Pd (più una holding che un partito).

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    1. D'accordo su questa tendenza generale: il risultato è quello paventato nel post. Ma può essere (volendo essere meno catastrofisti) che dopo alcuni goffi tentativi negoziali, si limitino a fare una nuova legge elettorale (ti immagini con quale buona fede?) o anche un governo "tecnico-emergenziale" Amato per il "massacro corrente" e grande rivolta degli stessi partiti (spaccature e scissioni, 25 luglio e...)

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    2. Seggi al Senato: CS 123, CD 117, M5S 54, Centro 19, altri 2. CS+Centro+altri=144. Da aggiungere i senatori a vita Monti, Ciampi e Colombo. Andreotti non è ormai in condizioni di votare. A breve si aggiungerà Napolitano. Il futuro Presidente della Repubblica (Prodi?) nominerà altri due senatori a vita ad hoc (ovviamente senza rispettare l'art. 59, 2° comma della Costituzione, ca vans sans dire). Basta "comprare" una quindicina di piedellini e grillini e la maggioranza c'è. Molte leggi saranno comunque votate da gran parte dei grillini. Sottolineo di nuovo la necessità, da parte del PD, e l'opportunità di favorire le aziende del Partito Holding (PH, negativo, ovviamente). Ho l'impressione che dureranno fino alle prossime elezioni europee....

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    3. Scenario da incubo: possibile, probabile nell'immediato ma non necessariamente "mantenibile"!.
      Dimentichi che una parte dei piddini imparerà a capire che per un vantaggio dell'oggi (appoggiando una nomenklatura collaborazionista che gioca sulla loro stessa pelle) rischiano di perdere tutto domani e..per sempre.
      Quindi ci sarà da divertirsi in una situazione simile a quella di B. nel post estate 2011...lì si prende ma da un'altra parte si perde e sempre di più, via via che la svendita e magari una finanzaria superrecessiva prendono corpo.
      Insomma, almeno una speranza si riaffaccia...

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    4. è plausibile come scenario...certo in quel caso la 'tenszione' salirebbe parecchio...

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    5. Fassina ad esempio ha già iniziato a lanciare qualche osservazione su "quest'europa troppo conservatrice" infatti.

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  6. Secondo me, scenario perfetto. Si trascineranno fino alla finanziaria che gli esploderà tra le mani. Non riuscendola ad approvare si andrà di nuovo al voto con M5S più forte e #pude alle corde.

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  7. Per aderire al gioco, nello spirito del post, mi sono concesso una notte per pensarci su…

    ANALISI DI SCENARIO PER IL DOPO VOTO

    Parte politica. Il vero vincitore delle urne è il Cavaliere arrivato buon secondo (come era nei suoi desideri). La posizione gli permette di essere decisivo, vera forza condizionante di ogni futuro equilibrio. L’indicazione del Paese reale che “rifiuta” l’austerità è stata colta da tutte le forze politiche (anche il PD) e, soprattutto, dai commentatori esteri.
    E’ necessario per i “reggitori europei” trovare il modo di far rimanere in sella i referenti italici e condurre in porto – con altre forme - il progetto di deindustrializzazione e appropriazione della penisola. La via greca del ritorno forzoso alle urne, ipotesi pure avanzata da Letta in un primo momento, va scartata perché troppo rischiosa per il regime, considerato che la “bestia” (elettorato) ha dato evidenti segni di risveglio.
    Diamo pure per scontato dunque l’accordo per il governaccio. Anche perché il risultato elettorale in seggi conferisce al PUDE rivelato la maggioranza qualificata di oltre i due terzi (il diavolo fa le pentole ma non i coperchi: l’orrida legge elettorale che ha assicurato la maggioranza assoluta dei seggi alla camera al PD per un pugno di voti ha anche “garantito” un esito equilibrato al senato). Il prezzo dell’accordo è costituito dalle “garanzie” che il vincitore richiederà per se e la sua discendenza (stop ai processi, laissez-faire corruzione bipartisan, e altro da immaginare). Quale l’atteggiamento verso i nuovi parlamentari ortotteri? Isolamento del gruppo e “cooptazione” di un numero sufficientemente ampio di singoli per screditarne l’azione (non sono pregiudizialmente convinto della piena assimilabilità del m5s nel PUDE).
    Il PUDE non potrà più marciare diviso per colpire unito ma, in quest’ultima legislatura, dovrà serrare le fila.
    Per la guida dell’Esecutivo la migliore figura possibile, in questo scenario, è quella del dottor Sottile, vero garante dei “reggitori europei”, ma anche simbolo di tutta la stagione post-’92 e quindi a rischio “identificabilità” (è l’autore della manovra del 6%° sui c/c), ne decadrebbe la candidatura per il Colle. La formazione dell’Esecutivo vedrà anche coinvolti “tecnici” non ancora “bruciati” (alcuni profili sono già stati delineati sul blog). Il prof. Monti torna in gioco per il Colle per “ringraziamento” del lavoro fatto.

    Economia. Il “rifiuto” dell’austerità impone una strategia di rallentamento della cura. L’Italia potrebbe essere ammessa ad una deroga dallo sforamento del deficit/PIL alla francese per stemperare la riconoscibilità della truce azione di sottomissione al giogo germanico. Le risorse sarebbero destinate a finanziare programmi di “mantenimento del consenso” di tipo strettamente “improduttivo” come posti per lavoratori socialmente utili o articolisti di prodiana memoria (anche questa è corruzzzzzione). Verrebbe in ogni caso esclusa un’opera di rilancio dei programmi di sostegno all’apparato industriale. Le “privatizzazioni” e la svendita agli stranieri di importanti pezzi dell’industria e del sistema bancario nazionale potranno proseguire unitamente ad una rallentata applicazione delle “riforme” nel mercato del lavoro. Gli ulteriori licenziamenti verrebbero rimandati alla prossima crisi. Uno scenario più duro, che vorrebbe il “PUDE rivelato” armato della forza per imporre un’accelerazione nei programmi d’austerità, mi sentirei di escluderlo per il momento.
    Restano da valutare le reazioni d’oltreoceano.

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    1. PERFETTO.
      L'idea che l'onda anti-b (chiaramente sgonfiatasi, con grande scorno del FQ!), non consenta più di ammantare di valore "morale" il "lo vuole l'Europa", rinvia direttamente a una rimodulazione della strategia per portare a casa il risultato principale (colonizzazione "deindustrializzata"-saccheggio straniero), rinunziando per ora ai bersagli strumentali...comunque ottenibili).
      Insomma, con un pò di pazienza potrebbero farcela.
      Salvo che il M5S rappresenti VERAMENTE una forza consapevole e si opponga con una forza tale da impedire il "sottile" riposizionamento e la svendita, innescando il processo delle scissioni dentro alle varie componenti del PUDE.
      Grazie della focalizzazione (avevi buon diritto a un post...e ce l'hai ancora :-)

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    2. La possibile complicazione della strategia morbida, ovvero la concessione di un temporaneo sforamento “accomodante” del rapporto deficit/pil, è data dalla possibile perdita di “credibilità” della Merkel presso l’elettorato tedesco, non più garantito nel sacro valore della moneta forte (inflazzzzione!!), in vista delle elezioni d’autunno. Ma i teutonici (classi dirigenti) potrebbero decidere ugualmente di sacrificare il cavallo pur di arrivare a vincere la corsa.
      Vedremo cosa succederà dopo il viaggio di Re Giorgio oltralpe.

      http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/re-giorgio-o-re-umberto-voto-drammatico-in-italia-e-napolitano-se-ne-va-51461.htm

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    3. questo commento del FT concorda su alcuni dei punti focalizzati
      http://blogs.ft.com/gavyndavies/2013/02/26/italy-shatters-some-comfortable-eurozone-assumptions/?

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    4. Gavyn Davies: il volto "umano" di G&S (e di BBC). Lo sapevi che è stato il chief di Scacciavillani?
      Però è molto più attendibile economicamente del suo allievo :-)
      Tabto che aveva già previsto l'insostenibilità della strategia della lettera BCE già nel 2011, quantificando il livello di saldo primario necessario come impossibile da realizzare per simultanea eccessiva recessione indotta (naturalmente Scaccia non lo legge..più e forse non l'ha mai capito)

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    5. quello che scrive balduin è quello che ho sempre temuto:
      la strategia di alleggerimento della germania...il dissanguamento lento della preda fino al punto che non possa reagire (lo leggo da tempo negli occhi freddi e veramente cattivi di quella gente )

      C'è un punto per noi : i germanici non capiscono gli italiani non capisco 'bene' la politica italiana e soprattutto NON si fidano...gli togli il robot monti
      e hanno piu' riferimenti chiari...
      Un altro punto : Berlusca è con noi ed ha incomiciato ad usare l'artiglieria pesante...non sara' la migliore(lol) non sara' la piu evoluta ...

      E notate che se gli attori in campo avessere un comportamento cooperativo , berlusca parteciperebbe alla grande svendita insieme a franco/tedeschi/finanzaUS
      E invece la parte Berlusca Pdl cd sconttata dalla violenza con cui è stato rimosso non si fida piu' ...

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    6. Lo "Scaccia" sembra proprio non aver appreso nulla da cotanto maestro ...e non mi riferisco all'economia.
      Intanto dago paventa un "hard approach" per "disciplinare" l'Italia via spread-governissimo-OMTcondizionalità.
      Sarebbe un gioco molto pericoloso che potrebbe far saltare il banco mondiale. Propendo per il "soft approach" spread-governaccio-allentamento/allungamento-privatizzazioni ...salvo intransigenza teutonica (Merkel).

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    7. B. è in effetti nella fase "aziendale" (settore servizi, basato su flessibilità lavor e importazioni "diritti" e contenuti tv) in cui l'euro lo danneggia per il calo drastico dei consumi, nonchè nella fase politica in cui sa di aver subito un torto umiliante e una prepotenza che colisce tutti gli italiani: non che questo ne faccia uno statista, ma di certo sa come sfruttare la situazione sia in termini negoziali che in termini di consenso futuro. Utilizzando Tremonti, sarà la scaturigine del neo-badoglismo, come abbiamo già focalizzato.
      La strategia sarà ondivaga: un mix di approccio morbido e stop and go di pressioni drastiche dei mercati (bundesbank-deutschebank). E comunque si infrangeranno sulla coazione a ripetersi nel "lovuolel'europa" facendo un "lacrime e sangue" non appena si sentiranno più sicuri...E' come la storia della rana e lo scorpione

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  8. Io di positivo ho visto questo:
    - QUANDOL’UNICO RESPONSO CHIARO DELLE URNE, SOMMANDO I VOTI GRILLINI A QUELLI DEL BANANA, È CHE ALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI NON FREGA ASSOLUTAMENTE NULLA DI INDICI DI BORSA E BENEPLACITI EUROPEI -

    Poi chiaramente condivido le analisi fatte in questo blog, nel senso che non vedo un fronte antiurista pronto a sferrare attacchi alla UE, c'è sempre in atto un bel divide et impera : e chi impera per ora è la Germania .

    Tuttavia non mi sembra vada sottovalutato il responso di queste elezioni, che come sottolineava Krugaman è una sorta di referendum sull'austerity (non dice Euro ma per un economista del suo livello credo sia implicito).
    Concetto riportato anche su di un giornale palesemente bolscevico:
    Così il Wall Street Journal ha commentato i risultati delle politiche “Questo inconclusivo risultato – osserva il quotidiano finanziario – significa che l’Italia protrebbe tornare a votare nel giro di pochi mesi” e sottolinea come l’affermarsi delle forze anti-austerity “pone una sfida alle nazioni creditrici dell’Eurozona, come la Germania, che hanno chiesto ai paesi sotto stress finanziario una riforma delle loro economie in cambio di sostegno dalla Bce”.
    Riguardo il Movimento 5 stelle ora sono molto curiosa di vederli all'opera, solo cosi saremo in grado di scoprire quanto sono davvero scettici verso l'euro.
    Noi sappiamo già che dobbiamo attendere il 25 luglio.
    P.s. l'unico opinionista lucido che si è visto ieri nei vari talk era Dago...per il resto un tripudio di terrorismo con giornalisti tedeschi e mercenari italioti.








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    1. La lettura di Dago in effetti è tra le più schiette e realistiche: manca la coscienza, neppure chiara al WSJ, che qualunque riforma delle economie deboli non corregge una debolezza che è tale SOLO ALL'INTERNO DELL'EURO, e che, perciò si riprodurrà allo sfinimento. Sicchè le correzioni-riforme imposte dalla germania sono solo nel proprio interesse colonizzatore. Questo quid che manca a dago, non perfettamente a suo agio con la teoria dell'AVO (e delle distorsioni CAB), e agli osservatori USA, in quanto vincolati alla interpretazione della situazione UE come "stati uniti d'europa in itinere" è quello che costerà all'Italia e all'Europa la prosecuzione di un conflitto dagli esiti scontati (come nel 1943-45).
      La speranza è che il M5S se ne renda conto in blocco e si comporti di conseguenza.
      Grazie anche a te per questa focalizzazione...

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    2. Ma grazie a te il mio è un modesto contributo:)

      Ho citato Dago perchè la sua è l'unica testata leggibile senza rischio di eritema da menzogna.
      Sono d'accordo con te che poi manchi sempre il collegamento finale fra euro e austerity, ma, almeno non c'è connivenza con la versione tedesca della storia.
      Ovviamente sopra c'è un refuso Krugman intendevo lui:
      http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-il-nobel-paul-krugman-commenta-sul-new-york-times-il-bordello-del-voto-51523.htm



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  9. E dopo le elezioni, ecco una riunione a porte chiuse di questo strano quartetto (Capo del Governo, ministro economia, ministro affari europei e banchiere centrale)....

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/02/26/Monti-riceve-Bankitalia-momento-delicato_8313494.html

    Comunque, forse la palla sia veramente in mano al M5S. Dal suo atteggiamento si scoprirà "quanto PUD€ c'è in lui"....

    Sotto altri aspetti, a parte le dichiarazioni di Barroso, dalle agenzie di stampa mi sembra di percepire un leggero ammorbidimento dei toni da parte del Fogno (in particolare leggendo le dichiarazioni di Schultz). Del resto, il popolo italiano (come sottolineato da Krugman, ma anche dal Telegraph e dal NY Times), ha comunque mandato un messaggio relativamente chiaro a Bruxelles: puoi chiedermi sacrifici, ma fino ad un certo punto e quel punto è superato. E di questo, "lassù", ne devono prendere atto.

    Non so quanto questo sia il segnale di "rottura" che si aspettava per far saltare tutta la baracca...... il "capro espiatorio", a cui dare la colpa, sicuramente c'è: il "populismo italiano", il "paese dei cialtroni e dei suoi elettori immaturi"....... Ora, il popolo italiano non è perfetto, ed avrà 1000 difetti. Ma secondo me, in questo caso, forse ha avuto davvero il coraggio di essere il primo a dire "basta". E quando sei il primo, ti assumi rischi e responsabilità, in un certo senso.

    Sta ora alle forze politiche, italiane ed europee, agire di conseguenza: si vuole fare un po' di autocritica e ribadire i valori della democrazia e dell'uguaglianza, o fingersi ciechi, come i liberali nel 1922, per poi accorgersi che è troppo tardi?

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    1. Il peggio è che non siamo neanche i primi: la Francia l'aveva già detto chiaro e tondo che non avrebbe accettato l'austerity "no limits"
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/02/la-francia-s-hollande-alla-roulette.html
      Diciamo che è la crisi di rigetto del disprezzato alleato italico al fedele (a se stesso) alleato germanico. E ci risiamo: è decisamente 1943. E ancora non abbiamo visto "le conseguenze dell'euro-dominio in UE sugli interessi USA"...

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    2. Speriamo almeno che, quando si dovrà dare il celeberrimo comunicato, si sia, stavolta, meno sibillini di quanto lo fu Badoglio l'8 settembre!

      Comunque, secondo me, in quella "riunione a quattro" di oggi ben si potrebbe essere parlato di..... come posso dire.... argomenti non euro-ortodossi.....

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    3. Ma sai Badogoio fu "costretto" a fare il comunicato perchè preso impreparato dal comunicato del 4 di Marshall, che ruppe l'accordo di tenere segreto l'armistizio fino a quando le truppe italiane non si fossero "rischierate". Marshall da scarpun alla ricerca di successi da ostentare a Washington decise che gli italiani non meritavano fair play.
      Credo che anche nella versione farsesca anche questo aspetto si ripeterà, dopo "truffa truffa"..."ambiguità"

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  10. Entre temps, qualcuno comincia a trattare i nostri cugini come se fossero dei cochons quelconques. La hybris bubica apre nuovi varchi all'euro-nemesi.

    http://www.cnbc.com/id/100493849

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    1. Ecco appunto. Da notare l'alma mater studiorum di Hollande (puro mainstream...e lui oscillante ormai tra Vichy e Sedan). E non abbiamo ancora visto lo sbarco in Normandia...Free Europe from the Nazi!

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  11. Krugman commenta le elezioni sul suo blog con un ottimo post,anche se manca del machiavellico cinismo di Balduin,che da italiani non possiamo non condividere.
    krugman.blogs.nytimes.com/2013/02/26/death-by-davos/

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    1. All'ineffabile Krugman je manca sempre un pezzettino per rammentarsi che l'austerity è la conseguenza inevitabile degli squilibri commerciali dell'euro in sè e del connettere a quest'ultimo la sciagurata idea degli "stati d'uniti d'europa in itinere"...Cioè a lui basta dire che Olli Rehn non è tanto dotato di buon senso, come se questo buon senso avesse mai albergato nelle zucche del "gruppo di banchieri" che hanno scritto, al chiuso delle loro stanze, il trattato di Maastricht.
      Ma vedrai che presto capirà, meglio ancora se più in alto di lui, che l'output gap dell'eurozona è ancora precedente all'austerity e danneggia la difficile battaglia di Obama per il rilancio dell'economia reale :-)

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    2. Come spesso P Krugman "dimentica" M Kalecki quando documenta che le "austerità" sono premeditati attacchi all'intero contratto sociale, come ricorda
      A Chakrabortty dalle colonne de "the gardian" la scorsa settimana.
      http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2013/jan/14/deepening-mess-words-polish-economist


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  12. Seguo il blog da quando è stato pubblicizzato su Goofynomics. Desidero solo segnalare che la tua previsione si sta già avverando, manco il tempo di vincere. Ecco l'ultimo post di Beppe Grillo:

    http://www.beppegrillo.it/2013/02/gli_italiani_non_votano_mai_a_caso.html

    Io ci vedo la colpevolizzazione dei tutelati, fatta da un decrescista come Massimo Fini che da molto tempo ormai elogia la società preindustriale dipingendola come il paradiso (squallida mistificazione).

    Si vuole solo aizzare il popolo dei non tutelati contro quello dei tutelati per operare una redistribuzione della ricchezza fra i diversi strati delle classi subalterne senza toccare i ceti dominanti ma anzi accrescendone il potere.

    Si vuole usare il reddito di cittadinanza per coprire lo smantellamento dei residuali diritti dei lavoratori. Reddito che un popolo disperato non potrà che accettare ("consigliere De Vita, avete visto come si fa la democrazia" spero che il riferimento ad una scena del film "Le mani sulla città" sia chiaro).

    Giusto per chiarezza, io non sono fra i tutelati. Sono al mio quindicesimo anno di precariato accademico e so bene, per averne fatto personale esperienza, che il livore che questi signori vogliono strumentalizzare può anche essere comprensibile, ma è necessario non lasciarsi abbindolare da queste sirene.

    Quanto avrei voluto che, almeno una volta, ti fossi sbagliato.

    Mesti saluti

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    1. Ottimo Giovanni!
      Dimostri di seguire il blog con vera attenzione e te ne ringrazio (visto che esprimo delle analisi e non è detto che qualcuno debba ascoltarmi e recepirle).
      In realtà la tua segnalazione dimostra non tanto che ci "azzecchi" con le previsioni, quanto l'importanza della vigilanza "informata" sulla vita politica italiana.
      La tua segnalazione merita una pronta divulgazione anche su Goofynmics: è grave che il primo segnale del M5S sia dato su questi temi e con questo "passo" di delittantismo pressapochista e luogomunista della peggior specie. E' un brutto indizio.
      Suppongo che Alberto sarà prontamente interessato a "prevenire" con le sue armi una deriva che non preannuncia nulla di buono.
      Ma intanto, visto che ci siamo, ne faremo un prossimo post. E tu continua a segnalare cose del genere. Questa è la funzione della rete: pronta informazione consapevole.

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    2. Ho letto solo i primi 30 commenti. 10 sono di persone che non ci stanno a questa rappresentazione superficiale e semplicistica della realtà data dal capo ortottero. La potenza della rete è anche questo, nei feedback. Speriamo che il MOV sia veramente un sistema aperto alle istanze. Perchè nei sistemi aperti non è detto che non si dicano stupidaggini (ed in questi 3 anni ne hanno dette anche parecchie) ma si eliminano o si correggono in base ai riscontri e suggerimenti dovuti. Dividere la popolazione italiani in classe A o B indicando con quella B chi guadagna più di 5000 euro o è un pensionato o un dipendente pubblico è l'ennesima stupidaggine.

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    3. eh lo so ma questa è grossa davvero: affidarsi ora a un messaggio del ben noto Massimo Fini è una cosa significativamente inquietante. Sarebbe ausipicabile come dici che ci sia una reazione nei commenti che lo stigmatizzi e lo confuti...ma temo di no...e temo di peggio

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    4. Ti ringrazio per la rapidità della risposta, ho postato anche su Goofynomics come mi hai suggerito.

      Attendo il prossimo post.

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    5. Magari non sarà proprio il prossimo (o forse sì)ma vedrai che l'OSSERVATORIO PUDE se ne occuperà presto.

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    6. Completamente d' accordo sulla analisi, cioè sul dove vuole andare a parare il reazionario Fini , se andate sui blog del FQ è iniziata la serie delle baggianate, anzi bOggianate, all' insegna di una bieca visione reazionaria spacciata per saggezza popolare in maniera indegna. Esemplari le articolesse di Boggi (imprenditore del tessile) e del solito Giorgio Meletti che ripesca le "perle" (de che?) di saggiezza di niente popo di meno che Alberto sordi..

      Comunque, Quarantotto, se ti leggi i commenti piu' votati al post di M. Fini sul blog di Grillo, c'è da essere fiduciosi, molto piu' di quanto tu non creda.

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    7. Caro Marco probabilmente la capacità di reazione consapevole dall'interno del M5S è la più grande e unica speranza che abbiamo.
      E non escludo che l'allarme lanciato da qui -e il tam tam della rete "deluogocominizzata- abbia portato i commentatori "informati" a ridimensionare l'uscita di Fini

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  13. Purtroppo devo confermare quanto espresso nel post...
    La vena decrescista c'è sempre stata...cosi come quella 'paraleghista' di colpevolizzazione del ^dipendente pubblico^
    o del ^pensionato pubblico^ ...come se il problema fosse il ricco pensionato pubblico che vive alla spalle delle giovani generazioni e le umilia... grillo è molto brillante pero'
    non si puo' pretendere da lui una comprensione profonda dei problemi sistemici cosi' come non si puo' pretendere che abbia pronta un credibile programma di politica economica ...
    La cosa positiva è che è reattivo e sembra disposto a rimodulare alcune posizioni...se arriva qualuno tipo alberto bagnai a fare il consulente volontaria ortottero...

    Quello che viene scritto sul blog è nell'ultimo anno almeno di qualita' mediocre o pessima ...Non mi sembra m5s sia 'pronto'
    a portarci fuori dall'euro...sinceramente vedo piu' preparato il pdl su quello..(berlusca ha studiato , sono usciti articoli di analisi di critica sempre piu' esplicita del sistema 'euro'
    da parte di feltri e brunetta sul giornale...degrauwe intervistato su mediaset da quanto scrivono su goofynomics!sono indizi di una strategia...)
    attendiamo fiduciosi gli 'eroi pentastellati'...

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    1. Eh sì, ma l'uscita dall'euro per pilotarci verso gli italian-tea parties non la vedo una gran prospettiva, come sanno bene in UK. Ma noi siamo un paese esportatore e da quello dipende la ripresa dell'occupazione e quindi potrebbe non essere un finale "scontato" in ogni senso :-)

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  14. Da twitter il cordiale €uromessaggio agli italiani dopo le elezioni:

    Herman Van Rompuy ‏@euHvR

    1/4 We must respect the outcome of democratic elections in #Italy
    2/4 It is now up to Italian political leaders to assume responsibility, compromise & form a stable government
    3/4 Nor for Italy is there a real alternative to continuing fiscal consolidation & reforms
    4/4 I am confident that Italy will remain a stable Member State of the € zone #Italy

    L' €urotroll capo. Con stipendio fisso.
    Il PUDE obbedisce.

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    1. Norimberga si prepara sempre più chiaramente...ma bisognerà impegnarsi e non arrendersi mai

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  15. Mi accodo a questo post per porre una domanda a Quarantotto e a tutti gli altri commentatori:

    La vittoria M5S cambierà gli equilibri dell'assegnazione delle "quote" RAI? Ci sarà la possibilità di fare una (contro)informazione corretta sui temi economico-giuridici?


    Ciao a tutti, e grazie per il post e i commenti (sempre all'altezza!)
    Federico M.

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  16. Secondo me bisogna anche considerare che m5s è un movimento di protesta, e la protesta prima o poi si esaurisce, basta semplicemente spegnerla in lunghe schermaglie e tentennamenti...

    Ad esempio bersani sta già allungando una mano (e con l'altra dietro la schiena tiene il pugnale), poi la ritirerà, poi l'offrirà, poi al momento giusto manderà all'aria gli accordi, in commissione su misure concordate qualche manina inserirà un codicillo e così via...

    Chi vota per vedere risultati subito, il tutti a casa, piano piano si scoraggerà, e il m5s si infeltrirà come un capo mal lavato.

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    1. Ci hai descritto brillantemente più che una previsione di fattori specifici del futuro scenario, un "metodo" per la "ricomposizione" dell'equilibrio PUDE. Ammesso che il M5S costituisca, in concreto, una minaccia, visto che "contiene" in sè più di un fattore di convergenza sugli interessi "materiali" del PUDE, quelli che poi danno la forma alla politica (da almeno 20 anni)

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  17. http://www.ilgiornale.it/news/interni/vera-sconfitta-voto-leuropa-antinazionale-890383.html

    Chiaro, limpido....

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    1. Grande Ida! E pensare che ancora adesso UDC, finiani e leghisti stanno a ipotizzare il contrario, e comunque non si pongono neppure lontanamente, nelle dichiarazioni pubbliche, il problema dell'insensatezza acritica sull'austerity. Ricordo ancora FIni che partiva in quarta con aria dottorale a qualsiasi obiezione dicendo che l'Italia non può fare nessuna politica di spesa pubblica perchè era schiacciata dal debito (causat dalla...spesa pubblica e senza aver mai capito un tubo sull'accumulo degli interessi a partire dal divorzio e sull'effetto, quello veramente depressivo dei tagli continui alla spesa da maastricht)

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  18. http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2013/2/27/CROLLO-BORSA-Italia-sotto-attacco-ecco-chi-c-e-dietro/3/367773/

    Articolo dell'informato Bottarelli. Emerge lo scandaloso comportamento di Monti, quello incompetente della Consob, la strategia (ben nota) di acquisto delle nostre migliori aziende (pubbliche e private a prezzi stracciati), ma anche gli ampi margini di manovra per un Governo attento all'interesse nazionale e non prono alle strategie tedesche. Purtroppo le prospettive sono quelle di un prossimo Governo asservito a interessi antinazionali. Per fortuna durerà al massimo un anno e le elezioni europee potrebbero segnare il punto di svolta in senso positivo (a meno che la Francia non esa dall'euro nel 2013, nel qual caso ci sarebbe un'accelerazione pazzesca della crisi).

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    1. Aggio-t'aggio cumperato un'azienda bell' a mme (canto napoletano del finanziere estero che volteggia come un avvoltoio sui titoli italiani).
      E pensare che uno stato sovrano con una banca centrale decente di affari ne potrebbe fare per sostenere la propria economia di liquidità mentre il cambio si attesta e la domanda estera riprende bella robusta (a -25%). E invece giù con altre politiche che per cui si sottoutilizzano gli impianti fino a portare la disoccupazione allo smantellamento. Ma su, questi sono dei delinquenti!

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  19. Ho visto che ci ha già pensato Giovanni a mettere il link:
    (http://www.beppegrillo.it/2013/02/gli_italiani_non_votano_mai_a_caso.html).
    Tatno per la cronaca, riporto un passo tratto dal blog:

    "Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch'essi dalle tasse. E' una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza."

    ovvero... debitopubblicocastacorruzionespesapubblicaimproduttivabrutto

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