mercoledì 27 febbraio 2013

PUD€, RAI, M5S..E LA GUERRA TRA POVERI

In coda alla discussione svoltasi sul post precedente, Federico ci fa questo commento:
"Mi accodo a questo post per porre una domanda a Quarantotto e a tutti gli altri commentatori:
La vittoria M5S cambierà gli equilibri dell'assegnazione delle "quote" RAI? Ci sarà la possibilità di fare una (contro)informazione corretta sui temi economico-giuridici?
Ciao a tutti, e grazie per il post e i commenti (sempre all'altezza!
)..."

Sperando di essere "all'altezza", (e con me anche gli altri "commentatori" del lavoro "in collettivo" che caratterizza questo blog, di cui vado fiero), direi per prima cosa che, in realtà, Federico di domande ne fa due. Evidentemente, però, sono molto connesse.
Tanto che possiamo fonderle in un unica domanda, che coglie aspetti essenziali di entrambe e consente di dare una risposta articolata su tutto il fronte dei problemi sollevati. La domanda è:
Il M5S svolge una (contro)informazione sui temi economico-giuridici tale da avere, anche solo come potenziale conseguenza "logica", la attitudine a cambiare sostanzialmente gli assetti RAI?

Allora la risposta diviene più significativa (all'altezza?) ed è: no, finora il M5S non ha svolto una vera coerente controinformazione sui temi economici, in particolare in termini di analisi delle cause e degli effetti dell'eurocrisi - cioè sul preciso punto focale che l'euro costituisca il "paradigma" stesso dell'attuale forma di governo -, nè sui temi giuridici, intesi come consapevolezza che la Costituzione è nel suo insieme "incompatibile" coi trattati, delineando (la Costituzione) una forma di governo fondata sulla "democrazia del lavoro" (art.1 Cost.) e sull'impegno attivo della Repubblica a raggiungere l'eguaglianza sostanziale (art.3, comma 2, Cost.). Mentre i trattati sono il frutto del pensiero economico, radicalmente opposto alla Costituzione del '48,  di Von Hayek e Lucas.

Perciò, allo stato, il M5S è "sostanzialmente" compatibile coi contenuti della comunicazione RAI su questi fondamentali aspetti.
Non è invece compatibile con l'orientamento dell'informazione RAI in quanto strumentale ad accreditare i partiti che hanno governato negli ultimi 20 anni...e a screditare o marginalizzare qualunque voce che si opponesse alla versione economica e giuridica di questo "metodo di governo".
Ed è questo il motivo per cui non ha avuto spazio o ne ha avuto di "negativo". E' una questione di (transeunti?) referenti PUD€, gelosi delle proprie prerogative.
Quindi, "dipenderà" dal dipanarsi degli eventi: se il M5S troverà, come già la Lega, una sua nicchia nell'ambito del perseguimento degli interessi materiali del PUDE, avrà automaticamente "spazio"; e se risultasse, attraverso il suo voto in parlamento, obiettivamente e di fatto, una forza "di governo" nella direzione dell'euro (al di là delle enunciazioni formali, non sorrette dall'analisi profonda delle "cause"), avrà, oltre alla visibilità,  anche voce in capitolo nell'assegnazione delle "quote" RAI, in proporzione alla partecipazione di fatto al "metodo di governo".
Se poi in futuro andasse "al governo", come autonoma maggioranza, il discorso sarebbe ovvio. 

Per capirci meglio: la innegabile esigenza di cooptare il movimento dovrebbe prevedibilmente condurre ad una maggior diffusione, nei programmi RAI (e non solo) dello "stile Report", tutto incentrato su un metodo "analitico" che, attraverso la dilatazione della visibilità degli "effetti" (del metodo di governo), occulta costantemente le "cause", cioè il vero assetto degli interessi complessivi del sistema euro. In Italia e in Europa.
Dipenderà dal movimento, quindi, far dilagare o meno l'effetto Report, che soffoca lo smascheramento del "metodo di governo" imposto dall'oligarchia europea.
Cioè il proseguire a utilizzare la denunzia "analitica", alla Report, portandola semmai alla logica "plebiscitaria" che gli è congeniale: ma tutto questo lasciando intatto il "metodo di governo" (esteroguidato) e rafforzandolo, di fatto, con una diffusa sensazione che "individuiamo i responsabili e non ci fermereno di fronte a nessuno"...tranne coloro che veramente reggono "il potere dell'euro".
Un primo segnale in tal senso, purtroppo, è stato dato, col post di Massimo Fini all'indomani delle elezioni.
Ed è pur vero che la risposta dei militanti del M5S,nei commenti "più popolari", è stata critica: ma lo è stata a livello individuale, cioè coloro che sono stati messi all'indice in base a una intepretazione della realtà socio-economica certamente "PUD€ (debitopubblicospesapubblicaimproduttivabrutto), hanno declinato l'accusa perchè "singolarmente" non si sentono così, non perchè tale interpretazione è intrinsecamente e marchianamente sbagliata sul piano dei dati e delle analisi correttamente operabili.
E di quest'ultimo aspetto, nell'ambito proprio dell'Osservatorio PUDE, ci dovremo occupare...

40 commenti:

  1. Credo che questo post sintetizzi con piena lucidità il problema italiano.

    Come ormai riconosciuto anche da autorevoli voci estere (Krugman, Munchau...), la volontà dell'elettore italiano si è orientata contrariamente sia all'austerity che al governo tecnocratico europeo.
    Il problema, è che un movimento politico in grado di recepire e farsi portatore di queste istanze (sulla base di corrette premesse politico-economiche), in Italia, non c'è (ed è questa, a mio avviso, la straordinaria e nefasta forza del PUD€: essere un partito unico "fingendo" il pluralismo, ossia articolandosi in una serie di "correnti" riconducibili a liste formalmente distinte).

    Costretti, nei fatti, in questo regime a partito unico, gli elettori italiani (poveracci, c'è da dirlo), hanno fatto quello che potevano fare. O astenersi, o votarne l'ala -o le ali- più o meno "frondiste" (M5S,e, in seconda battuta, il redivivo pelato, il quale ultimo si presenta come fronda, ma molto probabilmente non lo è....).

    La legge elettorale, un miscuglio di ingovernabilità craxiana (sistema elettorale al Senato), e reminiscenze fasciste (premio di maggioranza alla Camera), ha fatto il resto. Considerato che la garanzia di governabilità si sarebbe risolta in un governo dell'area conservatrice del PUD€, ben si potrebbe dire che non tutti i mali vengono per nuocere. Fermo restando che questa legge elettorale è un male, come un male rimane la fronda di cui sopra, che sempre PUD€ è fino a prova contraria.

    Volendo ragionare in maniera "frattalica", si potrebbe dire che l'oligarchia comincia a subire qualche battuta d'arresto. Ma un conto è che Leningrado e Stalingrado abbiano resistito all'assedio, ed un conto è liberare tutta la Russia occupata. Per quello, ce ne vuole. Eccome se ce ne vuole. Il grande vantaggio strategico dello zoccolo duro del PUD€ è il carattere sostanzialmente "acerbo" di quella che "appare" come la fronda più pericolosa. Il M5S è infatti, a voler fare un paragone artistico, un pezzo di DAS (bello questo ricordo delle scuole medie!), appena tirato fuori dall'involucro. Va modellato. E se questa opera di modellazione fosse fatta con i dovuti crismi PDni e PUDini, più che un movimento rinnovatore potrebbe rappresentare un'incredibile strumento di "neutralizzazione" dei pensieri contrari al regime. Non so, onestamente, se Grillo e Casaleggio si rendono davvero conto di cosa hanno tra le mani e di come sia dannatamente importante scolpire bene il pezzo di creta molle prima che l'aria lo faccia seccare. Purtroppo, la risposta che mi viene così, su due piedi, è: no, non lo sanno. E quindi il PUD€ ha ancora un bel vantaggio.

    Nello specifico, concordo sul fatto che il modo di porsi, da parte del M5S, rispetto alla RAI, sarà un importante indice di valutazione.
    Voglio parlare chiaro. Secondo me, una vera riforma per un servizio di informazione pubblico ed imparziale dovrebbe passare per due interventi sostanziali:

    - la riconfigurazione più come ente pubblico che come TV commerciale che vive di pubblicità;

    - l'abolizione della nomina parlamentare dei vertici, che debbono essere equidistanti ed indipendenti. Basta con i palinsesti decisi dalla maggioranza di Governo. Questa non è una TV pubblica ma una TV politica, che è altra cosa e che è, a sua volta, reminiscenza di tempi non propriamente democratici.

    Il M5S avrà il coraggio di agire in questo senso, o si accontenterà di avere "meno Vespa e più Gabbanelli", consapevole del fatto che entrambi fanno cattiva informazione, ed in un quadro comunque volto a comunicare al telespettatore le premesse economiche sbagliate riconducibili al "debitopubblicobrutto" ed all'austerità espansiva? Ai posteri l'ardua sentenza. Il post di Massimo Fini e le battute stereotipate sul monocameralismo non lasciano ben sperare.

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    1. la "metafera" (guzzanti-rokko smitherson) del Das me piace assai. E il tuo commento svolge il servizio di precisare il post egregiamente. Speriamo che qualcuno ci legga...

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  2. Per l'indirizzo economico del M5S dire che possiamo dare uno sguardo a:
    - Sole24Ore
    - chi c'è dietro il campo economico grillino stando al mainstream
    - chi è Mauro Gallegati .

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    1. reportage ineccepibile: sei il solito reporter economico impareggiabile. però :-) ti sei guadagnato un post a "priorità assoluta" (ripeto "priorità assoluta :-))

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    2. su chi sia Gallegati credo valga la pena segnalare anche questo articolo ambiguamente luogocomunista

      http://lakrisi.com/2012/08/23/un-e-per-2/

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  3. Concordo in pieno con questa disamina. Non sono addentro ai meccanismi Rai, ma ci vuol poco per capire che se vuoi conquistarti uno spazio di informazione nella grande TV pubblica devi essere allineato al pensiero dominante. Non puoi, per esempio, chiedere ad un giornalista "autorevole" come Zucconi di dir una cosa se per 40 anni ha sempre detto una cosa diversa. Ti lasciano semplicemente fuori da quello strumento di comunicazione. Concordo anche sul fatto che i commenti al post di Fini siano soprattutto espressione di un dissenso personale. Per questo esiste un enorme vuoto di informazione, che magari è anche compito nostro riempire. Sia per formare un pensiero, strutturato, consapevole delle dinamiche che ci coinvolgono. Sia per creare una base di dissenso propositivo all'interno della rete. Considerando inoltre che il web avrà (a meno che non vi pongano "rimedio") sempre più spazio anche negli strumenti tradizionali di informazione, TV e radio.

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    1. lavoro al post su Fini in termini confutativi tecnico-generali e te lo mando in anteprima per osservazioni, se ti interessa :-)

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  4. Uno degli aspetti più singolari e meno prevedibili di queste elezioni è che Berlusconi ha interrotto il ciclo negativo che dal 2008 al 2010 gli aveva sottratto circa 7,6 mln di voti, recuperandone circa 1,3 mln rispetto alle regionali 2010. Il tutto a suon di sketch da avanspettacolo, battute da osteria del tipo: “a sinistra non si lavano, puzzano e hanno la forfora”, atteggiamenti da guappo di periferia e dichiarazioni ad effetto per la maggior parte del tutto scollegate con la realtà, e completamente irrealizzabili quando ad essa collegate.
    Insomma, quattro scemenze ripetute ad libitum et voilà, il cavaliere dei miei stivali è tornato in sella. Poi lo ributtano giù, ma nel frattempo ci sorbiamo le stralunate dichiarazioni di personaggi come Gasparri, Santanché, Cicchitto, Capezzone, Verdini, Alfano ecc., appassionatamente intenti a spiegare come e perché “Berlusconi ha saputo intercettare il sentire della gente comune...”, e via vaneggiando.
    Più prevedibile, invece, la “non vittoria” di Bersani che in campagna elettorale è apparso semplicemente patetico limitandosi ad enunciare in astratto i temi principali del suo nebuloso programma, senza mai chiarire come intendeva realizzarlo, usando toni accorati da parroco di campagna, alternati ad enfatici appelli al voto utile destinati a cadere nel vuoto.

    Grillo, invece, si è rivolto ai propri potenziali elettori con una rapsodia di slogan di facile effetto del genere “piove, governo ladro”, a partire dall'abusato “Mandiamoli tutti a casa!”, fino al più recente: “Arrendetevi, siete circondati!”, riferito all'intera classe politica. Che poi tanto recente non è, perché è lo stesso slogan già utilizzato da Gianfranco Fini del Msi, ai tempi di Tangentopoli.
    Dopo la vittoria, Grillo si è reso irreperibile, concedendosi ai giornalisti solo per pochi istanti, lo sguardo schermato dai Ray-ban, per rilasciare fugaci ed inconsistenti dichiarazioni, sempre imperniate sul concetto che “tutti i politici devono andare a casa”, e per lanciare nell'etere “tweet” del tipo: “Andrà di moda l'onestà”, che potrebbe fare il paio con “Sarà due volte Natale”, ecc.
    E, chissà, magari tra un po' annuncerà che i treni arriveranno in orario.
    Dal canto loro, i candidati del M5S, che devono consultarsi sul web prima di rilasciare qualsiasi dichiarazione, non hanno ancora raggiunto un accordo su cosa dire.

    Altro aspetto singolare è la vittoria di Maroni. Alle politiche del 2008 la Lega ottenne 3.024.522 voti, che si ridussero a 2.749.176 alle regionali del 2010, e che si sono dimezzati in questo 2013. Nonostante ciò Maroni è riuscito a farsi eleggere governatore della Lombardia, e dal basso dei suoi 1,3 milioni di voti sfida il mondo intero, auspica la creazione della “macro-regione del nord” che andrà a negoziare con l'Ue nuove e non meglio precisate condizioni, e si pavoneggia nel suo nuovo ruolo istituzionale in compagnia di Matteo Salvini. Guardandoli nel corso della conferenza stampa, si prova la struggente sensazione che l'evoluzione dell'uomo sia poco più che un argomento per filosofi, unita alla sensazione di scivolare vero il baratro senza poterci fare nulla.

    Ora abbiamo un Parlamento semplicemente ingovernabile, una situazione economica disastrosa, ma che promette di diventare catastrofica già nel breve termine, e la sgradevole sensazione di non avere gli strumenti per uscirne.

    In un suo articolo apparso sul giornale L'Ordine Nuovo del 26 aprile del 1921, Antonio Gramsci scriveva:

    «Il fascismo si è presentato come l’antipartito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano».

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    1. Analisti sofisticata, quanto condivisibile, specie se richiama il più lucido (ma di gran lunga) pensatore politico del XX secolo (e infatti sappiamo che fine ha fatto). Forse l'unico grande pensatore politico di assoluto valore espresso dall'Italia contemporanea.
      Ma proprio per questo "troppo" anticipatrice, nel senso che si staglia ben al di là della possibilità di comprensione della "media" di ogni possibile sede interpretativa, mediatica o di base. Purtroppo...

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    2. La mia impressione è che il M5S non sia altro che il recinto entro cui il potere sta incanalando lo scontento dovuto alla stolida prosecuzione del progetto europeo che è finito nell'estate 2011, con l'attacco speculativo all'Italia. Pretendere di realizzare un'unione mentre al contempo si tenta di affossare la seconda manifattura d'Europa è stupido. Ma stupidi sono gli ideatori di questa baracca che è la Ue.
      Ai piani alti a Bruxelles sanno che l'Ue è fallita, e non sanno come uscirne, ma per il momento intendono continuare a tenere in piedi questo demenziale progetto per consentire alle maggiori banche europee, in prevalenza tedesche, olandesi e francesi, di recuperare almeno parte della loro esposizione a suon di finanziarie imperniate su un'austerità che, lungi dal risollevare le sorti delle economie dei paesi Ue, non farà che aggravarla. Cosa questa, riconosciuta, oltre che da numerosi studi interni anche alla stessa commissione europea, anche dall'ottuso Rehn, il quale però, essendo appunto solo un ottuso esecutore di un progetto definitivamente fallito, non può – e non sa - fare altro che chiedere ai paesi membri dell'EZ, come nel caso dell'Italia, di proseguire sulla strada delle riforme strutturali che avranno come unica conseguenza dapprima la rovina economica del nostro paese, laddove decidessimo di seguire il non richiesto suggerimento, e subito dopo un'ondata di tumulti e sommosse di portata tale da non pote esser represse altro che con il massiccio dispiegamento della forza pubblica. Stile Egitto, per capirci.
      Ai piani alti sanno tutto questo. Lo hanno messo in conto da anni. E il M5S è del tutto funzionale a questo progetto di controllo e manipolazione dello scontento e delle proteste che inevitabilmente seguiranno, dal momento che il ceto politico italiano è del tutto incapace di rendersi conto della situazione in cui si è cacciato a furia di sostenere acriticamente il progetto di un'Europa basato solo sulla moneta unica, e perciò irrealizzabile.
      Ieri sera, su La7, verso mezzanotte, ho ascoltato Linda Lanzillotta, già ministro per gli Affari regionali nel secondo governo Prodi, visibilmente preoccupata della piega che hanno perso gli eventi in Italia a seguito del successo di Grillo, ma al contempo del tutto incapace di comprendere che continuare a chiedere “più Europa” come ha fatto anche ieri sera, porterà inevitabilmente a quei disordini da lei stessa preconizzati nel caso non si riesca a ridar fiato all'economia.
      In altri termini, è inutile preoccuparsi di come eventualmente uscire da questa Europa perché il processo di uscita è già in corso e subirà una sempre maggiore accelerazione, non necessariamente trasparente, consapevole e democratica, quanto piuttosto violenta e disordinata.

      «Mercenari della Blackwater stanno “supervisionando” la polizia in Grecia, pronti ad intervenire per proteggere il governo e il Parlamento, in caso di tumulti.
      [...] Con la crisi che avanza, la gente strozzata dai debiti (secondo le ultime stime: ben otto famiglie su dieci) e la riduzione del numero di agenti pubblici a protezione di leader di partito, ministri, parlamentari, governatori e sindaci, di cui si era parlato già diversi mesi fa su “Athens news”, per i provocatori a gettone sarà molto semplice gettare benzina sul fuoco della rivolta. Poi toccherà ai pompieri della repressione spegnere, come da copione, ogni anelito di libertà....».

      Ecco, questo è ciò che ci aspetta. E gli “arrabbiati” di Grillo saranno funzionali all'imposizione di uno stato d'emergenza. In questo contesto, il M5S rappresenta sì una “novità”, ma non quella che pensano i più ingenui tra i suoi sostenitori. Quando inizieranno le inevitabili sommose, dal M5S emergeranno “gruppi d'azione” che porteranno rapidamente la situazione al punto di non ritorno.
      I veri detentori del potere sono pronti. La popolazione no.

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  5. Dobbiamo stare attenti e sorvegliare anche i partiti che adesso cercano di farsi una verginità nei confronti dei problemi che la moneta unica ha causato. Un tweet di Gad Lerner sul voto anti€ è sintomatico di come la sinistra in particolar modo cerchi ora, dopo il suono della sveglia, di abbindolare l'elettorato con una nuova presunta critica verso l'austerità ed i programmi della commissione europea. Lo stesso Bersani dopo una campagna elettorale spesa al "dobbiamo rispettare gli impegni" ha cambiato versione, almeno ieri, sui danni dell' austerità ed il conseguente populismo che genera. Insomma il messaggio è chiaro: fuori dall'€ ci sono cavallette e meteoriti ed allora dobbiamo spingere per un più Europa fiscale e costituzionale. Messaggio al quale i più creduloni potrebbero abboccare e fra loro ci metterei pure il M5S data la loro inesperienza e la non ben chiara posizione che i loro dirigenti hanno tenuto sul tema.
    Quindi invito tutti a non mollare la preda adesso che sente il fiato sul collo ma ti stringere ancora di più la morza in tutti gli ambiti possibili per non lasciare spazi di fuga o ambiguità nelle quali gli squali responsabili del nostro disastro economico tenteranno di infilarsi.
    Un caro saluto a tutti.

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    1. Lerner! Capisci Lerner!!!
      Eeee sì; si possono ben prefigurare "creduloni" in nome di una "non ben chiara posizione" che lascerebbe presagire anche peggio della ingenuità o della ambiguità, come ben dice Lorenzo parlando del post di Fini e del "meno Vespa più Gabbanelli" suggerito in questo post...

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  6. Dice Gallegati: "Non abbiamo mai detto che vogliamo uscire dall'euro e abbandonare l'Europa, ma le strade sono due: una vera unione politico-monetaria o due Zone Euro, una per la Germania e i paesi più forti, l'altra per i paesi più deboli"

    Visto che la prima strada è da escludere, si fa riferimento a quella del Neuro e del Sudo alla maniera di Martin Taylor o alla Zingales. http://www.ft.com/intl/cms/s/0/5d191800-3510-11df-9cfb-00144feabdc0.html#axzz2M1O5jUsz
    Sembra proprio che si voglia evitare il "traumatico" termine rottura e uscita. Manca il riferimento all'"aspetto criminale" ma si conferma l'idea di un uscita del core dall'alto. Per noi si profila un'uscita "a destra" magari sotto tutela francese.

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    1. E dire che ai francesi gli sta pure dicendo bene che non solo possono sforare, e senza correzione del pareggio tecnico (cioè evitando una recessione come la nostra), il deficit quanto a lungo je pare, ma l'euro è pure calato di 4,6 punti da inizio febbraio. La tutela francese? Ma basterebbe avere la correzione dei differenziali di tasso di cambio reale e un governo che sappia gestire la nostra banca centrale che gli affari li facciamo noi cittadini sulle aziende italiane. E invece no: con l'euro a 2 velocità, una volta inclusa la Francia (che solo a fine 2011 si ascriveva ai paesi core con l'euro-nord), cambia solo il segno del colonizzatore e saremo noi, proprio noi, a tappare i buchi della banche francesi...

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    2. E'esattamente quello che pensavo sulla Francia e la banca centrale!!! Sarebbe la migliore via d'uscita per loro (e la peggiore per noi). Lavoreranno certamente a questa soluzione gattopardesca.

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    1. Sì ma Amoroso "parla" del ruolo della banche centrali in relazione al finanziamento del deficit dello Stato=risparmio della famiglie: è questo il discrimine. Chi ignora a piè pari il problema delle BC prepara il terreno ai "tea party"...e alla pianificazione di nuovi monopoli, non proprio nazionali, nelle nuove tecnologie, lasciando che gli squilibri commerciali passino dalla appropriazione della domanda thy neighbour via "auto di lusso" a quella via impianti "ecocompatibili"...sempre grazie alla concentrazione dei capitali in forza dei tassi di cambio reali vantaggiosi con compressione dei consumi interni. Insomma una nuova ondata di deflazione salariale-taglio del welfare non ce li toglierebbe nessuno

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  8. Purtroppo è iniziato il : confondiamoli così senza ritegno...
    Sono dispiaciuta ma non mi arrendo: la resistenza è appena cominciata.
    Come accennavo ieri nel breve intervento sul gruppo dalmata ho notato la solidaritée di Sapir : Sur les élection
    http://russeurope.hypotheses.org/936#

    Sapir sappiamo già cosa pensa dell'euro...
    http://vocidallestero.blogspot.it/2012/10/jacques-sapir-sul-trattato-fiscale.html
    Perchè non fate un post sui parallelismi fra Sapir Mortati e quanto detto da Grillo riguardo il diritto alla resistenza (comizio a Piazza San Giovanni)? Così tanto per ricordare le implicazioni connesse con certe affermazioni.

    P.s. Post e commenti interessanti e condivisibili:)
    Ma riguardo l'ipotesi frattalica sono l'unica che ha sentito per radio nominare il dottor sottile? In case: ordinare per tempo Civetta di Minerva in cioccolato fondente...

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    1. Hai ragione: ma la voce "sottile" è sempre, per ora, uno spiffero dagospiesco. Ma intanto ci prepariamo, don't worry
      E il post da te suggerito nessuno ti impedisce di farlo tu stessa: ce lo rivediamo insieme se ti va e comunuqe hai pieno diritto- non cosmetico :-)- di "redazione" (solo diamo atto che l'iniziazione al diritto di "resistenza" l'ha dato un post "orizzontico" qui ben noto, dove si cita pure la sua origine francese. Remember?

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    2. Come potrei dimenticarlo? Non scherziamo...:) Mi rallegro solo di trovare fraternité oltralpe: secondo me non è da sottovalutare un'unione partigiana con i Francesi e con i Piigs:) we are on the same boat.

      Grazi per l'offerta di collaborazione, mi dai sempre una gran fiducia, e ne sono chiaramente onorata :) Se mi concedi anche un po' di tempo (ninja sì, ma pur sempre tartaruga:) si potrebbe fare.

      In realtà oggi è domani è previsto un grave digital divide on my side (ho già contattato il gestore vagamente piddino).

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    3. Se ti accingi alla "scrittura creativa", ecchite 'na dritta, anzi due:
      - http://orizzonte48.blogspot.com/2012/12/alcuni-punti-fermi-ipotesi-frattalica-e.html?showComment=1355154510599#c4527323510974812854 e inoltre pagg.1245,
      - vol.II, istituzioni di diritto pubblico di MOrtati (c'è l'origine del "diritto di resistenza nella dichiarazione dei diritti del 1793, art.35! Certo che se stava mejo quando se stava peggio :-)
      E naturalmente i tempi li compatibilizziamo (come direbbe un aziendalista...puke) con la sopravvivenza giornaliera

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    4. Ci provo dear Furio (già c'ho l'anZia ...per dire)I'll do my best...
      Ti pare che mi dimenticavo il tuo post: ma per chi mi hai preso ? Mica stiamo qui a perdere le elezioni o a pettinare Brunetta?
      Se non ricevi mie news o è il digital divide o è l'anZia che ha vinto (sulla seconda scherzo:) sulla prima purtroppo no.)

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  9. Addirittura un post intero, c'ho i lucciconi!

    Grazie a tutti, è veramente un piacere leggervi. Siete più che all'altezza: non esiste da nessun'altra parte una possibilità di approfondimento simile.

    Ciao. Federico.

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    1. Ma dai, lo spunto "bbbuono" ce l'hai dato...e ce lo sapevi che nasceva un putiferio :-) Keep in touch

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    2. Nottetempo ho riletto tutto per benino.
      Effettivamente la domanda giusta è quella che poni tu, e che diventa il seguente dilemma: sarebbero cose vecchie (castacorruzione, debitopubblicobrutto) dette da persone nuove (M5S), oppure cose nuove (informazione corretta) dette da persone nuove?

      La prima sarebbe il proseguimento di quello che è accaduto finora: Grillo non è stato e non è una sorgente di informazioni corrette.

      La seconda (nella speranza che emarga quella parte della base che ha attinto qui e su Goofy) cozzerà con le restistenze del PUD€, che limiterebbe/negherebbe l'accesso alle reti nazionali.

      Sperèm bén...

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    3. Lo sapremo presto: basterà verificare nei prossimi mei gli invitati a Ballarò e su La7 (a titolo meramente esemplificativo dei programmi mainstream che monopolizzano l'informazione: certo, politicamente inizieranno a farsela sotto, ma proveranno a giocarsi il tutto per tutto per disinnescare il m5s coinvolgendolo e poi, magari, sputtanandone trattative e retroscena...)

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  10. Impagabile Dago:
    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/grillini-a-viale-mazzini-da-minzo-a-grillo-alla-festa-dellm5s-romano-tiene-banco-51615.htm: quando si dice RAI e M5S...e daje non vi ricordda qualcosa del 2001?

    Ma questa è molto peggio:
    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/grillini-a-viale-mazzini-da-minzo-a-grillo-alla-festa-dellm5s-romano-tiene-banco-51615.htm
    Come si fa a insistere con le teorie disinflazionistiche, l'austerity (del lavoro, mica della finanza off-shore) e l'europa? Si prende Renzi e perchè? Perchè l'establishment mediatico ha interpretato così il voto: cioè è una questione di "facce" non di politiche suicide che hanno disgustato definitivamente una buona metà dell'elettorato.
    Per fortuna che cè Ida Magli (che ha addirittura ipotizzato che il cav., se avesse fatto una decisa presa di posizine antiUEM , invece di fare terrorismo generico da Santoro, avrebbe vinto a amni basse...
    Prepariamoci al Badoglismo nascente dall'ambiguità e dalla cecità di oggi....Intanto il mito di Renzi prima si sgonfia meglio è....e il 25 luglio prende forme concrete (specie con Giuliano al Colle)

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    1. Perchè con Baffino di Latta, no? Io ci vedo molto ma molto di più lui come Badoglio che non l'Amato esplicatore della Crisi.

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    2. L'ho fatta breve perchè occorre fare riferimento alle ipotesi sul Badoglio più probabile, tremonti, (essenso il cav. sostanzialmente il monarca), da cui appunto si desume che il ruolo dello sfiduciato del 25 luglio vede come più probabile e azzeccato candidato proprio Amato
      http://orizzonte48.blogspot.com/2013/02/esercizio-maieutico-di-predizione.html?showComment=1360533504439#c8824245386233713751

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  11. Domenica mi sono guardata il comizio di Grillo.
    Oltre ai temi già toccati qui nel blog, mi ha colpito che, mentre parla del lavoro che non c'è, di quello che uccide, dei minatori del Sulcis, mettendosi "empaticamente" nella loro pelle, di persone che difendono il lavoro anche se questo è a 500 m sottoterra, pericoloso, malpagato, duro, fa il paragone con la Germania dove si starebbe "discutendo" di portare a 30 ore la settimana lavorativa. Insomma se non ci fossero castacriccacorruzione, politiciladri, debitopubblico ecc, anche noi saremmo a discutere invece che di deflazione salariale di riduzioni delle ore lavorative, come fanno in Germania, paese più civile di noi per i motivi detti sopra.
    Avevo letto della proposta delle 30 ore e riguarderebbe solo i genitori di bimbi piccoli per permettere loro di stare con i figli, nel tentativo di arginare il calo delle nascite.

    Ora, uno che fa della rete il suo punto di forza, come fa a non sapere che in quei giorni in rete ha girato il video su amazon-lager? E i minijob? E la riforma Hartz? e tutto il resto. Ancora con la Germania come faro di benessere e etica pubblica?
    Dirlo poi di fronte a 1 milione di persone... più quelle via internet.
    Ed è subito PUDE. (e manipolazione, l'arma del PUDE, per restare in tema di informazione)

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    1. Proveremo a marcare senza requie tutto questo...chissà che non ascolti qualcuno che ha già rammentato il "diritto alla resistenza" :-)

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    2. Però dovrebbero leggere i post interi di orizzonte48, non limitarsi ai volantini del PUDE che mi hanno detto sono stati pubblicati in rete da diversi blog.

      Si potrebbero segnalare in massa ai deputati e senatori m5s.

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    3. Magari ascoltassero e condividessero l'intera analisi: spero che Piero Valerio mi dia una mano in ciò...E qualunque altra italiano di buona volontà (tra cui ti annovero come una "punta di diamante")

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    4. Io non voglio fare l'avvocato del diavolo. ho notato con dispiacere (anche grazie a voi) i lati negativi e le contraddizioni del M5S.
      Però voglio mettere alla vostra attenzione il fatto che gli elettori di grillo vengono da 30 anni di informazione manipolata. sono nati e cresciuti nel sistema di realtà parallela europeo ed italiano. Non si può subito sbatter loro in faccia la realtà nuda e cruda. Solo ora gli italiani stanno dando segni di risveglio, perchè si accorgono di essere destinati a un futuro di povertà, mica per altro.
      Ora, se Grillo avesse davvero a cuore rendere consapevoli gli Italiani (perchè a mio parere lui e Casaleggio sono consapevolissimi della situazione, ho sentito certi suoi comizi di qualche anno fa dove l'analisi sull'Europa era a grandi linee corretta), dovrà "svelare" un pezzo di verità per volta. Scoprendola pian piano...una volta che la gente si abitua a un pezzo di verità, gliene fai vedere un altro. Se dal giorno alla notte sconvolgi il mondo di una persona media, quella non ti crederà...non importa quanto alle corde sia messa dalla crisi.
      Per questo la sfida davanti agli Italiani è ancora enorme e la strada ancora lunga.
      E forse (ma speriamo di no) il processo di "consapevolizzazione" è davvero inattuabile appieno nella realtà d'oggi.
      Però ci toglieremo i dubbi in fretta, perchè direi che già nel giro di un anno capiremo se Grillo sta scoprendo pezzetti di verità o se il tutto avrà preso la piega sbagliata...presto capiremo se c'è effettivamente la speranza di un risveglio meno traumatico di quello che comunque ci toccherà.
      Noi dal canto nostro possiamo "solo" cercare di aprire gli occhi a quante più persone possibile, e il lavoro di persone come voi in tutto questo è fondamentale e impagabile.
      Vi ringrazio.

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  12. CRONACHE DAL FRONTE

    I "setacci molecolari" messi in campo funzionano !! (http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/eu/9845442/EU-to-set-up-euro-election-troll-patrol-to-tackle-Eurosceptic-surge.html)
    "Non si muove foglia ch'IO non voglia!"
    Arriva "sottile" e urge "colonello buonasera" ;-|
    That's all, folks!

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  13. BISMARK o DOUBLEMARK?

    Giunta l’ “alba” dell’inevitabile “tramonto”, sono frenetici i dispacci rilanciati dalle torri di Frankfurt tra Berlino e Bruxelles per il blitzrieg di uscita (o fuga) della “neuro-deliri”.

    Qui, il “sottile” attende ordini per sapere dove invitare i “commensali” al banchetto che, ancòra nei carenaggi il “Britannia” (http://www.repubblica.it/persone/2013/02/22/foto/londra_la_parsimonia_della_regina_nello_studio_c_la_stufetta_elettrica-53156675/1/?ref=fbpr), con ragionevole certezza si svolgerà sul “Bismark” ora riverniciato in “Doublemark”.

    Mentre aspetto che si scaldino le “valvole” per rilanciare gli aikù del colonnello Buonasera, speriamo che io me la cavi ...

    That’s all, folks!

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    1. Ma lo sai che c'è anche un male "minore" (che tanto minore non è) e che può sintetizzarsi (ricordando lo chansonnier Proietti) nella domanda. "in qual posto ce lo Mitterand?"

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  14. OT (sui tempi : è già giovedì)
    Da lunedì sento (amici) votanti tradizionali del PD, che hanno rotto per tutto il mese di febbraio con la loro intenzione di votare m5s.
    Domenica si sono spaventati del loro ardire contrassegnando piddinitudine e rivoluzionecivile.
    Il m5s ha un esercito di riserva a sua insaputa (!?)

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    1. Eh sì, ma è la riserva dei livorosi (castacorruzzzzione....)che credono nella equità CON l'euro. Cioè fognatori il cui apporto non ci apporta nessuna speranza di liberazione dalle oligarchie UEM...gente che non sa nulla di andamento della spesa pubblica, del saldo primario, della creazione del debito nell'ammontare attuale essenzialmente a seguito del divorzio bankitalia-tesoro e non degli "spreeeechi!!!

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