martedì 12 febbraio 2013

USA FOR ITALY- What’s going on in the Usa political debate?

Dal grande Flavio riceviamo un flash di aggiornamento sulla situazione politica in USA.
Quello che è importante è comprendere come la novità (prosecuzione più convinta) dell'orientamento presidenziale di Obama non sia affatto considerata (par.1) nel dibattito elettorale italiano (par.6).
Anzi, viene sostanzialmente, e senza appello, rinnegata come incompatibile con l'irrinunciabile "fogno" europeo. Che poi significa il PUDE, cioè fognatori di euro...e di fiscal compact (rinvio ancora ai links "mirati" di cui sopra), "temperato" da improbabilissime e patetiche elemosine da parte della Germania (ormai in preda alla frenesia dello squalo che ha sentito il "sangue" della grande svendita).
E in questi anni, questa bella mentalità di considerare l'Italia incatenata nel "fogno", ha portato anche alla non trascurabile accettazione come un "fatto" che il debito italiano fosse sulla soglia del default. Pagandone le conseguenze senza che vi fosse neppure una solida base economica per trarre questa conclusioneCome dimostra la nota posizione della Commissione UE sulla effettiva "fiscal sustainability" italiana.
E invece, tanto per fare un esempio "attualissimo", e come ci dice "Il Mondo" sui contratti MPS che veramente hanno portato una perdita a MPS:
"Diverso il discorso per il terzo contratto denominato Nota Italia. Il contratto presenta all'inizio errori di contabilizzazione definiti "trascurabili" dallo stesso nuovo management del Monte. Lo scorso 6 febbraio, però, il cda presieduto da Alessandro Profumo ha deciso di chiudere comunque il rischio sul contratto pagando quindi 140 milioni di euro alla controparte JP Morgan Chase. Questi 140 milioni sono un costo a tutti gli effetti e non un trasporto a utili futuri, come invece nel caso di Alexandria e Santorini: ma sono soldi versati alla controparte per eliminare un rischio di perdita che ci sarebbe stato se e solo se la Repubblica Italiana avesse subito un default e non fosse stata perciò in grado di ripagare i Btp legato al contratto".
Come di consueto, non trascurate i links (certo un pò bisogna conoscere 'sto inglese).

What’s going on in the Usa political debate?
Nelle scorse settimane abbiamo più volte parlato degli Usa quale motore della nuova “rivoluzione” che sta prendendo piede nel settore economico internazionale – dal rimpatrio delle aziende, alla critica alle nazioni in surplus CAB strutturale – e di come l’amministrazione Obama stia tentando, sulle orme dei provvedimenti presi all’indomani della crisi del ’29 dall’allora Presidente Franklin Delano Roosevelt, un approccio regolatore all’instabile sistema finanziario americano.
Quello che risalta è che il principale scopo del secondo mandato alla Casa Bianca sia incentrato su “restore a thriving middle class…” la sola “who can stimulate long term growth”.
Il discorso sullo “Stato dell’Unione” che il Presidente Obama andrà ad esporre verterà principalmente sul ripristinare la prosperità economica della classe media  attraverso politiche per l’educazione, per la realizzazione di infrastrutture, per l’energia pulita, in favore del settore manifatturiero nazionale; tutto ciò grazie ad una imposizione fiscale progressiva che andrà a colpire chi sostanzialmente dichiara un reddito superiore al milione di dollari.
Gli ultimi indicatori economici sembrano in qualche modo dar ragione  alle misure messe in campo in questi mesi, naturalmente con tutte le eccezioni del caso. Lo scontro però non sarà per nulla facile.
Il Fiscal Cliff  è ancora in agguato, ed i tentativi di Obama di voler mettere un freno a paletti invalicabili  ed alle ambizioni del famelico sistema finanziario , tra cui pene severe per i presunti colpevoli della crisi, si scontrano con l’ostracismo dei repubblicani e con le resistenze di non poco conto messe in campo dai big players finanziari statunitensi. 

Certamente il modello americano non è la panacea di tutti i (nostri) mali (lo dice anche Krugman), ma vedere che Oltreoceano le politiche economiche vanno in direzione opposta a quanto accade in Europa, regala qualche spiraglio di luce anche a noi, poveri italiani vessati da un’UEM in cui vige solo ed esclusivamente la regola darwinistica del più forte.



23 commenti:

  1. Molto interessante la svolta degli alleati...
    Questo secondo voi come si inserisce? http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-nemmeno-un-pellegrinaggio-alla-madonnina-di-lourdes-ha-salvato-giuseppe-orsi2-il-segnale-50791.htm
    Sarà un tributo? Un nuovo piano Marshall?
    L'ennesima conferma che non esistono free lunch?
    Come barcamenarsi (quale angoscia aberga iltuo cuore : direbbe dio ad aniene)?
    Perchè non fate un post su Finmeccanica?
    Hanno scalzato i tedeschi o si vogliono spartire la torta con il crucco??
    In ogni caso sono inquietanti le inchieste ad orologeria...

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    1. Seegi bene tutto del post, ti accorgi che Dago, in realtà, non è in grado di dare risposte ma solo di fare delle domande che implicano già un'affermazione. Vediamo: fino a...oggi, siamo abituati a vedere che gli assetti vengono presi svendite soprattutto, su "autorizzazione-diktat" di BCE-Commissione. Cioè nella sostanza, come sta imparando anche Hollande, di bundesbank-mondo bancario tedesco (inutile richiamare il post di Flavio su deutschebank).
      Ora Dago ammette che i "veri padroni" sarebbero gli USA. Mmmmm...ma quali, il business-governance finanziaria o l'Amministrazione Obama?
      Sappiamo che sono in lotta tra loro: quindi la risposta a questa domanda è importante.
      Il pezzo di Dago un pò ce la da'.
      Ci dice infatti che Amato e co. sono andati a NY, ma invece di ottenere grandi rassicurazioni (tipo: "non vi preoccupate, deflazionate e svendete, anche ai tedeschi, che l'importante è proseguire nel bankers-welfare, in specie del nord-europa, pagato con le nostre tasse"), sono finiti, a quanto pare, in una situazione "minore", senza ottenere segnali di approvazione, ma anzi di una certa indifferenza. Loro. Che si sono segnalati finora come filo-euro maximi e filo-germania-bancaria in particolare (dati i noti rapporti di consulenza e il pregresso).
      Insomma, una parziale buona notizia: se certi personaggi slatassero per input DELL'AMMINISTRAZIONE-DIPLOMAZIA USA, non risulta certo un brutto segno. Vedremo poi se il seguito sarà coerente con questo segnale: nel caso lo smontaggio di un sistema filo-tedesco prosegua, senza acquisizioni USA di parte ostile alla linea Obama, potrebbe essere il segno dell'imminente...sbarco in Sicilia (dal mantenimento di un sistema industriale italiano prima che l'euro salti, infatti, gli USA ci potrebbero guadagnare in termini di domanda italiana in crescita e di NON nuovo piano Marshall in posizione di finanziatori con ben altre difficoltà del 1946-47)

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    2. Neanche a farlo apposta, lo stesso Dago tira fuori, ora, questa notizia che risale al 2008 e riguarda l'accreditamento di...Grillo.
      NOn significa molto in termini logici, perchè gli USA si incentravano sul problema corruzione, che come sappiamo, è un'arma di distrazione di massa rispetto agli effettivi problemi italiani. Era più una modo di capire gli effetti prolungati del berlusconismo, senza saper affrontare e prevedere i problemi UEM in chiave squilibri commericiali.
      Cosa che, invece, oggi fanno, avendo capito che, corruzione o non corruzione, i surplus tedeschi vanno combattuti perchè deprimono la domanda europea e mondiale, cioè i loro sforzi di riequilibrio interno, che stanno passando per politiche espansive+svalutazione monetaria (discorso tutto relativo alle teorie monetaristiche che ancora applicano alla FED).

      Sta di fatto che oggi l'endorsement a Grillo potrebbe, sottolineo "potrebbe", essersi evoluto in chiave diversa e più attuale.
      Di certo, Dago sottolinea, dal suo punto di vista informato, la "distanza" inevitabilmente crescente tra amministrazione USA e partiti del PUDE; presto il PD stesso potrebbe rendersi conto dell'isolamento, dato che non potendo spuntare nulla dal fedele alleato teutonico, neppure potrà vantare il merito di aver favorito il riequilibrio predicato da Obama, che passa per il deciso rilancio simultaneo della domanda interna nell'area UE e negli USA...

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    3. Questo era il link cui facevo riferimento
      http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-e-grillo-streg-lambasciatore-usa-in-italia-interlocutore-politico-credibile2-alle-1112-del-50803.htm

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    4. Grazie per l'aggiornamento, mi rallegra, ero senza connessione e non riuscivo ad avere news.
      Il Pude è morente proprio mentre pensa di risorgere...E se non fossi una grande estimatrice dell'opera omnia di Pirandello, direi che la realta è più incredibile della finzione , ma lo ha fatto già lui, quindi con un pizzico di umorismo posto questo piccolo tributo al nostro premio Nobel di Girgenti (perchè siamo choosy e se non sono Nobel ...:)
      http://www.homolaicus.com/letteratura/pirandello2.ht
      P.s. che poi tra maschere e volti è in tono con il carnevale : dove mi si dice che il Pude stia spopolando:) ...secondo me gli ammericani hanno capito chi ha i numeri e da qui l'endorsement :)))

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    5. Di per sè la Siemens è interessata all'acquisizione da Finmeccanica dell'azienda Ansaldo Energia, quinta produttrice mondiale di turbine a vapore. Il 55% è di proprietà appunto FinMec, il 45% del fondo americano First Reserve Corp. Notare bene che Siemens è, come afferma Bloomberg, il leader mondiale di questa branca dell'industria internazionale assieme alla General Electric...americana...Orsi è stato fatto fuori perchè intenzionato a vendere a Siemens, come possiamo leggere qui per non avvantaggiare troppo la "concorrenza" ammerigana. Tu 48 che dici? Spiegazione verosimile?

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    6. :-) sono giorni che si fanno queste considerazioni. Certo è che anche la questione ENI fa riflettere su come gli USA non vogliano più un'Italia che agisce da "controllata" del sistema tedesco specialmente coi soldi e le strategie "pubbliche"

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    7. Ah ok. Ma su ENI invece la storia come sarebbe?

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    8. Come la riporta Dago, come politica energetica italiana che dà fastidio, in questo caso, per i legami con Gehddafi e i russi. Ma sicuramente c'è "qualcos'altro", secondo Dago. Però non è molto lineare...

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    9. Tanto per dire:
      http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/tu-lo-saipem-che-oggi-sappiamo-finalmente-chi-stato-a-vendere-prima-del-profit-50812.htm

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    10. Sembrerebbe che la "rimozione" di Orsi possa far prevalere la strategia di mantenimento dell'integrità aziendale (fortemente osteggiata sia da Orsi che dall'Hidalgo). Vedremo il nuovo organo politico (se reggerà) quale a.d. nominerà. Intanto il sostituto sembra essere molto più cauto sullo smembramento della società e la cessione di Ansaldo agli alamanni.

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    11. Concordo sulla tendenza. Ma concordo pure sul timore della sua "provvisorietà" non univoca. Resisteranno alle pressioni filotedesche(e non sarebbe irragionevole farlo dato che il gruppo è tornato in utile)?

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    12. Urge precisare quale sia il significato degli ossessivi proclami di Monti sulla bontà degli IDE e quali siano gli effetti degli IDE non "greenfield" (cioè in paese come il nostro certo più indisutrializzato della stessa Irlanda...che comunque è finita maluccio, e proprio perchè svaluta i salari in disperato affanno sul deficit strutturato della partita redditi derivante dagli IDE, che la costringe a competività salariale stile Bulgaria).

      Fermo che la privatizzazione sostanziale (sottrazione allo Stato di attività economiche monopolistiche o strategiche) non ha mai neppure portato giovamento all'economia e neppure alle casse dello Stato che la opera.

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    13. In merito ai dati della situazione CAB italiana avevo postato questo commento in replica alla querelle fra Alberto e il Sig. Marco Cattaneo su Goofy. Già lì vediamo come trasferimenti e RNE ci affossino. Andare a privatizzare le aziende pubbliche svendendo all'estero, o volere alla Monti gli IDE, significa accumulare appunto come dici ulteriore fuga di redditi verso l'estero. Ed ulteriori tagli salariali per ovviarvi con l'export...ci vogliono suicidare...

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    14. concordo con francesco &48 riguardo ad orsi ...sembra proprio un colpo a 'monti' (e il tizio a quanto pare era +vicino all'udc/comunioneliberazione + che a lega e/o berlusca)...comunque sento che c'è qualcosa d'altro (che non possiamo conoscere )magari connesso con l'india,,,

      l'importante è si diffonda la consapevolezza che NON è il momento di accettare vendite di asset strategici (e anche non strategici ...) e di andarci cauti con gli ide...perchè lo schema per ripetere un altra stagione di grandi (s)vendite tipo
      gli inizio anni'90 è un da un po' che è evidente...

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  2. scusa dove sarebbe questo endorsement a grillo? si puà leggere perfavore? grazie mille

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    1. E' nel link nella 3a risposta a Sandra, e come dico nella 2a risposta, riguarda lui personalmente e risale al 2008. Da qui l'analisi compiuta nella 2a risposta stessa...

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    2. Luca Tonelli@ Il fatto che sia del 2008 non è che cambi molto, il punto è che esce oggi e non sembra una bufala il telegramma viene riportato da La Stampa.
      Gli americani sono pragmatici...

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    3. Sì e Dagospia non è un sito che riversa le notizie "a casaccio" :-)

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