"Non vi è motivo per cui in una società libera lo stato non debba assicurare a tutti la protezione contro la miseria sotto forma di un reddito minimo garantito, o di un livello sotto il quale nessuno scende. E' nell'interesse di tutti partecipare a quest'assicurazione contro l'estrema sventura, o può essere un dovere morale di tutti assistere, all'interno di una comunità organizzata, chi non può provvedere a se stesso." (F. A. von Hayek, Legge, legislazione e libertà, Il Saggiatore, Milano, 2000, pag. 292). E il cerchio si chiude.1. Rammenterete certamente questi passaggi di un post di inizio 2014, che abbiamo più volte riportato (qui, pp. V-VIII), e che "riduco" allo sviluppo essenziale ai fini del discorso che stiamo per svolgere:
"V. Ora perchè credono che un sistema incorreggibile possa andare avanti?
Per il semplice fatto che "possono"...farlo andare avanti. E' una questione di potere, esattamente come evidenziò Kalecky nel parlare della rinuncia, da parte dei capitalisti, alla piena occupazione, ed ai maggiori profitti connessi, come obiettivo ben più appetibile della prospettiva, alternativa, della rinunzia alla "disciplina nelle fabbriche" e al controllo delle istituzioni di governo.
Dunque, oggi, poichè "possono", sostengono che, nonostante il "loro" modello sia portatore di disoccupazione diffusa e distruzione della domanda aggregata, e nonostante ciò nel lungo periodo distrugga la base di investimenti, tecnologie e di potenziale demografico necessari per perseguire il "loro" stesso disegno, , come dice Krugman, "stavolta è diverso"...
Alla fine dei
giochi, tutto questo "gioco di potere", è
proprio del capitalismo sfrenato, una volta che si sia, nella forma
"nuova prescelta", insediato in super-istituzioni e intenda rendersi
"bene accetto", appunto, come ordoliberismo.
Il punto debole
politico di questa strategia, però,
-quello economico è talmente evidente che non ha bisogno altro che di attendere
la catastrofe inevitabile- è l'intrinseca visione mercantilista
egemone germanica: che si trova a fronteggiare le diverse esigenze del
"liberoscambismo" interatlantico, che si fonda su una diversa
concezione, molto più pragmatica, della stessa piena occupazione. Quest'ultima,
nella
visione sostenuta dagli USA, non è un bene sacrificabile quanto
lo è la tutela sociale del lavoro.
I
"consumatori", sebbene ora miopemente "separati" dalla concezione
"fordista" - che accetta che i salari (nominali) crescano con la
produttività (nominale) e non debbano essere sacrificati per una gigantesca
redistribuzione, chiamata attualmente "stabilità dei mercati
finanziari"-, devono pur sempre esserci e costituire una massa
"matura" di potere d'acquisto, in assenza della quale neppure la
liberalizzazione, per mezzo di un trattato, di ogni possibile servizio (pensioni=fondi
finanziari privati e sanità=assicurazioni private) o settore di mercato (magari
la stessa difesa), sortirebbe gli effetti auspicati: cioè quelli sui
profitti delle imprese che si vedano aperti nuovi "liberi mercati".
VI. Il problema è che gli USA…non hanno capito che, una volta
accettato di non contestare il legame tra limitazioni del deficit pubblico e
auspicata destrutturazione definitiva del welfare, le riforme strutturali
provocano un effetto politico di rafforzamento delle tendenze mercantiliste che
oggi vorrebbero combattere: si tratta sostanzialmente della sindrome
"dell'apprendista stregone", (opposta a quella del "questa volta
è diverso")...
Una volta evocato
il capitalismo sfrenato non si può poi fermarlo a piacimento: il
"lavoro-merce" diviene un problema di arretramento oltre gli stessi
desiderata dell'improvvido apprendista.
Riusciranno a
fermare tutto questo, se veramente
sono interessati a questo tipo di "recupero" delle potenzialità dei
mercati UEM?
VII. Per farlo devono comprendere le
ragioni profonde della loro stessa crisi sistemica: il neo-liberismo, non è buono se
legato alle "nuove" politiche monetarie, mentre diviene
"cattivo" se trasposto in Europa in forma di ordoliberismo a matrice
mercantilista tedesca. Ma non è possibile ritenere che un ripensamento
di questo genere avvenga, da parte loro, in tempi accettabilmente brevi e senza
traumi al loro stesso interno…
VIII. ...E ciò, vista anche l'evoluzione della situazione
"globale", che implica un progressivo cedimento della
"facciata" marmorea di una governance mondialista affidata alla
grande finanza, ormai irreversibilmente screditata.
In una situazione,
cioè, in cui il capitalismo finanziario finisce per essere come un
condannato con la "condizionale", questa sorta di
"epigrafe", vale nell'orizzonte del breve periodo…Avranno perso
ogni legittimazione anche di mera facciata, e il controllo mediatico non
basterà più: come potranno i giornalisti di regime e i banchieri istituzionalizzati
chiedere ancora alle masse di disoccupati e lavoratori precari, spogliati
di ogni sicurezza sociale e dei loro risparmi (e prospettive di risparmio) di
sopportare ancora i costi della crisi che "loro" avranno nuovamente
provocato?
Nel medio-lungo
periodo, dunque (quando ancora non
"saremo tutti morti", si spera), questa incomprensione, o incompleta
comprensione, degli effetti del neo-liberismo, porterà inevitabilmente a
ripensamenti e revisioni da parte di tutti gli attori (USA in primis): tanto
più traumatici per tutti, quanto più sarà ritardata l'espulsione dai processi
decisionali degli attuali componenti della stessa governance "globale…".
2. Ma l'ostinazione
a conservare un mercato del lavoro, e un assetto della produzione, in cui
finanziarizzazione e crescita salariale a malapena legata alla produttività
reale (a malapena: come
piaceva a Hitler...), provoca un'inesorabile destabilizzazione sociale
(cfr;
p.5, con tanto di risvolti €uropei) e il rimedio, lo abbiamo già visto, è
questo:
"La tendenza alla militarizzazione dell'attività di polizia è già largamente in atto negli USA: le sue implicazioni in una "federazione interstatale" di tipo liberoscambista, cioè governata dai "mercati", sono evidenti e ne abbiamo discusso qui. Quanto e con quali prospettive sia in atto, ve lo riporto e si ascrive alla voce "cop or soldiers? In USA.Nell'€uropa della pace e della cooperazione tendono a risolvere lo stesso problema in modo radicale: non ponendoselo affatto:"Alla fine l'epicentro e i fenomeni anticipatori delle (più varie) situazioni sono sempre gli USA:
a) War Weapons For America's Police Departments: New Data Shows Feds Transfer $2.2B In Military Gear (da Forbes)b) Militarization of police- From Wikipedia (!), the free encyclopediac) Cops or soldiers? (The Economist)- America’s police have become too militarised.Ora prendi come strutturalmente replicabile, nel liberismo mondialista, il prodiano "ma un giorno ci sarà una crisi..." Patapumf! Una bella bolla finanziaria la cui energia tellurica si sta già accumulando.
Può essere questa estate o l'anno prossimo o...chissà: dipende anche dalle condizioni politiche in USA per dare il via libera al nuovo "aggiustamento"...
Ed allora chiediti: perché credi che insistano così tanto per predisporre, al più presto, il mitologico €sercito €uropeo (a comando centralizzato teutonico)?
Lo sanno quel che succederà quando adotteranno le nuove ondate di austerity emergenziale per "uscire dalla crisi" (e probabilmente gli piace pure immaginarselo).
E poi: quale concreto modo risulterebbe migliore per SOSPENDERE LE ELEZIONI (che anche idraulizzate non sarebbero più a €sito controllabile)?
Magari, in Italia, i carri armati non saranno guidati da soldati italiani.
Almeno nelle fantasie di molti €uropeisti...".
3. La cosa
interessante, e anche inquietante, per la verità, è
ritrovare in un articolo di Zerohedge, - a sua volta ispirato da un
articolo di Reuters,- la formulazione operativa di previsioni ed
analisi sostanzialmente coincidenti con quelle sopra riportate, ma compiute
partendo da presupposti economico-sociali, "critici", palesemente
opposti (sostanzialmente rothbardiani,
come vedrete).
E peraltro,
compiute sul presupposto dell'abbandono
di ogni speranza di una riforma del loro mercato del lavoro, in favore
della visione hayekiana del welfare di sussistenza; prospettiva, anch'essa
ampiamente preannunziata in questo blog (v.
la voce Elysium).
I rimedi in preparazione sono programmati nonostante
il discredito del paradigma monetarista-neo-classico e, per di più, ascritti
all'orientamento che sta già maturando nella Fed. Ed ignorando a piè
pari, naturalmente, una realtà dei dati socio-economici sempre più eclatante:
Aggiornato:
3.1. Ovviamente, tutto
questo si pone in sinergia complementare al potenziamento autoritario militar-poliziesco, come appunto sottolinea Zerohedge (i commenti al testo tradotto sono tra parentesi quadre):
"In un
momento di rara capacità di visione, due settimane fa, in risposta alla domanda
"Perchè gli "establishment media" stanno
romanticizzando il comunismo [NdQ: mostrando
peraltro di averne un'idea, a dir poco, ridotta a inesatti slogan
propagandistici anni '50], l'autoritarismo, la povertà la fame, la polizia
segreta, le uccisioni, l'incarcerazione di massa? WTF?", dicemmo che
tutto ciò era semplicemente un "preludio al reddito universale fondato
sulle banche centrali", o in altre parole, liquidità immessa dalla Fed
e garantita per tutti [NdQ: idea
"pietistica" di welfare-reddito di cittadinanza che, com'è noto,
lungi dall'essere comunista, è invece formulata da Hayek
e Friedman,
fondatori della Mont Pelerin Society e principali teorici dell'ideologia
neo-liberista].
Giovedì
pomeriggio, in un nitido avvertimento su
ciò che sta per accadere, il Presidente della San Francisco Fed,
John Williams, ha confermato i nostri sospetti quando ha affermato che per
combattere gli effetti della prossima recessione, i banchieri centrali
"globali" saranno costretti a mettere in campo una nuova serie di
"soluzioni", poiché il semplice tagliare i tassi di interesse non
funzionerà più, e in aggiunta a ulteriori QE e forward guidance -
entrambi utilizzati largamente nell'ultima recessione - la Fed potrebbe dover
usare i tassi di interesse negativi, così come strumenti mai sperimentati prima
come il c.d. price-level targeting o il nominal-income
targeting.
L'eclatante ipotesi
è una tacita ammissione che come effetto dell'invecchiamento della forza lavoro
e della drammatica pigrizia (!..."slack") che permane nella forza lavoro,
la banca centrale USA dovrà intraprendere drastici provvedimenti per
salvaguardare l'ordine e la coesione sociale (!).
Secondo Williams', riporta
Reuters, i banchieri centrali dovrebbero adottare tali misure in questo
momento di “relativa calma economica” onde ripensare il loro approccio
alla politica monetaria.
Altre voci hanno
fatto da eco alla implicita ammissione di Williams che, come risultato di 9
anni di tentativi della Fed di stimolare l'economia - riuscendo tuttavia
soltanto a determinare la più grande bolla speculativa della Storia - gli USA
si ritrovano in una strada economica senza uscita, come il Presidente della Chicago
Fed Bank, Charles Evans, il quale ha di recente esortato ad un'urgente
revisione della strategia della Fed; ma l'appello di Williams di una
reimpostazione mondiale delle politiche economiche è notevolmente più
ambizioso [NdQ: il che non fa di Evans e Williams degli sconsiderati che non tengono conto della realtà...quella realtà che invece Zerohdge pare non aver ben chiara, nonostante i sottostanti grafici]
[NdQ: Se tirate una linea nel grafico sottostante, le insolvenze sono agli stessi livelli del 2007 e non sono mai "scese" al di sotto del livello precedente all'ultima crisi, mentre il debito complessivo, come si vede dal grafico soprastante, è tornato allo stesso livello...]
"Tra gli altri
suggerimenti avanzati da Williams sono considerati non solo i tassi di
interesse negativi ma anche l'innalzamento del target di inflazione - al 3%, 4%
o anche più, nel tentativo di abbattere il debito [NdQ: privato, sia chiaro] rendendo insopportabile la
vita alla maggioranza della popolazione - considerando tale quadro di nuove
politiche monetarie [NdQ: il nostro rothbardiano di ZH con questa
considerazione dell'inflazione, implicitamente negatoria della curva di
Phillips, non può poi altro che arrivare al seguente "gran
finale"].
Tuttavia, anche il
"lunatico" più "colomba" (dovish) della Fed deve ammettere
che queste strategie avrebbero dei costi, incluso il divergere ampiamente dal
corrente approccio della Fed. O forse no: "il price-level targeting, ha
detto, è vantaggioso perché si adatta in modo "relativamente facile"
a tale framework corrente."
Considerando che
per la parte più cospicua di un decennio la Fed ha prescritto tassi di
interesse più bassi e ZIRP [NdQ: politiche di tassi di interesse
"zero"] come cura per l'economia moribonda degli USA, solo per
invertire la direzione e poi proporre tassi più alti come soluzione di tutti i
problemi, non è sorprendente che anche le più folli proposte siano
attualmente contemplate perché si adattano "in modo relativamente
facile" al framework
corrente".
4. Non so a voi, ma a me pare che tutto questo sarcasmo sia fuori luogo.
L'unica cosa che si può condividere è che l'autoritarismo, "dei mercati", è intrinseco nel fatto (istituzionale) di lasciare che siano le banche centrali indipendenti a gestire problemi di equilibrio e di crescita dell'economia reale: cioè problemi di piena occupazione, e di de-valorizzazione del lavoro (dei cittadini comuni di tutto l'occidente), che si sono incartati in una minaccia di "bolla epocale".
Ed appare evidente che sostenere il "reddito universale" (o di cittadinanza) è l'altra faccia di questo stesso autoritarismo.
Quindi … con questa “mossa”.... hanno risolto questo:
RispondiEliminaIl modello hayekiano, ha un solo limite: l'enorme apparato poliziesco che esige per mantenere la "pace" sociale, - non quella esterna, predicando infatti un Grande Fratello mondialista, discreto e anzi meta-politico, che elimina la Guerra tra gli odiati Stati.
Il sistema hayekiano di carità pelosa sussidiante la disperazione a scopo di "autoprotezione", infatti, ha il piccolo difettuccio di essere autofago nel lungo periodo (crescita della disperazione diffusa con simultanea decrescita dei bilanci "residuali" dello Stato).
Sai qual'è il momento di crisi del sistema quando è ancora "in fieri"?
Quando la gente non può più permettersi di comprare il giornale e la TV-bislinguistica perde ascolti rapidamente. E in più, gli intelligentoni hanno persino creato un clima di depauperamento, etico e materiale, delle forze di polizia, in quanto pubblici dipendenti.
CI RAMMENTA QUALCOSA DI MOLTO ATTUALE, NO?
L'unico esito possibile (di cui in Grecia si è già vista l'opera), è la PRIVATIZZAZIONE DELLE REPRESSIONE mediante contractors privati in operazioni di piazza.
Ma pure quelli costano parecchio, e per di più, i dipendenti dei contractors militar-polizieschi siano anch'essi lavoratori precarizzati, preconizzando "l'effetto pretoriani" di cui abbiamo parlato ne "La Resa".
Potremmo fare l'elenco dei film di sci-fi che prefigurano questo scenario, in chiave Philip K.Dick e suoi epigoni. Di recente, anzi, sono persino aumentati (persino Interstellar, se si guarda alla struttura sociale "terrestre" nello stadio pre-estinzione).
Naturalmente lo "stato di crisi" mondializzato viene attribuito a motivi di inquinamento-sovrappopolazione, cioè per non essere stati decrescisti felici in tempo, quando la colpevolizzazione era stata preannunziata (adde: in Italia si continua imperterriti a istituire il tragicomico nesso causale con la CORRUZIONE). (continua)
http://orizzonte48.blogspot.com/2014/12/la-concessione-beveridge-o-leffetto.html?spref=tw
Non lo hanno affatto risolto.
EliminaAnzitutto, perchè la soluzione del "reddito universale fondato sulle banche centrali" trova resistenza (come testimonia il post) nell'ala più "oltranzista" degli anarco-financial-libertarian; che contano molto all'interno del network di controllo mediatico-culturale che "fonda" il neo-liberismo ancor più delle BC indipendenti (che sono viste come strumenti non come "fini").
In secondo luogo perché tutto il "fronte" neo-lib, nel suo complesso, sarà sempre fortemente restio ad adottare misure che, quale che ne sia lo scopo ultimo (quello accortamente indicato da Hayek), costituirebbero un inusitato "precedente" di espansione della spesa pubblica sociale.
Tale è il timore che si tratterebbe di un "cedimento" troppo grave, che esiterebbero ad adottarlo, di fronte al dilagare del disordine sociale, fino a quando non si riveli una misura tardiva.
E tardiva significherebbe che prima di decidersi ad arrivarci lascerebbero, molto probabilmente, il campo, in prima battuta, alla prediletta repressione militar-poliziesca e ne farebbero un "meme" mediatico di "moralizzazione".
Il che porrebbe ESSI, nella più probabile delle ipotesi, di fronte al concreto rischio dell'effetto pretoriani e, contemporaneamente, a fare poi concessioni proprio quando ciò si rivelerebbe effettivamente un segnale di cedimento pericoloso.
Pensa solo a questo: sarebbero costretti a sostenere mediaticamente quelle idee che, oggi, al massimo del controllo mediatico-culturale, vengono attribuite alla sinistra antagonista (di certo non del capitale) e al populismo.
E gli influencers avrebbero per ciò solo perso gran parte della loro credibilità (venendo costretti a prediligere, anche per personale interesse all'autopreservazione, la neo-etica delle repressione manu militari).
Ne vedremo delle belle (molto brutte, purtroppo).
Grazie Presidente per il chiarimento :)
RispondiEliminaidea "pietistica" di welfare-reddito di cittadinanza che, com'è noto, lungi dall'essere comunista, è invece formulata da Hayek e Friedman, fondatori della Mont Pelerin Society e principali teorici dell'ideologia neo-liberista].
RispondiEliminaPer quanto riguarda Hayek…. Vabbè si sa:
Arturo17 giugno 2013 20:57
"Non vi è motivo per cui in una società libera lo stato non debba assicurare a tutti la protezione contro la miseria sotto forma di un reddito minimo garantito, o di un livello sotto il quale nessuno scende. E' nell'interesse di tutti partecipare a quest'assicurazione contro l'estrema sventura, o può essere un dovere morale di tutti assistere, all'interno di una comunità organizzata, chi non può provvedere a se stesso." (F. A. von Hayek, Legge, legislazione e libertà, Il Saggiatore, Milano, 2000, pag. 292). E il cerchio si chiude.
http://orizzonte48.blogspot.com/2013/06/quello-che-non-vogliono-capire-2-ancora.html?showComment=1371495459565#c8353246989194642893
Per quanto riguarda Friedman… mi “piace” ricordarlo così:
Lorenzo Carnimeo 19 settembre 2014 15:18
Effettivamente, la "dottrina Friedman" (così potremmo chiamarla), consiste in un "loop" perverso.
Si creano, attraverso misure deflattive, disoccupazione e precarietà. Poi, si usano quella stessa disoccupazione e quella stessa precarietà come scusa per implementare "riforme" che porteranno ancora più disoccupazione e precarietà nonché, attraverso la caduta dei prezzi, la diminuzione dei redditi e la riduzione del perimetro dello Stato via tagli e privatizzazioni, ad un rilevante trasferimento della ricchezza dal basso verso l'alto.
Anche lo stesso debito è un pretesto. Queste politiche tutto faranno tranne che alleviarne il peso, se non altro perché un indebitato è strutturalmente più debole.
Ed anche la stessa "corruzione" è un pretesto. Monti incitava la classe dirigente italiana, a fare "come Menem in Argentina". Lo abbiamo fatto: abbiamo privatizzato, ci siamo innamorati del cambio forte, abbiamo indossato il cilicio del vincolo esterno....... e ci ritroviamo, infatti, come l'Argentina di Menem allora: in preda alla corruzione e sull'orlo della bancarotta. Perché il liberismo sulle corruzioni e sui fallimenti, ho il fondato sospetto che CI CAMPI SOPRA. Sono la sua fonte di reddito, e quindi CI DEVONO ESSERE.
http://orizzonte48.blogspot.com/2016/06/e-ora-cosa-cambiera-almeno-ripensare-il.html?spref=tw
diciamo che siamo in “buone mani”…. Comunque volevo ringraziarla per il post
http://orizzonte48.blogspot.com/2017/11/luxemburg-gramsci-basso-e-caffe-la-via.html?spref=tw
(ormai lo leggo ogni giorno) :)
E io ti ringrazio per avermi ritrovato quella citazione di Arturo...
EliminaPARADOSSI PAROSSISTICI
RispondiEliminaViene da giuntare - in questo delirio sociopatico concettuale - le considerazioni scientifiche proposte da J Sapir sulle "teorie" economiche neo-liberali/stiche , così, tanto, per comprendere "quelo" che conduce dal “Colloque Lippmann” (1938) al Mont Pelerin Society (1947) e attuali conseguenze.
Tutto il resto è "bardellosport"
TIremm innanz!!
Grazie anche da parte mia, Luca, per aver recuperato quella che credo sia la mia prima citazione. :-)
RispondiEliminaChe le banche centrali “indipendenti” siano il primo braccio armato dei “mercati” - evidentemente non se ne escludono altri, meno “autorevoli” ma più autoritari - si comincia a dirlo apertamente anche in ambito scientifico mainstream.
Qualche giorno fa su twitter Borghi ha rilanciato con apprezzamento il recente articolo, di un autore che conoscete ;-), sulla questione dei “bond vigilantes” in una prospettiva di storia recente (sarebbe interessante andare anche più indietro, come sappiamo, ma accontentiamoci).
L’articolo è stato tradotto da Voci e merita lettura integrale; intanto però ve ne riporto un paio di passaggi chiave:
“Un grande contrasto con il comportamento delle banche centrali durante il “Volcker shock” negli anni 80, quando queste aprirono la strada all’aumento dei tassi. È questa esperienza storica che costituisce il tacito presupposto delle teorie del dominio del mercato obbligazionario [qui la traduzione secondo me è fuorviante: sta parlando di public bonds, ossia di titoli del debito pubblico]. Si presumeva che la banca centrale restasse passiva o addirittura prendesse le parti dei bond vigilantes contro i governi spendaccioni. In questo senso le teorie del potere del mercato dei capitali erano, più o meno implicitamente, anche teorie sulla lotta all’interno dello Stato. Le relazioni tra i governi eletti e i mercati dei capitali sono state triangolate da un terzo polo, i funzionari, i tecnici e gli economisti che manovrano la politica finanziaria e monetaria. La vasta letteratura politica economica sull’“indipendenza” della banca centrale è testimonianza di questo punto. “Indipendenza” in questo contesto significa la capacità e la volontà dei banchieri centrali di sfidare la volontà dei governi eletti, non la loro “indipendenza” dagli interessi o dalle idee dei “mercati”. Sebbene perseguano le loro carriere nei ministeri e nelle banche centrali, questi funzionari mantengono comunemente stretti rapporti con i mercati e spesso, terminata l’esperienza politica, assumono incarichi nel settore privato.”
“La lettera a Berlusconi è stata firmata anche da Draghi, in quanto Presidente della Banca d’Italia e successore di Trichet alla BCE. La minaccia della BCE era che, a meno che i governi non avessero agito come richiesto dalla banca centrale, essa avrebbe ritirato il suo sostegno sia al debito sovrano sia a quello bancario, permettendo che il circolo vizioso debito sovrano/sistema bancario dispiegasse pienamente i suoi effetti. Visto da questo punto di vista, parlare in termini di “bond vigilantes” che impongono le regole è eufemistico. Il ruolo dei mercati obbligazionari in rapporto alla BCE e al dominante governo tedesco era non tanto quello di un vigilante che colpisce a ruota libera, quanto quello di gruppi para-militari che vengono autorizzati al pestaggio sotto lo sguardo della polizia.”
Insomma, il segreto di Pulcinella non è più tale.
Via la maschera...
Eliminahttp://www.zerohedge.com/news/2017-11-19/ecb-proposes-end-deposit-protection
L'avevo vista (la regolazione, astutamente occultata, della BCE che include anche i conti fino a 100.000 nel coinvolgimento nel bail-in) commentata da Savona su scenari economici.
EliminaIntanto ci si occupa delle alleanze in vista delle future (inutili) elezioni, senza che l'opinione pubblica sia informata. Si preferisce dare priorità allo ius soli e alla futura "reale" collocazione di Berlusconi.
Se mettiamo questa nuova pensata insieme con l'Addendum, ne emergerebbe che TUTTI I PARTITI che volessero ragionevolmente sopravvivere alla prossima legislatura dovrebbero porsi il problema di QUANTO VELOCEMENTE uscire dall'unioen bancaria.
Cioè dall'euro.
Ma stupefacentemente non è così...
ma grazie a te Arturo
Elimina“Se mettiamo questa nuova pensata insieme con l'Addendum, ne emergerebbe che TUTTI I PARTITI che volessero ragionevolmente sopravvivere alla prossima legislatura dovrebbero porsi il problema di QUANTO VELOCEMENTE uscire dall'unioen bancaria.
EliminaCioè dall'euro.”
Ma torniamo sempre al punto 5 di questo post… (è anche inutile ripeterlo)
http://orizzonte48.blogspot.com/2017/10/lipotesi-calamandrei-la-prossima.html?spref=tw
Buona serata a tutti.