venerdì 28 novembre 2014

2° COMPLEANNO DEL BLOG. IL LUNGO 25 LUGLIO...(Non sempre dire cose "vere" significa dire la "verità")


In questi giorni abbiamo appena registrato il 2° compleanno di questo blog
Ringrazio, per avermelo ricordato, Sergio Govoni e Riccardo Seremedi (in un certo senso cointeressati, dato che il blog è comunque anche "loro").
Tutto è partito da questo post del 25 novembre 2012.
Rileggendolo una cosa mi pare possa essere affermata a consuntivo di questi due anni: che abbiamo tenuto fede alla promessa di fornire una "fonte di conoscenza e di contributi scientifici, intrinsecamente democratica nel senso qui precisato" e di aver poi effettivamente parlato "di problemi e questioni che sono all'attenzione di tutti i cittadini, nella loro vita molto concreta e molto angosciante, per definire analisi, proposte e strumenti che possano portare a REGOLE E SOLUZIONI di rivitalizzazione della democrazia e del benessere generale." (Vi prego di vedere dove porta il link su "regole e soluzioni"...)

Non mi sento al momento di riproporre, rispetto alla "ipotesi frattalica", un ulteriore aggiornamento: nel grande sommovimento, semisotterraneo, che si preannuncia negli equilibri istituzionali e politici italiani, l'aggiornamento si sta, in un senso piuttosto evidente, manifestando da solo.
Almeno per chi volesse guardare alla realtà sociale italiana odierna avendo come punto di riferimento proprio i "canoni" dell'ipotesi frattalica.
Qualcuno di voi, ne sono certo, saprebbe svilupparli in termini previsionali utilizzando i fatti che sono attualmente in svolgimento sotto i nostri occhi...
Per parte mia mi limito a riaffermare che stavolta il 25 luglio si stia manifestando "sgranato" su un periodo più lungo, come in una sorta di magnificazione al rallentatore, anzicchè "uno actu": ma l'inizio di tale evento "prolungato" rimane ugualmente collocabile all'interno del 2014.

Per non tediarvi con considerazioni di circostanza, vi dico in estrema sintesi una cosa che mi sgorga dal cuore, ripensando a tutto il percorso fatto insieme:
GRAZIE


Infine, come piccolo "regalo" vi sottopongo un lungo articolo di Reuters sulla situazione italiana. 
Vi invito caldamente a leggervelo, sapendo che, com'è accaduto a me, un senso di "divertimento", un pò ironico e tragico (quello che ci sovviene quando assistiamo a qualcosa di pomposo che si copre di ridicolo), è inevitabile provarlo nel vederne i contenuti.
Per i lettori più attenti ed affezionati di questo blog, ciò che è detto nell'articolo non costituisce assolutamente una novità e non fornisce delle informazioni "aggiuntive": quello che mi pare più importante è che un articolo del genere ci sia, e che ci sia in questo momento e con questi toni
Cosa che ci conferma quanto detto qui ai paragrafi VII e VIII e anche in questo più recente post.
Poi ci fornisce anche un'ulteriore di conferma: dire cose "vere", se non si dispone di un modello di riferimento radicato profondamente nella Costituzione democratica, non significa necessariamente dire la "verità.
Eccovi il link all'articolo e...buon divertimento:

SPECIAL REPORT / Perché i supermercati italiani vuoti terrorizzano l'Eurozona


31 commenti:

  1. Un caloroso abbraccio ed auguri per il secondo compleanno ... come sempre la speranza è che questo piccolo fiocco di neve si trasformi piano piano in una valanga... ne va del nostro futuro...

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  2. perchè è un bravo ragazzo,perchè è un bravo ragazzo..nessuno lo può negar! .-)
    Non so a quanti anni umani corrisponde la vita di un blog, credo sia psicologicamente soggettivo:da una parte mi sembra passata un era,dall'altra solo giovinezza fuggita ;-),comunque mi associo agli auguri(anche se imperdonabilmente non sono ancora iscritto a Riscossa Italiana ,-(
    Piperinik (romano)

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  3. Dal link in calce al post:

    "Gli italiani, invece, sono per tradizione grandi risparmiatori. Secondo Chiara Saraceno, professoressa di sociologia all'Università di Torino, una delle ragioni è che tradizionalmente i genitori italiani risparmiano per decenni per poter poi acquistare una casa ai figli.
    Un altro fattore è che l'economia italiana si basa sull'uso dei contanti: gli italiani hanno meno carte di credito a testa di qualunque altro Paese nell'eurozona a parte la Slovacchia, secondo i dati della Bce. Questo rappresenta un freno ai consumi, perché chi usa la carte di credito acquista più liberamente. Anche le case che i genitori acquistano per i figli tendenzialmente vengono pagate in un'unica soluzione anziché ricorrendo ai mutui."

    Alla faccia degli italiani "popolo di cicale"......

    La favola delle cicale spendaccione e oziose (vogliamo parlare del culo che si son sempre fatto gli italiani?) è la cosa che mi ha sempre più fatto imbestialire. Anche perché la generazione che avrebbe "vissuto al di sopra delle sue possibiibità" è in realtà la generazione che più si è fatta il mazzo e meno a sperperato.

    Il problema, semmai, è stato esattamente l' opposto. Ma quel branco di cialtroni (veri vagabondi) che scrivono sui giornali che ne sanno? Che ne sanno del mondo reale che dovrebbero, per giunta, raccontare?

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  4. E dopo l'ottimo articolo di Reuters, due su Oil e, perchè no, Debt ... ma si, facciamo un bel tris... Ohibò, visto quanto si dice su prezzo petrolio, saremmo mica di fronte al precipizio...

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  5. Un grande Grazie a Quarantotto, che in questi due anni di vita del blog è stato un faro nella notte buia e scura che avvolge questo Paese. No so come andrà a finire se bene o male, speriamo la prima, ma l'importante è combattere assieme a tutti voi questa battaglia di Civiltà e di Democrazia.
    Auguri per il secondo compleanno!!

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  6. Gratulazione.

    E' grazie per l'ottimo lavoro che fà.

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  7. Mi unisco ai ringraziamenti. Commento molto di rado, ma leggo sempre. Che la Costituzione preveda un ben preciso modello economico (e che non si limiti quindi all'enunciazione di principi) è stata una scoperta per me straordinaria, che devo a questo blog.

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    1. Concordo. Ed e quello che mi rasserena un po'. Non solo esiste a livello teorico un modello economico "equo e sostenibile" ma storicamente, politicamente a partire da forze politiche e interessi diversi, è stato elevato a modello costituzionale.
      Perciò è possibile.
      Auguri al blog e grazie!

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  8. Grazie di esistere, Quarantotto.
    Grazie per il tuo instancabile (e panzietissimo) lavoro di ripopolamento della "riserva costituzionale".

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  9. Grazie, al grande "quarantotto" ed a tutto il blog. E di cuore. Mi avete dato molto. Una cosa che non ha prezzo: la consapevolezza.

    P.S Ma Messori non era firmatario di un accorato appello "pro euro"???

    http://www.gadlerner.it/2014/04/09/lappello-degli-economisti-contro-la-pericolosa-tentazione-delladdio-alleuro

    Perché ora è preoccupato? Come cambia il mondo......

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    1. "Chi propone l’uscita dall’euro vuole in realtà tornare a quel modo di governare l’economia che la storia ha già condannato come fallimentare"

      Come si puo dire una stronzata del genere.

      da Monti in poi:

      - 1.500.000 disocupati
      - 100.000 imprese chiuse o traslocate.
      - 60 mrd. pagati allo SME, regalti alle bance crucche è francesi.
      - PIL -10%
      - Disocupazione 43%, già questo dovrebbe fare suonare le campanelle d'allarme, ma niente.
      - 3 ANNI DI RECESSIONE CONSEQUTIVI, niente, non succede niente.
      - Bance con 180 mrd. di krediti problematici.
      - Deflatione, la prima dopo il 1956.


      E' questi parlano di tornare ad economie fallimentare die tempi prima del euro, i dati sopra sosa sono ? un disastro economico mai visto. .

      OH MY GOOOOOOOOOOOOD.

      Non posso credere che ci sono ancora italiani che credono a questi porci, sorry.

      Il problema è come uscire, secondo mè una proposta valida viene da Marco Cattaneo insieme al collegha Biagio Bossone.

      -

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  10. SABBIA & SANDALI

    Che dire, quando vivi il tempo, leggi notizie, ascolti commenti, intervieni per esprimere lo “spirito” della nostra Memoria, della nostra Storia, della nostra Conoscenza, dalla nostra Consapevolezza.

    Che dire, quando sul quel sentiero incontri genti che coltivano una stessa Memoria, una stessa Storia, una stessa Conoscenza, la stessa Consapevolezza di “ciò che non siamo e di quello che non vogliamo”.

    Non sono privilegi, solo il semplice riconoscimento di Umanità appartenenti, vere e sincere.

    Un abbraccio, ‘48.

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  11. Non posso ringraziare abbastanza e neppure ci provo: dico solo quanto era necessario. Ho letto "due anni" e ho pensato: soltanto? Mi sembrava di più!
    Alla mia età gli anni cominciano a correre, non a rallentare: tranne che in tempi duri, difficili e critici, come questi.
    Un amico che fa ci coraggio e ci offre una chiave di lettura illuminante e decisiva... non si può ringraziare abbastanza, appunto.

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  12. Buon compleanno al blog e grazie di cuore all'instancabile 48: ma come farà?
    Non scrivo molto ma seguo tutti i post con molto interesse e con una consapevolezza via via maggiore che non ho mai avuto. Questo luogo mi ha fornito una chiave di lettura fondamentale sulla travagliata vita di questo nostro amato Paese.
    Grazie ancora.

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  13. Tipica riflessione di quando si soffia sulle candeline (per intenderci, c'è chi esprime dei desideri e chi, come in questo caso, sta già ragionando su come realizzarli ):

    c'è chi dice che l'economia è il motore del mondo

    vero

    L'economia, come ricordava brutalmente Hayek in relazione al "suo controllo", è puro potere.

    "Puro" in senso assoluto o, meglio, totalitario poiché, chi la controlla, controlla sia i nostri fini che le nostre aspirazioni... ovvero i nostri desideri.

    Orwell

    sempre più vero

    Infatti non siamo in una "crisi giuridica"

    vero

    Ma, parimenti, una crisi economica non è una crisi della "teoria economica"

    Diritto e teoria economica sono entrambi espressione della Politica, senza nessuna particolare sovraordinazione.

    E la politica non è altro che la dialettica del potere.

    Ma cosa influenza il "potere", nelle sue varie accezioni?

    La scienza, la storia o, eterna principessa, la Filosofia, madre della cultura e matrigna di ogni ideologia che opprime quel tratto del divenire storico a cui, coloro che sono chiamati a viverlo, danno il nome di presente.

    In questo segmento della linea del tempo, la sintesi del prodotto umano e culturale nella Storia trova corpo in unico e sintetico documento: la carta costituzionale.

    Costituzione che è tanto fonte primigenia di diritto quanto di... paradigmi economici.

    Un abbraccio virtuale ad una community reale.

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  14. Frantumare il frame non è facile ma seguendo questo luogo è possibile. Grazie per questo lungo ed instancabile lavoro di conoscenza.

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  15. Mi associo ai ringraziamenti per il prezioso lavoro di analisi e di approfondimento che questo blog ha saputo offrire, direi assolutamente unico nella capacità di calare le vicende economico-monetarie nel contesto giuridico-costituzionale, e nel prefigurare possibili, sebbene ardue, vie d'uscita dall'incubo ordo-liberista, che non si riducano alla - pur necessaria - messa in discussione dell'euro. Ciò che conta è continuare, ciascuno nei limiti delle proprie possibilità, a diffondere elementi di analisi che possano far crescere la consapevolezza del disegno contro cui occorre combattere, il quale sembra oggi incontrare le prime difficoltà, ma che dispone purtroppo di armi politico-finanziario e soprattutto mediatiche davvero imponenti.

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  16. Mi unisco agli auguri. e ai ringraziamenti.

    Se penso allo "sbarbatello" culturalmente parlando che ero quando arrivai, forse quasi per caso, su questo blog....disorientato da una rappresentazione della realtà che non capivo e mi pareva in qualche modo illogica....non sapevo perchè ma sapevo che qualcosa non tornava. e cercavo risposte. qui sopra (e altrove, ma soprattutto qui sopra) mi si è aperto il mondo. sono diventato dal meno interessato al più colto fra i miei conoscenti in materia....e faccio il possibile per condividere questo con chi è interessato e disposto ad ascoltare.
    grazie a Quarantotto e anche ai commentatori di questo blog unico.

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  17. Semplicemente grazie. Un grandissimo grazie.

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  18. Anch'io sono tra quelli che non ha parole adeguate per ringraziarti Quarantotto per avermi messo la pulce nell'orecchio due anni fa e per aver alimentato ogni giorno la curiosità e il desiderio di consapevolezza. Penso anche di poter dire che sono tra quelli che oltre ad apprezzare il tuo enorme lavoro di studio e di analisi quotidiano, si stupisce e rimane amareggiata di fronte agli attacchi, agli insulti, alle recriminazioni, alle critiche, alle allusioni di tutti coloro che non comprendono l'importanza e la forza dell'unione ma nuotano nell'autoreferenzialità e nell'istinto di preservazione dei propri egoismi senza alcuno scrupolo distruttivo nei confronti di chi porta avanti una battaglia, forse diversa, ma pur sempre coraggiosa."non ti curar di loro ma guarda e passa" ...l'impeccabilità del tuo lavoro è l'arma vincente e la ragione che alimenta la nostra stima.

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  19. Blog splendido!
    Per il resto, sono convinto che la deflazione italiana è stata voluta e pilotata (magari adesso qualcuno comincia a rendersi conto di aver venduto l’anima per trenta denari): ora il Paese è in liquidazione e già gli avvoltoi volano in cerchio sulla sua carcassa…
    Ma, come tutte le cose che attengono alla società umana, i conti li hanno fatti senza l’oste: ci faremo tutti male!
    Tutti! E quindi anche la stragrande maggioranza dei Giuda, che siano persone fisiche o soggetti giuridici!

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  20. Non finirò mai di ringraziarla.

    Grazie a questo blog e al suo libro ho capito cos'è veramente la nostra Costituzione e cosa deve tornare ad essere la Democrazia.

    Auguri!

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  21. Buon Compleanno e Grazie Quarantotto!
    La incontrai sul blog di Bagnai, al quale a sua volta ero giunto cercando su Sbilanciamoci un'analisi della crisi che fosse "in linea" con la mia percezione, non trovai nulla di tutto ciò se non un illuminante post del Bagnai che da allora non persi più di vista. Apprezzavo i suoi interventi e da quando ha aperto il blog non manco di leggere i suoi post. Nello squallore e nell'ambiente culturale desolante che ci circonda sono vere e proprie oasi di pensiero, di cui continuo ad avere sete. Amo profondamente questo paese disgraziato e voglio continuare a pensare che tutto quello che sta accadendo sia frutto di un condizionamento mentale e psicologico, e oggi anche materiale, fortissimo, fatto di ore di televisione principalmente, di scuole e università secondariamente, al quale è impossibile resistere; non siamo più "fessi" o ignoranti degli altri, come ci vogliono dipingere.
    Grazie ancora 48!

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  22. Mi unisco agli auguri di compleanno del blog. Grazie, grande Luciano, per la qualita' e la generosita', mentale e fisica(girare l'italia costa fatica), che metti in campo...sono certo che vinceremo.

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  23. Pant...eccomi: ringraziamento e abbraccio collettivo anche da parte mia! :-) E regalino: saggio sulle idee economiche di Altiero Spinelli (pdf di 22 pagine). Niente che non avessimo più o meno capito da soli; d'altra parte lui stesso non nascondeva certo le proprie fonti, che sono Einaudi, Robbins e pure...Röpke (che mi mancava all'appello: ma ovviamente eccolo lì). Solo due citazioni. La prima sta in una lettera indirizzata da Spinelli a Garosci il 23 giugno del '48: "poiché esiste la libertà politica e i lavoratori vi partecipano e hanno i loro partiti, bisogna abolire i sindacati o quanto meno evirarli, proprio perché sia tolta di mezzo l'illusione che l'emancipazione si raggiunga mediante la loro azione [...] Solo liberando il socialismo dal peso morto del sindacalismo, cioè del classismo, si potrà superare veramente il "riformismo", cioè la lotta per i privilegi sezionali della classe operaia". Direi che si commenta da sé.
    La seconda è invece una lettera di Rodolfo Morandi, che, e sia loda a lui, era pure economista, a Spinelli. Morandi (siamo nell'ottobre del '43) accusa Spinelli di essere un "liberale" e di "camminare con cinquant'anni di ritardo sul progresso economico dei tempi": "L'influenza tradizionalista inglese, che voi in partenza accettate, vi destina a un ruolo di schietta reazione".
    Chiudo in bellezza, per così dire, con Einaudi: "Quando noi dobbiamo distinguere gli amici dai nemici della pace, non fermiamoci perciò alle professioni di fede, tanto più clamorose quanto più mendaci. Chiediamo invece: volete voi conservare la piena sovranità dello stato nel quale vivete? Se sì, costui è nemico acerrimo della pace. Siete invece decisi a dare il vostro voto, il vostro appoggio soltanto a chi prometta di dar opera alla trasmissione di una parte della sovranità nazionale ad un nuovo organo detto degli Stati Uniti d’Europa? Se la risposta è affermativa e se alle parole seguono i fatti, voi potrete veramente, ma allora soltanto, dirvi fautori della pace. Il resto è menzogna." ("Corriere della Sera", 4 aprile 1948). E più non dimandate.
    Ancora un caloroso saluto a tutti!

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    1. Una vera chicca.
      Da leggere assolutamente!

      Si capisce bene che lo Spinelli era un tantino confuso.
      Si capisce bene che ne scaturissero contraddizioni (tragi)comiche, che il manifesto di Ventotene ben rappresenta. Irrazionalità, ideologia cieca, utopismo.
      Si. Era (ED E') proprio il perfetto "utile idiota" perfetto per "ESSI".

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    2. @Arturo, hai trovato una vera chicca: qualcuno che con la mosca al naso, come noi, ha avuto il sano masochismo di andare a spulciare nella sgrammaticata produzione intellettuale di Papà Spinelli.

      Sono veramente incazzato.

      Il più pulito ha le mutande sporche.

      Non ho parole: eppure era evidente che fosse così, basta dare una letta allo sbilifesto di Ventotene.

      Ci ho riflettuto: ma perché chi è passato da una breve ermeneutica della Costituzione italiana può leggere poche pagine di un documento storico e collocarne, anche solo dalle "espressioni" usate, la posizione nella cornice ideologica e le varie influenze?

      È come durante il fascismo, sono tutti coinvolti e, come allora, il ribrezzo maggiore lo suscitano coloro che si "fingono amici".

      Almeno Kalergi e Hayek (ma in fondo, anche Einaudi...) lo ammettevano chiaramente: qui abbiamo a che fare con un esercito di utili idioti che "sa di sapere" al servizio di chi, invece, è informato sul serio.

      E, imperterriti, non curanti del ridicolo, continuano a prender per il naso i cittadini più inermi e ne canalizzano il dissenso.

      Gli Spinelli, prima di imparentarsi con i Padoa-Schioppa, si erano già imparentati con i Warburg: i primi grandi finanziatori di Kalergi e Pan€uropa.

      Ti chiedo il gentil permesso di inserire il prezioso ritrovamento nel lavoro che sto "travagliando"...

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    3. @Bazaar: ma scherzi? Se lo trovi utile son solo contento! :-)
      Notare poi le date. La Costituzione è vecchia e obsoleta perché oggi ci sono la globalizzazione, la Cina e il riscaldamento globale. Sarà. Però all'epoca non se n'era ancora asciugato l'inchiostro sulla carta e gli scambi internazionali erano imbrigliati in una misura oggi inimmaginabile ma questi già lavoravano alacremente per sotterrarla. Una ragione la trovano poi sempre.

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  24. I SOLITI .. IGNOTI
    (serie: IL PULPITO DEL RISO AMARO)

    « – Dimmi un po' ragassolo, tu conosci un certo Mario che abita qua intorno?
    – Qui de Mario ce ne so' cento.
    – Oh sì va bene, ma questo l'è uno che ruba...
    – Sempre cento so'. »

    E’ così che, nella mitica pellicola di M Monicelli (1958), Cosimo incarica il vecchio “Capannelle” di trovare una “pecora” (in gergo, qualcuno che, dietro compenso, sconti una pena al posto di un altro).
    Mario “Ferribotte” si rifiuta e trovano “er Pantera”, un pugile “suonato” incensurato, che accetta ma viene rilasciato il giorno stesso con la “condizionale”.
    Deve restituirne il “compenso” ma viene arruolato nella banda per raggiungere la “comare” (la cassaforte) del Monte di Pietà.

    Lascio a più fertili fantasie i ruoli nel "remake" ricoperti dalle “personalità autorevolI”, per certo è più “suggestivo“ l’originale con un finale a sorpresa: la spartizione di un piatto di pasta&ceci come bottino.

    Qui la “cosa” è più grave (.. ma non disperata) anche se la trama neorealista è in una novella dell’antologia non troppo beneaugurante e con uno "strano" sapore: ULTIMO VIENE IL CORVO di I Calvino .

    Qui la “commedia”, lasciata in quelle ”mani”, sermbra virare verso i colori scuri e tetri di un triller "noire" senza fine nel quale si susseguono omicidi e stragi senza - apparentemente - né mandanti, né assassini: solo l’anonimato di un “libero mercato” che detta (per ragioni d’ordine superiore ..?) “regole”, “vincoli” e “condizionalità” esterne, sovra-nazionali, ultra-costituzionali.

    E come sempre il finale a “sorpresa” con l’illuminazione algebrica di maggioranze oggi risicate, di ventilata incostituzionalità di “vacue” e sistemiche leggi-delega condensate in accomodanti decreti attuativi e – ancora non espressamente dichiarata, ma oggetto della “finction” di domenica prossima – il ricorso alle urne con l’investitura del “Partito della Nazione” che riporterà la “dialettica” della democrazia in un Parlamento a solida "maggioranza".

    "Ragassoli .. un passo alla volta senza fretta di vedere cosa succede, come insegna l’ “autorevole” Jean Claude.

    Tiremm innaz .. !

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  25. Chi di Spinelli ferisce, di Einaudi perisce:

    "I biglietti e le monete diversamente improntate sarebbero emessi esclusivamente dall'autorità
    federale e nella quantità da essa e non dai singoli stati fissata.

    Il Vantaggio del sistema non sarebbe solo di conteggio di comodità nei pagamenti e nelle transazioni interstatali. Per Per quanto altissimo, il vantaggio sarebbe piccolo in confronto di un altro, di pregio di gran lunga superiore, che è l'abolizione della sovranità dei singoli stati in materia monetaria. Chi ricorda il malo uso che molti stati avevano fatto che fanno del diritto di bat-ere moneta non può aver dubbio rispetto alla urgenza. di togliere ad essi cosifatto diritto. Esso si è ridotto in
    sostanza al diritto di falsificare la moneta (Dante avrebbe messi tutti nel suo inferno codesti moderni reggitori di stati e di banche, insieme con maestro Adamo) e cioè al diritto di imporre ai popoli la peggiore delle imposte, peggiore perchè inavvertita, gravante assai più sui poveri che sui ricchi, cagione di arricchimento per i pochi e di impoverimento per i più, lievito di malcontento per ogni classe contro ogni altra classe sociale e di disordine sociale. La svalutazione della lira italiana e del marco tedesco, che rovinò le classi medie e rese malcontente le classi operaie fu una delle cause da cui nacquero le bande di disoccupati intellettuali e di facinorosi che diedero il potere ai dittatorii.
    Se la Federazione europea toglierà ai singoli stati federati la possibilità di far fronte alle opere pubbliche col far gemere il torchio dei biglietti, e li costringerà a provvedere unicamente con le imposte e con i prestiti volontari avrà. per ciò solo. compiuto opera grande".

    Luigi Einaudi: i problemi economici della federazione europea, Milano, 1946

    AUGURONI!

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    1. Il "grande economista" aveva torto. Alberto Sordi aveva ragione.
      Non lo dico io. Lo dice la Storia:

      https://www.youtube.com/watch?v=2qr2NTZHREs

      E leggete un po' di economia! (non le cialtronate di pseudo filosofi morali tromboni come Einaudi e i suoi numerosissimi epigoni)

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