mercoledì 13 novembre 2013

A TRA POCO (CON ALCUNI) e appuntamento on line, con gli altri...

Breve cenno, solo per dirvi che della presentazione del libro di oggi alle 18,00 a Roma (sala stra-esaurita e rischio posti in piedi :-)), verrà fatta una ripresa e, in qualche modo, gli interventi mio e di Cesare Pozzi (e il seguente dibattito) verranno resi così disponibili.

22 commenti:

  1. Chiedo scusa per l'OT.
    Volevo segnalare un articolo sul quotidiano sanità, scritto da mio padre a proposito dei tagli al SSN. Mi sembra che anche lui abbia unito i puntini!

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  2. Ottimo esempio di diffusione della consapevolezza. Un'unica obiezione (forse ha voluto calibrare i toni): non "genuflessi all'economia" (che in sè come scienza non "vuole", è neutra), ma "genuflessi alla ideologia dei trattati".

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    1. Ma io direi che l'onere degli interessi è pure il doppio, e sai quante migliorie si potrebbero fare in sanità, welfare, servizi pubblici ecc. Ma come dice a ogni piè sospinto l'OCSE, il problema è la spesa pubblica (al lordo interessi) oltre il 50%PIL e, orrore, il welfare. Non importa che esso tenga conto dell'invecchiamento naturale della nostra popolazione. Bravo Da Col. Da corregionale non posso che applaudirlo.

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    2. Ah, dimenticavo poi l'INPS. Sono sicuro che la parole di Mastrapasqua, per cui: "il disavanzo patrimoniale ed economico è qualcosa che, visto dall'esterno, può dare segnale di non totale tranquillità… la genesi della perdita dell'Inps deriva da uno squilibrio imputabile essenzialmente al deficit ex Inpdap, alla forte contrazione dei contributi per blocco del turnover del pubblico impiego e al continuo aumento delle uscite per prestazioni istituzionali (L'Inps infatti ormai accorpa anche gli ex Inpdap ed Enpals)." darà il "la" ad un bel taglio ai soliti noti, cioè noi... chissà perchè, ma ho questo presentimento... chissà perchè...

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    3. "Presenti" bene: Cesare Pozzi preconizza il punto di svolta "di massa" della crisi al momento in cui, per rispettare i limiti del deficit, le pensioni non saranno più garantite (se non a livello simbolico e per un progressivo svuotamento spiralizzato).
      Per dire: Mastropasqua sa che in un sistema a ripartizione i nuovi entrati, numericamente, sostengono le prestazioni presenti e che, quindi, la situazione è nel tempo insostenibile. Sa pure che la disoccupazione gioca in questo senso ulteriormente, a conferma dell'andamento del mercato del lavoro connesso al blocco delle assunzioni pubbliche di cui ti ho detto: la base contributiva si sta dissolvendo (curva di Phillips rules). E l'andamento demografico non lascia scampo: a queste condizioni della finanza pubblica e della correzione gold standard in corso

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    4. L'articolo del Sole24Ore è più completo. Infatti Mastrapasqua nomina il blocco del turnover come una delle cause. Concordo poi sul fatto che, essendo la base contributiva in costante contrazione, il tutto diventa complicato. Verranno poi Sacco(diRoma)manni e Letta a dirci che si dovrà tagliare perchè le pensioni non sono più sostenibili. Ma la causa? il "capitalismo" attuale che vive di disoccupazione no eh? strano poi che i (pochi) giovani di oggi diventino nel domani una massa di anziani da sostenere. Se sono pochi oggi, lo saranno anche domani. O no? Il problema è che, se sei giovane almeno ti formano (e male) attraverso le teorie "utili", ma se sei vecchio, diventi inutile. Ancora di più se hai una pensione. Meglio quindi togliertela. Così diventi utile affidandoti ai fondi pensione (privati) o alle case di riposo (private). Asat! Il problema è che se tagli i redditi ai suoi figli e a lui la pensione, poi non ci sono i soldini per pagare...E che problema c'è diranno, visto che tassi bassi ci sono in giro?!?! Un bel finanziamento (o la vendita della proprietà reale della tua casa) ed il gioco è fatto!

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    5. Sarà un caso che, alcune forze politiche "innovatrici", rafforzando implicitamente ma necessariamente il sistema del capitalismo deflazionista del lavoro, vogliono il reddito di cittadinanza (tagliabile con le sopravvenute inevitabili esigenze di pareggio del bilancio)?

      E sarà un caso che la spesa per sostegno alle famiglie (v. post sullo studio Giarda di questa estate) è stata praticamente azzerata? DI tutta la spesa pubblica brutta, considerata la più improduttiva: peccato che la domanda interna, quando sarà finita l'ubriacatura della correzione gold standard via attivo CAB, sarà distrutta alla fine di queste "penzate" senza ravvedimento. e sarà distrutta in una morsa di disoccupazione dilagante e simultanea distruzione irreversbile della capacità produttiva.
      W le supply side (coi fichi secchi)!

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    6. Si ma chi parla di reddito di cittadinanza lo butta lì e spara cifre avvicinandolo a quasi uno stipendio medio. Balle. Tutte grosse e clamorose balle. Cosa me ne faccio di un reddito di cittadinanza magari vincolato ad un lavoro come in Germania, dove o fai QUALUNQUE cosa ti dicano oppure al terzo no non lo becchi più il sussidio (quello Deutsch possiamo assimilarlo al r.d.c. di cui sopra, perchè anche in Italia diverrà di sicuro così, se ci sarà, e spero di no) quando già prima avevamo salario indiretto che sosteneva redditi e consumi, che lo battono mille a zero nelle preferenze? E poi, volevo chiederti: analizzando velocemente il bilancio statale 2013 e previsionale fino al 2015, non ti viene un prurito alle mani guardando la quota "interessi" e "rimborso dii prestiti" tavola 1.4? Mah...

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    7. sul reddito di cittadinanza: non solo implica la coeva rinunzia al sistema di salario indiretto (vero welfare non caritatevole hayiekkiano), ma sarebbe automaticamente assoggettato ai tagli austeri dopo la sua introduzione: se fanno fuori le pensioni, vuoi che non facciano altrettanto di fronte a un quadro deflattivo di salari reali decrescenti e disoccupazione crescente?

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    8. Ah, poi: non vorrei ripetermi, ma se non si pongono il problema della BC indipendente e della moneta unica, come vuoi che possano dare respiro alla manovra di bilancio con un debito da rimborsare che cresce PIU' DEL GETTITO, PER CALO DELLA BASE IMPONIBILE, finendo i rimborsi a coprire sostanzialmente l'accumulo passato degli interessi?
      Ormai mi sono rassegnato che in Italia è quasi impossibile farlo capire...

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    9. Infatti! Il sistema degli interessi avrebbe senso solo nel caso in cui essi avessero un effetto redistributivo interno (ed in assenza di a) libera circolazione dei capitali e b) BC indipendente). Nel senso (sparo) una parte, per legge, dei risparmi famiglie e/o imprese convertiti in bond sovrani, tipo bond di piccolo taglio (100/200euro ad un dato interesse, da scegliere in base durata). Per cui l'interesse ritorna alla base imponibile. Ma se ciò invece finisce sempre dove non dovrebbe (leggi i ricchi, come il link del Guardian postato ieri, o alle banche, o all'estero), hai voglia a redistribuire! Farlo capire non è semplice, me ne accorgo anche io nel mio piccolo. L'informazione in mano ai percettori di interessi (le banche) non aiuta affatto. Crea un muro di difficile valicazione. E quando parli tutti ti guardano come fossi ET, con chiosa finale del tipo: "eh ma così sarebbe troppo facile". Per Dio! L'abbiamo fatto fino a 30 anni fa! Vabbè...

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  3. La Gauche che "muore per Maastricht"......

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/11/14/Sondaggio-catastrofe-Hollande-crollo-15-_9617983.html

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    1. Senti non so a te, ma a me fa ridere e piangere: ridere perchè la giustizia divina pare fare capolino, piangere perchè si è dimenticata dell'Italia (abbiamo il reddito di cittadinanza al posto del post-keynesianimo di Sapir e...Le Pen)

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    2. A quanto pare fatti nuovi confermano che anche la nostra gauche, nella persona del Nutellone, vuole morire per Maastricht con mani e piedi legate.

      il soggettone sta boicottando attivamente gli eventi di ARS alle nostre spalle, facendo pressioni sui relatori di altre associazioni/partiti "de sinistra" affinché le disertino. Motivo? siamo ROSSOBRUNI...

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    3. Mattia questo è un aspetto imbarazzante...Ma occorre avere una strategia di comunicazione ben fatta: poi sai il "rossobruno", (l'estremo penoso alibi per distrarre i più deboli di neurone), dove se lo mettono?
      Fortunatamente, la maggioranza degli italiani inizia a saper fare 2+2, perchè è stata toccata nel vivo degli interessi vitali (e non ha ancora visto niente)...Bisogna saperci arrivare

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    4. Ben detto. E considerato che gli stessi ricattati mi chiamano sconfortati pensando alle dimissioni dalle rispettive nicchie politiche perché "loro in verità ci appoggiano", direi che il messaggio stia comunque passando. E presto ci sarà un congresso di cui mi hanno accennato in cui il dibattito verrà fuori forte e chiaro.

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    5. vedete a cosa serve -anche - l'm5s : bloccare ostacolare la nascita di un partito o movimento che raccolga chi 'vuole fare veramente l'anti PUde
      (che intendo qui nel senso lato di anti neoliberismo ademocratico')
      ho letto un qualcosa di grillo tipo : 'abbiamo impedito che in italia nascesse un partito 'fascista' ' con chiaro riferimento al front national (che fa sul serio contrariamente a lui)
      e poi dicono che grillo è confuso e non sa bene quello che fa...
      A mio parere grillo è lucidissimo e chi lo manovra ha degli obiettivi
      chiari e precisi...

      riguardo al -per fortuna- insignificante 'nutellone' diciamo che questo tipo
      di comportartamento smaschera la sua cattiva fede (se ce ne fosse bisogno) e il suo giocare un ruolo di pura appartenenza a una microlobby
      della lobby del Pude 'rosso' ...
      (e detto questo ho delle riserve sull'approccio di ars ...)

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  4. In effetti è quasi il capolinea del PD francese.
    Ma da un altro punto di vista, resta il fatto che il dibattito politico d'oltralpe è anni luce avanti al nostro. Grillo non è paragonabile nemmeno all'ultimo iscritto del partito della Le Pen (che comunque, ricordiamolo, è sempre un movimento di estrema destra che sta sfruttando il "sorpasso" a sinistra grazie all'incapacità di quest'ultima di..... fare il suo mestiere!)

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    1. e non mi risulta comunque che il Pd francese abbia promosso (e/o promuova) la vendita di assett strategici di aziende nazionali che detengono reti di comunicazione strategica nè che abbia costretto la sua popolazione a emigrazioni piu' o meno forzate ...spingendo in basso (in tutti i sensi) le giovani generazioni ..dicendo cose cosi' :
      ' “A un giovane direi di andar via dall’Italia. Ho appena lanciato un’agenzia di collocamento per italiani che vogliono andare all’estero. Così li aiuto ad andare via dall’Italia.
      “L’Italia è un Paese dove si viene solo in estate. Va svuotata, perché altrimenti questi giovani perdono le competenze e il senso del lavoro. Dovremmo vivere un po’ delle rimesse dei migranti, come fanno in Bangladesh e nelle Filippine”.
      dichiarazioni di Alberto Forchielli (stretto collaboratore di andreatta e prodi dei tempi d'oro...) riportate e parafrasate dal blog anglotedesco (se non fossero riportate correttamente l'autore del blog dimostrerebbe una bella fantasia )

      Tutto questo non depone molto a favore degli italiani (e specialmente della fascia piu' giovane...se ti fai subornare e prendere in giro e non reagisci alla fine un po' te lo meriti il santoro e il travaglio o lo stefano feltri e quella gente li'...)

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  5. Una domanda: è possibile avere una bibliografia degli autori citati dal prof. Pozzi a Pescara (e se ha mantenuto lo stesso stile espositivo, anche del suo intervento di ieri a Roma, dove non c'ero)?

    Mi sembra di capire che sia un po' difficile ottenere da lui qualcosa di scritto...

    Una proposta: forse se già solo si trascrive un intervento del professore e ci si aggiunge la bibliografia si ottiene "il" libro del professor Pozzi pronto per la stampa. Lui che ne pensa?

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