venerdì 28 giugno 2013

PUD€ ESTEROFILO E PUD€ DISSIDENTE? THE CLASH

Questo articolo del Corsera, specie nel gran finale, prende atto dell'innegabile esistenza materiale del PUD€, piuttosto evidente nella valutazione di Verdini.  Che ci fornisce la (sua) prospettiva della possibile imminente formalizzazione soggettiva dello stesso PUD€: ma chiarisce, dissentendo, che il tutto presuppone un B. in ritirata ai giardinetti (magari privati e tropicali).
E allora torniamo al "clash" di linee politico-economiche che, in realtà, trattandosi pur sempre di PUD€,  oscilla tra tagli alla spesa+nuove tasse e tagli alle tasse con intensi tagli alla spesa: questo dissidio è ormai sempre più evidente.
Come spesso capita, al momento della sua apparente massima espansione, un fenomeno potrebbe denunciare la sua prossimità a un repentino turning point verso la dissoluzione (che poi sarebbe il 25 luglio frattalico).

Per capirlo, basta aggiornare il report USA sui pregi e difetti dello stesso B. (lettura interessantissima in chiave storiografica di uno "ieri" che, ormai, pare quasi lontano): "mutatis mutandis" la situazione è paradossalmente ancor più negoziabile a favore di un'Italia "autonoma", meno ostile della Germania e divenuta meno spericolata nella politica energetica, rispetto agli interessi americani , che ci vedono ben piazzati negli equilibri mediterranei (4 anni non sono passati invano per chiarire come l'Italia non avesse un sistema bancario compromesso dalla crisi sub-prime, arrivato piuttosto alle sofferenze e ricapitalizzazioni attuali, in modo del tutto differente dai inglesi, francesi e soprattutto tedeschi: cioè esclusivamente a causa dell'euro-asimmetria (superprevedibile).
Ora, perchè dovremmo pagare, con il nostro sistema finanziario e, di riflesso, industriale, il costo di una situazione in cui solo l'euro-OCA ci schiaccia coi limiti di Maastricht e altre diavolerie procicliche che sottendono colpe che non abbiamo? Solo perchè il PUD€ ci racconta che siamo colpevoli "a prescindere", in preda all'esterofilia-necrofilia sul "modello Germania, drago-trainata?
Tutto sommato, dunque, i difetti rilevati nel 2009 sono superabili con flessibilità, resa più probabile in una situazione difficile sia per il medesimo B. che per gli USA, impegnati nel redde rationem finanziario col sistema bancario tedesco. E quindi rispetto ad uno scontro che, riportato alle ragioni effettive dell'austerity e delle svendite PIGS caldeggiate da Deutschebank, si profila come "finale" sul punto: gli investitori sono solo quelli che agiscono speculando sui "mercati" del debito sovrano? oppure sono anche e specialmente quelli che credono nella redditività delle imprese e nella capacità della domanda di sostenere l'offerta, senza scadere in una trappola della liquidità senza via d'uscita (cosa abbastanza singolare che la Germania, unica esente, sta imponendo al resto del mondo)?

Per chi poi volesse verificare la praticabilità del modello tedesco, e della correzione "solo" da deflazione salariale dei tassi di cambio reale ...via austerity, c'è il dato dell'inflazione; per la prima volta nell'era euro, abbiamo un'inflazione più bassa dei crucchi, a maggio o a giugno (a seconda dei dati e della base annua considerati), più o meno e a seconda di come si vogliano scontare piccole fiammate da costi dell'energia e le incombenti ripercussioni delle concessioni salariali fatte ai lavoratori del super-manifatturiero tedesco.
Ma si tratta di una crescita dello 0,6% al netto dell'inflazione (dopo l'1% del 2011!); quindi quisquilie e pinzillacchere, elettorali e interne, senza alcuna vicinanza alla misura "cooperativa" delle concessioni salariali che sarebbe necessaria al rilancio della domanda UEM. Tanto più che sono aumenti delimitati, solo sul settore "pesante" e non generalizzati e di sistema (gli aumenti Hartz dei mini e midi-jobbers sono risalenti alla scorsa estate e in misura largamente inferiore all'inflazione del periodo).
Notare che la Grecia è in deflazione: -0,6. Grande vittoria, no? In fondo, l'importante è la stabilità dei prezzi, mica la crescita della domanda (C+I, ma pure G-T, questi fattori misteriosi che, pensate, garantiscono persino  la tenuta dell'occupazione...pare...dicono...ma all'Economia ancora stanno verificando: "è una metodologia tutta da studiare").

Per finire: la disciplina UEM di salvezza bancaria a carico dei depositanti (sì ci sono anche altri liable, ma il modello Cipro insegna che "ne rimarrà soltanto uno": il depositante), partirebbe dal 2018, salvo anticipazioni per shock sopravvenuto (un vecchio amico), una volta aperta la via: peccato che le presunte ricapitalizzazioni bancarie siano dovute entro il 2019.
Vedi il "caso" a volte come ti incastra le cose?



13 commenti:

  1. Le "veline" diffondono, intanto, le "necessità" di un "caso" che induce alla edificazione di una linea "gotica".



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    1. Vogliamo spegnere bruscamente gli entusiasmi di Letta? Ecco qua:

      http://vocidallestero.blogspot.it/2013/06/litalia-potrebbe-avere-bisogno-di-un.html?m=1

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    2. 1,5 miliardi in 2 anni e il resto negli anni successivi (fino al 2020)...si tratta di 0,033 del PIl all'anno per i primi 2 anni: invece le manovra di tagli e tasse vanno a punti interi di PIL. E pure la recessione. Che a fine anno, se faranno una bella euro-manovrona di "stabilità" supererà il 2% del PIL. Confindustria da' già l1,9%. Chi offre di più?

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  2. Beh, che dire. Dopo l'istituzionalizzazione del "sacco dei depositi", sono proprio curioso di vedere quanti famigerati "capitali esteri" (l'unico "pasto gratis" in economia, secondo la dottrina del PUDE), verranno in europa. Ma forse il fascismo finanziario dell'euro per il 2019 sarà già stato consegnato alla storia (io me lo auguro....).

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    1. Per come si esprime l'elettorato italiano e per come è attaccato alla versione dei media, senza capire dove viene ingannato, si potrebbe andare avanti all'infinito.
      La tattica del PUD€ implica un'assuefazione a una lenta discesa, accettata come ineluttabilità per senso di colpa, con tempi tali che, quando tutta la popolazione sarà privata dei diritti costituzionali e dotata solo di diritti cosmetici, quelli che ricorderanno "come fosse prima" saranno pochissimi

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    2. La cosa che fa più impressione è il decadimento dei media. Rimango basito nel vedere persone, come Vittorio Zucconi ed Eugenio Scalfari, ad esempio, persone che pensavo anche solo fino a qualche anno fa dotate di spirito critico e onestà intellettuale, accettare di diventare squallidi ed ottusi agit-prop di regime, ed in modo così supino. Il regime del fascismo bianco dell'euro. Nel 1923, la stampa era davvero uno dei baluardi della democrazia, tanto è vero che Mussolini dovette ricorrere ad un decreto-legge "ad hoc" per ridurla al silenzio. Oggi, non ce ne è nemmeno stato bisogno: la stampa italiana ha marciato direttamente su Roma assieme ai quadrumviri dell'€uro......

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    3. Caro Lorenzo,
      a Viareggio non ce l'hai fatta. Ma te la sentiresti di iniziare a sondare sull'organizzazione di un evento dalla tue parti? E' chiaro che occorrerebbe capire quante persone interessate possano muoversi nel "sud". Ma anche quali siano le opportunità logistico-organizzative economiche e ben strutturate concrete.
      Se la cosa ti sconquinfera scrivimi a lbc.dreaming@gmail.com (l'indirizzo sulla home page)

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  3. Buona sera
    Non capisco bene cosa succederà il 25 luglio di tanto speciale. Lo ho gia sentito nominare qui piu'volte pero non ho capito molto.
    Ha percaso un'interpreatzione o un link a qualcosa di facile comprensione.
    Grazie e saluti

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  4. ma che fino al 2019 così vogliamo arrivare? scenario bulgaro insomma.

    del resto ormai abbiamo ben capito che non ci sono regole che non possano essere aggirate o riscritte in tempi brevi alla bisogna, in questo continente. per cui perchè aspettare?
    se ci sarà bisogno sicuramente cercheranno di rapinarci anche fra un anno o due.

    incredibile...incredibile notare come tutti i luoghi comuni usati per il terrorismo mediatico necessario a impedire una sollevazione antieuro altrimenti fisiologica vengano ripetuti nello stesso istante in cui gli effetti nefasti preconizzati si verificano comunque.

    uscendo dall'euro avremo:

    -Crollo del pil??? dall'inizio della crisi abbiamo quasi perso il 10%

    -Svalutazione dei salari?? potere d'acquisto delle famiglie dal 2002 al 2012 sceso del 39%

    Svalutazione dei risparmi?? No problem! sono ancora in moneta forte, solo che li trasferiamo alle banche tedesche.


    davvero è tragicomico.
    speriamo che l'8 settembre arrivi presto...che nella pentola la temperatura dell'acqua comincia a salire.

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    1. eh eh...
      Ovviamente il PUDE ribatte:
      "ma fuori dal' euro sarebbe peggio"
      "fuori dall' euro saremmo come la Grecia" (dove c'è l' euro, ma vabbè, il PUDE è intrinsecamente votato al paradosso)

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    2. Ma poi il PUD€ ha imboccato il viale del "tramonto" irreversibile; il problema è colmare il vuoto di informazione (divenuta impresentabile) che il rigetto dei loro slogan demenziali avrà creato.
      Credo di poter dire che qui, grazie anche a voi, si fa l'analisi più dal vivo e più approfondita degli sviluppi attuali e imminenti.
      Però occorre un'adeguata ulteriore diffusione altrimenti finiremo comunque in un processo etero-guidato, fuori da un effettivo risveglio democratico (che si pensa consista nel delirare sui diritti cosmetici e nel propugnare cose come il diritto di cittadinanza, senza capirne le implicazioni di sistema)

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