giovedì 31 luglio 2014

L'INUTILE MASSACRO DEL PARLAMENTO PER...LA GOVERNABILITA' QUANDO GIA' SIAMO UN PROTETTORATO (presto privato dell'indipendenza oltre che della sovranità democratica)


mario draghi1 large OLTRE OGNI DECENZA. INDIGNEZ VOUS!  Litalia non è + una Repubblica nè è + indipendente, ma un semplice protettorato Usa e Ue con un pizzico di Russia

Non preoccupatevi dell'Argentina
Anche se registra il secondo default in 12 anni, anche se ha sbagliato nuovamente a voler mantenere uno "strisciante" aggancio col dollaro, che nascondeva l'andamento effettivo dei rispettivi REER (facendo però politiche espansive oltre i limiti ragionevoli che avrebbe consigliato, ai livelli di crescita e di spesa pubblica tenuti dopo il primo default, una linea ortodossa rigorosamente keynesiana), ebbene, nonostante ciò - e nonostante la scandalosa sentenza USA che ha dato ragione ai fondi-avvoltoio e minato alla base l'efficacia di ogni futuro accordo coi creditori post default-, l'Argentina rimane un paese sovrano e, quindi, può riprendersi.  
Cioè, faticando e soffrendo, può comunque uscire da una crisi per la quale dispone di tutti i mezzi monetari e di correzione delle politiche fiscali ed economiche che possono rendere semplicemente ciclica la difficoltà conseguente a questo nuovo default.

L'Italia no: l'Italia non è in default ma è nella diversa situazione di un paese dai conti pubblici sanissimi, i più sani dell'eurozona, considerato lo spaventoso calo del suo PIL post crisi del 2007-2008, e certamente non le si può imputare di aver tenuto politiche espansive e di aver lasciato mano libera all'inflazione. Ma solo, semmai, di aver agganciato il suo cambio alla Germania e di considerare questa realtà come incontestabile, anzi da mantenere ad ogni costo, e persino indifferente sulla sua stessa struttura sociale ed industriale, (le due cose ormai vanno considerate inscindibilmente).
Solo che, ormai, l'Italia non è più un paese sovrano.
Ed è nella diversa condizione di essere assoggettata all'influenza sovranazionale colonizzatrice, che rende la modifica del suo assetto socio-economico, e del suo stesso status nella comunità internazionale (come comprovano le bizzarre vicende della trattativa sulle cariche europee, in cui il governo attuale dimostra di non aver minimamente colto questa ormai irreversibile situazione) una decisione sottratta ad ogni benchè minima interferenza del suo corpo elettorale (ammesso che questo sia ancora in grado di percepire se stesso al di fuori del condizionamento della grancassa mediatica ordoliberista).
In questa situazione, l'Italia è quindi oggetto di una pseudo-crisi che in realtà è LA CONSEGUENZA, ARTIFICIALE, cioè intenzionalmente costruita con attenta pervicacia in nome del "vincolo esterno",  DI UN NUOVO ASSETTO DI DOMINIO con FINI STRUTTURALI, dettato dall'assoggettamento a FORZE ESTERE (di natura in ultima analisi privata e finanziaria), che non si fermerà finchè, con ogni mezzo, non avrà raggiunto il suo obiettivo finale di colonizzazione.

Quindi, a fronte della situazione di gratuito suicidio cui si sta sottoponendo, per complice insipienza di un'intera e incontestata classe politica e dirigente auto-colonizzatrice, adesso dovrà prendere atto dello scontato fallimento- annunciato e anzi perseguito con fiera ostinazione- delle politiche economico-fiscali che sono state irreversibilmente stabilite persino in Costituzione.

Mentre, quella stessa Costituzione, è persino sottoposta a un nuovo programma di devastazione teso esclusivamente a minare ogni resistenza parlamentare, cioè democratica, alla prosecuzione del suicidio: ma l'€uropa non considera rilevante e neppure prioritario questo massacro!
Semplicemente perchè, nella sua follia tecnocratica, APPLICATA SU MISURA PRINCIPALMENTE ALL'ITALIA, - che si conferma con ciò la vera posta in gioco dell'intera manovra dell'euro (e nonostante il backfire del disegno si sia rivoltato, in parte, sul socio "Francia" ed a principale vantaggio della Germania)- l'€uropa ha già i mezzi per rendere irrilevante il fastidioso parlamentarismo italiano. E ogni traccia della sua democrazia costituzionale. OGNITRACCIA.

Infatti, già ora, vigente il twopacks, che fissa l'assoggettamento della manovra di bilancio attuale all'approvazione della Commissione UE, e rende una semplice formalità ogni tipo di dibattito parlamentare in sede di sua approvazione, inscenato in guisa di illusoria facciata per un'opinione pubblica, neurologicamente sterilizzata dai media, e quindi senza capacità di comprendere e di reagire.
Se infatti il parlamento intervenisse a mitigare, - peraltro per disorganiche esigenze clientelari, e dando spettacolo di semi-assalto alla diligenza, (per di più da parte degli stessi soggetti politici che hanno trionfalmente appoggiato Monti, la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio e lo stesso twopacks)-, i "saldi" della manovra di "stabilità" (ma nulla porta più instabilità socio-economica che il seguire l'€uronomics ad ogni costo per favorire i paesi creditori-concorrenti), poi l'€uropa (id est. "i mercati") può imporre non solo interventi correttivi ulteriori, MA BEN ALTRE SANZIONI MANIFESTAZIONE DI UNA SOVRANITA' ESTERNA ORMAI CONCLAMATA


E lo può fare in base ad uno strapotere che non si nutre delle procedure di infrazione e della defatigante applicazione delle sanzioni nei termini previsti dai trattati.
I trattati, infatti, sono ormai un canovaccio, neppure troppo rammentato nelle sue formulazioni originarie, che ha lasciato il posto al vero nuovo ordine antiitaliano a cui, sostanzialmente, si può oggi ridurre l'€uropa.
Questa infatti, a livello di sanzione effettiva e imposta de facto al di fuori di ogni ratifica ed esecuzione di trattato "di secondo grado" (e normalmente illegittimo o nullo per violazione del TUE-TFUE) ha il potere di decidere, attraverso vie nascoste, o meglio occulte, rispetto ad ogni procedimento democratico-costituzionale, ogni eventuale cambio di governo italiano per garantire, con la massima sanzione politica possibile (cioè il controllo extraordinem della sovranità nella sua più delicata espressione democratica), che la colonia Italia non dia segni di ribellione
E che sia prontamente passibile di (auto)rappresaglia.

Questo potere dell'istituzione ordoliberista sovranazionale è così evidente, come sanno Letta e prima ancora Berlusconi, eppure così compattamente ignorato.


Questo ci fa capire qualcosa sulla giustificazione della "governabilità" data alla riforma del Senato: si vuole stabilizzare il governo che la propone, ponendolo al riparo dalla rappresaglia della ghost institution ordoliberista €uropea, credendo che ciò sia sufficiente per dimostrarsi preventivamente più realisti del Re, cioè spingendo, per via interna, verso la pratica sterilizzazione della funzione parlamentare. 

Ma, ripetiamo, è un calcolo sbagliato.
L'€uropa questo risultato l'ha già ottenuto per vie ben più efficaci: e quindi dell'obolo della distruzione del Senato ci fa ben poco.
Non si può garantire la propria posizione rispetto al creditore che ha già posto in vendita i beni pignorati dicendo che li venderai tu stesso; per di più, a un creditore che ha già accumulato il titolo per estendere il pignoramento e che può dare per scontato quanto già ottenuto.

Per questo, il tempo che ci separa dalla presentazione della nota di aggiornamento del DEF, entro il 20 settembre 2015, e dalla conseguente "vera" approvazione della manovra da parte di Bruxelles, entro il 15 ottobre, si prospetta come il più drammatico della Storia della Repubblica italiana.
Perchè preannuncia di segnarne non solo la fine in termini di sovranità democratica, ma di vera e propria indipendenza politica da quella "tutela" sovranazionale che, ormai, è solo il velo per nascondere i giochi di due contendenti - USA E GERMANIA- che, però, sono concordi con lo smantellamento degli artt.1 e 4 Cost.(a carico nostro, perchè, specialmente gli USA, a casa loro, un gioco equivalente non lo farebbero mai).
Per i loro interessi di capofila degli investitori stranieri e PER LA IMPERANTE RELIGIONE DEGLI IDE (il gran argomento dell'unanimità di espertoni e media autorazzisti), rispetto ad un paese che "deve" essere ridotto al rango di "emergente", cioè a fabbrica cacciavite e hub turistico estero-controllati. 
Per sempre.

26 commenti:

  1. O.T.

    "Ay Caramba!", esclamava Italia.
    Italia, la mia prozia (sorella di mia nonna), emigrò con il marito in Argentina e non aveva ancora 30 anni.
    Da un piccolo borgo del Valdarno Aretino, era un bel salto.
    Vecchia e vedova, senza figli, tornò in Italia. Quelli in Argentina erano stati gli anni più belli della sua vita e li descriveva in un italiano incerto, ma per lo più in spagnolo. Mi sembravano novelle. Le sue foto mentre vestiva secondo la foggia del gaucho, o mentre a cavallo, sono indimenticabili.
    Italia e suo marito lavoravano come cuochi (tutto fare) per una famiglia di proprietari terrieri con fattoria.

    Il 21 settembre 2014 sarà il mio cinquanteseiesimo compleanno (dopo la nota di aggiornamento del DEF)...quasi quasi sposto le celebrazioni ndo cojo cojo...tuttavia la musica non cambierà (per il momento).

    Mi fermo sovente qui, a casa sua, e così da Bagnai, Borghi e via e via e la ringrazio per il suo lavoro.

    (Alessandr da Firenze)

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    1. Senti: tu festeggia indisturbabile come meglio ti senti: ESSI ci portano nel baratro, ma mica senza pesanti conti da pagare per loro stessi, visto che la shock economy non potrà probabilmente essere fatta passare, ancora, come salvifica agli occhi di TUTTI MA PROPRIO TUTTI,come riuscì ai tempi di Monti.

      Poi se uno non legge il FQ, Repubblica e i giornaloni vari, dall'alto della sua disintossicazione mediatica (TV IN TESTA), può benissimo accomodarsi e godersi lo spettacolo: a noi ci faranno prelievi forzosi, tagli alle pensioni (future ed attuali), e colpevolizzazioni fiscali varie, ma ESSI stavolta dovranno iniziare a sentirsi leggermente invisi al corpo sociale.
      Certo non tutto il corpo sociale: i livorosi e gli autorazzisti sono ancora tanti e lottano insieme ad ESSI.

      Ma qualcosa mi dice che saranno molto meno di quanto ritengano oggi, tronfi e aggressivi, al momento di contarsi. Magari dal 21 settembre...

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  2. Ciao Quarantotto, pensi che una volta che ci avranno ridotto a rango di colonia e fabbrica cacciavite, ci caccieranno anche dall'euro? D'altronde se dislocano da noi le loro filiere produttive, a basso valore aggiunto, avrebbero forse ancora più interesse se fossimo dotati di una moneta debole, rispetto all'euro forte. Se fosse così l'uscita dall'euro sarebbe una vittoria di Pirro, le nostre condizioni sia a livello economico, sociale e politico peggiorerebbero ulteriormente.

    Prendo spunto da questo esauriente e drammatico post per chiederti non sarebbe forse il caso che noi di Riscossa Italiana ci trovassimo fine settembre/primi di ottobre per dotarsi di un minimo di livello organizzativo per poi potersi strutturare nel territorio?

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    1. Caro Mauro, come al solito cogli il punto. Come già detto, l'euroexit può mantenere il PUO, partito unico ordoliberista, (ormai feudatario e collaborazionista puro) comunque al potere.
      http://orizzonte48.blogspot.it/2014/03/glossario-allargato-teoria-e-pratica.html

      Quanto a Riscossa, pre i primi di ottobre sto tentando di organizzare una kermesse-convegno in una prestigiosa sede a Roma e con l'occasione potranno (i più volenterosi) incontrarsi e tirare le fila delle "risorse culturali" che possiamo, appunto, organizzare. E' chiaro che una diffusione territoriale è già possibile nei fatti: ciascun aderente "consapevole" e già formato può aggregare persone che ritenga sensibilitzzate e curiose di capire veramente (una rarità paradossale) e coordinarsi col direttivo per iniziative ed attività programmatiche. In tal senso possiamo sentirci via mail e informalmente quando vuoi...

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  3. C'è da rimanere costernati.......

    Se l'unica via di salvezza è rappresentata da una causa esogena, ed i "liberatori" che dovrebbero venire da oltre oceano collaborano con gli occupanti, quale speranza rimane?

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    1. Questo vale finchè da entrambe le parti dell'oceano prevale il potere di fatto della ghost insititution finanziaria. Il cui prelievo sulla coesione sociale è a un tale grado che rischia, come pure può concretizzarsi in questo stesso periodo, di portare ad una epocale e definitiva crisi di rigetto del corpo sociale
      http://orizzonte48.blogspot.it/2014/01/2014-le-luci-della-verita-fra-le-ombre.html

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    2. A dir la verità, la sensazione che ho, e che non mi piace, è proprio questa.
      Stanno praticamente dando vita ad un assetto politico e sociale blindato dallo strumento legislativo dei trattati in modo da escludere qualsiasi reversibilità delle scelte fatte. E quindi, automaticamente, qualsiasi alternativa al furor di popolo, qualora sia necessario cambiarlo.

      Come se fosse la nascita, o meglio, il consolidamento di una sorta di "Ancien Regime" finanziario, sempre più autoreferente e sempre (in barba alle loro dichiarazioni ipocrite), più moralmente corrotto.

      Perché, mi domando, ignorare così sprezzantemente l'esperienza storica? Non fu un comunista, non fu un anarchico, non fu un socialista, bensì un liberale, Giovanni Giolitti, ad avvertire (nel 1899, rilasciando un'intervista alla "Gazzetta del Popolo") che: " [..] E a un paese in simili condizioni, si minaccia ancora di togliere la libertà? Questa è insipienza e pericolosa provocazione. [...] E' difficile calcolare le conseguenze di una tale politica la quale, lasciando intatta la causa del malcontento e togliendo alle classi popolari ogni speranza per migliorare la loro condizione per vie legali, creerebbe una situazione rivoluzionaria"

      Si dicono e si dichiarano liberali: si ricordassero, allora, delle sagge parole di un liberale.......

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    3. No Lorenzo, temo - ma forse sbaglio- che il problema "risorse culturali" stia messo peggio che nel 1899: diciamo "peggio" le stesse energie VITALI autoconservative di massa.

      Non vedo realizzabile NELL'IMMEDIATO una "situazione rivoluzionaria" perchè livorosi e autorazzisti sono dei circuiti permanenti di decompressione del conflitto sociale che non ha precedenti.
      Perchè il "grasso" del consumismo senza senso di Rawls è ancora troppo e rende spiegabile l'attuale assetto elettorale.

      Per una reazione a questa incredibile deriva di autocastrazione (chimico-mediatica) della democrazia partecipata e della stessa sovranità dei diritti, credo che occorrerà aspettare la generazione di quelli che oggi hanno pochi anni. Diciamo sotto gli 8 anni?

      Solo loro, posti di fronte alla durezza del vivere senza mediazioni, avranno l'integrale percezione esistenziale della vuotezza, totalmente menzognera, delle nuove tecniche propagandistiche del potere ordoliberista.
      Allora smaschereranno di nuovo la DOPPIA VERITA' e lasceranno perdere la crociata contro debitopubblicocorruzionespesapubblicaimproduttiva (sequenza che verrà scissa dalla diffusa miseria provocata da questi odiatori dell'umanità)

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    4. Mi avete fatto venire in mente una ripresa dell'ipotesi frattalica.
      Ancora una volta ci potrebbero salvare gli americani. Anche questa volta in via preterintenzionale.
      Sarò estremamente schematico e breve (certamente troppo: me ne scuso fin da ora)
      Gli anglosassoni sono in debito di egemonia. Le loro lacune culturali tendono a cacciarli in brutti guai. Come i britannici sanno fin troppo bene il dominio prima o poi finisce. Gli USA per un certo periodo sembravano avviati su una strada diversa dovendo equilibrare le differenze di potenziale (socio-politico-economico) generate attraverso il socialismo reale.
      Da quando il motore della storia si è inceppato, si sentono padroni del mondo. Ma gli fa ombra la Cina che diventerà qualcuno da grande.
      Purché mantenga unità e compattezza non ci sono guerre dell'oppio che tengano. Al momento non sembra probabile nemmeno una proliferazione di quisling locali.
      In Ucraina gli USA sembrano istigare il matto alle sassate con l'obiettivo, sempre secondo me, di castigare nuora (Russia) perché suocera (Cina) intenda.
      Il motivo?
      Perché la Cina è già un boccone troppo grosso da ingoiare. Possiede poco meno del 10% del debito USA e ingenti riserve in US$ e, come diceva J. Adams una nazione si conquista controllando il suo debito oppure con le armi. In questo caso agli USA restano
      solo le armi. Hanno provato a giocare a scacchi con Putin che si è rivelato un maestro. Quindi saranno armi.
      Infatti come si vede dalle tabelle linkate la Russia può essere stressata sul lato finanziario (possiede piccole quantità di debito USA e riserve di dollari esigue). Potrebbe cadere abbastanza facilmente per le sanzioni combinate USA-UE. Se ci saranno. Il che non è detto per parecchi motivi ben noti.
      Alcuni anglosassoni come Mr Bond (James Bond?) ritengono che la Cina starà a guardare ("aspettative razionali"?). In tal caso la Russia dovrebbe venire a patti. Cioè la
      Crimea e l'accesso al mediterraneo della flotta russa. In definitiva l'irrilevanza geopolitica. Saranno armi.
      Perché gli USA ci libereranno ancora una volta in via preterintenzionale?
      Perché perderanno.

      ps prendo l'ipotesi frattalica come un gioco: cioè molto seriamente. Ma, naturalmente, mi posso sbagliare.

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    5. Ci si può riflettere. Alcune evidenze ci sono. E poi il problema centrale in fondo è PERCHE' gli USA perderebbero (che dovrebbe spiegare anche perchè, strumentalmente, simultaneamente ci liberebbero). Un perchè niente affatto scontato nella sua specifica eziologia.
      Buona direzione di indagine. Che, oltretutto, vale la pena di approfondire da subito, perchè mi sa che gli eventi si aggraveranno già nele prossime settimane...
      http://www.affaritaliani.it/esteri/merkel-e-putin-negoziano-310714.html
      http://www.independent.co.uk/news/world/europe/land-for-gas-secret-german-deal-could-end-ukraine-crisis-9638764.html

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    6. @ Quarantotto03 agosto 2014 00:05

      Il primo perché è più semplice.
      La situazione è analoga alla cattura di un gatto. Ci sono parecchi modi. La prima cosa che viene in mente a un grosso predatore sicuro di sé potrebbe essere di chiudere il gatto in un triedro senza vie d'uscita. Si può fare, ma solo se dotati di maschera da saldatore.
      Che l'aggressore non può indossare perché al consiglio di sicurezza dell'ONU ci sono cinque membri permanenti (uno dei quali è proprio il gatto oggetto di attenzioni e un altro è quello che si vorrebbe davvero catturare, potendo).
      Questa pantomima ha solo due esiti possibili (mi pare).
      Il ricorso pressoché simultaneo alla violenza pura con danni fatali al bene della vista.
      Una qualche manovra diversiva in altra stanza della casa che "costringa" ad interrompere la caccia salvando (si fa per dire) la faccia del predone.
      E in ogni caso "gli USA perderebbero".

      ps come va fino a qui?

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    7. Metafore avvincenti: ma abbiamo bisogno, nel metodo frattalico, di determinare precisi elementi fattuali (geopolitici) che si stanno svolgendo, per confermare lo schema proposto in tal modo.
      C'è di mezzo, nelle analisi correnti (e trovarne di non viziate dalla propaganda non è facile), l'elemento di una guerra che si combatte per via finanziaria e su PIL, export, riserve valutarie ecc. In cui cioè l'elemento guerreggiato è aggirato con la creazione di una compressione economica esplosiva a danno della Russia.
      E certamente scaricando i veri costi para-simmetrici sull'Europa.
      Ecco questo mi pare il momento di rottura da cui possono sorgere le conseguenze non stimabili e non stimate correttamente (more solito) dagli USA.

      Per perdere, mi pare, dovrebbero ritrovarsi a doversi scontrare con la Germania che faccia una politica diplomatica incompatibile e crei le condizioni per un fronte collaterale (naturalmente semiocculto, fatto di Fed, sanzioni bancarie, rischi di crisi finanzarie incontrollate).

      E allora paradossalmente il punto debole della Germania è proprio il mantenimento dell'euro attuale (cosa che non appare chiara solo agli idioti-collaborazionisti in Italia), le cui regole rendono impunita l'asimmetria stabilizzata del suo enorme surplus.

      Dunque l'euro come strumento ordoliberista (cioè "appaltato alla Germania" come custode del ripristino liberista dell'area) potrebbe divenire l'oggetto di una rinuncia da parte dei liberoscambisti aggressivi per via del suo limite connotato, cioè la garanzia tedesca non più funzionale per la sua connotazione geopolitica ormai "distorta", sicchè tra 2 utilità (decostituzionalizzazione democratica dell'Europa e mantenimento della supremazia del dollaro), potrebbero sacrificare la prima.
      Con effetti di rimbalzo epocali.

      Un'estate tempestosa e forse un autunnno ancora più drammatico.
      Salvo problemi interni agli stessi USA, giunti ad un livello di concentrazione dei redditi che non ha precedenti mentre si annuncia l'ennesimo aggiustamento dei mercati strutturalmente drogati.
      Insomma, a qualcosa della loro follia pro-finanza gli USA potrebbero dover rinunciare ed arrivare a buttare una pallina in un flipper...

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  4. «National sovereignty is no longer a viable concept…Marxism [!?!, ndr] represents a further vital a creative state in the maturing of man's universal vision. Marxism is simultaneously a victory of the external, active man over the inner, passive man and a victory of reason over belief [...]
    Marxism [?!?, ndr] represents a further vital and creative stage in the maturing of man's universal vision…The nation-state is gradually yielding its sovereignty…More intensive efforts to shape a new world monetary structure will have to be undertaken.»

    Zbigniew Kazimierz Brzezinski, Between Two Ages: America's Role in the Technetronic Era, p. 72-3. 1970

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    1. E si vede che gli piaceva l'internazionalismo dell'indistinto (rammento "Euro e-o democrazia costituzionale") e l'idea della dispersione, in un tempo in cui l'Hayekiana costruzione europea "reale" non aveva ancora visto la luce.
      Oggi, avrebbe i toni meno visionari di un Barroso qualsiasi. In Europa: A casa sua si sarà preso tante belle soddisfazioni ormai...

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  5. Fassina che e' un buon termometro della situazione, e' ormai euroscettico, in luglio ha fatto almeno 3 dichiarazioni pesanti, ha fornito numeri e cifre dell'eurodisastro complessivo, nell'ultima di oggi ha addirittura detto, grosso modo, che andra' rivista anche la nostra partecipazione all'euro a settembre(ma perche' rimanda?).....i problemi li hanno, enormi...eppoi le nostre aziende hanno continuato a fare contratti con aziende russe, con questa situazione geopolitica.....si prospetta un ulteriore calo del pil dell'eurogoverno piddino......ci sara' tra pochissimo la decisione su south stream: e' incredibile che debba decidere la ue e non i singoli stati. La germania dira' no mi sembra di vederlo, e noi a subire ancora? va be' ero partito per confortarvi, ma....

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    1. Il video dell'intervento di Fassina http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCIQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.europaquotidiano.it%2F2014%2F07%2F31%2Fdirezione-pd-lintervento-di-stefano-fassina-video-6%2F&ei=lYLaU4mmD6mc0AW6kIHgDA&usg=AFQjCNEjx5o3IL2jq9Gy5Qcw9qSuxLo-hw&sig2=tzdG8jv41nq02uJYa-FvKg&bvm=bv.72185853,d.d2k&cad=rja

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    2. Confortante... :-)
      Ma mi sa che il backfire per ESSi passa per i "mercati" e il rigetto (in tutti i sensi) di altre popolazioni ben più coscienti che non si tratta di debito pubblico e eccesso di spesa pubblica

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    3. un Fassina che non le manda a dire. era ora.

      si troverà una testa di cavallo by Renzi nel letto?

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    4. @Luca Tonelli
      Non troverà nulla. L'intervento di Fassina è triste, rinunciatario e individuale, nel tono se non nelle parole. Le recita consapevole che non saranno neppure sentite, in vista di una "futura memoria" che, lui crede, potrà servirgli a qualcosa NEL PD. Ovviamente lui pensa che il PD continuerà comunque a pesare molto e intende continuare a lavorare al suo interno; apre e chiude con le "indispensabili riforme", che sono l'attuale "claim" di fedeltà al partito.
      Per motivi suoi non intende chiamarsene fuori mentre sa che il suo intervento non cambierà la rotta di un pelo. All'inteno del PD non rischia nulla.

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  6. Ma poi, lo ha detto lo stesso Monti, sentito con le mie orecchie a "La7", "la governabilità NON è un problema".

    Ps. Renzi è sempre piu' scaricato da "essi" (e dai loro ventriloqui mediatici). Come la interpreti?

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    1. La si può vedere che R. concepisce la politica come pura lotta di potere e secondo la mera convenienza tattica; cioè, da bravo politico locale conta sull'appartenenza ma come strumento. Nella sua visione di potere per il potere, non riesce a concepire, neanche come idea larvale, una strategia non self-centred.
      Quindi, trascurando il merito delle questioni quale imposto dal nuovo ordine, e assumendole invece come meri slogan taumaturgici-comunicativi, in omaggio alla tattica della captazione del consenso ed a quella della mera eliminazione del nemico, non è idoneo a quel grado di comprensione ideologica, fidesitica e solidale (dell'elite), che oggi compone la governance dell'ordoliberismo.

      Insomma, un corpo estraneo, che si muove come un elefante in una cristalleria, ma troppo adorante di se stesso - perchè l'establishment ce l'ha fatto credere- per essere efficiente ed essenziale come i veri "odiatori dell'umanità".

      A lui, semplicemente, nel tardivo narcisismo perfezionista degli adolescenti cresciuti male, dell'umanità non importa nulla. Semplicemente perchè non se ne accorge. E non basta: il suo disprezzo è tattico, autoreferenziale, non un atteggiamento di "classe" (e di classe in tutti i sensi non reca traccia)

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    2. dunque un "berlusconi di sinistra" anche in questo....nell'esser utile all'oligarchia ma alla fin fine solo tollerato....non accettato.

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    3. Come ennesima dimostrazione del fatto che Renzi, a differenza di Monti, sta spaccando l'establishment, bisogna leggere la prima pagina di oggi del Corriere della Sera... (non anticipo niente, perché è una chiccca...)
      Ma la colpa, in fondo, non è di Renzi: la colpa è della strategia perseguita delle nostre élite, una strategia intrinsecamente instabile e contraddittoria. E i nodi stanno venendo al pettine.
      D'altronde sono tutte cose che ci siamo già detti.
      Renzi è stato montato su per condurre una politica che sarebbe dovuta essere vincente, ma che in realtà continua ad essere perdente (v. ennesima contrazione "non prevista" dell'economia). Ovviamente adesso non può più rifare la macelleria sociale di Monti. Allora prova una riforma super-decisionista: se passa, si torna a votare; e se poi vince, si blinda a Palazzo Chigi e ha le mani più "libere".
      Ovviamente in Italia e in Europa molti si chiedono se convenga rischiare di far saltare il governo solo per una "riforma istituzionale": preferirebbero che Renzi restasse lì a guardare il suo consenso che si erode pezzo pezzo, mentre si occupa di tagliare selvaggiamente la spesa pubblica...
      Ma un politico non è un tecnico: dei voti ha ancora bisogno.
      Di qui tutte le varie frizioni a cui stiamo assistendo.
      E' il segno che i conti non tornano più: ormai è sempre più difficile conciliare una parvenza di democrazia con la tecnocrazia.
      E presto dovranno decidersi a mollarne una.

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    4. Grazie infinite per la risposta. Davvero illuminante! E, credimi non lo dico per piaggeria.

      E' una specie di parvenu agli occhi dell' elite europide, certamente. Ne sono meno convinto agli occhi dei plutocrati anglo-americani (che sono più "aperti" e pragmatici, almeno credo).



      Mannaggia. Altro che '42-'43; qua stamo ancora al '22-'25....

      E, attenzione, mi permetto di suggerirti (e suggerirMI) attenzione nel sottovalutare queste specie di parvenue; queste sorte di "prestanome" dei veri potenti, perché la storia ci insegna che quando codesti personaggi finiscono il loro compito pro-elite (più o meno a loro insaputa e consistente solitamente nell' assestare qualche colpo all' assetto democratico, oltre a "implementare" le "necessarie" "riforme strutturali") non è detto che siano tanto disposti a restituirlo ai "legittimi proprietari" il potere, e non è detto che lo restituiscano.......

      Non è che si lascino buttar giù dalla cadrega in cambio di un futuro "prestigioso incarico" presso qualche "istituzione" finanziaria o europoide, come un Enrico Letta qualsiasi. Di solito.

      Hanno un grande ego, come ben segnali. L' ultimo personaggio del genere qua da noi, come ci ricorda Luca, è stato Berlusconi. Già, ma quello oltre ad un grande ego (grande ostacolo per "essi") aveva anche tanta roba (e tanti figli) da perdere...

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  7. Renzi è molto utile alla oligarchia ordoliberista, perchè raccoglie ampio consenso grazie agli 80 euro (senza copertura), alle continue invettive contro gli odiatissimi burocrati e dipendenti pubblici, e ovviamente al massiccio consenso mediatico. Monti appariva quello che era, cioè un esponente della elite che vuole impoverire il 95% degli italiani, ed era percepito comne un salvatore della patria solo da fasce molto abbienti e da circoli mediatico-finanziari ben definiti. Renzi ha gli stesso obiettivi ma li dissimula con una marketing di impronta populista che, almeno per ora, gli consente di avere una solida maggioranza. Certo, quando a settembre dovrà colpire anche altre categorie sociali oltre a chi lavora per lo Stato, qualche problema potrebbe incontrarlo. Per adesso ha già deciso di sostituire Cottarelli con Gutgeld, ex direttore della McKinsey, ed esperto nell'arte di arricchire i ricchi drenando risorse dal ceto medio, il quale rilancerà sicuramente la sua idea di ricalcolare le pensioni con il parametro contributivo, con conseguenti tagli ai trattamenti percepiti - chiaramente incostituzionali - che daranno un'altro colpo mortale alla domanda interna.

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  8. Gent.mo 48,
    vorrei per favore provare a capire se nel caso fosse stato eletto Rodotà Presidente, avremmo avuto qualche ostacolo in più a questa deriva, oppure se non esiste nessun profilo nella nostra classe dirigente che abbia compreso e/o sottostimi colpevolmente la gravissima situazione in cui ci troviamo.

    Grazie

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