lunedì 9 settembre 2013

LA BEFFA- CON ADDENDUM (grazie Claudio Borghi)

Consentitemi di inoltrarmi, per una volta, in una iniziale digressione puramente giuridica. Anche se poi, come vedrete, ci riallacceremo a quanto hanno amabilmente discusso Flavio e Arturo, riguardo alla crisi permanente del "capitalismo sfrenato" in preda a vocazioni talmente ipocrite da risultare "suicide" (è perchè come tutti gli stupidi, si credono più intelligenti degli altri: in Italia, poi, si tratta di una vocazione totalitaria che si sta trasformando, dal "codice austerity" alla solenne fesseria del dogma del crowding-out di ricardiana memoria).

Parliamo allora della "legge Severino".
Non entrerò nel merito della questione "retroattività" o meno della sua applicazione a fatti costituenti reato commessi prima della sua entrata in vigore ma che, successivamente alla introduzione della legge, ed a nuove elezioni (quelle ultime del 2013), siano stati oggetto di sentenza penale passata in giudicato (quanto alla colpevolezza), e, quindi, rilevino come causa di incompatibilità sopravvenuta alla carica di parlamentare. Mi appassiona molto poco.
Guardate che la questione ve l'ho posta nel modo più semplice possibile: quindi, se vi risulta complicata, è proprio perchè è un pateracchio.

Ma è un pateracchio perchè...c'è stato il governo Monti. Cioè, si è fatta una legge che ne riflette, ed è questo il punto su cui voglio richiamare la vostra attenzione di "eletti" (che discettano su cose che non compaiono sui media), tutti i "razionali" ideologico-strutturali.

La legge Severino, infatti, istituisce la "scoperta dell'acqua calda", sovrapponendosi grossolanamente al sistema delle pene accessorie già vigente, il quale ha l'inconveniente imperdonabile di essere applicato dal potere giurisdizionale e quindi considerato un elemento "spurio" (un'interefenza fastidiosa dello Stato sui mandatari della "grande società"). Cioè, grosso modo, sovrappone alle conseguenze delle pene accessorie in sede penale una misura (sanzionatoria o meno, in realtà non è questo il punto: ma il Consiglio di Stato ha chiarito che sanzionatoria non dovrebbe essere), che tende a "moralizzare", in quanto interdice la permanenza in parlamento dei condannati a pene superiori a due anni (per delitti non colposi specificamente indicati e molto ampiamente considerati).
Ma che tipo di "etica" è?

La risposta è molto semplice: si tratta di colpevolizzare la classe politica nella parte in cui sia ritenuta coinvolta in comportamenti riprovevoli. Grande trovata, peccato che il sistema già lo prevedeva, tanto che la sovrapposizione tra le applicazioni penali e quelle "parlamentari" già sta creando un effetto comico e grottesco.
Ovviamente, e lo dico subito, sul presupposto che i reati scoperti e puniti siano normalmente commessi da chi ha "bisogno" di commetterli. Cioè da parte del politico che non sia espressione della elite finanziaria, la quale non può incorrere, in assunto, negli incidenti di percorso dell'affarista, del faccendiere e del corrotto.
E questo perchè l'appartenente alla oligarchia finanziario-bancaria che governa l'UEM, è considerato ben al di sopra di questi incidenti di percorso: normalmente nella loro visione, (di oligarchi), i loro comportamenti sono nella sfera metafisica del "lasciaci lavorare ragazzo, sono cose troppo importanti per spiegarle a te".
E quindi, si presume, che la Costituzione materiale di nuova introduzione "de facto", a radice €uropea, ponga i membri della elite in una condizione di intangibilità penale. Cosa, tra l'altro, espressamente affermata dai trattati e allegati vari, per le azioni svolte come "officers" delle istituzioni UE, varie ed avariate.

Insomma, ipotizzare che un ex consulente e executive di Goldman&Sachs possa, anche ad es; nell'esercizio delle sue funzioni di ministro o di vigilanza come pubblico banchiere, divenire realisticamente oggetto di attenzione da parte dei giudici penali, è qualcosa che non sfiorava, e non sfiora, la forma mentis di un Monti e dei suoi accoliti del tempo, e successivi governi (in tutti i paesi UEM).
Quindi, alla fin fine, presupponendosi questo nuovo super-criterio di immunità penale, la supervalutazione della condanna penale assume il significato darwinista di orientare la composizione della classe di governo, almeno nella parte che possa veramente contare (cioè al di là dei contingenti peones, fungibili e sempre sacrificabili), in una ristretta cerchia di potenziali "idonei", al di fuori della quale non diverrebbe più opportuno arrischiare di entrare in politica (oh certo, almeno ci liberiamo dei Batman).

Ma, al di là di questa "mira" selettiva, per così dire, "diretta", il significato è ancora più profondo ed "educativo": sappiano i politici di "professione" che in quanto siano perfettamente omogenei, in pensieri, parole, azioni ed omissioni, agli interessi della elite finanziario-bancaria che regge l'€uropa, sono al sicuro.
Ove mai fossero al di fuori del perimetro del ruolo (gregario della governance €uro-oligarchica) ad essi riservato, possono essere colpiti in qualunque momento e in qualunque modo.

Ovviamente, inoltratici su questo difficile terreno di norme costituzionali e di parametri di moralità agganciati al processo penale, la logica della "Severino", può soffrire di ampi margini di effetto boomerang. Però, considerate che si tratta pur sempre di banchieri italiani, stritolati dall'arresto cardiaco del sistema interbancario, dal credit crunch e dalla fedeltà ossessiva al "più €uropa", e quindi, tutto sommato, anche se non credevano potesse accadere, sacrificabili agli occhi della superelite franco-tedesca (e annessi zeloti alla Olli e alla Van Rompuy) che immette nel sistema le direttive a cui attenersi.

Insomma, il PUD€ si è votata una leggina, oltretutto, per riscuotere popolarità presso le schiere dei livorosi, "sempre tesi" alle crociate etiche, che si inseriscono in un quadro in cui, non a caso, l'equazione (generalizzata e a politica "unificata") è quella "spesapubblica= corruzione= cattiva politica" e, di converso, "taglio della spesa pubblica= azione di alto valore etico= sicura moralità anche sul piano penale= immunità penale, per chi la sostiene, anche sotto ogni altro profilo".

Come può commettere un reato ed essere "sindacato" dai giudici chi vuole compiere un'azione così eroicamente meritoria come quella di tagliare la spesa pubblica e disattivare l'odiato Stato?
Specialmente, poi, se in questo concetto di Stato da smontare includiamo, con argomenti rozzi, inconcludenti, ma prontamente accettati dai livorosi, anche gli stessi giudici
Che quindi dovranno presto capire l'antifona e adeguarsi, tanto più che si profila inarrestabile una modifica costituzionale che li coinvolgerà e li "disciplinerà"
Dunque, la legge Severino, considerata in questo quadro, imposto, nelle intenzioni dell'€uroPUDE, a tappe forzate, è figlia delle strategie di accelerazione del "meraviglioso mondo di von Hayek" e ne costituisce uno dei molteplici strumenti attuativi.

Ora la "beffa" è che gli effetti di questa legge sono contestati proprio da coloro che sono stati decisivi nel formare la maggioranza che l'ha approvata e che, comunque, sono tutt'ora impegnati a sostenere che le tasse vanno diminuite tagliando la spesa pubblica "ferocemente", perchè questa è l'unica via per la ripresa.

La qual cosa, visto che non sono capaci di capire come funzioni la domanda aggregata, e il moltiplicatore fiscale, gli starebbe pure bene, (direte voi).
Solo che, nel frattempo, continueranno a rafforzare l'idea cialtrona del crowding-out e dell'equivalenza ricardiana. Cioè ritengono che l'attività privata, senza alcuna preoccupazione per l'incidenza del cambio, e continuando a puntare sulle supply side policies e sulla deflazione salariale, sarebbe allegramente stimolata ad espandersi a seguito del taglio dell'intervento dello Stato, parassita e tassatore.

La qual cosa, per riallacciarci a quanto dicevamo nell'incipit del post, contrasta, come al solito (quando si parla di mainstream liberista), con ogni evidenza: ed infatti, le cose stanno esattamente all'opposto. Il livello dei profitti privati è direttamente proporzionale all'intervento dello Stato: e non di quello "sociale" (il "privilegio" distorsivo degli ingiustificabili "diritti" degli zotici, secondo Hayek), ma proprio di quello rivolto alla sfera dei produttori, a partire dall'azione dello Stato in formazione e ricerca scientifica, come abbiamo già visto.

Questo è quanto ci rammenta (inutilmente per gli "zeloti") il grande Chan di cui vi riporto un brano eloquente (Cesare Pozzi, mi ha detto che stava cercando di portarlo nell'Università italiana, ma "no way"):
...the point is that all businesses make what profits they make only because the government, and the electorate as the ultimate sovereign (at least in theory), helps them in all sorts of ways – free money (banks), free workers (Poundland), monopoly rights (pharmaceutical companies), implicit permission for substandard products (supermarkets).
Once we accept that the amounts of profit companies make are ultimately determined by these "welfare payments" society decides to confer upon them, we begin to see the problem with the free-market view that has dominated the world for the last few decades.
For far too long we have been told by the business lobby and free-market ideologues that profit is the objective indicator of a company's contribution to the economy, when it is really socially and politically determined. Poor people receiving government benefits have been told far too often that they are spongers, when the rich get even more government benefits
.
(Se volete la traduzione "anche" di questo articolo spero che presto provvederà Carmen su "Voci dall'estero")

Ora per esempio, si discute delle Olimpiadi del 2024 (periodo abbastanza lungo per ritenere che l'Italia sarà bella che...morta, per allora). Dio ce ne scampi e liberi! Nel penoso contenzioso tra Roma e Milano...andate tranquillamente a Milano (tanto c'è Pisapia e l'€uropa lo vuole!).
Il fatto è che ci vuole spesa pubblica (brutta e noi tanto cattivi, come ci fa capire Emanuela Audisio, "illuminandoci" da Repubblica: siamo così tanto "sorvegliati speciali", corrotti e spreconi, ci ribadisce!) per poter...consentire il consueto gioco della privatizzazione dei profitti e della socializzazione delle perdite.
Per non sbagliarmi, intanto, tiferò Parigi.
Se lo meritano. In tutti i sensi.

ADDENDUM: a un certo punto, nel post ci chiediamo "che tipo di etica è?" E, per un lettore di normale intelligenza, è facile desumere che si tratta di un'etica tesa a saldare il controllo, sull'Italia, di una "governance" che certo non è...italiana. O se lo è, si tratta di una minoranza che fa molti affari con l'industria NON ITALIANA ma che esporta in Italia.
La conferma di questa linea da un altro "fronte", dove si staglia in tutta la sua plastica geometria (oh beh, si tratta di aritmetica, in realtà)
: questo esilarante storify di Claudio Borghi.

"Quando tutte le ipotesi assurde e improbabili cadono, rimane in piedi...la soluzione del caso" (Sherlock Holmes)

15 commenti:

  1. Grazie, più illuminante ed energetico di una tempesta di fulmini come se ne vedono sempre più spesso in questa fine estate.

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    1. Ma grazie a te, Barbara che scrivi come, presumibilmente, avrebbe fatto il "Belli" :-)

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  2. Bella toppata, sor Galli!
    E noi poi ci chiediamo perchè ignorino il moltiplicatore; questo confonde continuamente il
    mercato interno con l'export e poi... la topica
    del double accounting...; non si poteva bluffare a cuor leggero sperando che uno studioso preparato come Borghi non se ne accorgesse: non so se avere più paura della malafede o dell'insipienza di costoro.
    Per chi volesse ulteriormente compenetrarsi nel
    Galli-pensiero c'è una fondamentale intervista su Huffington Post, corredata da una foto che ritrae il Nostro in una posa tra l'assorto e il blasè.
    Adesso tutti davanti alla Tv: su Rai 3 a Presa Diretta puntata speciale intitolata "Soldi sporchi".
    Interverrà l'icona del perbenismo farisaico piddino, il fascinatore Roberto Saviano che, dall'alto del suo magistero, ci spiegherà perchè siamo brutti, sporchi e cattivi: "Berlusconi e l'evasione che distrugge l'economia".
    Fatto, trovato il colpevole.
    Elementare, Watson!

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    1. Er sor Galli continuava, professorino a dire "Si faccia i conti". Il problema, invece, è che pare proprio che non volesse che emergessero i conti che si era fatto lui. Fin troppo bene.
      Siccome nel PD passerà per uno dei mejo, il problema non è tanto se i piddini della base si possano accorgere del "treno di pensiero", quanto se siano in grado di aprire gli occhi leggendo lo storify (naaaa...)

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  3. Buonasera Quarantotto e amici del blog, anch'io avevo letto il bellissimo storify di Claudio Borghi e la sua conclusione che pone la questione sul comportamento del PD e dei decisori politici : " cui prodest? " cioè Chi sono questi soggetti tenacemente difesi da Galli a scapito dell'interesse nazionale e di tutte le altre categorie sotto intollerabile pressione da anni?" . Questa domanda l'avevo in testa da ieri dopo la mia partecipazione all'intervista fatta dal direttore Padellaro e da Stefano Feltri al AD di ENI Paolo Scaroni durante la festa del FQ alla Versiliana. Riporto brevemente una lista di affermazioni ascoltate e poi alcune mie osservazioni . 1) il direttore Padellaro apre l'incontro ringraziando Scaroni per la sua partecipazione alla festa del FQ e riporta le critiche che GAD Lerner nel suo blog solleva nei confronti del FQ per presunte pubblicità di ENI sul giornale. Padellaro afferma che la festa di Repubblica a Firenze viene sponsorizzata da ENEL , Autostrade e TIM mentre gli sponsor del FQ sono i lettori. 2) Padellaro dice di essere il poliziotto buono e il bocconiano Feltri e' il poliziotto cattivo per quanto riguarda le domande. 3) Scaroni dice che il futuro sarà lo shale gas per gli usa e per ENI la partenza di khashagan in Kazakistan e nuovi giacimenti in Mozambico 4) la stabilita' e' la cosa piu' importante per ENI sia in Italia sia all'estero 5) i margini di decisione del governo dato l'indebitamento dello stato sono molto ridotti 6) la decisione di ENI per la infrastruttura dii distribuzione del metano e' quella di mantenerla perché non di sono conflitti di interesse come invece avvenne per Terna allorché fu liberalizzata la produzione di energia elettrica 7) ENI guadagna piu all'estero che in Italia per la distribuzione ed e' interessata a produrre nel mondo sviluppando nuovi giacimenti 8) Feltri ricorda le tangenti pagate a Scaroni ai tempi di Technit e l'avviso di garanzia per Saipem in Algeria 9) Scaroni dice che per Technit il reato e' estinto e per Saipem e' tranquillo comunque con suo informale suggerimento da zio , l'AD di Saipeom ha mandato via tutti i dirigenti implicati rinnovando il consiglio di amministrazione 10) per il caso SHALABAYEVA Scaroni dice di non saper nulla ,non ha fatto nulla m nessuno gli ha chiesto nulla.11) alla fine saluto Feltri chiedendogli se parteciperà ad Ottobre al convegno a\simmetrie a Pescara e lui risponde che verra' su invito di Bagnai il quale la fa' troppo semplice sull'euro exit. .....miei Commenti 1) excusatio non petita 2) le domande piu' ficcanti le ha fatte Padellaro 3) lo shale gas ha grossi problemi di EROI e impatto ambientale , non risolve i problemi di approvvigionamento italiano peraltro molto danneggiati dai disordini in Libia, l'ENi continua a fare business nei settori tradizionali ed Esteri senza piani sulle rinnovabili ed in Italia 4) 5) la stabilita' certo anche a prezzo della pace e della democrazia 6)7) tipica posizione di azienda importatrice e monopolista 8) 9) 10) molte domande e molto tempo impiegati per evidenziare il problema corruzzzione con effetto di rinforzo, anche se parlandone in negativo che legittima la gestione attuale del potere , cosa peraltro ribadita da Padellaro parlando al negativo di Bisignani, suo collega di gioventu' all'ANSA, e dei suoi servigi relazionali e discreti 11) nessuna domanda su possibili interventi di ENI a supporto occupazione in Italia ne sulla competizione internazionale per la conquista di nuovi mercati ne sulla forza economica dell'Italia nei confronti degli altri paesi Europei e non, n'è sul piano energetico nazionale. Alla fine l'ENI mi e' sembrata una azienda privata che in regime di monopolio vende in Italia e fa affari nel. Mondo dove piu' gli conviene. Inoltre se non ho capito male fattura 127 mld ed e' capitalizzata in borsa per 62,4 mld con contratti 30 ennali in portafoglio , sicuramente da SVENDERE.

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    1. Ecco appunto.
      Ma del FQ, e dei suoi brillanti "informatori", non vale la pena di occuparsi. Già sono in lutto per la futura dipartita del loro giacimento di lettori e presto non sapranno compe distinguersi da un qualsiasi giornale anti-cricca-casta-corruzione-debitopubblico-brutto.
      Feltri, poi, è in unguaribile romantico: ama così tanto la Bocconi che ne ha fatto intimamente proprio il fogno del "meravigliso mondo di von hayek" (me nemmeno se ne rende conto)

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    2. Addendum durante l'intervista, nel lungo ping - pong su tangenti passate, sospetti di corruzzzione e etica presente e futura, Scaroni ha detto: "dirò una cosa su cui non sarete d'accordo ma gli Italiani tutti, ognuno nel suo ambito e a vari livelli, sono soliti a comportarsi non correttamente sulle questioni conomiche, chi di voi se viene un eletricista in casa e chiede fattura o sconto non ha chiesto lo sconto?" di fronte ai fischi di tutto il pubblico che urlava sentendosi offeso, c'è stata la blanda difesa di Padellaro che ha rigettato questa affermazione ma non ha posto la domanda del perchè secondo lui ci possono essere casi come quello dell'elettricista e cosa comporti la falsa affermazione "così fan tutti"

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  4. Bel post come al solito.
    In merito ai tagli di spesa pubblica, che gli Spaghetti-Liberisti potrebbero invocare affermando che i massicci QE made in USA, non hanno portato benefici notevoli, volevo segnalati questo trittico di Krugman che dimostra alcune evidenze Keynesiane http://vocidallarete.weebly.com/2/post/2013/09/krugman-evidenze-keynesiane-quello-che-gli-usa-hanno-fatto-male-e-che-potevano-fare-bene.html
    Non è ai tuoi livelli, ma spero sia chiaro ;-)

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    1. L'avevo visto, grazie. Krugman in effetti è in evoluzione dal post al neo-keynesianesimo. Almeno pare.
      E poi ha il pregio di essere autorevole con sintesi e chiarezza. E una sottile ironia...

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  5. Un poco OTC, ma giusto per rimanere in tema di "beffe" e "curiosità", negli enigmi agostani, tra piste cifrate mi è "capitata" qualche curiosità che molti orizzonti del ’48 certamente conoscono, ma fanno bene al ripasso per le riprese settembrine del sistema nervoso “simpatico”, quello “autonomo”.

    Lo stesso giorno della firma del trattato di Maastricht, 7/2/1992, Carli, piccola dimenticanza, deve correre a firmare la L.82/92 per la formalizzazione dell’indipendenza del governatore della BdI, già separata e privatizzata, nella fissazione dei tassi di interesse per rendere definitiva la separazione della banca centrale dal Tesoro e consentire il processo di costituzione della BCE, la banca centrale di uno “stato che non c’è”.

    Negli stessi periodi parte la cavalcata wagneriana del DG del Ministero del Tesoro, M Draghi, con le note “privatizzazioni”, con la efficiente, efficace e produttiva procedura della “legge-delega” che toglie di fatto dal dibattito democratico del Parlamento l’attività legislativa, la formulazione del TUB (Testo Unico Bancario, 1994 – nuovo concetto di banca come non più “istituzione pubblica” ma moderna “società di diritto privato” che il mondo “nuovo" creava dopo l’abrogazione USA dello Glass-Steagall Act) e il TUF (Testo Unico Finanza, “legge Draghi”, 1998) che ha liberalizzato i mercati e gli intermediari finanziari dettando i “principi generali” e lasciando, in delega agli stessi, le modalità di regolamentazione in modo da renderli coerenti e competitivi le modernità del “nuovo” mondo, tutto rigorosamente nel gran “segreto di Stato” sulle politiche monetarie imposto dal primo governo “tecnico”, il “Dini” del 1995 (appoggio esterno Lega, PDS, E PP) con D.M. 561/95.

    Ma la curiosità più “spassosa”, è “l’elevazione del tasso di democrazia nel Paese” introdotto con la Legge 24.02.2006 n. 85, G.U. 13.03.2006 “Modifiche al codice penale in materia di reati di opinione”.
    Su i 14 articoli di modifica, ben 6 depenalizzano e annacquano le pene per “reati di opinione” verso la Costituzione e lo Stato.
    Chiedo aiuto per dare un “senzo” alla mia idiota ilarità.

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    1. Nel quadro del grottesco che viene fatto passare per irrinunciabile modernità (e guai e rimettere in contestazione i dogmi) dei reati di opinione abbiamo già parlato. E proprio in riferimento alla legge n.85 del 2006 e proprio qui:
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/07/von-hayek-e-la-costruzione-europea.html (par.5, sub b))

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  6. "Quando tutte le ipotesi assurde e improbabili cadono, rimane in piedi...la soluzione del caso" (Sherlock Holmes)

    Non posso farci nulla, mi ha fatto venire in mente questo:

    "Perché non si scrive un romanzo poliziesco su questo Caso?”. Gli ho risposto: “Signore: in Italia non è possibile scrivere romanzi polizieschi. Negli altri paesi, il romanzo poliziesco è letteratura diversiva, qui diverrebbe engagée. Non si tratterebbe di scoprire il colpevole ma di capire chi lo nasconde, come e perché, insomma di fare ogni volta un processo a noi stessi, alla società, voglio dire. Sherlock Holmes, che in Inghilterra è finito nelle edizioni di Oxford, qui finirebbe al Parlamento, a capo di una commissione per la riforma di qualcosa, o finirebbe nel ridicolo, annegando nella vastità dell’indagine”».
    Diario Notturno - Ennio Flaiano

    saluti e non vedo l'ora di leggere il suo libro

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    1. Ah sì: in un certo senso il libro è un'indagine in cui viene anticipato il colpevole fin dalla prima parte e poi si spiega tutta la rete di complicità e di assurde omissioni che gli consentono di farla franca :-)

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  7. Eccoci pronti: I profitti delle società dipendono dall'"assistenza sociale" che ricevono dallo Stato.
    Grazie Quarantotto: questa elegante puntualizzazione sulla gran menata della Legge Severino ci voleva proprio. E il mitico Chan è per noi di voci una gran bella scoperta!

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  8. Grazie Carmen e 48. Unire le forze contro la disinformazione liberista é fondamentale. specie perché in rete girano perle come questa, che a quanto pare vengono segnalate per mail a eletti del Movimento 5 stelle (e non solo loro) che non nominerò in questa sede.

    http://www.americanthinker.com/2012/05/in_search_of_the_dreaded_austerity.html

    Il pude e i liberisti in generale devono aver capito che un po' di gente comincia ad aver familiarità con i dati e prova a dare loro letture molto "creative"...

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