giovedì 28 marzo 2013

BOOM! BOOM!...CNL A DIFESA DELLA COSTITUZIONE

Potremmo parlare dell'offensiva terroristica che ci porterà, con la consueta formula shock, alla trita riedizione del governo "che ci salverà" (di qualunque tipo sarà, si muoverà sempre nell'ambito dell'ortodossia PUD€) imponendoci i "duri ma necessari sacrifici". Le batterie mediatiche stanno già preparando la devastazione mentale degli italiani, cannoneggiando ad alzo zero un terreno già abbondantemente segnato dai crateri delle precedenti offensive.

"C'è sicuramente da trovare risorse per rifinanziare gli ammortizzatori sociali, sforzo sempre più improbo con i disoccupati ormai a quota 3 milioni. C'è da sciogliere il nodo dell'aumento dell'Iva dal 21 al 22 per cento, appuntamento fissato per il prossimo luglio. Vale 7 miliardi all'anno di maggiori entrate per lo Stato, e una mazzata da 7 miliardi sulle prospettive di ripartenza dell'economia." BOOM!

"...Batosta in arrivo in estate Quindi il pagamento Tares è a luglio prossimo, mentre continuano ad arrivare conferme sulla gravità dell’introduzione della tassa rifiuti e servizi indivisibili comunali per le famiglie italiane già piegate dalla crisi economica degli ultimi tempi. Un aggravio rispetto alla Tarsu e Tia del 36%, con un aggravio di 1,8 miliardi rispetto al 2012.
I motivi di questo aggravio sono da ricercarsi innanzitutto nel fatto che  il pagamento Tares avverrà sull’80 per cento della superficie calpestabile e viene gravata da  un balzello di 30 centesimi al metro quadrato che i comuni possono decidere di aumentare fino a 40. In sostanza la Tares quest’anno, secondo anche una stima della Uil servizio politiche territoriali, costerà 305 euro medi contro i 218 euro medi pagati per l’Imu nel 2012 per lo stesso appartamento. Tares più costosa dell’Imu. Tutto questo perché si deve assicurare la copertura totale del costo dello smaltimento dei rifiuti.
I conti arriveranno tutti insieme a giugno-luglio 2013, quando saremo chiamati alla cassa non solo per il pagamento Tares, ma anche per l’Irap e l’Irpef. A fare i conti della batosta in arrivo è stato l’ Ufficio studi della Cgia di Mestre che parla di cifre preoccupanti anche per le imprese tra versamenti Inps, saldo della prima rata Imu 2013, pagamento della nuova tassa rifiuti, autoliquidazione Irpef per cui si richiederà di arrivare fino a 25.700 euro circa. Insomma il peggio sembra che deve ancora venire. ( Per maggiori dettagli si veda il nostro articolo Tares, Irap e Irpef: le scadenze fiscali dell’estate torrida)."  BOOM, BOOM! 

"...Fonti Bloomberg danno T-Bill sloveni pari un 1,503 miliardi di euro in scadenza nel 2013.
Ma c'è di piu. L'esposizione delle banche tedesche verso la Slovenia è molto più bassa rispetto a Cipro (7,6 miliardi di euro contro 3,1), ma per l'Austria e l'Italia le cose cambiano poiché hanno una maggiore esposizione verso Lubiana rispetto a Nicosia: per l'Austria sono 12,6 miliardi verso la Slovenia contro 0,9 miliardi di euro per Cipro, e per l'Italia si tratta di 7,6 miliardi di euro rispetto all'1,3 miliardi verso Cipro.
La richiesta di aiuti potrebbe arrivare dal rischio contagio e dalle difficoltà a finanziarsi che combinate con le difficoltà politiche potrebbero creare la tempesta perfetta e provocare una crisi che si autoavvera" BOOM, BOOM, BOOM!

"...Bello scherzare con il fuoco. "Moody's avverte l'Italia e lo spread vola a quota 350 punti" (Messaggero, p. 8). "L'Italia spaventa le Borse. Flop dell'asta Btp, spread oltre 350. Domanda deludente per i titoli a 5 anni. Listini europei in calo" (Repubblica, p. 12). "Chi sarà il prossimo dopo Cipro? Le scommesse sulla Slovenia" (Corriere, p. 14). Che cosa c'è dopo la Slovenia, venendo da Est?" BOOM, BOOM E ANCORA BOOM!

Ne potremmo parlare. Ma basta rinviare a quanto già detto e ribadito in diversi post, anche recentissimi. Si tratta in sostanza di €UROpeismo no limits. Un vizietto costoso che "loro" non si vogliono togliere perchè fa chic e tanto paghiamo noi, i colpevolichehannovissutoaldisopradeiproprimezzi.
Invece, vi parlo di quanto, riassumendo il discorso fatto qui, ci dice eloquentemente un altro blog, bello, semplice e coraggioso.
"La riflessione del giurista parte dal possibile sindacato di adeguatezza e ragionevolezza su politiche che peggiorano i parametri economici che intendono migliorare e degradano, così facendo, le condizioni di vita del popolo sovrano".
E questo per dire che ormai non ci rimane che organizzare il diritto di resistenza posto implicitamente ma necessariamente a garanzia della Costituzione, formando dei nuovi CNL, prima che sia troppo tardi. Come si può fare?
Basta volerlo, democraticamente, pacificamente, ma fermamente: a difesa della Costituzione.




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