martedì 3 aprile 2018

IL "TRAVAGLIO" DEL TROVARE UN "GOVERNO ALL'ALT€ZZA" TRA...FINANCIAL OPINION E ITALIAN-DEEP STATE

cavallo di troia
http://www.meteoweb.eu/2018/02/archeologia-cavallo-troia-iliade-falso/1045584/

1. Questa notizia (relativa ad un'opinione), in sè non "nuova", almeno per gli italiani che seguono la reiterazione ossessiva del concetto da parte di talk show e giornaloni:

...
questa notizia, appunto, è rilevante per la fonte in cui viene divulgata e per due motivi: 
a) anzitutto perché, oltre a mandare un messaggio confermativo di come la si pensi nel mondo finanziario anglosassone, nonché finanziar-anglizzato ancorché "nazionale", la notizia è destinata a essere "irradiata" nel campo del confronto politico dai media nazionali. Che infatti non hanno mancato al compito di darle un notevole risalto;
b) questa irradiazione peraltro opera come creazione mediatica - ratificata dall'analisi del FT e dal suo riverbero dei media italiani- di un fatto(ide) politico, nascente appunto da una posizione personale "influente". 

2. Tale influenzamento (concetto ben noto alle intelligence di tutti i paesi democratici che tentano di mantenere la sovranità), in sè, non indica una soluzione diretta dell'esito delle trattative tra le forze politiche, ma pone oggettivamente un limite, uno sorta di veto, che, - data la tradizionale (e curiosa) sensibilità dell'opinione pubblica italiana alle idee sanzionate dal crisma dei media e dei gruppi di potere finanziario anglosassoni (dalla soluzione Citigroup alle indicazioni di JP. Morgan-Wall Street Journal su come riformare la nostra Costituzione)-, avrebbe anche il senso di un suggerimento, diciamo, "istituzionale".
Conferme di questa suggestione mediatica in direzione politico-istituzionale sono rapidamente arrivate sui media, popolari e "autorevoli", sia pure con diverse sfumature (ma tutte imperniate sul concetto centrale): vedi, a titolo di mero esempio ex multis, qui, qui, e qui.

3. L'Huffigton, che non ha bisogno del FT per esprimere una sua ben chiara linea, prosegue comunque nel solco già tracciato da settimane che si compone di una polarizzazione di analisi: da un lato, il M5S che insisterrebbe per la premiership del governo con una certa indifferenza a chi possa essere il partner politico; dall'altro, la forte sottolineatura della "moral suasion" e della richiesta di indicazioni programmatiche "all'altezza delle esigenze dei cittadini" (concetto mediatico alquanto misterioso) che compirà il Presidente della Repubblica.

4. Mentre, peraltro, si scopre che il salvataggio bancario post-referendum 2016, com'era inevitabile, graverà sul deficit 2017 e sul rapporto debito/PIL, con tanto di ricacolo Istat dell'incidenza aggiuntiva ai fini delle comunicazioni all'Ue, e mentre incombono sia l'Addendum BCE, operativo dal 1° aprile, e le sempre più pericolanti altalene di Wall Street e dell'economia reale (o meglio subprime-founded) USA, un governo all'altezza pare sempre più dover essere quello disposto a fare welfare bancario insieme con una feroce austerità fiscale di "copertura" che, com'è ormai pacifico nel Deep State italico, è l'unica cura contro le...crisi (laddove, come abbiamo visto, l'irrealtà dei dati spadroneggia indisturbata).
Alegher! Domani si aprono le consultazioni...

12 commenti:

  1. E vorrei ricordare… (parlando in generale del FQ), che qualche tempo fa… accadeva questo…

    Insomma… “una bella” linea editoriale:

    Celso5 settembre 2016 16:07

    Io ieri ero lì, alla Versiliana, con qualche amico goofysta, per sentire Alberto in quello che pensavamo essere un normale dibattito di fine estate con le solite ambiguità. Invece siamo stati colti di sorpresa dalla chiamata alle armi di Giorgio Meletti. Non è stata eccessiva vis polemica e oratoria, come cercava di giustificare uno sconvolto Marco Palombi. È stato un intervento studiato, preparato e, sono sicuro, concordato quello di Giorgio Meletti. Sono mesi e mesi che ce la menano con la Troika: cominciò De Bortoli, se non ricordo male, continuò l'immancabile Scalfari (quello che era contro lo SME ma forse, causa Alzheimer, non se lo ricorda più), ultimamente il tema è stato ripreso da Zingales. Il quale, è bene chiarirlo subito, non va affatto sottovalutato: è la voce dell'America, è colui che non interviene mai a caso (e non a caso fece fallire Boldrin e amici che lottavano contro il declino; un giorno ci spiegheranno perché, ma state sicuri che così doveva essere). Dunque i suoi interventi non vanno presi alla leggera: se scrive un articolo, per dire che tutti i giornali prendono soldi dalle banche (e sono quindi condizionati) tranne uno, che non prende soldi dalle banche, ma vive grazie a quell'euro e mezzo che il semplice, il misero, l'orfano e la vedova versano nelle sue casse, ci sarà una ragione, no? La ragione l'abbiamo capita ieri: Il Fatto Quotidiano ha aperto la campagna d'autunno, per fare ingoiare alla popolazione la troika a furia di castacriccacorruzione. Zingales ci ha spiegato che la troika ci farebbe bene; la voce dell'indipendenza e della libertà ha trovato opportuno rilanciare la questione secondo il proprio stile preferito. (Trovo un caso sorprendente che la voce dell'America e quella dell'indipendenza e della libertà s'incontrino così opportunamente). Il discorso di Meletti è venuto dopo quello di Alberto, ne è stato la negazione e l'azzeramento, solleticando gli istinti più bassi di una platea ormai chiaramente dimentica di se stessa e dei proprii interessi. La risentita e superba replica di Alberto (per la quale tanto di cappello) non ha potuto spostare il sentimento della platea: quando Meletti, replicando ad Alberto, ha detto con tono oratorio studiato e appropriato "tra Patuelli e la troika io preferisco la troika", sollecitando gli applausi di una platea che inneggiava al taglio delle proprie pensioni, dei propri posti letto, dei posti a scuola per i propri figli, era l'adempimento di un impegno, di una linea editoriale e politica, liberamente scelta in qualche centro lontano da Marina di Pietrasanta. Ieri pomeriggio la festa del Fatto riuniva Furio Colombo, Massimo Fini, Stefano Feltri, l'amministratore delegato di Telecom Italia, Giorgio Meletti, Santoro, Cacciari. C'era poi Alberto Bagnai; a lui va la nostra riconoscenza: un fiore in mezzo al fango dell'€ e dell'Europa. E dell'umiliazione di questo paese ormai asservito

    https://goofynomics.blogspot.it/2016/09/la-dignita.html?showComment=1473084469160#c492372764578833429

    p.s. interessante anche in commento più sotto di CorrettoreDiBozzi

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    1. E in qualunque situazione, anche a distanza di tempo, lo schema emerge sempre prepotentemente. Direi con inevitabile coerenza.

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  2. LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI
    (otc, per la serie “L'€uro (non) è solo una moneta”)

    Il numero QUATTRO parrebbe avere un significato propizio o almeno cosi sembrerebbe ricordando le serie più recenti: 4 dicembre 2016, 4 marzo 2017 senza dimenticare che Winston Smith (1984, G Orwell) quel 4 aprile cominciò a scrivere il suo diario segreto.

    E' anche il primo numero naturale intero “composto” (cioè con più di due divisori), alchemicamente associato alla Terra, per i pitagorici rappresenta la Giustizia (Tetrade, ugualmente divibile), per l'ebraismo “solidità”, per i cristiani la “croce” (unione dei contrari), per gli alchemici il colore arancione, la “costruzione” che trascina anche l'ombra maniacale del “prigioniero” smanioso e bramoso senza concedersi la bellezza del “viaggio breve”.

    Oggi, 4 aprile 2018 s'aprono le “consultazioni” per la formazione del prossimo “governo” del Bel Paese nella “Sala alle Vetrate” (ex camera da letto estiva del Papa, ex camera da pranzo imperiale, ex studio regale, ex loggia d'Onore per gli incontri internazionali) e chissà che torni ad essere un luogo dove si faccia “quadrato” attorno ai Principi fondamentali (artt. 1-12) della Costituzione del nostro Stato Nazione.

    Chissà se il ventriloquo “custode” del sovranazionalismo imperiale abbia ad ascoltare il disagio di una comunità che ha subito e subisce il progetto criminale del paradosso psichiatrico liberista che smania e brama l'assalto finale alla diligenza italica con l'addendum della BCE e del braccio operativo dell'organo di vigilanza bancaria che “concede” il patrimonio intero (mobiliare, immobiliare, economico, industriale, artistico) del Bel Paese nelle mani degli avvoltoi della finanza globale già attrezzati con assoldati faraonici studi “legali” e carte bollate.

    Chissà se si ricominciasse a ..

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    1. Il sovranazionalismo imperiale non si cura nemmeno di nascondere la riapparizione della malnutrizione infantile a poca distanza dalla City...

      https://www.zerohedge.com/news/2018-04-02/england-slides-closer-communism-malnourished-children-fill-pockets-food

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    2. @luca cellai

      Suvvia, senza trascurare i "nuovi" Charles Dickens che ci raccontano per qualche scellino delle periferie della City, basterebbe considerare la traiettoria mediatica inoculata da decenni nel Bel Paese col caffè quotidiano di Gramellini: last and not least, FISCO PER FIASCO .
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    3. In uk le percentuali di meningite infantile sono altissime.

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  3. D'altronde Travaglio è degno erede del suo "maestro" Montanelli, immortalato da un cablogramma mentre implora l'aiuto di Cefis e dei padroni di Washington:

    "14. Rassegnarsi sarebbe un errore fatale per gli Stati Uniti. La partita in Italia non è ancora chiusa. Ci sono altri determinati a combattere con le unghie e con i denti per salvare il sistema democratico e filo-occidentale. Hanno bisogno di aiuto subito, finché c'è ancora tempo per agire. Il prezzo da pagare per muoversi ora è di poco conto rispetto al costo che un'Italia comunista rappresenterebbe per gli Stati Uniti.


    15. Per quanto mi riguarda, ha aggiunto, combatterò i comunisti fino alla fine a costo di tornare in galera o di essere cacciato. E questa è anche la posizione unanime della mia redazione. Gli americani non devono farsi illusioni. L’Italia ha preso una pessima china, e non potrà certo salvarsi da sola."

    https://the-lim-archive.tumblr.com/search/montanelli

    Ognuno sceglie i propri riferimenti...

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    1. Appunto:

      Bazaar2 ottobre 2015 01:40

      A proposito di differenza etica inconsistente tra fascista e liberale...

      Qualcuno mi spiega che diavolo dice la buon'anima? Croce ed Einaudi?

      (Come se il Calamandrei del 15 luglio '46 fosse lo stesso del '55 a Milano... quando si commuove nel citare il secondo comma del terzo Articolo e descrive il riformismo progessivo della Carta E l'esito socialmente rivoluzionario...)

      Ora capisco quell'altro genio di Travaglio....

      Ci ha pure lo stomaco di rinfacciare che gli "Italiani non sanno la storia": qualcuno mi spiega anche a che cavolo serve sapere la storia se non si hanno le risorse culturali minime per comprenderla? A fare il giornalista clown di regime? Il servo indipendente?

      Ecco perché si scagliò contro il giudice Palermo...

      Meglio i bimbominkia che sono stati nominati in Parlamento e a far da redattori nei giornali ai giorni nostri: almeno non c'è il rischio di scambiarli per intellettuali.

      https://orizzonte48.blogspot.com/2015/10/lottenebramento-della-luce-diritti-di.html?showComment=1443742852927#c8645703485931748284

      p.s. da guardare il video... “che diavolo dice la buon'anima”

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    2. Montanelli chi?, questo patriota democratico « meglio un Pinochet che un governo del PCI? »

      Un simpatico ricordo al coraggioso giornalista..


      (Se non erro negli anni '50 suggeriva ai servizi atlantici di praticare una "strategia della tensione" ante-litteram per fermare i pericolosi comunisti...)

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    3. @baazar

      non son storico, ma tra le le carpette "aranciate" m'hai ricordato questa "scalfariata"

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  4. Cassese in diretta stamattina su La7 (Omnibus) a dirci che il Presidente della Repubblica è il garante degli impegni assunti dallo Stato Italiano con i trattati europei.....a dirci che le istituzioni europee ci hanno garantito la pace e, di fatto, ad ammonirci contro eventuali governi "sbagliati": dopo i giornalisti, i vignettisti e i dirigenti di aziende, ora vengono messi in campo i costituzionalisti:D'Attorre si sta contrapponendo piuttosto bene ricordando che Maastricht, il Fiscal Compact, l'Unione Bancaria non c'entrano nulla con la pace (Cassese:"ma io non vorrei parlare di banche", e già, si era intuito)..... quanto vorrei che lei, Presidente, fosse in trasmissione con loro.

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  5. Nella stessa trasmissione, meritoriamente, il giornalista Franco Bechis ha ricordato che il governo Gentiloni ha mentito sulla formazione di deficit e debito in relazione al provvedimento per le banche popolari venete (che non ha portato benefici alla collettività, ma solo a un ente privato): la moderatrice ha subito dirottato altrove il dibattito.....i nodi vengono al pettine....quello che mi sorprende è che politici navigati - e con poco da perdere, credo - come Mastella rilevano lo scollamento tra classe dirigente ed esigenze del popolo ma non vedono, o non vogliono vedere, che questo scollamento è funzionale al perseguimento di interessi di pochi (vedi la vicenda delle banche, sopra citata) e promosso proprio per questo dagli attuali rappresentanti delle istituzioni pubbliche.

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